John
passeggiava lentamente. La sua mano teneva stretta la mano della ragazza alla
quale sorrideva beatamente.
Non riusciva
ancora a definire i sentimenti che provava per lei.
La conosceva
così da poco,ma quel poco gli era bastato per capire che erano uguali.
Fottutamente
uguali.
E magari
anche perfettamente.
“Cosa provi
per me? Davvero amore?” si chiedeva,tra sé,ma poi si ripondeva,simultaneamente:
“Oh cazzo,me
lo ha già detto che mi ama!”
A volte non
si accorgeva,ma era paranoico.
Cercava di
nascondere questo difetto,ma a volte la paranoia lo travolgeva.
“Fanculo”.
Sì,mandava
tutto all’aria con semplici “fanculo”.
Viveva
“correndo”…doveva mandar all’aria un sacco di
cose,altrimenti sarebbe morto soffocato,da queste turbolenze.
“A proposito
di turbolenze…perchè non piove? Potrei escogitare il
piano ho paura dei tuoni,fammi dormire
con me per trovare un modo per…”
-MMMMMMMMMMHHHHHHHHHHH-
-Che
c’è,John?-
-Nu…nulla!-
Disse,sorridente,facendo finta di nulla,nascondendo i suoi ambigui pensieri.
-Che stano…sembravi in trance!- disse lei,scherzando
-No,canticchiavo-
-Una nuova
canzone?- disse curiosa
-Eh-
disse,pensando alla prima canzone che gli andava per la testa:
-Hickory Dickory
Dock,
The mouse ran up the clock.
The clock struck one,
The mouse ran down!
Hickory Dickory Dock.-
Ecco,canticchiò
una canzone per bambini con un topo…
Un topo…
Sempre ai
topi,pensava…anche le canzonette dei bambini
“suonavano” ambigue.
Infatti,appena
finì di cantare,fece una faccia scioccata,associando la sessualità con le
canzonette per bimbi.
Lei invece
lo guardava felicemente sorpresa (cioè…che faccia).
-La so anche
io!- disse euforica -La cantavo con la maestra,quando ero piccola!-
-Davvero? E
questa la sai?-
E cantò
alcune canzoni per bambini,come “Sei sei felice tu lo sai batti le mani”,
“Head,shoulders knees and toes knees and toes”(fermandosi per strada a toccarsi le parti del corpo) e…
-Row, row,
row your boat,
Gently down
the stream.
Merrily,
merrily, merrily, merrily,
Life is but
a dream.
YAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH-
La ragazza
non si aspettava che il suo ragazzo si mettesse ad urlare,e fu così che si
tappò le orecchie,con i timpani già belli e trapassati.
-Non ti
piacciono?- disse,mentre lei aveva ancora le orecchie tappate -Le ho cantate
per te!-
-Avrai
svegliato mezza Londra con i tuoi strilli!-
-Ma…ma…-
-Che fai?
Rimani fermo? Su amore,portami a casa- e lo tirò per un braccio,dato che voleva
restare ancorato sul terreno.
-Ma io
voglio ancora cantare!-
-Lennon,fai
da bravo!-
-Lennon non
ha 4 N!-
-Non è colpa
mia se ho le consonanti raddoppiate! Inglesino perfettino-
-Quello è Paulie…a proposito di quel topo…sono
incazzato con Paul.
Strano,vero?
È il mio migliore amico,ma oggi ho una strana voglia di strangolarlo.
Lo so,ma
quando ho brutti presentimenti…io reagisco così.
Sono strano.Dannatamente strano-
-Ti
consiglio di stare lontano da lui il più possibile,allora…e
sappi che posso capirti…-
-è strano-
-sì…ma tu
non sei da meno- disse,continuando ancora a tirargli il braccio.
-Ah,mi odi-
-Cosa? Io
odiarti?- e gli dette in fretta due baci sulla guancia sinistra
-Andiamo,Johnny? A casa ti farò la cioccolata,se vuoi-
-Grazie
piccola,forse oggi non prendo nulla,perchè altrimenti
divento grasso-
La ragazza
lo guardò scioccata.
-Ti
preoccupi della tua linea?-
-Mhsì…mhno…-
-Dimmi di no…-
-Cioè…dico
sempre che sono grasso,però mangio lo stesso i dolci-
-Amore
mio,non pensare che due cioccolate ogni tanto ti possono far ingrassare…e poi,tu stai bene…-
Sembrava che
stesse parlando con un bimbetto. E aveva 6 anni in più di lei.
-Infatti la
prendo-
-La prendi?-
disse sorridente,mentre,tentava di aprire la porta di casa.
-Per far
piacere a te- e iniziò a baciarla sul collo.
Lei si mise
a ridacchiare perchè le faceva solletico.
