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Autore: Walnut    05/08/2010    5 recensioni
Affondò le zampe bagnate nella terra e si diresse verso la foresta.
Era ora di tornare dal branco.

Seconda classificata al "Life is a (TV) show", indetto da Valaus sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Remus Lupin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa è per te, MogliaH,
che sopporti i miei scleri,
che mi invii messaggi Patatosi,
che leggi le mie robine senza senso.
Grazie di tutto,
la tua Kartoffen marcia Kazzingherosa molto Patatosa! :) 

 

 

 

L'uomo e il lupo come fratelli


Il branco si muoveva veloce.

Le zampe affondavano nella terra con ferocia e potenza, lasciando segni inconfondibili del loro passaggio. Le orecchie erano pronte a recepire il minimo rumore, sempre sull'attenti. I corpi si muovevano simultaneamente: una macchia sporca quasi invisibile; letale e inafferrabile.

L'aria schiaffeggiava i loro visi protesi verso il cielo, rivolti alla grande luna bianca splendente nel nero manto.

Uno di loro, il più grande e grosso, in cima al gruppo, rallentò improvvisamente, fermandosi in una piccola radura circondata da alberi alti e imponenti.

Gli altri fecero lo stesso, a comando. Si fermarono guardandosi attorno e annusando l'aria fredda che li circondava.

Il lupo mannaro ringhiò, rompendo la calma che sostava sulle loro membra. Il suo ringhio era un ordine, un ordine da eseguire, un ordine che spingeva molti degli altri lupi mannari – spaventati – a obbedire.

Fenrir Greyback aveva detto loro che per la notte sarebbero rimasti lì. Riposarsi dopo una lunga giornata per ripartire la mattina dopo all'alba.

Il gruppo eseguì gli ordini, come sempre, e, uno dopo l'altro, i lupi si distesero a terra, a contatto col freddo terriccio umido.

Remus Lupin sfregò la schiena contro la terra per trovare una posizione comoda, ma non ci riuscì. Si girò e rigirò ancora, da destra a sinistra, da sinistra a destra. Fissò la luna sopra di sé e si perse nella sua immensità.

Mi manca casa.” si ritrovò a riflettere.

Era vero, gli mancava casa sua. Il tepore del letto, la sua Ninfadora e le visite a sorpresa, i suoi baci, le carezze, la sua disastrosa cucina che era costretto a mangiare per non offenderla...

Guardò un albero davanti a lui, al limitare della foresta, e gli sembrò di vedere Tonks muoversi tra i fornelli.

Remus non stare lì a guardare senza far niente!”

Non so cucinare, io.”

Beh, dammi una mano. Il pollo si sta br...”

Te l'avevo detto di abbassare la temperatura!”

Non dirmi te l'avevo detto!”

Il rumore della teglia che cade a terra, la sua risata, il buffetto sul braccio, il pollo in ogni angolo della cucina...

Il grosso lupo scosse la testa e si rigirò dall'altra parte. Aveva bisogno di stare un po' con se stesso, di riprendere il controllo, solo. Tutti dormono, tutto tace.

Si alzò con calma e attenzione per non svegliare nessuno. Non aveva né la forza né la voglia di spiegare agli altri quello che stava facendo.

Attraversò la radura e si infiltrò nella intricata e confusionaria foresta, schiacciando rametti, spostando altri rami, strappando foglie agli alberi.

Camminò ancora e ancora, senza meta, ma con la voglia di staccare la spina. Si accorse, poco dopo, che la foresta si stava diradando.

Uscì e inspirò profondamente l'aria notturna. Si stava bene, molto bene.

Davanti a lui un grosso lago si stagliava per miglia e miglia, e, alla luce della luna, sembrava un grande specchio argenteo.

Remus si avvicinò curioso e assetato.

Si sedette a terra e sentì il suo corpo rimpicciolirsi e diventare caldo. Si ritrovò nudo davanti allo specchio, stanco e frustato.

Quando finirà tutto questo?

Appoggiò la schiena al terreno e sentì una sensazione di benessere diffondersi nel suo corpo. Respirò e sorrise alla luna. Ascoltò i rumori della foresta giungere a lui e chiamarlo, ridere e osservarlo incuriositi. Era logico tutto ciò: come poteva la natura capire un fenomeno del genere? Un attimo prima un grosso lupo era lì, davanti al lago, un attimo dopo non c'era più. Al suo posto un uomo.

Remus sentiva qualcosa agitarsi dentro di lui. Avvertì il bisogno di affacciarsi sullo specchio del lago. Qualcosa l'aspettava.

Si tirò su e sbadigliò, poi si affacciò sullo specchio d'acqua.

Come mai tutta questa fretta?”, chiese.

L'immagine scosse la testa, storcendo il muso.

Sei stanco?”

La figura annuì e alzò gli occhi gialli su Remus.

Lo sono anche io, ti capisco.”, sbuffò, “ Dobbiamo resistere, manca poco. Quando sarà tutto finito potremo veramente riposarci. Te lo prometto, hai la mia parola.”

