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Autore: Chemical Lady    07/08/2010    3 recensioni
“allora te ne vai sul serio?” una voce lo ghiacciò. Quella voce che fino a pochi mesi fa non voleva far altro che restare ad ascoltare tutta la notte mentre gli sussurrava dolcemente ‘ti amo’ e che, in quel frangente, era diventata fastidiosa al punto da mettergli ansia. Si voltò scontrando gli occhi nocciola di Brendon con i suoi e trovandoli estremamente spenti. La cosa, se possibile lo rattristò ancora di più… “Ryan ti ho fatto una domanda… pensi di rispondermi?”
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brendon Urie , Ryan Ross
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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banana

Eccomi qui con una piccola one sui Panic! At The disco^^

Spero che vi piaccia! Lasciate un commentino!

 

Song: Time to Dance, Panic! At the Disco.

 

 

You're pulling the trigger… all  wrong….

 

 

 

Well, she's not bleeding on the ballroom floor
Just for the attention.

 

Non ci poteva credere che stessa davvero succedendo. Doveva essere un incubo orribile che lo aveva assorbito totalmente levandogli la capacità di ragionare e quindi di uscirne…

Abbassò gli occhi sul pavimento e sulle due valigie che erano appoggiate su di esso, di fianco ai suoi piedi.

Poi li rialzò di nuovo sulla porta bianca. Non voleva aprirla ed uscire definitivamente da quella vita ma sembrava la sola cosa da fare.

“allora te ne vai sul serio?” una voce lo ghiacciò. Quella voce che fino a pochi mesi fa non voleva far altro che restare ad ascoltare tutta la notte mentre gli sussurrava dolcemente ‘ti amo’ e che, in quel frangente, era diventata fastidiosa al punto da mettergli ansia. Si voltò scontrando gli occhi nocciola di Brendon con i suoi e trovandoli estremamente spenti. La cosa, se possibile lo rattristò ancora di più… “Ryan ti ho fatto una domanda… pensi di rispondermi?”

 

Cause that's just ridiculously on.
Well, she sure is gonna get it

 

Il chitarrista scosse il capo “e qual’è la risposta che ti aspetti? Sai, non mi va di litigare anche adesso…

“mi aspetto la prima risposta sincera da molto tempo” replicò sarcastico il cantante appoggiandosi con la spalla allo stipite della porta “credevo mi amassi…” aggiunse poi sottovoce abbassando lo sguardo sulle scarpe, come se non volesse far sentire quella frase a Ryan.

Quello però sorrise, triste. Si, lo amava eccome, lo amava molto più di se stesso. Ma non poteva più sopportarlo,  non accettava più di essere trattato come una costante nonostante tutto, come se il fatto che stessero assieme fosse scontato e non potesse cambiare.

Ma infondo Brendon era un astuto show man no? Poteva benissimo recitare la parte del cuccioloso solo per sollevarsi dalla responsabilità di aver contribuito nella dipartita di Ryan.

Si, stava lasciando i Panic at the Disco, per sempre.

Dal canto suo il cantante sembrava assurdamente tranquillo, quasi sollevato del uscita del chitarrista della sua vita. E quello era il colpo al cuore maggiore….

“me ne vado sul serio, si. Qui per me non c’è più nulla”

Poi lo guardò ancora, per vedere la reazione del più giovane. Ma quello non si mosse ne diede segni di interesse per la cosa.

“ok va bene come preferisci. Non chiuderti la porta sul naso uscendo”

Ryan strinsi i pugni prima di chinarsi e con decisione issarsi la chitarra sulla schiena, prima di afferrare con prepotenza le valige e arrivare a grandi passi fino alla porta.

“un ultima cosa” disse voltandosi con decisione verso Brendon che lo guardava con sufficienza “se un giorno mai crescerai e ti accorgerai che hai fatto un enorme cazzata a farmi uscire così dalla tua vita… allora sappi che sarà troppo tardi ok? Non tornerà mai come prima…

E detto questo diede un sonoro calcio alla porta di ingresso aprendola e uscendo fuori, alla luce del sole.

 

Here's the setting
Fashion magazines line the walls now
The walls line the bullet holes

 

La macchina lo aspettava alla fine del vialetto.

