ATTENZIONE: La Kurapikina è mia sorella e abbiamo scritto storie basate su una stessa traccia per divertimento, quindi è normale che ci siano due ficcy diverse con una stessa traccia!

I personaggi non mi appartengono e nulla è stato scritto a scopo di lucro.

“ Ti aspettavo Harry... ” Draco era davanti ad uno specchio del bagno delle ragazze e al suo fianco c’era Mirtilla.
 La sua immagine riflessa fece preoccupare Harry.
 Il Serpeverde infatti aveva un aspetto trascurato: capelli spettinati, vestiti strappati, volto sporco di sangue ormai secco e occhi arrossati dalla stanchezza, e non soltanto da quella...
 Il Grifondoro, però, sapeva di essere nelle stesse condizioni, e sapeva anche molto bene il perché.
 Non si stupì di trovare Malfoy proprio in quel bagno, sapeva che era sua abitudine andarci per non far capire agli altri che in realtà aveva paura di essere diventato un mangiamorte.  “ Draco, dimmi la verità, hai paura? ” il tono di Harry non era derisorio ma solo pieno di comprensione per un ragazzo che aveva sempre creduto talmente strafottente che non potesse provare sentimenti e che ora invece gli sembrava tanto fragile.
 “ Paura?! Io?! Potter stai bene?!?!! ” ma i suoi occhi e la voce tremante dicevano il contrario.
Harry sapeva che Draco lo aveva chiamato per cognome solo perché era imbarazzato, infatti entrambi in quel bagno avevano usato solo il nome per una certa compassione nel vedere l’altro in quello stato quasi pietoso.
 “ Tu non volevi uccidere Silente, ho visto tutto, avevi già abbassato la bacchetta... e ora hai paura di quello che Voldemort possa farti per non aver eseguito il suo ordine, anche se l’esito non è cambiato: Silente è stato ucciso da Piton. ”
 Draco rimase stupito del tono dolce di Harry, si aspettava che fosse arrabbiato con lui, che avesse cercato di ucciderlo e lui non si sarebbe opposto.
“ Sei proprio un Grifondoro! Io ho cercato di uccidere il tuo salvatore e tu mi parli come se meritassi un premio per questo! ” il biondo ostentava disprezzo ma Harry sapeva che mentiva per non tradire l’atteggiamento che aveva sempre tenuto con lui, inoltre, a conferma delle sue teorie, vide Draco tremare.
 Ormai era certo che di lì a dieci secondi avrebbe assistito al formidabile evento, che tutti credevano più unico che raro, di vedere un Malfoy piangere; lui però sapeva bene che Mirtilla lo aveva visto in quello stato ben più di una volta.
Ma il biondo teneva i denti stretti: non voleva assolutamente dare quella soddisfazione  a quel Grifondoro presuntuoso, non pensando che invece proprio quel Grifondoro presuntuoso lo aveva raggiunto in quel bagno solo per cercare di aiutarlo.
Harry fece per avvicinarsi al suo amico così malfidente nei suoi confronti, quando il suo sguardo cadde su una foto che Mirtilla teneva distrattamente tra le mani: era di Silente, del suo Silente, morto solo poche ore prima.
 Battendo Malfoy sul tempo cominciò a piangere guardando speranzoso Draco in cerca di conforto.
A quello sguardo il biondo capì tutto: Harry voleva solo aiutarlo!
Corse subito verso di lui sorreggendolo perché aveva visto che le ginocchia ormai non lo reggevano più, ma notando che anche le sue erano tutt’altro che stabili si sedettero in mezzo al bagno.
Mirtilla vedendo la situazione andò subito a chiudere a chiave la porta del bagno che lei aveva abitato per così tanti anni.
In seguito lei stessa, vedendo che il suo biondino preferito, così duro all’apparenza ma in realtà molto fragile, era in buone mani, abbandonò lo stato di fantasma per diventare un morto a tutti gli effetti.
 I due ragazzi stettero uno tra le braccia dell’altro per un tempo indefinito, con i volti nascosti nella tunica del compagno.
Dopo quest’evento, quasi storico, i due non si abbandonarono mai più.