La sua espressione era più che eloquente: un visetto da bambina,corrucciato,per un capriccio.
"Perchè no,piccola?",chiese la giovane donna,avvolgendo per l'ennesima volta il delicato filo di raso intorno alla gamba sottile di sua figlia.
"Perchè no,mamma!",si lamentò la piccola,scalciando."Perchè io non so ballare!Inciampo sempre!E le altre bambine mi prendono in giro".
La donna rise,guadagnandosi un'occhiataccia dalla bambina,che si lamentò ulteriormente.
"E poi sono ridicola,e le forcine tirano!Le scarpette sono troppo strette!"
La donna continuò a ridere,prendendo la bambina in braccio.
"Piccola mia,dai!Non ti buttare giù!Facciamo così: la mamma sta qui,a vederti,e se cadi ti aiuterà ad alzarti.Ma se ti impegni e cerchi di non cadere mai...",la donna attese un po'."Ti farò un regalino".
La bambina spalancò gli occhi,due pozzi marrone cioccolato,e sorrise."Davvero?"
"Sì,davvero".
La piccola esultò.Implorò la madre di metterla giù e,prendendola per mano,la trascinò nella saletta,dove altre bambine si stavano esercitando.
Sul bordo,esitò un po'.La madre le fece una carezza,sussurrandole:"Io credo in te.Vai".
Le diede una leggera spintarella,e la bambina fu sul parquet da ballo.Incoraggiata dalle parole della mamma,cominciò a muovere i passi che aveva imparato.
E,quella volta,non cadde.Mai.
Questa,è Isabella Swan.
Che ne dite?Sono ancora agli inizi,e questa è un'idea che mi è venuta così,d'istinto.Continuerò Justice,anche perchè questa cosa mi impegnerà pochissimo.Aspetto le vostre recensioni!