La tessitrice di
ricordi
E adesso che sei lì, Sirius, ti senti a casa tua,
dentro l’oscurità delimitata da mura e sbarre?
Una candela consumata è la miseria che ti è concessa.
E allora fissa quel debole bagliore, nella notte della tua nuova stanza,
cosa vorresti vedere al di là della fiamma?
A quale viso i tuoi desideri darebbero contorni, illuminati dal lembo focoso?
Il cuore batte alla vista di occhi profondi e dei capelli neri,
perchè anche lui si sorprende di quella visione.
E come prendendola fra le dita spegni quella fiammella,
dolorosa tessitrice di ricordi.
E in cuor tuo, sai che non lo fai perchè vuoi allontanarli, quei lineamenti,
ma perchè un desiderio disperato ti illude di poter così toccare il viso di tuo fratello.