L’autista lo aiutò ad caricare la valige ma si strinse la chitarra al petto, rifiutandosi di metterla nel bagagliaio.

“al aereoporto, per favore” disse poi sedendosi sui sedili posteriori e rimanendo in un tacito silenzio.

Non poteva crederci. Lo aveva davvero trattato in quel modo? Era arrabbiato e triste.

Si sentiva preso in giro.

Si sentiva tradito….

Che fine avevano fatto i loro ricordi? I loro sogni? Le loro speranze? Le loro promesse….

Erano disseminate in giro fra i frammenti della sua anima persa…

Si concesse un paio di lacrime silenziose mentre la macchina sfrecciava verso l’aereoporto.

Dio era stato davvero così stupido e cieco da fidarsi di un tale stronzo? No, Brendon era stupido e doveva solo realizzare i suoi errori… ma li avrebbe realizzati?

Forse si, forse no.

Chi lo poteva dire?

Chiuse gli occhi guardando fuori dal finestrino mentre i ricordi allegri si manifestavano ai suoi occhi….

Baci, carezze, sussurri e sorrisi.

Sembrava tutto così astratto…

 

Have some composure
Where is your posture?
Oh, no, no
You're pulling the trigger
Pulling the trigger
All wrong

 

“cosa ti fa pensare che siamo fatti per stare insieme Ryro?”

 Brendon alzò il capo dal petto di Ryan guardandolo negli occhi e lì, proprio lì, l’altro lesse l’incertezza.

Era tutto dannatamente nuovo per loro, tanto da spaesarli. Era tutto tutto così strano e eccitante.

Così bello che doveva essere per forza sbagliato. Eppure loro si sentivano come rinati nello stare insieme.

“penso che senza di te io non posso essere io” disse il chitarrista dopo averci pensato bene, passando un dito sul labbro inferiore del cantante che sorrise intenerito “penso che tutti questi anni passati assieme siano in qualche modo la causa del mio bisogno di averti costantemente intorno a romper mi le scatole” aggiunse in fine con un sorrisetto un po’ crudele.

Il morettino roteò gli occhi alzandosi in piedi e rivelando così il corpo nudo al suo amante “bravo, fai lo stronzo anche adesso rovinando così il romanticismo! Anzi no! Uccidendolo brutalmente a colpi di ascia! Dio Ryro sei un coglione” terminò guardandosi attorno “ma dove cazzo sono le mi mutande??”

Ryan esplose a ridere “non ne ho idea, sai nella foga di levartele devo averle lanciate da qualche parte…

“dai aiutami a cercarle! Merda sono le quattro ormai! Tra poco arriverà Spencer ti rendi conto?” disse sgranando gli occhi “Spencer mi vedrà senza mutande come un coglione!”

Brendy Spencer pensa che tu sia un coglione da anni ormai” disse Ryan alzandosi mentre infilava i suo boxer grigi “e poi dovremo pur ufficializzare il nostro rapporto prima o poi no?” disse ovvio.

“si ma non ufficializziamolo mostrando le mie palle al mondo per favore” concluse il cantante alzando le coperte e guardando sotto al letto “Ma dove diavolo le hai tirate?” appena avvertì la risata di Ross alzò gli occhi “cosa c’è di divertente?” il chitarrista gli indicò il soffitto sempre ridacchiando e appena Brendon alzò li occhi vide le sue mutande penzolare da una delle pale del climatizzatore “eccheccazzo! Sei un mostro di mira Ryan!” rise salendo sul letto e afferrandole “davvero, non so come hai fatto ma questo lancio entrerà nella storia!”

nah tutto culo”

essù dai non fare il modesto… dovevi fare il lanciatore di mutande nella vita, altro che il musicista”

“e tu hai mai pensato di fare il cabarettista? Ci faresti dei soldi eh”

Brendon rise mentre si infilava i calzini “ma che dici? Io sono nato per cantare!”

“dici? A me sembri nato per sparare minchiate” rilanciò Ryro allacciandosi i pantaloni.

“vorresti davvero privare il mondo della mia voce?? Mostro!!”

Ryan si  mise a sedere accanto a lui, mentre Brendon finiva di vestirsi infilandosi una maglietta nera leggermente sbiadita “l’importante è che tu continui a cantare per me, Brendy, del resto del mondo non mi importa… anzi, vorrei che la tua voce fosse solo per me…

Il cantante sorrise baciandolo lievemente “io canto soprattutto per te, Ryro… senza la tua chitarra non potrei mai cantare….”

