“Ciao” le
sussurro all’orecchio, lei fa un piccolo balzo, colta di sorpresa “ciao”
risponde arrossendo e abbassando lo sguardo per non incrociare il mio. E la
cosa più dolce su cui i miei occhi si siano mai posati, “non mi aspettavo di
incontrarti” bisbiglio “nemmeno io” balbetta lei, sempre più rossa “fai una
passeggiata?” le domando, mentre nervosa si attorciglia una ciocca d capelli
attorno ad un dito “Sì, è una bellissima giornata oggi, anche se un po’ fredda”
le sorrido…
“Stop! La rifacciamo!”
“Fredda come te Rose” sussurro malignamente, sottolineando
il suo nome, che ora ricordo benissimo. Si limita ad ignorare deliberatamente
le mie parole voltandomi le spalle. La fisso intensamente, ma che ragazzina
rompipalle, fredda e acida! Da quando Shan se n’è andato non riesco proprio a
sopportarla. Il nostro rapporto si ferma al buongiorno al mattino e
all’arrivederci alla sera, nonostante siamo costretti per la maggior parte del
tempo a stare a contatto e recitare scene in cui fingiamo di essere follemente
innamorati, non reggo il suo comportamento, il suo cipiglio e il modo in cui,
semplicemente, mi ignora! E’ anche piuttosto brava non c’è che dire, ma è solo
un’attricetta alla prime armi e recitare al mio fianco la mette in imbarazzo ne
sono certo, dovrò solo lavorare su questo, e otterrò la mia vendetta su un
piatto d’argento.
“Ehi Rose!” Qualcuno la chiama e
lei si allontana, con il sorriso sul volto e la solita disponibilità che mostra
a tutti tranne che a me! Dovevano dirmelo che mi sarebbe toccato recitare al
fianco di una piccola vipera…è la prima
volta in assoluto che mi capita una cosa del genere e non sono per niente
abituato ad essere ignorato e tutto questo mi innervosisce anche troppo!
Dovrebbe solo scivolarmi addosso invece che infastidirmi.
Mi allontano anche io “Jared,
caro!” sorrido, mi auto convinco ogni giorno di più di piacere sul serio (e in
tutti i sensi) al nostro caro regista! “Andava bene, più che bene! Ma…senti, c’è
qualche problema con la piccola Rose? Trovo che, bè, che tu non affronti le
scene con la stessa serenità di sempre! Sembra quasi che ci sia attrito fra voi
due…eppure avrei giurato che sareste andati molto
d’accordo il giorno in cui vi ho presentati!” mi sta guardando con una faccia
da cagnolino bastonato, lo osservo di rimando. Il giorno in cui ci ha presentati?
Cazzo, sul serio io non riesco a ricordarlo! La vecchiaia??
“Senti David (*)…puoi rinfrescarmi un attimo la memoria su quel giorno” mi
guarda, perplesso questa volta “Te l’ho presentata, le hai stretto la mano e
dato un bacio, le hai detto che ti piaceva il suo nome e che lo trovavi molto
adatto a lei, lei ha riso di cuore a una tua battuta, le hai detto che sarebbe
stato un piacere girare con lei, poi hai salutato tutti e sei scappato via” lo
fisso intensamente, come fossi interessato ad ogni suo piccolo lineamento, ma
sto cercando di ricordare “Jared, non ricordi?” “Oh sì! Certo che
sì!...un’ultima cosa…ero ubriaco?” David mi guarda e
so che è diviso tra la voglia d piangere e di mettersi a ridere, opta per
quest’ultima “ahahahahaha, sei uno spasso Jay,
davvero!” e si allontana, continuando a ridere, lasciandomi lì con un tremendo
dubbio in testa. Quante volte Shan mi aveva detto di non presentarmi ubriaco
agli appuntamenti?? Ma non potevo averlo fatto sul serio! Giuro vorrei ridere
di me stesso in questo momento! O prendermi a schiaffi, forse è meglio…Ci credo che la signorina è così acida con me…abbiamo avuto una conversazione veramente lunga, a
quanto pare, e per non ricordarmi dovevo
essere veramente, ma veramente, ubriaco. Cammino, senza meta lontano dal set.
