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Autore: Ria    10/10/2005    7 recensioni
Hanno affrontato ogni genere di avversario, sconfitto i nemici più forti. Sono stati traditi, hanno ritrovato ritrovato amici, avversari, abbiamo sfide difficilissime. Potrebbero mai Takao e i suoi amici aver paura un torneo come questo? Sì, se è la paura stessa con cui giocano i loro avversari. [NOTA: Il titolo non è un errore, - nè la "punteggiatura" nè l'acronimo inglese - è volutamente scritto così. Il motivo? Beh, leggete e lo vedrete ^o^…].
Genere: Avventura, Generale, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Lai, Mao, Mariam, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Professor Kappa, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap

Stavolta nn dico nulla su niente e nessuno, qsto è un cap tutto a sorpresa ^^! Mi auguro vi piaccia!

Ps (nn metto note alla fine cap stavolta, xciò lo dico ora) la song alla fine è “If you come back” dei BLUE.

 

Qsto cap è dedicato a  N., che ha reso qsti 6 mesi i più belli della mia vita.

 

 

 

 

Cap. 36

 

Qualche mese dopo. Febbraio.

*--- Cina, villaggio della Tigre Bianca

 

Lai stava dirigendosi al fiume, con due secchi vuoti per l’acqua sulle spalle: “Uffa, che noia! – pensò arrabbiato – L’unica cosa che invidio di quelli che vivono in città è l’acqua corrente… Possibile che tocchi sempre a me andare a prenderla?!”.

Arrivato, smontò dalle spalle il lungo giunco che reggeva i secchi e cominciò a riempirli, sbuffando. Tutt’attorno c’era una gran quiete, interrotta solo da qualche cinguettio e dallo scorrere dell’acqua.

Quando i secchi furono colmi, il ragazzo li posò accanto a lui, sedendosi con un sospiro; alzò gli occhi, rimanendo abbagliato dal sole che filtrava tra le foglie, poi estrasse Galeon: era molto tempo che non partecipava ad un incontro ufficiale, ma si allenava assieme agli altri costantemente ogni giorno, così il disco d’attacco era un po’ rovinato. Era decisamente l’ora che si decidesse a farlo sistemare, o il Leone Nero l’avrebbe abbandonato, tanto era malconcio il bey!

Mentre era lì a riflettere, sentì qualcuno muoversi lì vicino: “No, per favore, non di nuovo…”.

- Sei tu, vero? – disse sospirando – Avanti, è inutile che ti nascondi… - con un gesto rapido, balzò sul cespuglio al suo fianco, guardandoci dentro – TANTO TI HO BECCATA!

Ma il cespuglio, con sua grande sorpresa, era vuoto.

- Cosa?

Proprio allora, qualcuno gli sbucò alle spalle, prendendogli Galeon e balzando su un albero lì vicino.

- SCEEEEMOOOO! – lo prese in giro la figura – Come hai fatto a non accorgerti che ero dall’altra parte ^^?

- Eddai, Ruka! – sospirò Lai – Sembri davvero una bambina! Ridammelo!

La ragazza gli fece una linguaccia, ridendo. Da quando era lì in Cina, faceva questo scherzo a Lai quasi ogni giorno, e lui ci cascava sempre.

- Avanti, Ru-chan…

La rossa si sedette su un ramo, sistemandosi la maglietta color pesca, in stile cinese a mezze maniche.

- Neanche per sogno XP!

- Allora… - sorrise lui, con tono di sfida – Me lo vengo a riprendere!

Così dicendo saltò sul ramo di fronte alla ragazza, che schizzò giù e cominciò a correre, ridendo:

- Tanto sono più veloce!

- Vedremo!

I due continuarono a rincorrersi per un po’, finchè Ruka, decisa a seminarlo, salì di nuovo su un albero, cominciando a saltare da un ramo all’altro (ma è una scimmia?! O___o”” ndtutti).

- Credi di seminarmi? – Lai, infatti, la seguì senza il minimo problema (ma che cavolo sono ‘sti due O___O””?!? ndtutti – dopo aver visto Mao e Lai scendere giù da un monte a balzi, nn bisogna più stupirsi di nulla… ndRia -> vedere eppy della prima serie “Una decisione importante”). I due cominciarono a saltellare di ramo in ramo, finchè Ruka, mettendo un piede in fallo non vacillò.

- Oh… Oooh…!

Cercò di tenersi in equilibrio ruotando come una forsennata le braccia, ma cadde all’indietro comunque. Lai allora scattò avanti per prenderla, ma fece fatica a reggersi e, quando l’afferrò, dovette lasciarsi andare a peso morto su di un ramo.

- Ahi… - mugugnò, strizzando gli occhi dal dolore - Ruka, accidenti, perché non fai un po’ d’attenzione @___<””?!

- Scusa… xp

- Altro che “scusa” >___<* ! – disse, arrabbiato – Potevi lasciarci l’osso del coll…

Ma in quel momento si bloccò, arrossendo di colpo: era seduto sulla biforcazione di due rami con Ruka che, mentre cadeva, si era ritrovata appoggiata al suo petto, mezza sdraiata. (E’ una scena abbastanza equivoca… ^\\^”” ndRia – MOOOOLTO equivoca!!!! ndtutti - … Ammettilo che l’ hai fatto apposta… -\\\\- ndLai – Uhm… SI! ^^ - … … -\\\-** ndLai - ^\\\^  ndRuka).

- … … … O\\\\O… … … (<- persa ogni capacità verbale da parte di Lai).

Anche Ruka era abbastanza rossa. I due si fissarono qualche secondo, poi la ragazza sorrise, avvicinandosi un po’.

- A-ah… E-ehi, un m-momet… @­___@…!

Ma Ruka gli mise un dito sulle labbra, sorridendo di nuovo; ricominciò ad avvicinarsi, chiudendo gli occhi. Anche Lai chiuse gli occhi e senza accorgersi si chinò anche lui un poco. (Se mio fratello si becca un bacio protesto! Io x il mio ho dovuto aspettare 3 anni e qualche mese!!!! NdMao – Mao, nn mi rovinare l’atmosfera… ndRia).

- Che state facendo, ragazzi? (Che ci pensa già lui… -____-“” ndRia – Aaaah… -___-‘ ndMao).

Sentendo la voce di Mystel Lai spalancò gli occhi e si allontanò di scatto, agitatissimo.

- Vi disturbo, ragazzi ^^? – chiese malizioso il biondo.

“Sì che disturbi, cretino >\\\\\< !!! – pensò Lai, furioso - … … MA CHE STO DICENDO?!?”.

- Nessun disturbo, Mystel ^^! – sorrise Ruka, indifferente.

“… … … Certo che potrebbe fare anche un po’ più la dispiaciuta -\\-“” (gocciolone)” pensò il cinese, sbuffando appena.

- Come no? A me sembrava il contrario… - ridacchiò l’altro.