 

Bugie, ragnatele di menzogne…

Chiuse gli occhi appoggiando la fronte al finestrino.

Doveva impegnarsi a dimenticare.

 

Give me envy, give me malice, give me a-a-attention
Give me envy, give me malice, baby, give me a break!
When I say "Shotgun", you say "Wedding"
"Shotgun", "Wedding", "Shotgun", "Wedding"

La porta si chiuse con un tonfo e Brendon rimase alcuni minuti con gli occhi spalancati ma persi nel vuoto.

Aveva davvero trattato Ryro in quel mondo? Lui non voleva vederlo andare via.

Voleva che rimanesse li con lui…

Eppure si era comportato malissimo, spingendolo verso la porta…

Alcuni singhiozzi presero a squotergli le spalle mentre in un gesto di rabbia lanciò la tazza di caffè che finì a terra, frantumandosi in tante piccole parti.

Così come era ridotto il suo cuore…

Poi cadde in ginocchio mentre il pianto scomposto lo faceva assomigliare a un bambino viziato.

Ma come si era ridotto? Dio, si faceva schifo…

Appoggiò la testa alla porta respirando rumorosamente, cercando in vano di calmarsi.

Ormai lo aveva perso… era partito.

Si portò una mano al petto al altezza del cuore, sentiva come se mille aghi si fossero conficcati in quel piccolo muscolo trafiggendolo….

Come poteva vivere così? Senza Ryan si sentiva come spaccato in due.

A metà…

 

She didn't choose this role
But she'll play it and make it sincere
So you cry, you cry
(Give me a break)
But they believe it from the tears
And the teeth right down to the blood
At her feet
Boys will be boys
Hiding in estrogen and wearing Aubergine dreams
(Give me a break)

Ryan osservò accuratamente i tabelloni.

Il suo aereo per Las Vegas sarebbe partito di li a poco, portandolo a casa sua.

Basta Los Angeles.

Basta concerti e sale di incisione.

Basta al suo sogno d’infanzia.

Si voltò come se si aspettasse di vedere Brendon li, nel aereoporto.

Poteva immaginarselo, con un’espressione dispiaciuta sul viso, a rovinare quelle labbra perfette e gli occhi pieni di tanta tristezza. Si immaginò a lasciare cadere le valige a terra con un tonfo sordo e correre da lui, stringendolo forte a se.

Ma non c’era.

Non era corso dietro di lui per tentare di fermarlo. Non gliene importava un cazzo.

Sorrise tristemente afferrando le valige e avviandosi verso l’imbarco bagagli. Almeno non avrebbe sofferto troppo ricordando come lo aveva trattato.

Tutte balle ovviamente, avrebbe sofferto il doppio.

Conosceva Brendon, sapeva che infondo era un bravo ragazzo anche se coglione. E questo lo faceva morire dentro.

Non poteva mettere da parte il suo orgoglio per lui?

Fece alcuni passi poi sentì una voce chiamarlo “RYAN!”

SI voltò con gli occhi pieni di speranza ma rimane lievemente deluso quando vide Spencer e John correre verso di lui

ehy ragazzi, ma cosa diamine ci fate qui?”

“vogliamo impedirti di fare una sciocchezza” disse il bassista appoggiandogli una mano sulla spalla.

“non puoi lasciare la band! Tu scrivi i testi e dai anima al lavoro!” Spencer si portò una mano ai capelli guardandolo disperatamente, non aveva mai visto Ryan così deciso come in quel momento, voleva partire e sapeva che sarebbe stato impossibile impedirlo “non puoi abbandonarci così!”

Ryan scosse il capo “no ragazzi, io non servo più. Me lo ha detto Brendon eh-“

“quello è un coglione lo sai! Apre bocca solo per darci dell’aria!” proseguì il batterista “non puoi prendere una decisione del genere per un litigio tra fidanzatini!”