C’è una gran confusione qui intorno, in genere non ci bado, ma oggi mi da
particolarmente fastidio, fortuna che c’è pausa pranzo, non credo che riuscirei
a reggere un’altra farsa al fianco di
Rose.
La piccola Rose.
Una semplice e stupida ragazzina!
E’ tremendamente difficile che io mi arrabbi o provi stizza nei confronti di
qualcuno, a meno che io non l’abbia pagato e non abbia svolto bene il suo
lavoro! (che li pago a fare se no??) Eppure Rose, lei riesce a tirar fuori il
peggio di me, sono continuamente arrabbiato e nervoso quando lei è nelle
vicinanze e tutto questo è tremendamente stressante! Per una volta non ruota
tutto attorno al sottoscritto. Sarebbe tutto molto più semplice se lei mi
sbavasse dietro come il 99,9 per cento delle donne in generale, figurarsi
delle giovani ragazzine…
“Tell me would you kill to save your life?”
Ma questa è Hurricane! Ma chi
diavolo?...
“Tell me would you kill to prove you’re right?”
Da dove viene questa voce? Non
può essere il CD, anche perché questa non assomiglia
per niente alla mia voce! Mi guardo intorno , ascoltando attentamente, da dove
diavolo proviene?
“Crash
crash! Burn let it all burn!
This hurricane’s chasing us all underground”
E’ incredibile, è la cosa più
strana che mia sia mai capitato di ascoltare. E sì che di cover ne ho sentite
parecchie, tutte meravigliose a loro modo. Ma questa voce è…assolutamente
inadatta! E’ talmente candida e dolce da risultare assurdamente in contrasto
con ciò che racconta, con le mie
parole. Eppure, paradossalmente, nell’insieme risulta affascinante e mi blocca,
indeciso se mi piaccia oppure no, e le note continuano a rimbombarmi nella
testa. Perfettamente intonate, malinconiche, quasi disperate, sto cominciando
ad amare questa voce, e la voragine nello stomaco, sempre più profonda, che mi
crea il continuo rimbombare delle note lontane dal set, e quel singhiozzo
seminascosto, quasi sussurrato. Mi si gelano i polmoni, cerco di dare un volto
a quella meraviglia, sembra quasi essere cucita alla canzone, come se l’avessi
scritta solo per quel momento, per sentirla cantata in questo modo.
Mi giro su me stesso, nella
ricerca disperata della fonte, seguo il suono come fosse la bussola che guida i
miei passi, cammino per qualche minuto, prima d rendermi conto di essere finito
dall’altra parte del set, qui il fracasso degli operatori risulta lontano e
soffocato, mentre il rimbombo della voce mi giunge chiaro e fin troppo forte,
mi attraversa l’anima. Mi guardo intorno in quello che sembra un enorme spazio
vuoto, probabilmente lo useranno per creare un nuovo set. Qui il minimo rumore
sarebbe centuplicato dall’eco e adesso capisco perché la voce mi è giunta anche
da così lontano. Non vedo la fonte però, non c’è molta luce. Mi guardo un po’
intorno prima che i miei occhi si posino su una piccola figura rannicchiata a
raccogliere qualcosa. È lei. È la sua voce. Chissà chi è! Non ci metto molto a
soddisfare la mia curiosità, il tempo che lei si volti nella semioscurità e il
mio cuore perde un battito! È la sorpresa e non solo! Anche la completa
certezza di aver trovato il suo punto debole! Ah ah!! Ragazzina dispettosa! Sei
un echelon! Ghigno soddisfatto e consapevole di aver appena fatto centro.
1 a 0 per me piccola Rose. Palla al centro.
