Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: GiveMeAPen_    08/08/2010    1 recensioni
I Jonas Brothers sono tre fratelli famosi in tutto il mondo e la loro vita è diversa dalla nostra. E' irregolare, con alti e bassi. Anche le loro vacanze estive lo sono.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1)Un caldo pomeriggio

 

Era un pomeriggio d’Estate. Forse il più caldo pomeriggio d’Estate che ci fosse mai stato. Nick però non faceva caso al caldo e cercava in tutti i modi di trovare l’ispirazione per una nuova canzone. Guardò il cielo:così vasto,azzurro,con qualche nuvoletta bianca e paffutella che si muoveva lentamente. Poi guardò la piantina grassa sul tavolino:così piccola e indifesa,ma allo stesso tempo con degli appuntiti e pericolosi aghi che l’avrebbero protetta da chiunque avesse cercato di avvicinarsi a lei.

Il ragazzo fece un respiro profondo e prese la penna in mano. Cominciò a scrivere qualche parola,tutto quello che gli veniva in mente.

“Non è di certo una delle migliori canzoni che ho scritto”. Si disse.

“Meglio buttarla”. Così gettò il foglietto nel bidone vicino alla sua sedia. Lasciò cadere la penna sul tavolo e prese la chitarra. Forse l’avrebbe aiutato un po’ tenere uno strumento in mano. Dopo quindici secondi la riappoggiò sul pavimento e si disse:

“Non ce la farò mai”.

“Perché?” Gli chiese qualcuno dietro di lui,con un cono di gelato in mano. Nick si spaventò talmente tanto che fece un balzo e si ribaltò con la sedia,investendo il povero Frankie.

“Togliti! Alzati subito!”  Gli urlò il piccolo,ormai diventato una frittata. Il suo gelato ora era letteralmente “morto”.

Nick si alzò velocemente e Frankie si liberò.

“Mi hai quasi ammazzato!”.

“Non esagerare Frankie!”.

A quel punto si sentirono delle risate,anche se deboli.

“Chi ride?” Chiese Nick. .

Allora Joe si fece vedere.

“Mi puoi spiegare che ci facevi dietro un cespuglio?”.

“Non è un cespuglio! E’ un albero!”.

“Allora mi vuoi spiegare che ci facevi dietro un albero?”.

“Ero passato a vedere come te la cavavi con la canzone,quando ti ho visto cadere su…Ahah!”.

“Non c’è niente da ridere!” Disse il Bonus Jonas incrociando le braccia.

“Adesso torna in casa”..

“No,prima mi dici perché hai detto che non ce la farai mai!”

Nick sospirò,visibilmente scocciato,poi disse:

“La canzone…non riesco a scriverla”.

“Ti posso aiutare io!”. Quasi gli strillò il bambino.

“Ah,sì? Come?”.

“Non lo so…adesso torno in casa”. E scomparì più veloce della luce.

“Quando dovrebbe arrivare Kev?”. Chiese Joe al fratello minore.

“Tra due ore circa”.

“Allora abbiamo tempo per giocare con i videogiochi!”. Il solito Joseph…

“Stai scherzando,vero? Dobbiamo aiutare mamma ad apparecchiare la tavola!”.

Joe piagnucolò:

“Non è giusto però!”.

“Joseph! Non fare il bambino!”. Allora scoppiarono a ridere entrambi come matti. La gente che passava per strada potrebbe averli scambiati per due pazzi. Dopo qualche minuto si calmarono e ricominciarono a parlare civilmente:

“Come mai non riesci a scrivere la canzone?”.

“Non lo so…mi succede raramente. Credo di avere il blocco dello scrittore”.

“Se vuoi te lo levo con uno scalpello!”.

“Non scherzare!”.

Disse mettendo la chitarra dentro la custodia nera.

Joe diventò serio.

“Vuoi dire che…non ci riesci davvero?”.

“Sì,però sono sicuro che è solo per la stanchezza. Vedrai che domani ne avrò già scritte cinquanta”. Disse scherzando.

“Lo spero,non voglio perdere la mia carriera per colpa tua!”.

“La nostra carriera”. E scoppiò a ridere di nuovo.

“Joe,basta ridere!” Il fratello però continuava.

“Ho detto basta Joseph!”. Sembrava lo facesse di proposito.

“Ahah! Scusami! Ahah!”. Allora Nicholas si arrabbiò veramente.

“Joseph Adam Jonas,vuoi chiudere quella boccaccia!?”.

Joe sbarrò gli occhi e spalancò la bocca. Suo fratello non aveva mai urlato così. Almeno non a  lui.

“…Scusa,ma sei insopportabile!”.

“Anche tu!”.

“Joe,smettila di fare il bambino e portami la chitarra in casa!”.

“Perché?”.

“Io porto già la penna!”.

“Ah,già”.

   
 
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