“la fai troppo facile” replicò duramente il chitarrista, poi sospirando si addolcì. Non voleva litigare anche con loro due, non voleva assolutamente “io non respiro più ragazzi mi sento chiuso in una morsa… con Brendon non  funziona purtroppo e la cosa va accettata… dobbiamo andare avanti entrambi e il solo modo per farlo è separarci del tutto… ho deciso di farmi da parte per primo… vi prego accettatelo…

John annuì abbassando il capo mentre gli occhi di Spencer si facevano lucidi “non puoi essere serio… questo è il tuo sogno…

“Lo era… Brend mi ha tolto anche la gioia di suonare…

“vorrei tanto poter fare qualcosa per convincerti a rimanere…

“non c’è nulla da fare Spencer… questa è la mia decisione…

“vieni qui” disse tirandolo per un braccio e abbracciandolo. Avevano iniziato a suonare insieme, non poteva crederci che ora se ne sarebbe andato lasciando la band per sempre.

Ryan sentì le lacrime tornare a bagnargli gli occhi e le guance e per quanto ci provò non riuscì ad impedirne la fuoriuscita.

Anche Spencer prese a piangere, stringendo l’amico a se, come per impedirgli di partire.

John, che fino a quel momento se n’era rimasto zitto a testa bassa si avvicinò ai due, appoggiando una mano sulla nuca di Ryan e scompigliandogli i capelli.

Solo quando chiamarono il volo di Ryan si staccarono “ragazzi vi auguro ogni bene” disse loro asciugandosi gli occhi e sforzando un sorriso “in bocca al lupo per tutto…

“vorrei tanto spaccare il culo a Brendon” disse Spencer ridendo fra le lacrime, imitato poi anche da Ryan, mentre John abbozzava un sorrisetto. Anche lui gli avrebbe mollato volentieri un paio di pugni.

“lasciatelo in pace ok?” disse il chitarrista stupendoli “non ditegli nulla, non fategli pesare il mio addio. Ve lo chiedo come regalo di separazione ok?”

Spencer scosse il capo mentre le ultime lacrime gli rigavano le guance “proprio non riesci a smettere di proteggerlo vero?” gli chiese John sempre sorridendo “nemmeno quando ha schifosamente torto”

Ryro scosse il capo “no ragazzi, è più forte di me. Ora devo davvero andare… ci sentiremo presto ok?”

I due annuirono e dopo un altro abbraccio veloce Ryan raccolse le valige avviandosi a passo spedito, senza più voltarsi.

O non sarebbe partito.

Spencer e John lo guardarono allontanarsi sempre più fino a sparire.

“è assurdo” disse ancora il batterista, mentre John gli appoggiava una mano sulla spalla.

“andiamo” gli disse “è inutile rimanere qui, ormai è andato”

 

Have some composure
Where is your posture?
Oh, no, no
You're pulling the trigger
Pulling the trigger
All wrong

Il fiatone lo stava uccidendo più o meno come le fitte che gli stavano per far sputare la milza.

Ma doveva raggiungere Ryan ed impedirgli di partire, a costo della vita.

Non gli importava se poi avrebbe vomitato davanti ai suoi piedi. Bastava raggiungerlo, prenderlo e baciarlo.

Anche a costo di vomitagli in bocca, anche se di certo la cosa non sarebbe stata poi così gradita.

Non sapeva nemmeno quale cazzo di volo aveva scelto!

“Las Vegas!” disse indicando il tabellone e fermandosi li sotto, con le gambe che tremavano per lo sforzo “imbarco sette!”

Si guardò attorno e con un brivido di terrore si accorsi di essere vicino al 25. Mugugnò sofferente mentre rileggeva l’orario. Non ce l’avrebbe mai fatta, ma prese a correre lo stesso.

Brendon!!” si fermò di scatto mentre Spencer e John lo raggiungevano.

“dov’è?” chiese aggrappandosi al bassista che lo sostenne.

“sei esausto Brendon…” gli disse il batterista guardandolo stupito “sei tutto sudato e hai una faccia devastata, siediti”

“No! Io devo andare da Ryro!” I passanti lo guardarono come se fosse un pazzo “ditemi dov’è!”

“è tardi Brendon, è andato ad imbarcarsi” disse John indicandogli la fine del corridoio. Ma il cantante non lo ascoltò, si staccò da lui riprendendo a correre.

 

Come on this is screaming "Photo op." op...
Come on
Come on
This is screaming
This is screaming
This is screaming "Photo op."