-John…fammi
aprire questa benedettissima porta!-
E lui si
staccò,tolse le sue mani dalla chiave e aprì lui la porta.
-Posso
continuare,ora?-
-Entra,ti
prego-
E lui
entrò,pensando a tre cose: baci,cioccolata,e letto.
Che gran
bella unione.
Silvia si
precipitò subito a prendere gli ingredienti della cioccolata e il pentolino,mentre John,come al
solito,stava seduto.
Quando la
cioccolata fu bella a pronta,i due iniziarono a parlare del più e del meno.
-Amore,ma
oggi ci sono tutti i tuoi coinquilini?-
-Escono e
rientrano tardi,come al solito…per il momento non so
se ci sia qualcuno-
-Volevo
mettere della musica!-
Silvia si
alzò,per perlustrare tutta la casa.
Che
fortuna,non c’era nessuno!
Corse a
dirlo al suo ragazzo,il quale si alzò a prendere qualche LP dalla cameretta
della fidanzata.
-Ehi,i miei
LP! Quale vuoi?-
-Aspetta…non
posso sceglierlo da solo?-
-Scegli pure
-
-Che è
questo?-
E indicò un
45 giri dalla copertina blu di Rita Pavone,una ragazza giovane come lei (aveva
un anno in più di lei),molto famosa alla televisione.
-Me lo hanno
regalato delle amiche,due anni fa…-
-Ma le
canzoni sono italiane…- disse lui,pensando al fatto
che non avrebbe capito manco una parola della canzone.
-Sì…-
-Vabbè,sono
curioso di sentirla,questa…Rita Pavone…poi
mi spiegherai successivamente il significato delle canzoni-
E fu così
che la ragazza mise il 45 giri a tutto volume.
Perché perché
la domenica mi lasci sempre sola
per andare a vedere la partita
di pallone
perché perché
una volta non ci porti anche me.
Chissà, chissà
se davvero vai a vedere la tua squadra
o se invece tu mi lasci con la scusa
del pallone
chissà, chissà
se mi dici una bugia o la verità.
Ma un giorno ti seguirò
perché ho dei dubbi
che non mi fan dormir.
E se scoprir io potrò
che mi vuoi imbrogliar
da mamma ritornerò.
Perché perché
la domenica mi lasci sempre sola
per andare a vedere la partita
di pallone
perché, perché
una volta non ci porti anche me.
Una volta non ci porti anche me.
Mentre
finivano di bere la cioccolata,la ragazza gli spiegava il significato della
canzone: una ragazza che si domanda se il suo fidanzato è davvero alla partita.
-Gli uomini…tutti uguali!- disse Silvia,finendo la spiegazione.
-Le donne
invece non sanno capire gli uomini-
-No,siete
voi che vi esprimete come dei…cavernicoli! Con dei
linguaggi incomprensibili…-
Il ragazzo
si mise a ridere e disse,accarezzandola: -Sei bella anche quando fai
l’isterica!-
“Maledetto
John Lennon!” pensò la ragazza,mentre lui si avvicinò a baciarla.
Era così…maledettamente perfetto.
Apparenze?
“NO!
Realtà!!!” pensò,mentre la sua testolina “frullava” rapidamente,mentre le sue
labbra carnose si univano con quelle fini di John.
Dopo un
po’,John si alzò e mise l’altra canzone,capovolgendo il disco,mentre lei mise
apposto e pulì la cucina.
Du ru ru da
da du ru
ru da da du ru ru
da da da
Pensando al nostro amore distrutto
Mi guardo intorno a me
Ma non ti vedo accanto a me
Girando delusa per la città'
Ho visto ballare il twist
E tutto ad un tratto mi son messa a ballar
Twist Twist
Ho pensato a te
Yeah twist twist twist
Se tu stavi con me
Twist twist
Avresti ballato anche tu
Twist twist
Ho pensato a te
Yeah twist twist twist
Se tu stavi con me
Twist twist
Avresti ballato anche tu
Pensando al nostro amore distrutto
Mi guardo intorno a me
Ma non ti vedo accanto a me
Girando delusa per la città'
Ho visto ballare il twist
E tutto ad un tratto mi son messa a ballar
Twist twist
Ho pensato a te
Twist
Twist
Se
tu stavi con me
Yeah twist twist twist
Avresti ballato anche tu
Twist twist
Ho pensato a te
twist twist
Se tu stavi con me
Twist twist
Avresti ballato anche tu
Avresti ballato anche tu
Avresti ballato anche tu
-Bene,che si
fa?- disse lui,mentre riponeva al suo posto tutti gli LP.
Ormai i due
giovani erano dentro camera di lei.
-Mh…hai
qualche proposta?- disse lei,seduta sul letto.
John,tra
sé,fece un sorrisetto poco convincente,mentre riponeva nella libreria l’ultimo
LP.
