Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: Daphne Chasseur    05/08/2010    1 recensioni
Ma intanto, in quel lontano 23 ottobre, eri semplicemente un ragazzo, come me, sotto la pioggia avida di bagnarti. E tu, incurante delle sue gocce senza pudore, con lo sguardo perso e insicuro dall’altra parte della strada.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mentre salivamo le scale, nel retro della tavola calda, elencavo a quel ragazzo tutte le informazioni riguardo all’affitto e lui mi ascoltava, talvolta annuiva, ma non faceva alcuna domanda. Era stanco, direi anche sfinito perciò fui piuttosto concisa.
Entrati nell’appartamento gli feci fare un breve tour di quello che sarebbe stato, per un anno, il suo rifugio.
La stanchezza non gli permetteva di controllare le emozioni più istintive, quindi non fu difficile scorgere la soddisfazione e il compiacimento davanti a ciò che gli mostravo. La mia casa era piccola, sì, ma con gli anni la mia fantasia l’aveva plasmata secondo il mio volere.
La cucina, coloratissima, dava su un salottino in cui tutto s’aggirava attorno al colore blu. Blu erano i puff di fronte al divano, azzurro, d’una tonalità tendente al grigio azzurro il tappeto e d’un profondo azzurro marino la libreria che avevo dipinto io stessa. Il tutto, apparentemente contrastante, s’incastrava perfettamente in un gioco di colori che sembrò piacergli. All’angolo del salotto una scala portava, poco  più sopra, alle uniche due camere da letto.
La mia, davanti a cui passai in fretta per evitare che lui potesse avere un’idea concreta del termine “caos” e quella che mi capitava talvolta di affittare a giovani studenti di passaggio. Appena lo feci entrare, pose il borsone per terra e iniziò a girovagare per la stanza toccando qua e là i mobili e respirando con una sorta di divertente approvazione l’aria.
Poi si fermò sui quadri.
“Li posso togliere, non ci sono problemi” m’affrettai.

Uno dei miei passatempi preferiti era dipingere o disegnare. Qualche volta decidevo di incorniciare un paio di schizzi e non avendo molto spazio, li portavo in quella camera.
“No, no… li hai fatti tu?”
“Sì”
Si soffermò soprattutto sul dipinto che troneggiava nella parete di destra. Un tramonto, pittura risalente al breve soggiorno in Africa con mia zia, che avevo tentato di rappresentare usando tutte le sfumature di rosso e arancione possibili.
“Guarda le sfumature rosse in cielo…” sussurrò, fra sé e sé.
D’un tratto, si volse verso di me e stranamente risoluto disse “La prendo”
“Perfetto. Ora sono di fretta, più tardi possiamo metterci d’accordo sull’affitto da pagare, ok?”
“Certo…” e mi guardò, sempre sorridente, allungando  la sua mano verso di me.
Inizialmente lo fissai senza capire, poi afferrai.
“Jane”
“Jared”.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: Daphne Chasseur