- Insomma! – disse Ruka, saltando giù dal ramo – Se tu sei single non puoi rompermi sempre le scatole quando sto con Lai, non credi?

- Eddai, è che mi diverto a stuzzicarlo ^^.

- La cosa mi fa scoppiare di gioia… -___-*** - ringhiò il moro, trattenendosi dal strangolarlo.

- Dai, Lai, ti sta solo prendendo in giro ^^! – disse la rossa, afferrandogli un braccio – Andiamo…

- Hmp… -\\-**

- Ciao, ciao, ragazzi ^^!

I due si allontanarono velocemente, mentre Mystel se la rideva di gusto.

- Mystel! Che combini? – gli chiese Rei, sbucandogli alle spalle assieme a Mao.

- Niente… Stuzzico solo un po’ i due piccioncini novelli.

- Non dovresti essere così dispettoso. – disse con un sospiro Rei – Uno di questi giorni Lai potrebbe cominciare ad inseguirti…

- Come la prima volta che ci siamo incontrati tutti? (Ricordate l’episodio? Il cosiddetto “episodio dell’uomo delle nespole”! XDD ndRia – O conosciuto dai comuni mortali come “Un tipo misterioso” -___-“” ndMystel – Non ce la fai proprio a farmi lavorare, Ria, vero? Nd_neurone_Alfonso).

- Già, ma credo che stavolta mio fratello ti correrà dietro finchè non ti becca! – fece Mao, ridendo.

- Temo anch’io! Vabbè, tra un po’ la smetterò… E’ che è disgustoso vedere voi due e quegli altri a civettare così, mi sale il diabete!

- Troppo melensa la situazione, dici? – ridacchiò il cinese.

- Un po’.

- Mystel…

- Uhm? – la ragazza lo fissò con sguardo indagatore:

- Non è che sei un po’ geloso?

Il biondo sorrise sereno:

- No, geloso no. Ma un po’ invidioso sì. – si mise le mani dietro la nuca – Deve essere bello essere cotti di qualcuno, a me non è mai successo.

- MA DAI, NON CI CREDO! – esclamò Mao.

- E’ la verità!

- Ah, no, non me la bevo, deve esserci stata qualche ragazza! Avanti, confessa!

- Ma ti ho detto di no… (gocciolone).

- Eddai!

- Ma uffa! (gocciolone più grosso).

Rei scoppiò a ridere.

 

*___________

 

- Insomma, ma che tipo fastidioso che è! – borbottò Lai, camminando a passo svelto – Sempre a rompere le scatole!

- Dai, Lai ^^! In fondo scherza!

Il cinese sbuffò, imperterrito, ma Ruka non ci fece caso; i due continuarono a camminare per un po’, in silenzio.

- … … Senti Ruka…

- Uh?

- … … P-perché prima, ecco, tu -\\\-…

- Ti sei sorpreso? – chiese, tranquilla – In fondo è già un mese che stiamo assieme, non mi sembrava così strano volere un bacio.

Lai si corrucciò un poco, deglutendo a vuoto: non si sarebbe mai abituato alla schiettezza di quella ragazza.

- Scusi, sa, se non ho mai pensato di farlo davanti a tutti quanti, signorina Rin (visto che l’ ho scritto sl una volta, lo ridico, è il cognome di Ruka) >\\\< **! – sbottò, arrabbiato – Ma vede, non sono proprio il tipo!

E girò la testa dall’altra parte, piantandosi in mezzo al sentiero con le braccia conserte. Ruka ridacchiò, prendendogli un braccio:

- Dai, scusa…

- … … … Non sono arrabbiato.

Si voltò di nuovo, sorridendole. Ruka chiuse gli occhi facendo un’espressione ridente, e non si accorse subito che lui si era avvicinato, baciandola a fior di labbra.

- … O\\\\O?

- … … … -\\\\\- … … Contenta ora?

- … … Sì ^\\\\^!!

- … … (gocciolone).

- Però mica dovevi farlo per forza… Se non volevi. – lo stuzzicò, ricominciando a camminare.

- EH? Io non ho mai detto di non…! – ma si zittì, notando la sua espressione divertita.

- Allora perché ci hai messo tanto ^^?

- Senta un po’, lei, o la pianta di fare la spiritosa o mi arrabbio davvero >\\< **!

- Scusa, scusa… ^\\^!

Il ragazzo sospirò, avviandosi al villaggio. Le prese la mano:

- Non ci so proprio fare, eh?

- Uh?

- Ti sei presa proprio il più imbranato con le ragazze…

- Naaaa, non è vero! – sorrise, prendendolo a braccetto – Conosco gente più imbranata di te ^^!

- Hmn… Tipo?

- Eh, e chi lo sa! – fece, maliziosa.

- E-ehi, no, non puoi dirmi ‘ste cose e poi lasciarle a metà! – fece, un po’ agitato.

- Perché, secondo te di chi potrei parlare ^-^?

- B-beh, e io che ne so… -\\\-

Lei sorrise:

 - Stai tranquillo, sto parlando dei nostri amici, non di un altro ragazzo.

- Io non ho mai detto che stessi parlando di un altro ragazzo… >\\\< ! – mormorò, un po’ sollevato.

- Ah no? Eppure il Leone Nero non la pensa così ^-^!

- Devi piantarla di parlare col mio Bit-power per fatti i fatti miei, hai capito >\\\\\< ****?!?!

- Pffff… Scusa… - ridacchiò lei, stringendogli il braccio.

Lai la fissò un po’ male, poi sospirò, sorridendo rassegnato:

- Ma che tipo sei…

 

*--- U.S.A., sede del PPB

 

Tra i lunghi corridoi del laboratorio americano, Max stava correndo a più non posso; accidenti, ma perché succedeva sempre così? Era di nuovo in ritardo!

“E per giunta proprio oggi, accidenti!”. Pensando così saltò di netto tre gradini di una scala, prese un angolo facendo una parabolica e rischiò di investire due scienziati, che per schivarlo caddero rovinosamente a terra.

- Ops… SCUSATE! – urlò il biondo, senza fermarsi.

- M-ma che era quello O___o”? – chiese uno dei due, massaggiandosi la testa – Non è il figlio della Dottoressa Mizuhara?

- He, he, proprio così. – rispose l’altro, aiutandolo ad alzarsi.

- Ma che ha da andare così di fretta?

- Beh, oggi è venerdì.

- E allora?

- Ma come, non lo sa? – ridacchiò l’altro, facendogli l’occhiolino – E’ “il giorno dell’e-mail” ^^.

- EH O___O?

 

Col fiato mozzo Max piombò nella sala computer, cercando di focalizzare quale fosse quello della madre.

- Quello!

Si fiondò a velocità supersonica verso il monitor, di fronte a cui stava lavorando Emily.

- Oh! – esclamò la ragazza, smettendo di lavorare – C’è un messaggio…

- ASPETTAASPETTAASPETTAASPETTA!!!