 

Doveva riuscire a fermarlo, doveva farcela.

Corse disperatamente urtando le persone e rischiando un paio di volte di rompersi l’osso del collo. Ma non gli importava.

Quando arrivò al gate stavano chiudendo la porta “aspetti!” gridò all’hostes che lo guardò sconvolta “L’aereo non può partire c’è una persona li dentro che deve scendere!”

La ragazza lo bloccò prima che potesse infilarsi nel cunicolo “aspetti lei non può passare! Sicurezza!”

“no lei non capisce! Fermi l’aereo!”

Due poliziotti si avvicinarono afferrandolo per le braccia “fermata ragazzino o dovremo arrestarti!”

“No! Devo fermare Ryan! Vi prego lasciatemi!”

“Ma l’aereo è ora in fase di decollo!” disse la ragazza e immediatamente Brendon si gelò “Non è più possibile bloccarlo… mi dispiace signore” gli disse poi dispiaciuta leggendo negli occhi del ragazzo una profonda tristezza. I poliziotti lo lasciarono andare e lui cadde a terra. Ormai le gambe non lo reggevano più dopo quella corsa.

E poi gli sembrava che il mondo gli fosse crollato addosso.

 

Boys will be boys, baby
Boys will be boys
Boys will be boys, baby
Boys will be boys

 

 

The end? …. Or maybe…

 

Doveva finire così, come lezione per lui.

Si portò la testa fra le mani.

Era solo, in quella sala di attesa.

Era solo e basta.

Si doveva abituare dopotutto no? aveva perso la sola persona che lo facesse sentire bene.

A cosa gli serviva ormai piangere?

Era stato uno stupido…

Uno stupido…

“sono solo un emerito imbecille…

“ce ne hai messo del tempo per realizzare questa cosa, eh?”

 

Give me envy, give me malice, give me a-a-attention
Give me envy, give me malice, baby, give me a break!
When I say "Shotgun", you say "Wedding"
"Shotgun", "Wedding", "Shotgun", "Wedding"

 

Brendon alzò gli occhi sulla figura che lo guardava con un sorrisetto, a braccia incrociate, davanti a lui.

R-Ryro…” lo chiamò lentamente mentre gli occhi si riempivano di nuovo di lacrime.

Il chitarrista sorrise allargando le braccia “vieni qui piccolo…

Brendon non se lo fece di certo ripetere. Saltò in piedi fiondandosi fra le braccia del ragazzo.

Del suo ragazzo.

ma… come..?” gli chiese stringendolo forte a se.

“Non potevo partire e lasciare tutto… così mentre tornavo verso l’entrata con la coda fra le gambe ho incontrato Spencer e Walker che mi hanno chiesto se ti avevo incontrato… mi hanno detto tutto della folle corsa che ti sei fatto per me” il morettino arrossì appena senza però lasciare andare Ryan “così sono corso qui e ho visto la scena patetica che hai fatto con quelle guardie e quella povera hostes… ho visto come eri sconvolto… e quanto tieni a me… volevi fermare l’aereo” disse ridacchiando.

Il cantante si staccò irritato “non sfottermi. Avevo davvero paura che tu te ne fossi andato…

“anche io avevo paura ad andarmene… come vedi ho cambiato idea…

“e io non potrei esserne più felice” aggiunse poi Brendon annullando del tutto la distanza fra le loro labbra.

“ora però fermo un attimo” Ryan lo fermò guardandolo in faccia “quello che è successo non deve capitare mai più… dobbiamo parlare ok? Se parliamo non capiteranno più questi fraintendimenti… claro?”

claro!”

Si presero per mano, andando a raggiungere i loro amici “ora possiamo anche tornare a dormire insieme?”

“ovvio, Brend

“e possiamo tornare a fare i fidanzatini?”

mmm… possiamo parlarne…

“e quando arriviamo a casa posso prenderti e stuprarti sul letto?”

mmm… di questo direi che non c’è nulla da dire… certo che puoi Brendon…

 



Boys will be boys
Hiding in estrogen and boys will be boys
Boys will be boys
Hiding in estrogen and wearing Aubergine dreams

 

The end

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 













Boys will be boys
Hiding in estrogen and boys will be boys
Boys will be boys
Hiding in estrogen and wearing Aubergine dreams

 

 

  
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