Capitolo 1

 Partenza e arrivo

Pov Bella.

Mi spiace tantissimo lasciare Forks, ma devo farlo per la mia sanità mentale, altrimenti qui rischio di impazzire seriamente. Questa mattina, è il giorno stabilito per la mia partenza. Sono le sei mezza, non riesco più a dormire così decido di alzarmi, rifare il letto, rivedere le valigie, e farmi un doccia! Mi vesto mettendomi una maglietta a maniche corte rossa, e una giacca grigia leggera a maniche lunghe  e un paio di Jeans blu, e  scarpe di ginnastica, so che siamo a febbraio, e qua c’è freddo, ma in  Australia farà caldissimo! Non vedo l’ora di partire e riabbracciare le mie adorate cuginette!  Dopo di che scendo in cucina e faccio colazione con Charlie, verso le dieci e mezza io e papà ci dirigiamo a Porte Angeles,all’aeroporto.  Qui c’è Jacob, con Sam e Emily la sua ragazza che ultimamente ho preso l’abitudine di frequentare, così dopo mezzora viene annunciato il mio volo,  saluto tutti e prima di andare via Jacob dice abbracciandomi

“ sta attenta! E fatti sentire !”

“ si certo tranquillo Jake! Ti chiamerò appena arrivo! Grazie di tutto!” gli risposi staccandomi dal suo abbraccio

“ non cacciarti, nei guai, e stai lontana dalle sanguisughe!” mi raccomandò Sam, annuii e poi dissi

“ in caso se dovessero tornare, non voglio saperlo, non ditemelo, sarei capace di tornare! E tieni Jake, lontano da loro, Sam… ” lui sapeva quello che volevo dire così mi interruppe dicendo

“ non ti preoccupare, vai tranquilla!” abbracciai anche lui poi fu la volta di Emily

“mi mancherai tantissimo, Bella!” esclamò abbracciandomi

“ anche tu Emily! Ma ci sentiremo per telefono!” le dissi, poi fu il turno di salutare Charlie anche lui naturalmente mi abbracciò dicendomi

“ stai attenta! Fai la brava e non pensare a lui, Bella non si merita le tue lacrime, e tu non meriti di soffrire così come stai soffrendo!”

“ grazie papà, ti chiamerò appena arrivo! Stai tranquillo, lì mi aspettano le mie cuginette!” lo abbraccia per l’ultima volta e salì sul mio aereo.

Pov. Charlie

La mia bambina, è andata via! È tutto per colpa di Edward le ha spezzato il cuore, comunque sia forse è meglio così per la mia Bella! Forse stare lontana da Forks, per un po’ le farà bene!

Pov.Jacob

Bella è partita! La mia migliore amica, ha deciso di trasferirsi in Australia, dai suoi zii! Se solo quella sanguisuga si farà rivedere gli e la farò pagare, per tutto il male che li ha fatto!

Pov. Cleo

 Uffa! Non è giusto! La mia cuginetta sta per arrivare e io sono stata costretta da mia madre ad andare a scuola non è giusto! Anch’io volevo andare in aeroporto a   prendere Bella!

Po. Kim

Evviva oggi arriva Bella! Uff però non è giusto! Anch’io volevo andare con mamma, ma lei ha detto di no, almeno non ha portato con lei nemmeno Cleo! Non vedo l’ora di tornare a casa per riabbracciare la mia cuginetta!!

Pov.Bella

 Sono sull’aereo da due ore, due ore già sento la mancanza di Charlie e tutti gli altri! Finalmente l’hostess ci comunica di allacciare le cinture per prepararsi l’atterraggio! È così faccio e dopo due minuti circa siamo atterrati! Recupero le valige, e  sento una voce familiare che mi chiama a gran voce è zia Linda, “Bella! Ciao cara, come stai? Com’ ‘è andato il viaggio?” domanda zia Linda è identica a mia madre, carnagione chiara capelli sul castano chiaro e occhi di un azzurro mare.

“ sto bene, zia, il viaggio è stato molto tranquillo!” rispondo e poi domando delusa

“ Cleo e Kim? Non ci sono?”   lei mi sorride e mi risponde

“no cara! Oggi c’era scuola, comunque appena arriveremo a casa le troverai già dentro! Erano entusiaste del tuo arrivo! Come me e lo zio naturalmente, ti ho preparato la stanza degli ospiti, così potrei avere una camera tutta tua! Comunque  tu Kim e Cleo avrete tutto il fine settimana per passare del tempo insieme, e poi tu da lunedì frequenterai la stessa scuola di Cleo! Su Sali in macchina!”

Salì in macchina, è dopo mezzora di viaggio, arrivammo a casa, come zia aveva previsto, Cleo e Kim erano già tornate da scuola, tanto che non mi diedero nemmeno il tempo di entrare che fui travolta da un piccolo terremoto,di nome Kim! Una ragazzina di undici anni, dai capelli biondi, lisci e occhi azzurri mi travolse in un caloroso abbraccio, tanto che se non fosse stato, per mia zia Linda che era dietro di me a reggermi saremo cadute entrambe per terra! 

Appena Kim si staccò da me fui nuovamente travolta da un secondo terremoto, questa volta di nome Cleo! Una ragazza della mia stessa età dai capelli ricci e occhi castani, e nuovamente stavo quasi per cadere!

“Kim Cleo!” esclamò zia Linda e continuò, “ basta su da brave fatela respirare!” le mie cuginette si staccarono immediatamente e poi Kim esclamò trascinandomi, al piano di sopra

“ ciao Bella sono contentissima che sei qui! Vieni su, io e Cleo ti abbiamo sistemato la stanza, spero che ti piaccia!” salimmo le scale di corsa, Kim si fermò davanti a una porta tra la porta della camera di Kim e quella di Cleo

“ su entra Bella! Spero che ti piaccia! Hai anche un bagno  tutto per te!” esclamò Cleo per poi continuare

“ ti aiutiamo con le valige?”

“ certo! Mi siete mancate tantissimo ragazze!” esclamai io, lanciandomi ad abbracciarle entrambe!”

“ anche tu ci sei mancata! Quindi frequenterai la scuola qui? Sarà bello! Non vedo l’ora! Ti ricordi di Emma? E Lewis? ” esclamò Cleo

“ certo che  ricordo! Saranno in classe con noi?” domandai

“ si!”  mi ricordavo di loro, Emma è una campionessa di nuoto, è una organizzatrice nata, le piace essere perfetta,  ed è sempre pronta per qualsiasi evenienza, Lewis invece è un ragazzo a cui piace molto la scienze, sogna di diventare scienziato, entrambi conoscono Cleo dal tempo delle elementari.

Io Cleo e Kim, passammo il resto del pomeriggio a sistemare i miei vestiti; la mia stanza era poco più grande di quella della casa di Charlie! C’era un enorme letto, una scrivania un armadio da fare invidia a quello di Alice! Quando finimmo di sistemare, le ragazze scesero di sotto io andai in bagno e mi feci una doccia, mi vestii con un paio di jeans e una maglietta scollata, quando rientrai in camera, notai che la finestra era aperta! Non può essere pensai, mi fiondai  verso la finestra, mi affaccia, ma non c’era nessuno, poi mi sedetti sul letto, presi il mio cellulare e chiamai senza pensarci su due volte Sam, gli spiegai la situazione, e nello stesso tempo lo pregai di non raccontare niente dell’accaduto a Jacob, Sam naturalmente, mi fece promettere di stare attenta e di socializzare solo con umani, e a sua volta mi promise che solo per il momento, non avrebbe detto niente a Jacob!