Emily, sentendolo sbraitare e vedendosi di colpo la sua mano piantarsi tra lei e la tastiera, cacciò un urletto e rischiò di cadere dalla sedia.

- Ma sei impazzito, Max (gocciolone)?! – chiese, irritata – Mi hai fatto prendere un colpo!

- Sc-scusa… Pufff… - sbuffò lui, esausto – M-ma quella è per me…

- Uhm? Ah, già… - s’illuminò lei, sorridendo furba – D’accordo, ti lascio il posto.

- OH, grazie Emi ^-^! – disse lui, sedendosi fulmineo.

- Dovreste cominciare a spedirvi messaggi col tuo PC di casa, lo sai? – lo rimproverò lei scherzosamente – E’ uno stillicidio tutte le volte!

- He, he, sorry… E’ solo che sono qui in laboratorio praticamente sempre, e allora…

- Lascia perdere, sbrigati piuttosto!

Max annuì. Prima di cominciare, però, gettò un occhio alla ragazza, che ridacchiò:

- Tranquillo, esco…

- Thank you so much!

La rossa uscì, chiudendo piano la porta.

- Era in ritardo, stavolta. – disse Michael, comparendole di fianco.

- Già. Infatti è arrivato qui sparato come un razzo!

- Non ditemi che è andato a rispondere di nuovo quella là, vero?! – mugugnò Rick, arrivando con Eddie e Steve (che, ovviamente, in Italia nn sappiamo il motivo x cui nn c’era ai 2i mondiali - xkè aveva una gamba rotta – xkè hanno tagliato l’ending… >_____< ***).

- E invece temo proprio di sì ^^!

- Uff… Come se quello non fosse già abbastanza sentimentale…!

Nel frattempo, dentro la stanza, Max, muoveva il mouse, ansioso di leggere il messaggio.

- Finalmente me l’ ha caricato! – esclamò, ciccando sull’icona.

 

From: Mariam – (access unknow)

To: Max – PPB Centre

 

Ciao! Come va?

Dall’ultima e-mail che mi hai spedito, sembra proprio tutto bene ^^!

Neanche io mi lamento, anzi, devo dire che è un periodo tranquillo, sarà perché quello scimmione di Dunga è partito?

Ha, ha, scherzo! Credo che sia andato a fare una sorta di “viaggio d’allenamento”, forse vedere la forza degli Psaico lo ha un po’ preoccupato ^^.

 

L’altra volta il messaggio ti era arrivato completo, vero? Con questo palmare che mi sono comprata ho sempre qualche difficoltà… Strano, per me. (modeeeeeesta questa ragazza -___-“ ndRia)

Comunque, per stavolta ti spedisco l’e-mail da un internet-point, così sono più tranquilla ^^.

 

A proposito… Ho ricevuto il tuo regalo… Ma come facevi a sapere la data del mio compleanno?! Te ne ha parlato Jessie? Spero per te che tu gli abbia parlato solo di questo, perché se scopro che quella pulce sa qualcosa dei fatti nostri, verrei negli U.S.A. solo per strangolarti!!

 

 

Senti… Beh, ho pensato un po’ alla tua proposta e… Beh, forse non subito, ma potrei venire a trovarti, uno di questi giorni…

Se per te andasse bene…

Fatti sentire. (Al solito indirizzo, non a questo, genio!).

                                                                   Mariam

 

Ps. Mi manchi. Un bacio.

 

- Uhm, sempre la solita (gocciolone)… - disse Max – “Al solito indirizzo”… E’ anche abbastanza logico, non cambia proprio mai…

Ma poi l’americano sorrise raggiante, rileggendo il messaggio varie volte.

 

Beh, forse non subito, ma potrei venire a trovarti, uno di questi giorni…

 

- E’ fantastico! – esclamò, ridendo. Cominciò a battere sulla tastiera a velocità massima poche e semplici righe, col cuore che fremeva dalla felicità.

 

Certo che va bene! E’ una notizia fantastica, non potevi darmene di migliori! Ti prego vieni al più presto!

Ho tanta voglia di rivederti.

TVB, Max.

 

Afferrò il mouse velocemente, smarcò il destinatario e diede “invio”, facendo poi ruotare la sedia girevole, aspettando che il PC segnalasse il termine dell’operazione.

Con un leggero “BIP” lo schermò tornò alla finestra di posta elettronica, mentre Max si rigirava. Nello stesso istante Rick, un po’ scocciato, spalancò la porta:

- Hai finito o no?! – sbuffò – Dobbiamo allenarci!

- Eccomi! – disse allegro il biondo, alzandosi.

- Possibile che tu sia così lento solamente a scrivere un’e-mail?! – protestò il compagno, incrociando le braccia – Sei davvero scemo!

- He, he, scusa ^^! – sorrise l’altro, tranquillo; a Rick si formò in testa un gocciolone grosso come un treno – Avanti, andiamo, andiamo! Sento che farò un allenamento fantastico ^-^!

Senza neanche controllare che i compagni lo seguissero, Max si avviò fischiettando verso la sala dell’allenamento.

- … … (gocciolone generale).

- Ma guardatelo… - disse Steve, trattenendosi dallo scoppiare a ridere – Sembra un moccioso!

- Bleah, disgustoso!

- Non dire così, Rick.

- Professoressa! – esclamò Emily, vedendosi comparire la donna alle spalle.

- Aspettaci, Max! – disse la donna, fermando il figlio.

- D’accordo, mamma!

Il gruppo si riunì e ripresero a camminare, Max sempre due metri davanti agli altri, quasi saltellando (Cos’è, “Alice nel paese delle meraviglie”?! -___o”” ndJolly_Mask <- boy ^\\^! Of Ria – EHI, Jolly, che fai qui?! NdRia – Sn venuto un po’ a romperti le scatole, giusto xkè c’era il “ragazzo equivocatamente scambiabile per una femmina” <- ghigno cattivo – Nn starai parlando di Maxuccio, veeerooo +____+ ?!? ndFans_sfegatate_di_Max – Chi, io?! – sguardo innocente – Nn sia mai… -___-“”)

- Professoressa, credo che Max abbia bisogno di farvi visitare da un medico e magari farsi due analisi… - fece Eddie, sarcastico.

- Sì, tipo una tac… - rise Michael.

- O una botta in testa.

- RICK! – esclamò Emily, stizzita – E anche voi! Ma perché non lo lasciate in pace?!

- Lascia perdere, Emily! – sorrise il biondo – Tanto ora non li sento neanche!
e fece un sorriso così soddisfatto che anche ai ragazzi passò la voglia di ribattere.

- … … … (gocciolone delle proporzioni del Titanic).

La dottoressa si trattenne dallo scoppiare a ridere per le facce dei ragazzi, sorridendo invece all’espressione del figlio.