-Non so-
disse,sedendosi e fissandola.
I secondi
passavano.
Lui
aspettava un sì ad una domanda che non disse,ma che lasciò sottintesa con il suo sguardo.
Lei si
sentiva le gambe tremare.
Lui si
avvicinò a lei,sorridente per aver deciso di tentare di fare qualcosa,e iniziò a
baciarla.
Le sue mani
iniziarono a sfiorare quelle gambe,che tremavano ancora.
Lentamente,John
fece sdraiare la ragazza sul letto,non smettendo mai di baciarla.
Più le mani
di lui scorrevano su,più lei si sentiva a disagio.
Sì,lui era
John.Il ragazzo per il quale avrebbe fatto di tutto. Però…
-John-
riuscì a dire con un filo di voce.
-Che c’è?-
-No-
-Ma…-
-No-
Quando per
lei era “No”,era no. Nessuno poteva cambiare quel “no” in un “sì”.
Lui si mise
a ridere,sedendosi.
-Pensi che
io sia il solito coglione,vero?-
-Non lo
penso,perché altrimenti non mi sarei mai innamorata di te-
Lui la
fissò. In effetti,non si aspettava una risposta così.
Le dette un
bacio sulla fronte.
-Ci sarà
un’altra volta- disse dolcemente.
Lo sperava.
Anche perchè,cazzo,tra due giorni doveva ritornare a
casa.
E non voleva
perderla.
Era una
ragazza intelligente,non era quelle solite cretinette
che si scopava ogni tanto,quando era in tournèe,nei cessi delle sale dove
suonavano.
Così le
disse,sempre con dolcezza:
-Sembrerà
strano,ma io…tu…insomma,per me sei davvero
qualcosa,ci tengo tantissimo a te…insomma,ti amo-
Lei si
emozionò,mentre sentì quelle ultime due parole. Non pote
fare altro che precipitarsi tra le sue braccia e baciare le sue labbra.
-E ora…vado a casa…scusa il
disturbo- disse poi,alzandosi di scatto,e dirigendosi a passi veloci,verso la
porta.
Scusa il disturbo.
Gli pesò
molto il fatto di averla “importunata”.
Lei lo
inseguì.
-John,promettimi
che non mi lascerai. Lo so,sono una cretina a dirtelo. Ma sappi che se lo farai…- disse,con tanta difficoltà,causata dalla timidezza.
-Mettiamo in
chiaro questa cosa. Se non ti amassi veramente,sai che avrei fatto? Sarei già
uscito di casa,deluso. Invece sto qui a dirti che per me sei…sì,ti
sembrerà strano,perchè ultimamente tutto il mondo non
fa altro che parlare di me,John Lennon…ma tu sei una
delle cose più belle che abbia mai avuto. Non voglio farti del male,anzi…ho paura di farlo. Io ti amo e continuerò ad amarti.
Ci credi? Ti fidi di me? Ti fidi di un tipo famoso,che conosci da ieri?-
-Certo che
mi fido. Sappi che anche tu sei stata la cosa più bella che abbia mai avuto,nonostante
ci conosciamo da ieri. Ma io…penso che sei…insomma…-
-Quello
giusto?- disse,sorridente.
Gli occhi di
lei iniziarono a diventare lucidi.
-E poi-
disse sorridente,mentre lo abbracciava - ti preoccupi di me…oh,dimmi
che sei vero! Dimmi che per me sei quello giusto!-
John rise,mentre
la vedeva sorridere.
-No,tranquilla,sono
vero,e anche giusto. Siamo a Londra,siamo nel 1964…e non sono un attore comico
travestito da John Lennon. Questi capelli sono cespugliosamente
veri! Toccali! Non si strappano!-
La ragazza
rise di gusto,mentre lui le prese la mano e gliela mise sui capelli.
-No,non ho
pensato nulla di tutto questo!- disse,accarezzandogli i capelli per un poco.
-A
domani,allora?- disse,mettendosi la giacca.
-Sì-
Lui aprì la
porta.
-Ciao
amore!- disse,dandole un piccolo bacio sulle labbra.
-E domani-
continuò a dire -Fatti trovare verso le 9 in albergo…sai
che cosa dobbiamo fare,dopo quell’ora?-
-No,dimmi John-
-Sessioni
fotografiche-
-Wow- disse
lei,non troppo euforicamente -E posso andare anche io
alle vostre sessioni?-
-Certamente
che sì,mia cara! Se ci diamo appuntamento,è perchè ci
devi venire PER FORZA…-
-Allora a
domani,amore-
E si dettero
l’ultimo bacio della giornata,come bacio della buonanotte.
-Se mi fai
il pacco!-
-Non lo
farei mai,John-
John,dopo
una lunga passeggiata,arrivò in punta di piedi alla sua camera d’albergo,mentre
sentiva russare il buon vecchio Ringo,e poi addirittura,il nonno.