Il grosso lupo grigio girò la faccia, puntando gli occhi verso il fondo del lago.

Non mi credi? Ti sto dicendo la verità! Sai, non sei l'unico a voler tornare alla vecchia vita.”

Il lupo non rispose.

Quando torneremo a casa, ci rimpinzeremo di cioccolato. Vedrai, ne comprerò a quintali, ne mangeremo fino a scoppiare.”

Risero, entrambi, e nei loro occhi passò un lampo di divertimento.

Remus avvicinò la mano all'acqua del lago e accarezzò il lupo. L'immagine si sformò, e il lupo ondeggiò insieme all'acqua. Remus continuò ad accarezzarlo e il lupo si sfregò contro la sua mano, soddisfatto.

Visto? Alla fine sono riuscito a domarti.”

Remus appoggiò la testa sul suo torace, e l'acqua fredda gli bagnò il collo. Rimasero così per un po', entrambi coccolati l'uno dall'altro, ma entrambi con un peso nel petto.

Perché sei triste?”, chiese.

Il lupo si accucciò sotto le sue zampe, triste, trattenendo le lacrime.

Manca anche a me Dora. Mi manca tanto, tu non sai quanto. L'ho lasciata sola, non avrei dovuto farlo.”

Remus guardò ancora una volta la luna sopra di sé e sorrise debolmente.

Fortuna che ci sei tu, Lunastorta. Non sarò solo finché rimarrai con me. Siamo fatti per stare l'uno con l'altro noi due.”

Il lupo gli leccò la mano, felice.

Io e te siamo una cosa sola, un tutt'uno.”

Entrambi, alzando la testa per guardarsi negli occhi – giallo contro marrone – notarono che il cielo, ai suoi piedi, si stava schiarendo. Si avvertiva un senso di calore arrivare chiaro e preciso fino a loro.

L'alba stava per sorgere. Un nuovo inizio, un nuovo giorno era arrivato.

Remus accarezzò ancora la testa del lupo, dandogli un buffetto nel naso.

Non comportarti male oggi, mi raccomando. Non farti riprendere come ieri.”

Il lupo, per risposta, gli ringhiò contro.

Siamo agitati? Dai, era solo uno scherzo, Lunastorta!”

Iniziò a passargli la mano sotto il collo, proprio dove piaceva a lui, per tranquillizzarlo.

Non è niente. Niente. Fra un po' sarà tutto finito.”

Una scaglia rossa, proveniente dal manto scarlatto sopra di loro, colpì Remus nel braccio.

Era ora di andare.

Remus grattò l'orecchio destro al lupo grigio di fronte a lui, poi lo costrinse a guardarlo negli occhi.

Dobbiamo restare insieme io e te, tu sei l'unica cosa che mi rimane adesso. Per me sei la cosa che più si avvicina a un amico, sappilo. Tu seimio amico. Io e te siamo come fratelli, Lunastorta.”

Il grosso lupo grigio si erse in tutta la sua altezza, e ululò. Ululò con tutto il fiato che aveva. Ululò di dolore, di gioia, di speranza, d'amicizia e per lealtà.

Era vero. Loro erano una cosa sola. Erano amici.

Si guardarono un'ultima volta negli occhi.

Questo non è un addio, lo sai. Mi fido di te.”

Il calore avvolse ancora una volta il corpo di Remus, mentre il cielo finiva di pennellarsi di rosso.

L'alba era sorta.



Il grosso lupo grigio masticò l'aria e strizzò gli occhi. Si avvicinò ancora allo specchio del lago e guardò la sua immagine.

Remus lo guardava sorridente, quasi come se fosse orgoglioso di lui. Gli fece l'occhiolino.

Il lupo fece uno strano verso e scosse la testa.

Alzò lo sguardo al cielo rosso, come faceva sempre. Il senso di libertà lo investì, e si sentì subito meglio.

Affondò le zampe bagnate nella terra e si diresse verso la foresta.

Era ora di tornare dal branco.



Fine

N/A

Questa storia ha partecipato al "Life is a (TV) show" indetto da Valaus, sul forum di EFP, classificandosi seconda, con mia felicità e sorpresa.
Per il Contest, era richiesto di scegliere un telefilm tra quelli elencati, io ho preso Lost, e di scegliere un numero abbinato a un personaggio, per me Remus Lupin.
La storia è ambientata nel periodo in cui Remus fa da spia nel gruppo di Lupi Mannari guidati da Greyback, di cui non sappiamo niente. Ho scelto quel determinato periodo dopo aver letto la citazione ricevuta prendendo il telefilm Lost: Per me sei la cosa che più si avvicina a un amico.
Inutile ri-dire di quanto io sia contenta del podio e dei giudizi! Ringrazio, quindi, la mogliaH/ giudiciaH Valaus, le partecipanti, le altre podiste e faccio i complimenti a tutte.
Ringrazio anche chi leggerà/recensira/maledirà la storia!
Grazie ancora a tutte.
Alla prossima - che sarà presto - .

   
 
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