 

Beh, forse non subito, ma potrei venire a trovarti, uno di questi giorni…

 

*_________

 

“Uff… Ecco fatto ^^!.” pensò Mariam, soddisfatta. Si stiracchiò un poco sulla sedia, poi si scollegò dal computer, andando a pagare i 100 yen per la mezz’ora trascorsa (ho fatto conto che 100 yen sn poco meno di un euro, x mezz’ora dovrebbero bastare… Nn lo so ^^”).

Sorrise, uscendo. “Mi manchi. Un bacio.”… Non lo aveva mai scritto! Di solito era Max quello che la salutava a quel modo, lei non era il tipo! Neppure col ragazzo che le piaceva.

“Sì, effettivamente, non sono proprio una fidanzata molto dolce… (gocciolone). Però… Magari potrei rifarmi quando andrò a trovarlo… - si fermò, arrossendo appena appena, lì dov’era, in mezzo alla strada – MA CHE STO PENSANDO?! Sono diventata scema >\\\\\< ?!?”. accelerò il passo, più che altro perché l’aria fresca le facesse passare il rossore, per quanto lieve, dalla faccia, e si diresse verso il centro commerciale Bunkamura, a Shibuya (è la via di divertimenti e negozi di Tokyo + famosa e Bunkamura è il suo centro comm. + grosso). Si appoggiò con uno sbuffo ad un muro per aspettare Jessie, ma un lieve tintinnio la fece voltare; sorrise, afferrò la sua sacca e la rigirò sul davanti, dove aveva appeso due piccoli portachiavi a pupazzetto con la campanella, il regalo di Max: uno squaletto e una tartarughina di peluche (0 fantasy, nn ammazzatemi… ç___ç).

“Che scemo che è stato… Chissà poi dove l’ ha trovata una cosa del genere!”. Pensò, sorridendo.

 

E’ una notizia fantastica, non potevi darmene di migliori! Ti prego vieni al più presto!

 

La mora sorrise, stringendo i pupazzetti.

 

Ho tanta voglia di rivederti!

 

*--- Giappone, Novembre

 

- UFFAAAAAA, CHE SONNO! – borbottò Takao, poggiando la testa sul banco – Non ho voglia di stare qui a scuolaaaaa…

- Sei incredibile, Takao! – rise un suo compagno – E’ la quinta ora, perché non fai un po’ di resistenza ^^?!

- E poi non dovresti essere così rilassato. – fece un altro – Già la prossima primavera saremo alle superiori, dovresti impegnarti un po’ ^^! Anche se siamo a Novembre…

Per un attimo, il giapponese parve svegliarsi: “Novembre… E’ già passato più di un anno…”.

- E se hai sonno – gli rimbrottò il Prof, chiudendo il PC e distogliendolo dai suoi pensieri – è colpa tua che ieri sera sei rimasto in piedi fino a tardi!

- Non è stata colpa mia! – esclamò, piagnucolando – Quella scimmia di Daichi ha lasciato la luce accesa fino alle undici, e sai perché?! – fece un’espressione maligna, parlando in farsetto – Per leggere la lettere di Eveline…

- Avanti, piantala di prenderlo in giro! – lo sgridò il ragazzo, sistemandosi gli occhiali – Sai bene che Eve non ha ancora internet a casa e può spedirci solo delle lettere ogni tanto, è normale che fosse contento di leggerla! (Lo trattano proprio tutti come un moccioso… ^^”). E poi lui dopo è andato a dormire, sei tu quello che ha letto fumetti fino alle due di notte!

- Uhm… (gocciolone) – “Colpito e affondato!”.

- EHI, PROF! – chiamò una ragazza, entrando nell’aula – C’è Hilary qui?

- Uhm? No, oggi non è venuta… - rispose.

- Aveva un impegno. – aggiunse Takao.

- Ma dai, non ci credo! – esclamò quella.

- Ma è la verità! – rise il moretto – E ha detto, cito sue testuali parole, “questo è più importante della scuola”!

- EEEEEH O____O”””?!? – stavolta l’urlo fu generale tra i compagni di classe.

- No, scherzo!

- Aaaah! (Sbaglio o mi stanno facendo fare la figura della bacchettona -___-**? NdHila – No, nn sbagli… ^-^” ndRia).

- Comunque, - continuò il Prof, sospirando per la lingua lunga dell’amico - ha detto veramente che era importantissimo e non poteva rimandarlo,a costo di rinunciare ad un giorno di scuola.

- Ok. – rispose la ragazza – Grazie comunque.

- Ah, giusto! – esclamò in quel momento un ragazzo, avvicinandosi al banco di Takao – Tra poco non dovrai anche iscriverti al torneo mondiale di beyblade?

- Già! – disse un altro – Anche quest’anno volgiamo il Giappone sul trono XDD!

- Io… Per la verità non so se parteciperò… - rispose, a bassa voce

- CHE COSA?!?

- Ma cosa dici?!

- E come mai?!?

- Beh… - si passò una mano tra i capelli, che da ormai un anno erano lasciati ribelli senza alcun copricapo; sospirò – Diciamo che non sono molto concentrato ultimamente…

Il Professore lo guardò un po’ preoccupato:

- Takao… - era molto tempo che pensava che il compagno avesse qualcosa, qualcosa che lo tormentava molto.

- Ragazzi, sedetevi, avanti! – disse arbitrario l’insegnante, entrando – Spero che abbiate fatto tutti gli esercizi di algebra, perché credo proprio che chiamerò qualcuno alla lavagna.

- COSA?!? – disse a denti stretti Takao, entrando nel panico - K, ti prego, devi passarmeli, per favore!!

- Ma adesso a cosa ti servirebbero (gocciolone)?

- Per favoreeee!!!

- KINOMIYA! – sbraitò il prof, aspro – Non gli hai fatti neppure oggi, vero?!? Vieni subito alla lavagna >____< ****!

- No, prof, per favore!

- Avanti! E risolvi subito quell’espressione! Rispondere, veloce!

- Posso appellarmi al diritto di non rispondere ç___ç? – borbottò il giapponese, depresso.

K era rimasto senza parole: “Tzs, forse sbagliavo a preoccuparmi. – pensò, sospirando – Questo qui non si tormenta mai!”.

 

*____________

 

Il sole di Novembre entrava obliquamente nella stanza del collegio, disegnando soffici figure sul pavimento un poco polveroso; le tende bianche erano appena smosse da una brezza sottile, portando sulla borsa poggiata sul letto qualche piccola foglia, che Kei prontamente spostava con delicatezza, quasi a non volerle rovinare. Il platinato controllò ancora una volta nell’armadio di non aver lasciato nulla, benché gli indumenti che si portava appresso erano pochi. Con un sospiro lieve chiuse la valigia, mettendosi a controllare lo zaino.

- Kei…

Una voce famigliare lo fece voltare appena.

- Ah, sei tu, Yuuya… (l’amico di Kei della 2° serie nda).

Il brunetto rimase lì fermo, guardando il compagno continuare il suo lavoro.

- Allora… Te ne stai andando davvero…

- Sì. – rispose piatto, mettendo il walkman nello zaino.