Che bel
concertino!
Silvia, intanto,spense
la luce,mentre sentì la porta aprirsi. Erano appena rientrati due suoi
coinquilini. Gli altri due,chissà,che fine avevano fatto.
Meno male
che erano rientrati a quell’ora. Altrimenti avrebbero fatto un trambusto.
Una loro
coinquilina “amante” (che parolona,per due bacetti…mica
era una sfascia famiglie,lei!) di uno dei Beatles.
Si sarebbero
messi ad urlare sguaiati allo scandalo (anche i ragazzi,esseri alquanto
maschilisti),nonostante fossero amici niente po’ po’ di meno che di Paul
McCartney.
Ma si
sapeva.
Gli Inglesi cercavano
sempre lo scandalo (anzi,lo “scoop”) dietro l’angolo.
Le luci
oramai erano spente.
Una nuova
giornata (eggià,come diceva Paul) li attendeva.
Menlove Ave.
Ho cercato
in tutti i modi di non descrivere troppo sdolcinatamente John.
Spero di
esserci riuscita,e spero di aver scritto un titolo adatto e carino. Mi piaceva davvero
tanto “John e la sua dolcezza,posta dentro un corpo,apparentemente amaro”.
John in
questo capitolo lo vediamo alquanto interessato a trascorrere la notte a far l’amore,come
era solito fare con le ragazzine che conosceva alla fine dei concerti.
Siccome
non vuole ferire i sentimenti di Silvia,rinuncia a chiederle di farlo,anzi...intuisce al volo ciò che prova la ragazza(in quel momento si sentiva a disagio) con i suoi "no".
Sa che lei è
una ragazza sensibile,una ragazza che non vuole assolutamente mollare. Ha
bisogno di conoscerla bene,magari può dargli una scossa alla sua vita.
Si era così
trovato così bene con lei,durante il ballo.
Ho spiegato ancora
una volta i sentimenti di John…per farvi capire il perchè John le dice “ti amo” e tante altre belle frasi
dolci.
Magari forse
è molto cotto perchè la conosce da poco.
Ma poi
successivamente,nella serie,noteremo che il rapporto si rafforzerà.
Ringrazio tutti
quelli che leggono questa fiction.Ogni volta che apro la mia pagina,e vedo il
gran numero di visualizzazioni,mi emoziono davvero tanto! ^_^
Ringrazio Zazar e Thief,che mi
hanno detto che anche nel capitolo scorso,sono riuscita ad entrare nella parte
dei Beatles,descrivendo in modo “familiare” la scena delle patatine e dell’elicottero.
Si sono pure
immedesimate nei personaggi! Sono davvero contenta di questo!
Spero
tantissimo che questo nuovo capitolo vi piaccia quanto l’altro ( e con finta
modestia,dico “e spero anche più dell’altro” u_u xD )
Inoltre,volevo
puntualizzare un’ultima cosa,sul grandioso batterista.
Ringo è quel
personaggio “posto ad un bivio”.
Sia lui che
John sono interessati alla stessa ragazza,ma John è più sicuro,anche perchè è quello che ha parlato più con lei e che ha vissuto
momenti più belli.
Quindi
possiamo dire che Ringo,è solamente infatuato e posto ad un bivio,perchè è innamoratissimo di Mo,però da poco ha preso questa
piccola “sbandata” per Silvia.
Dunque,cerca
di non emozionarsi troppo,di non andare "nella strada che porta a Silvia".
Vediamo che
farà in seguito!
E per quanto
riguarda gli altri due Favolosi…
George…oddio,non
sa neanche lui che emozioni sta provando,ultimamente. Si sente dentro una confusione…dovuta a un qualcosa che non sa…oppure
lo sa ma vorrebbe con tutto il cuore non saperlo.
Paul…insomma…è un donnaiolo geloso! No,apparte gli scherzi…con il suo animo da Latin Lover vorrebbe conquistare il
cuore della giovane ragazza a tutti i costi…ma sa che
quella ragazza è molto importante,non è un giocattolino
usa e getta. E questo lo sa perchè la conosce da molto (la
chiamava spesso,quando era in pausa con il lavoro con il gruppo) e anche lui,come
John,è attratto dal suo carattere.
Insomma,l’unico
“a posto con il cuore” è John.
Sempre
diretto nei sentimenti.
Cerca in
tutti i modi di non essere insicuro con lei.
L’insicurezza
era un difetto che aveva John,un difetto che lui cercava in tutti i modi di non
mostrarlo agli altri.
E dopo questo
piccolo “riassunto dei fatti avvenuti”,vi lascio,per evitare di diventare
troppo logorroica.
Al prossimo
capitolo!