Mi avvicino di soppiatto “Ciao” le sussurro all’orecchio, lei
trattiene bruscamente il fiato, smettendo di cantare, non si volta nemmeno “non mi aspettavo di incontrarti” si volta, seccata, sono a pochissimi
centimetri da lei “ti ho beccata Rose, di qui non scappi” bella trappola e ci
sei caduta da sola ragazzina, Oh come sono fiero di me. Mi guarda frustrata, la
sua espressione è quasi divertente, trattengo a stento un sorriso e per un
attimo ripenso a quella splendida voce. “Oh no! Sono finita nella tela del
ragno!” sussurra, fintamente terrorizzata accompagnando la frase con un gridolino,
ghigno soddisfatto avvicinandomi ancora di più “tu mi ami” e non è una domanda,
ma una semplice constatazione, ogni echelon mi ama. Soffio sulle sue labbra
sottili e diafane e la vedo arrossire fino alla radice dei capelli , non
risponde, ma non c’è bisogno che lo faccia, il suo silenzio parla chiaro. Sono
sempre più vicino e lei non riesce a tenermi più testa, comincia ad
allontanarsi impercettibilmente e tanto mi basta a capire che sto per vincere
“guardami negli occhi Jared” sussurra e mi spiazza, lo faccio, ma la cosa che
più mi ha sconvolto è stato sentire il mio nome sulle sue labbra per la prima
volta dopo giorni, usato senza scherno, senza rimprovero, senza quel Leto che più che un cognome sembrava
essere un’accusa.
I suoi occhi sono a metà tra
l’amaro e il sognante “io non ti amo semplicemente, tu sei il mio mondo, sei la
mia aria e non meravigliarti, non è una dichiarazione d’amore e una
dichiarazione di appartenenza, ti
appartengo da anni ormai e avresti dovuto leggermelo negli occhi dal primo
momento, ma eri e sei troppo impegnato a leggere te stesso perché ancora non
comprendi ciò che sei. Hai avuto la tua vendetta? Sono felice per te ora che
sai di essere un gradino sopra di me, sopra la mia autostima, sopra il mio
essere” il suo sorriso è triste e malinconico, e stranamente mi spezza il cuore
in due. Si avvicina tremante appoggiando la testa sul mio petto e ispirando il
mio odore “questo mondo è decisamente troppo crudele per non assaporare i
momenti di dolcezza che ci regala, sporadici ma intensi, valgono quasi
un’intera vita di sofferenze” quel calore, quella dolcezza posata sul mio petto
e la voglia matta di stringerla a me e la paura tremenda di fare una sola
mossa. Si allontana da me, fissandomi, e una lacrima le riga il viso. Il primo
istinto è quello di raccoglierla e ristringerla a me per rassicurarla, il viso
pervaso da un dolore che non riesco a provare, non capisco più dove voglia
arrivare, non sono più tanto sicuro che stia recitando “sei confuso?” sussurra
“sto recitando Jared?” “no” mi limito a rispondere, anche il mio è un sussurro
e non è per niente da me, questa ragazza ha il completo controllo sulle mie
emozioni “no” mi fa eco con la sua lieve voce, ogni articolazione della sua
lingua e quasi una carezza “scusa” è un soffio, così vicini, dimentico perché
la tengo a un centimetro da me, un’altra lacrime le bagna il viso “dimmi
uccideresti per salvare la tua vita?” mi ripete le mie stesse parole e sono
quasi terrorizzato che possano significare qualcosa per lei, un ultimo sguardo
e poi si allontana senza voltarsi indietro, lasciando solo me e i milioni di
piccoli pezzi del mio cuore frantumato, sparsi tra la paura per qualcosa che
ancora non capisco e la certezza di aver aperto una voragine nella quale sento
di essere appena precipitato.
Eccoci qui! ^^ Finalmente aggiornato! Sì
lo so, potreste capirci poco da questo capitolo ma era assolutamente necessario
XD, per tenervi un po’ sulle spine ^^…ringrazio
in anticipo chiunque lascerà un commentino e tutti coloro che leggeranno, a
presto.
Rosita
(*) David è un
personaggio assolutamente fittizio, partorito dalla mente malata della sottoscritta
XD, un gran rompip***e direi !