- M-ma perché? – chiese, un po’ confuso – Non ti trovi bene qui al collegio?

Il ragazzo non rispose.

- Non è quello. – fece poi – Solamente, non voglio più andare in una scuola scelta da mio nonno o da mio padre, perciò darò l’esame per iscrivermi alla scuola pubblica per il liceo.

- Capito… - Yuuya non chiese altro: sapeva che Kei non aveva buoni rapporti né col padre né col nonno, ma non ne conosceva il motivo e forse era, anzi, lo era decisamente, meglio non chiedere nulla.

Nel frattempo, Kei strinse il laccio dello zaino, mettendoselo in spalla.

- Non prendi la valigia?

- Verrà qualcuno a prenderla. – rispose, un po’ acido – Al solito, quello deve sempre intromettersi in quello che faccio quando non serve…

- Con “quello”… Intendi tuo padre?

Il ragazzo non rispose.

- Beh, io devo andare un attimo dal preside. – disse poi Kei – Ci vediamo, ok?

- Ah, ok…

- E mi raccomando – gli sorrise appena – continua ad allenarti col bey, perché voglio sfidarti, una volta o l’altra.

Yuuya s’illuminò, annuendo:

- Vedrai, ti straccerò!

Kei sogghignò, voltandosi.

Anche Yuuya se ne andò, dirigendosi verso l’ingresso della scuola.

Quando si trovò di fronte al portone, uno strano movimento dal cancello attirò la sua attenzione, e si avvicinò: alcuni ragazzi si erano radunati attorno a qualcuno.

- Ciao, che ci va qui una come te? – chiese uno dei ragazzi.

- Sto aspettando una persona. – rispose acido quel qualcuno, che poi era una ragazza coi capelli castani. Una ragazza molto carina, pensò Yuuya, che oltretutto gli era vagamente famigliare.

- Ma una come te non dovrebbe girare da sola, soprattutto davanti ad una scuola maschile. – fece un altro ragazzo, avvicinandosi con aria da dongiovanni – Potresti incontrare dei tipi pericolosi…

- Intelligenti di certo ce n’è pochi… - rispose sarcastica la brunetta, passandosi una mano nei capelli.

Il ragazzo si accigliò.

- Come hai detto, smorfiosetta?! – ghignò arrabbiato un altro ragazzo, uno alto quasi una spanna più della ragazza – Guarda che potresti pentirtene di usare un linguaggio così impertinente!

- Calma, ragazzi, calma. – disse mellifluo il primo ragazzo – Non si trattano così le signorine…

Si avvicinò un po’ di più alla brunetta, che lo fulminò con lo sguardo.

“Accidenti… – pensò allarmato Yuuya – Quello è Satoru Anami, il ragazzo più pericoloso della scuola!”.

 - Bisogna essere più dolci. – continuò Satoru; poi il suo tono si abbassò, mentre si chinava al livello dell’orecchio della ragazza – Non ti preoccupare, questi zotici non ti faranno più niente. – posò la mano sulla spalla di lei – Vieni…

“Si mette male!”.

Un sonoro schiocco tranciò l’aria: la ragazza si era girata di scatto, schiaffeggiando Satoru con tutta la forza che aveva. E ne aveva parecchia.

“Ah… (gocciolone). Ora sono guai!”.

Il ragazzo si tenne la guancia con una mano, mentre tutti gli altri cominciarono a sghignazzare.

- Non osare più toccarmi! – disse lapidaria la ragazza – Non so che tipe tu conosca, ma io non sono certo una che lascia che un tipo così arrogante la tocchi solamente perché le sussurra all’orecchio!!

Satoru la guardò truce. Fulminò i compagni con un’occhiataccia, facendoli zittire, poi si rivolse a lei:

- Ne hai di fegato, mocciosa! – disse, furioso – Una come te non dovrebbe neppure provare a respingermi!

- Oooh, scusi, signorino “figlio di papà”, - ridacchiò, sarcastica - le ho fatto la bua?

I ragazzi si trattennero dallo scoppiare di nuovo a ridere. Satoru esplose, afferrando un braccio alla ragazza:

- Adesso ti faccio vedere io!

- AHI! Lasciami, mi fai male! – sbraitò lei, tentando di impedire che lui la tirasse a sé.

- SATORU! – esclamò Yuuya, avvicinandosi – AVANTI, LASCIALA!

- Yuuya? – fece sorpreso l’altro – Tsz, ti conviene starne fuori, se non le vuoi buscare!

Ma il ragazzo sembrava non averne la minima intenzione. Satoru sghignazzò:

- D’accordo, come vuoi…

Gli altri ragazzi accerchiarono Yuuya, ridendo. “Accidenti a me! – pensò – Sono il solito! Adesso sì che sono nei guai!”. Da solo non ce l’avrebbe mai fatta, doveva saperlo che era un suicidio sfidare Anami: era il ragazzo più ricco e più arrogante della scuola, e oltretutto era molto forte; perciò tutti gli altri studenti del collegio lo trattavano un po’ come fosse il loro capo.

- Voi pensate a questo moccioso. – disse Satoru, strattonando la ragazza – Tu invece vieni…

- INSOMMA, LASCIAMI!

- ANAMI!!

Una voce secca bloccò tutti i presenti, che si voltarono verso l’ingresso.

- Kei…

- Kei! – esclamò la ragazza, sorridendo.

Il ragazzo si avviò a passo svelto verso Satoru, che si irrigidì un poco.

- Lascia andare subito la mia ragazza – sibilò Kei – o ti faccio pentire di esistere! (Mammina, fa paura… o___o”” ndTutti+Ria).

Satoru indietreggiò appena, ma non lasciò la presa.

- E voi non provate a far del male a Yuuya, o ve la faccio pagare!

Detto fatto, il gruppo levò l’accerchiamento, entrando velocemente nel collegio.

Kei si rigirò verso Satoru, guardandolo gelido:

- Non lo ripeterò, Anami…

Il ragazzo mollò stizzito la presa, entrando nell’istituto.

- Questa un giorno me la pagherai, Hiwatary, te lo prometto!

Il platinato non lo degnò neanche di uno sguardo.

- Stai bene, Hilary? – chiese alla ragazza, che si massaggiava un poco il polso.

- S-sì… Tutto ok. Ah, grazie! – disse rivolta a Yuuya.

- Niente… ma tu sei quella ragazza che era assieme ai Bladebreakers?

- Sì, sono io ^^.

- Forza, andiamo, - gli interruppe Kei; sembrava arrabbiato – Ci vediamo, Yuuya…

- Certo ^-^!

- E se per caso quell’idiota di Anami ti desse noia, avvertimi.

Yuuya si accigliò un poco:

- Mica sono un bambino…!

Kei sorrise, voltandosi verso la strada principale; anche Hilary rise:

- A presto, Yuuya ^^!

