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Autore: Merope    30/09/2005    38 recensioni
La vita di Dudley Dursley in fondo era una pacchia. Aveva tutto ciò che desiderava, poteva fare quel che voleva quando voleva, ed i genitori continuavano a considerarlo il bambino più bello del mondo. Eppure c’era qualcosa che non andava per il verso giusto, qualcosa che non aveva previsto, qualcosa che non si era scelto e che gli dava un fastidio terribile. Harry Potter.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era Giugno, la scuola per Dudley Dursley era appena finita e finalmente era tornato a casa, a Privet Drive. La mamma lo aveva riempito di coccole e moine per quanto era felice di rivederlo, ed il padre, Vernon, gli aveva dato una pacca sulla spalla con fare orgoglioso.

- Bentornato a casa, figliolo. – aveva poi pronunciato.

Nemmeno a dirlo Dudley aveva subito approfittato di tutte quelle smancerie. Non gli piacevano, le odiava, ma sapeva di doversele sorbire affinchè i suoi genitori gli permettessero di fare ciò che gli pareva quell’estate. E così era, ogni anno. Faceva sempre ciò che gli girava per la testa, imbottendo i genitori di stupide bugie. "Vado da Piers Polkins oggi." Soleva dire alla madre, mentre invece con i suoi amici prendevano i motorini ed andavano a fare graffiti sui muri in altri posti, dove nessuno li avrebbe riconosciuti e sgridati.

Insomma, la vita di Dudley Dursley era una pacchia. Il ragazzo, più grosso che alto – il che era davvero tutto dire – era il capo di una numerosa combriccola di teppistelli, con i quali combinava assurdi pasticci, talvolta cadendo anche nell’illegale. Ma per mamma e papà Dursley era il loro dolce Dudders, l’amore della loro vita, la perfezione fatta persona. Ed in effetti il ragazzo non si poteva lamentare. Aveva quel che voleva quando lo voleva, faceva quel che voleva, e persino le ragazze – non ci crederete mai – non gli mancavano.

Eppure c’era qualcosa nella sua vita che non andava per il verso giusto, qualcosa che non aveva previsto, qualcosa che non si era scelto e che gli dava un fastidio terribile. Harry Potter. Dudley Dursley era stato tutta la sua miserabile vita ad usare quel suo cugino come punching ball, senza mai veramente interessarsi a lui. Lo credeva uno smidollato, uno da prendere sempre in giro, un poveraccio. Finchè non arrivarono quelle lettere ed il padre iniziò a dare i numeri, portandoli sino ad una catapecchia in riva al mare, fino a che non arrivò quel gigante, dicendo che Harry era un mago, ed anche molto importante. Lui? Un mago? Quel piccoletto? Come era possibile? Era vero che qualche volta faceva cose strane tipo scomparire e ricomparire sui tetti, farsi crescere i capelli nel giro di una notte, eccetera. Ma da qui ad essere un mago, insomma, ce ne vuole!

Ed ecco che Dudley, senza poter fare niente, vide Harry partire per quella scuola che aveva un nome molto simile ad Hagwertz e tornare ogni estate con il baule pieno di libri strani, con quella sua bacchetta che portava sempre nella tasca posteriore dei pantaloni e quella maledettissima civetta che faceva avanti ed indietro dalla sua stanza, portando lettere e pacchetti.

Era strano, pensava Dudley, stranissimo. Pensava che il cugino sarebbe andato alla scuola statale del quartiere, che l’avrebbero preso in giro a vita e che prima o poi se ne sarebbe andato, lasciandoli finalmente in pace. In effetti prima di quelle maledettissime lettere era stato una personalità anonima, non aveva in alcun modo influito sulla vita di Dudley. Il "piccolo Dudders" aveva tutto ciò che voleva, i genitori lo riempivano di attenzioni, ed anche la zia Marge, quando veniva a fargli visita a Privet Drive, numero quattro, gli rifilava qualche banconota da venti. E ad Harry niente di niente. I Dursley non gli avevano mai nemmeno comprato un vestito nuovo che potesse andargli bene. Di questo Dudley si compiaceva molto. Lo faceva sentire importante, superiore, avere qualcuno con cui sfoggiare il suo nuovo paio di scarpe, o con cui vantarsi del nuovo gioco della Play Station senza dargli possibilità alcuna di confrontarsi con lui su questo piano. Ma Harry non aveva mai detto niente. Era troppo buono – o troppo stupido, come pensava Dudley – per opporre la minima resistenza, per ribellarsi.

Il problema di Dudley qual’era, allora, visto che dalla vita poteva avere tutto quello che voleva? Il suo problema era la gelosia. Ebbene sì, Dudley Dursley era verde d’invidia nei confronti di Harry Potter, perché per la prima volta nella sua vita poteva avere qualcosa che lui non aveva, poteva vedere un mondo che lui non conosceva, e ciò lo faceva morire di rabbia. Era vero, sì, che provava una sorta di timore nei suoi confronti – la coda da maialino che gli spuntò quando aveva undici anni non la poteva di certo dimenticare – ma più di tutto Dudley era geloso.

E come biasimarlo, vi chiederete? Harry era famoso quasi quanto Silente nel mondo dei maghi, questo ovviamente Dudley non poteva saperlo, ma aveva notato quello strano sguardo di superiorità negli occhi del Potter da quando aveva realmente scoperto chi fosse e da dove venisse.

E poi Dudley era estremamente curioso. Per quanto i suoi genitori potessero ripudiare e detestare il mondo dei maghi, lui no. Era una cosa che non conosceva, che doveva scoprire a tutti i costi, che doveva avere a tutti i costi, come un grazioso giocattolino. Per questo talvolta si ritrovava a spiare Harry dal buco della serratura mentre lui faceva cose strane con delle pozioni o ripeteva ad alta voce argomenti che stava studiando. Ed erano argomenti stranissimi.

Ecco perché lo odiava. Lui poteva avere quel mondo favoloso che si può trovare solo nei libri, mentre Dudley aveva la sua vita monotona e senza senso, almeno questo era quello che credeva lui.

Non si aspettava mica che il cugino fosse uno dei maghi più importanti del suo mondo, poiché destinato ad uccidere uno dei maghi più cattivi. Non si aspettava di certo che anche Harry, come lui, come qualsiasi adolescente, aveva avuto i suoi momenti bui, momenti in cui sembrava essere tutto finito, la sua vita sembrava non avere un senso. Di certo non si aspettava che qualcosa in quel mondo potesse essere estremamente noioso o che ci potessero essere, anche lì, tante regole.

Forse se Dudley Dursley avesse conosciuto meglio il mondo di Harry Potter non ne sarebbe stato poi così geloso.

~•˜•~† ~•˜•~

Forse Dudley Dursley

Sarebbe finito a Serpeverde

Se avesse fatto lo Smistamento?

Ma sì, forse sì

"Merope"
Lady Malfoy

  
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