 

Kei ed Hilary continuarono a camminare per almeno dieci minuti nel silenzio più totale, col ragazzo che non la guardava neppure.

“Mi sembra arrabbiato… Di nuovo…”.

- Si può sapere perché diavolo sei venuta davanti alla scuola?! – disse, infatti, acido – Ti avevo detto di aspettarmi dall’incrocio! Si può sapere perché non mi dai mai retta?!

- Beh, oggi ti trasferisci in un appartamento da solo – disse lei, un po’ risentita – e poi comincerai ad andare alla scuola pubblica, è una cosa importante! Volevo essere lì ad accoglierti sotto scuola!

- Tsz…

- E poi ero curiosa di vedere com’è fatto un vero collegio…

- Ma insomma! – disse lui, arrabbiato – Te l’avevo detto che era meglio se non venivi! Perché non mi ascolti mai?!

Hila sbuffò.

- Sei davvero una zuccona!

- IO zuccona?! – protestò lei – Ha parlato “mister affabilità”!

Così dicendo incrociò le braccia, camminando con la faccia voltata. Kei sospirò:

- Insomma…

Si fermò di colpo. Allungò un braccio, portandosi la testa della ragazza contro la spalla; Hilary arrossì violentemente.

- Scema… Guarda che ero preoccupato. – disse a bassa voce, accarezzandole i capelli sul lato – Se ti succedeva qualcosa?

La brunetta sorrise:

- Scusa…

- Fa niente…

- Senti Kei – disse lei allegra, mentre riprendevano a camminare – oggi verresti a casa di Takao?

- Uhm?

- Festeggiamo il tuo addio al collegio! Così, per rivederci tutti assieme ^^!

- … … Hi, lo sai che non sono il tipo per queste cose (gocciolone)…

- Dai, ti prego! – fece, prendendogli la mano – Sono sicura che sarà divertente ^^!

- … … E va bene…

- Evviva XDD!

Kei sorrise, guardandola mentre lei gli stringeva la mano.

- Che c’è?

- Niente…

 

Da quando il cielo è così luminoso?

Non me n’ero mai accorto, sembra sia stato dipinto.

… No, è mille volte più bello. Da quando ti conosco…

Sono felice…

 

- Avanti, andiamo adesso…

 

Se mi resti accanto, questo mio mondo sarà fantastico.

 

*_____________

 

Daichi stava seduto sul porticato di casa, sdraiato a pancia in su, pensando a cosa fare per passare il tempo; aveva di nuovo saltato la scuola, e ora si stava annoiando.

Si mise a sedere sospirando. Estrasse dalla tasca un foglio ripiegato in quattro, ormai tutto sgualcito e lo aprì, leggendo piano. Cosa inutile, visto che, ormai, l’aveva letto tante di quelle volte da saperlo a memoria.

 

Ciao a tutti, ragazzi!

Scusate se non ho risposto subito alla vostra lettera, ma qui ci sono un po’ di problemi…

Finalmente la nostra casa è ultimata! Papà è stato un po’ lento, ma finalmente potrò dormire in una stanzetta tutta mia (non è stato facile fin’ora, Danny la notte si muove e fa sempre un gran baccano!).

Però mamma e papà hanno detto che è meglio che non metta ancora tutta la mia roba nella stanza; potrebbe succedere che, qualche volta, per il lavoro di mamma, ci tocchi andare fino dai nonni, a Londra.

La cosa, ad essere sincera, non mi piace molto: mamma si assenta sempre per molto tempo…

Ma magari mi preoccupo per niente ^^! Voi come state?

Daichi, l’anno prossimo andrai alle medie come me, vero? Forza! Prof, Tak, Hila, Kei, voi invece? Siete già alle superiori o no? Sperò che riusciate comunque a superare l’anno (Takao, sbaglio o Hilary deve ancora prenderti a bastonate per farti studiare? HA, HA, scherzo!).

Ora devo scappare, statemi tutti bene.

 

La vostra Eveline.

 

Londra… In una delle lettere precedenti, Eve aveva scritto già che sia la madre che il padre lavoravano per una ditta e che spesso dovevano stare via per molto tempo, ma in quell’ultima il tono che aveva usato sembrava preoccupato. E questo metteva in ansia anche Daichi.

“Londra… No, speriamo di no…”.

- Ehi, Daichi!

- Uh?

Il ragazzino fu distratto dal Prof K, che entrò velocemente nel giardino del dojo assieme a Takao.

- Ciao, ragazzi, che succede?

- Succede che sei nei guai. – disse con un sospiro il moretto.

- Hilary ha scoperto che hai di nuovo marinato la scuola. – disse K preoccupato – E’ meglio se ti dilegui, o rischierai il linciaggio!

- CHE COSA?!? – esclamò preoccupatissimo il rosso – ma come diavolo ha fatto?!?

- Boh, lo chiedi a me?

- A-accidenti! – Daichi si alzò velocissimo, infilandosi la lettera in tasca, poi afferrò una manica della maglietta del Prof e cominciò a tirarselo dietro.

- Mi devi nascondere, per favore!!

- D… D’accordo, ma smettila di tirarmi (gocciolone)!!!

Takao rise a crepapelle, continuando a guardare i due che scappavano a gambe levate, finchè non scomparvero dietro l’angolo.

Rimasto solo, Takao sospirò.

Con aria mesta, andò nel cortile sul retro, in silenzio. Dalla strada provenivano le voci di bambini che giocavano, di persone che parlavano e discutevano, tutto in un mormorio confuso; l’aria era satura del profumo dell’erba umida , e si avvertiva un tepore che invitava a sdraiarsi e a mettersi a riposare.

Ma Takao non ne aveva la minima voglia.

Sempre in silenzio caricò Dragoon, lanciandolo; lo fece zigzagare tra paletti di legno e lattine vuote lasciate dall’allenamento del giorno prima e gli fece fare due giri completi del giardino, poi lasciò che il bey girasse per i fatti propri, stando in piedi a guardarlo, apatico.

Era inutile, neppure il beyblade lo distraeva; probabilmente, non avrebbe davvero partecipato al torneo mondiale.

Richiamò Dragoon e lo rilanciò, meccanicamente. Tutto inutile.

Da ormai un anno capitavano momenti come quello: cominciava a dolergli il petto, gli si stringevano la gola e lo stomaco; nulla riusciva a distrarlo, pervaso com’era da una sensazione di vuoto.

La verità era che gli mancava. Gli mancava Midori.

Da morire.

Ormai la pensava sempre più spesso. Si dava dell’idiota per non essere riuscito a dire la verità quand’era il momento e dava dell’idiota al signor Takayama, che l’aveva portata nell’unico luogo che sembrava totalmente sperduto dal mondo; l’unico posto dove non c’era ancora internet e dove sembrava impossibile avere una corrispondenza regolare. Inoltre, spesso Midori e suo papà si spostavano ed erano praticamente inrintracciabili col telefono.

Takao era quasi convinto che, ormai, non l’avrebbe vista più. Lo pensava ogni volta. E ogni volta che ci pensava, stava male.

Molto male.

Quanto avrebbe voluto tornare indietro! Magari, se l’anno prima le avesse detto la verità, l’avrebbe fermata, l’avrebbe convinta a restare, non lo sapeva, qualunque cosa gli sarebbe andata bene.

“Ma adesso… Uh?”.

Una musica sommessa lo distolse un istante dai suoi pensieri: qualcuno stava passando di fianco allo steccato con lo stereo acceso, sintonizzato su una canzone che a Takao suonava nota.

 

Per tutto questo tempo ti ho amato profondamente ragazza…… Dal giorno in cui mi lasciasti qui… Da solo…… Se ho fatto qualcosa di sbagliato, voglio capire…

 

Il ragazzo si appoggiò alla staccionata meccanicamente, poggiandovi l’orecchio; conosceva quella canzone… Sospirò, poteva essere la sua!

Voglio capire…… Dal giorno in cui mi lasciasti qui…

Ogni parola era una fitta al cuore, maledizione, ma perché?! Perché solo lui non poteva vederla?! Kei, Rei, perfino Max e Daichi in qualche modo riuscivano a mettersi in contatto con la persona a cui volevano più bene, perché lui no?!

- Maledizione!!

“Mi manchi…”.

 

E io giuro che
se ritorni nella mia vita
sarò lì fino alla fine
(torna da me, torna da me, torna nella mia vita)
e io giuro
ti manterrò proprio al mio fianco
perchè tesoro tu sei l'unica che voglio
(torna da me, torna da me, torna nella mia vita)

La musica si allontanò a poco a poco, continuando a rimbombare nelle orecchie del giapponese, un ronzio continuo e snervante.

“Ripigliati! – si disse, appoggiandosi con una mano allo steccato – Tra poco torneranno gli altri, non puoi farti vedere così! Si preoccuperebbero inutilmente…”.  Solitamente, non era il tipo da nascondere ciò che sentiva, ma ora era diverso; non se la sentiva proprio di parlare agli altri di quello che sentiva per Mi, né tantomeno mentirgli e metterli tutti in agitazione. Per una volta, avrebbe potuto tranquillamente stare zitto.

Sorrise. Estrasse per l’ennesima volta Dragoon, lo lanciò e, stavolta, gli fece compiere tutti gli esercizi perfettamente, un po’ più concentrato. Dopo un paio di minuti, però, il bey riprese a ruotare a vuoto, mentre Takao lo fissava sospirando.

Proprio in quell’istante, un piccolo e rapido bagliore invase il giardino, colpendo il bey di Takao e rispedendolo nelle mani del proprietario; un piccolo lampo, un bey color azzurro cielo.

- Non ti sei allenato molto in quest’ultimo periodo, vero Tak ^^?

Tak… Da quanto non sentiva qualcuno chiamarlo così! Il ragazzo si girò lentamente, con gli occhi spalancati:

- Mi… Mi? – sussurrò il nome pianissimo, come temesse che, se avesse alzato un po’ il tono, lei sarebbe sparita.

- Ciao ^\\^…

No, non sarebbe sparita, c’era davvero! Era cambiata un po’: adesso i capelli le sfioravano le spalle e sull’orecchio c’era poggiata una treccina etnica, verde e blu; fisicamente era più femminile e si era  anche alzata un pochino, ma il giapponese continuava a superarla in altezza.

- Vedo che stai bene… - mormorò la ragazza, un po’ impacciata, mentre lui si avvicinava, ancora ammutolito.

Midori si levò il cappello di Takao, che portava ancora, e lo mise in testa al ragazzo.

- Te l’avevo detto che te lo riportavo, no? Sta molto meglio a te, credimi ^^!

Lui sorrise appena. Midori mormorò:

– Non sei contento di vedermi?

- C-certo che sono contento! – esclamò lui, sorridendo - M-ma quando… Sei…

- Tornata? Oggi ^^!

- E… Come…

La ragazza sorrise radiosa.

- Papà ha terminato la ricerca che gli avevano assegnato in Brasile. Adesso deve andare in nuovo posto.

- E… cioè?

Aveva paura a chiederlo, perché credeva di saperlo. E gli sembrava troppo bello.

- A Tokyo. Tak, adesso vivrò in Giappone, posso restare!!

Il ragazzo rimase tre secondi immobile, tentando di connettere esattamente le parole che aveva appena sentito.

- E’… Fantastico…! – la prese in braccio e cominciò a girare su se stesso – E’ FANTASTICO, E’ FANTASTICO!!!

- E-ehi, Tak @\\\^! – balbettò lei – Dai, mettimi giù!

 

Forse io non sapevo come mostrarti il mio amore

e forse non sapevo cosa dire

ma questa volta non fingerò

 

- Dai – rise lei, quando alla fine il ragazzo si fermò – mi gira la test…

Si bloccò, arrossendo: il giapponese le aveva portato le mani al viso ed ora attorno alle spalle, fissandola dritta negli occhi.

- C-che c’è o\\\o? – balbettò, imbarazzatissima – Tak… Che c…

 

questa volta non fingerò

così potremo costruire le nostre vite
e potremo essere come una sola persona

 

Nell’esatto istante in cui Midori sentì il ragazzo stringerla a sé, s’irrigidì come un pezzo di ghiaccio; ma divampò altrettanto velocemente appena sentì le loro labbra toccarsi.

 

Forse io non sapevo come mostrarti il mio amore

e forse non sapevo cosa dire

ma questa volta non fingerò

così potremo costruire le nostre vite
e potremo essere come una sola persona

 

Poco a poco, nella testa della ragazza tutto divenne nebuloso e confuso; avvertiva una piacevole sensazione di stordimento e ci si abbandonò, gli occhi chiusi e le guance roventi.

Era tornata sperando che, dichiarandosi al ragazzo, lui le avrebbe risposto positivamente, ma quello era la cosa più bella che potesse capitarle. Era così felice che credeva che il cuore le sarebbe scoppiato nel petto.

Alla fine, i due si allontanarono contemporaneamente. Takao sembrava decisamente imbarazzato.

- Beh… Ehm, ops… ^\\\^.

Midori sorrise, scuotendo la testa:

- Non serve che ti spieghi, mi sembra. No ^^?

Anche lui sorrise, stringendole le mani.

Ma dopo alcuni istanti, Midori s’irrigidì, diventando completamente rossa.

- Che c’è?

La ragazza sorrise impacciata, poi indicò alle spalle di Takao, da dove, ora cominciava a sentirle, venivano una serie di risatine soffocate:

- No, non è possibile!

Si girò di scatto, congelandosi sul posto: Hilary, Kei, Daichi, il Prof, Akira, Nobuo e perfino suo nonno erano nascosti dietro l’angolo della casa, trattenendosi a stento dallo spanciarsi dalle risate.

- NON E’ POSSIBILEEEEEE!!!!!

- G-gli ho visti adesso… >\\\\<””” – balbettò imbarazzata Mi

- Oooops, scusaci, Takao – ridacchiò Akira, uscendo da dietro – siamo arrivati nel momento sbagliato, vero ^^? (che – censured - !! ndtutti – Mi è riuscito bene qsto pezzo, l’ammetto ^^ ndRia).

- E… E voi maledetti da quant’è che siete lì o\\\\-*?!?

- Uhm… Da almeno 10 minuti ^-^! – sorrise Hilary, con gli occhi lucidi di allegria.

- CHE COOOOOOSAAAAAAAAAA O\\\\\\\\O?!?!?

Tutto il gruppo uscì da dietro l’angolo, mentre Midori e Takao, furibondo, li fissavano, entrambi rossissimi in volto.

- E bravo Takao! – fece nonno J, a cui Daichi si era letteralmente aggrappato per non cadere in terra, da tanto rideva – Credevo che fossi un disastro con le ragazze, e invece…

- NONNO >\\\\\\\< !! MALEDIZIONE, MA PERCHE ‘ SIETE TUTTI QUI?!?!

Nessuno potè rispondere perché Daichi, ormai allo stremo, si lasciò andare a ridere come un matto, tenendosi la pancia:

- Mamma, Takao, avresti dovuto vedere la tua faccia… Prima sembravi un ebete, adesso sembra che tu abbia visto un fantasma…

Anche Akira, Nobuo ed il Prof scoppiarono a ridere; perfino Kei sembrava trattenersi.

- Maledeeeeettiiii… >\\\\\< **** ADESSO VI STRANGOLO TUTTI QUANTI!!!!

Il moretto partì ad inseguire i primi quattro, che scapparono via subito come lepri:

- ADESSO VI LINCIO!!! DICO SUL SERIO SE VI PRENDO >\\\< ***!!!

- No, no, TI PREGO! – lo supplicò Daichi, ridendo ancora – Già l’ochetta mi ha tirato un pugno perché ho bigiato a scuola, abbi pietà!!

- Ehi, tu, prova a dire di nuovo “ochetta” e dovrai scappare sulla Luna >___< ***!

Midori osservò per un po’ la scena, poi scoppiò anche lei a ridere, attirando l’attenzione di tutti.

- Oh, mamma mia… Possono capitare solo a noi queste cose, vero ^^? HA, HA, HA!!!

Takao, fermandosi (ad un secondo dal pungno diretto ad Akira ^^”) sospirò:

- Vero… -\\\-

La rosina corse da Takao, prendendogli un braccio:

- Hi, seriamente, come mai siete tutti qui?

- Dovevamo festeggiare l’addio di Kei al collegio. – disse la brunetta, allegra – E, visto che sei tornata, direi che diventa una doppia festa, che ne dite?

- Per me va bene ^-^! – disse il Prof.

- APPROVATOO!

- Per me è ok…

- Mettici sempre il solito entusiasmo, Kei… ^^”

- Fai lo spiritoso, Nobuo?

- Ma quando mai XD!

- Dai, gente, andiamo fuori! Super-gelato per tutti! E, ovviamente, offrite voi ragazzi tranne Kei ^^!

- COSA?!?

- E perché, scusa?!?

- Ma come, le ragazze non pagano mai! Oltretutto, Mi e Kei sono i festeggiati, perciò dovete offrirgli il dolce.

- Io a te non offro niente, ochetta.

- COS’ HAI DETTO >____<**?!?

- Ochettaochettaochettaochetta!!!

- Ora basta, me la paghi!!!

- E-ehi, no, aspetta un attimoooo!! – urlò il ragazzino ricominciando a scappare.

- Vieni subito qui!!

Midori sorrise, stringendo la mano a Takao.

- Bentornata, Mi.

- Sì! – sorrise lei; si strinse di più al ragazzo – Sono tornata ^^!

----- THE END ------



Allora...

Io sn il classico tipo che nn legge mai nè la post-fazione né la pre-fazione xkè le considero abbastanza inutili, ma qsta volta sarò proprio io a metterla. Sn un po’ contorta ^^”…

Qsta è stata un’esperienza bellissima, mi sn divertita da morire e spero anke voi; guardate, mi è piaciuta così tanto che probabilmente tornerò presto all’attacco cn un’altra storia ^-^! (Nooo, abbi pietà!! ndtutti – Come *____*? NdRia_minacciosa – Quando vuoi cara NdTutti_nel_panico - ^___^). Siccome qsta è stata la mia 2° ficcy (in ordine d’inizio) e anke la 1° che ho terminato, mi sento in obbligo a ringraziare tutte le persone che mi hanno seguita e/o aiutata. Cominciamo ^^?

Prima di tutti ringrazio coloro che mi hanno seguita qui su EFP, Kagome 13, Hilary14, kely (che anke se mi hanno scritto sl una volta spero mi abbiano continuata a seguire), Anyma Pia, Maharet (che hanno, da attente osservatrici, notato “l’errore voluto” del titolo , anke se poi errore nn era – spero che abbiate letto anke la FF, mi avrebbe fatto piacere ^^!), le mie fedeli e fedelissime (che hanno avuto la pazienza di seguirmi fino in fondo ç___ç <- commossa) Fire Angel, super gaia, Blue Crystal, Hila92, lucy-92, Kaho-chan, Meiko, miele (a cui faccio un ringraziamento speciale xkè, anke se è stata l’ultima a leggere “Psaico”, si è subito entusiasmata… GAZIE ^\\^), tutte le raga del sito BB Zone, Lenn-chan, Lady Isa, Jaly-chan, ElleLilloLolla, Darksilver, lilia85, LightAngel, mewsana-chan e *fedyra* (che sn sempre stra fantastiche, VVTRB RAGA!!), il mio fratellino, la mia amica Ila (che, volenti o no, mi hanno ispirata tante volte XP), ma soprattutto ringrazio Jolly Mask, xkè… Xkè c’è.

Grazie a tutti. Ps prima di salutarvi, metto i link dei miei dis ^^ (so che sono pochi ma non ho mai avuto il tempo di farne altri -___-...

Midori e il Drago Bianco:

Midori e il Drago Bianco:

http://img413.imageshack.us/img413/3885/midoripu3.jpg

 

Ruka e la Volpe Rossa:

http://img242.imageshack.us/img242/336/rukaur1.jpg

 

Eveline e il Falco della Regina:

http://img242.imageshack.us/img242/6897/evelinegc1.jpg

 

Hilary (travestita da Hikary), Kei e l'Aquila Imperiale:

http://img242.imageshack.us/img242/4792/hikeysz5.jpg

 

La squadra degli Psaico:

http://img242.imageshack.us/img242/1599/psaicoamup1.jpg

http://img242.imageshack.us/img242/1049/psaicogdomn1.jpg

Un bacio e alla prox, vostra Ria. 




 

 

   
 
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