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Autore: Angel_lily    11/08/2010    4 recensioni
Salve a tutti! Ecco il frutto di una mente malata che di notte scrive invece di dormire XD Siate clementi.Un jared leto (un po' troppo umano direi!XD) alle prese con un nuovo film. Perchè "la linea che divide la finzione dalla realtà è sottile, talmente sottile che a volte ti sembra di non vederla".
Ovviamente i Leto non mi appartengono e non li conosco nemmeno (purtroppo XD) e non scrivo a scopo di lucro. Buona lettura =)
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ciao” le sussurro all’orecchio, lei fa un piccolo balzo, colta di sorpresa “ciao” risponde arrossendo e abbassando lo sguardo per non incrociare il mio. E la cosa più dolce su cui i miei occhi si siano mai posati, “non mi aspettavo di incontrarti” bisbiglio “nemmeno io” balbetta lei, sempre più rossa “fai una passeggiata?” le domando, mentre nervosa si attorciglia una ciocca d capelli attorno ad un dito “Sì, è una bellissima giornata oggi, anche se un po’ fredda” le sorrido…

“Stop! La rifacciamo!”

“Fredda come te Rose” sussurro malignamente, sottolineando il suo nome, che ora ricordo benissimo. Si limita ad ignorare deliberatamente le mie parole voltandomi le spalle. La fisso intensamente, ma che ragazzina rompipalle, fredda e acida! Da quando Shan se n’è andato non riesco proprio a sopportarla. Il nostro rapporto si ferma al buongiorno al mattino e all’arrivederci alla sera, nonostante siamo costretti per la maggior parte del tempo a stare a contatto e recitare scene in cui fingiamo di essere follemente innamorati, non reggo il suo comportamento, il suo cipiglio e il modo in cui, semplicemente, mi ignora! E’ anche piuttosto brava non c’è che dire, ma è solo un’attricetta alla prime armi e recitare al mio fianco la mette in imbarazzo ne sono certo, dovrò solo lavorare su questo, e otterrò la mia vendetta su un piatto d’argento.

“Ehi Rose!” Qualcuno la chiama e lei si allontana, con il sorriso sul volto e la solita disponibilità che mostra a tutti tranne che a me! Dovevano dirmelo che mi sarebbe toccato recitare al fianco di una piccola  vipera…è la prima volta in assoluto che mi capita una cosa del genere e non sono per niente abituato ad essere ignorato e tutto questo mi innervosisce anche troppo! Dovrebbe solo scivolarmi addosso invece che infastidirmi.

Mi allontano anche io “Jared, caro!” sorrido, mi auto convinco ogni giorno di più di piacere sul serio (e in tutti i sensi) al nostro caro regista! “Andava bene, più che bene! Ma…senti,  c’è qualche problema con la piccola Rose? Trovo che, bè, che tu non affronti le scene con la stessa serenità di sempre! Sembra quasi che ci sia attrito fra voi due…eppure avrei giurato che sareste andati molto d’accordo il giorno in cui vi ho presentati!” mi sta guardando con una faccia da cagnolino bastonato, lo osservo di rimando. Il giorno in cui ci ha presentati? Cazzo, sul serio io non riesco a ricordarlo! La vecchiaia??

“Senti David (*)…puoi rinfrescarmi un attimo la memoria su quel giorno” mi guarda, perplesso questa volta “Te l’ho presentata, le hai stretto la mano e dato un bacio, le hai detto che ti piaceva il suo nome e che lo trovavi molto adatto a lei, lei ha riso di cuore a una tua battuta, le hai detto che sarebbe stato un piacere girare con lei, poi hai salutato tutti e sei scappato via” lo fisso intensamente, come fossi interessato ad ogni suo piccolo lineamento, ma sto cercando di ricordare “Jared, non ricordi?” “Oh sì! Certo che sì!...un’ultima cosa…ero ubriaco?” David mi guarda e so che è diviso tra la voglia d piangere e di mettersi a ridere, opta per quest’ultima “ahahahahaha, sei uno spasso Jay, davvero!” e si allontana, continuando a ridere, lasciandomi lì con un tremendo dubbio in testa. Quante volte Shan mi aveva detto di non presentarmi ubriaco agli appuntamenti?? Ma non potevo averlo fatto sul serio! Giuro vorrei ridere di me stesso in questo momento! O prendermi a schiaffi, forse è meglio…Ci credo che la signorina è così acida con me…abbiamo avuto una conversazione veramente lunga, a quanto pare, e per non ricordarmi  dovevo essere veramente, ma veramente, ubriaco. Cammino, senza meta lontano dal set. C’è una gran confusione qui intorno, in genere non ci bado, ma oggi mi da particolarmente fastidio, fortuna che c’è pausa pranzo, non credo che riuscirei a reggere un’altra  farsa al fianco di Rose.

La piccola  Rose.

Una semplice e stupida ragazzina! E’ tremendamente difficile che io mi arrabbi o provi stizza nei confronti di qualcuno, a meno che io non l’abbia pagato e non abbia svolto bene il suo lavoro! (che li pago a fare se no??) Eppure Rose, lei riesce a tirar fuori il peggio di me, sono continuamente arrabbiato e nervoso quando lei è nelle vicinanze e tutto questo è tremendamente stressante! Per una volta non ruota tutto attorno al sottoscritto. Sarebbe tutto molto più semplice se lei mi sbavasse dietro come il 99,9 per cento delle donne in generale, figurarsi delle  giovani ragazzine…

“Tell me would you kill to save your life?”

Ma questa è Hurricane! Ma chi diavolo?...

“Tell me would you kill to prove you’re right?”

Da dove viene questa voce? Non può essere il CD, anche perché questa non assomiglia per niente alla mia voce! Mi guardo intorno , ascoltando attentamente, da dove diavolo proviene?

“Crash crash! Burn let it all burn!

This hurricane’s chasing us all underground”

E’ incredibile, è la cosa più strana che mia sia mai capitato di ascoltare. E sì che di cover ne ho sentite parecchie, tutte meravigliose a loro modo. Ma questa voce è…assolutamente inadatta! E’ talmente candida e dolce da risultare assurdamente in contrasto con ciò che racconta, con le mie parole. Eppure, paradossalmente, nell’insieme risulta affascinante e mi blocca, indeciso se mi piaccia oppure no, e le note continuano a rimbombarmi nella testa. Perfettamente intonate, malinconiche, quasi disperate, sto cominciando ad amare questa voce, e la voragine nello stomaco, sempre più profonda, che mi crea il continuo rimbombare delle note lontane dal set, e quel singhiozzo seminascosto, quasi sussurrato. Mi si gelano i polmoni, cerco di dare un volto a quella meraviglia, sembra quasi essere cucita alla canzone, come se l’avessi scritta solo per quel momento, per sentirla cantata in questo modo.

Mi giro su me stesso, nella ricerca disperata della fonte, seguo il suono come fosse la bussola che guida i miei passi, cammino per qualche minuto, prima d rendermi conto di essere finito dall’altra parte del set, qui il fracasso degli operatori risulta lontano e soffocato, mentre il rimbombo della voce mi giunge chiaro e fin troppo forte, mi attraversa l’anima. Mi guardo intorno in quello che sembra un enorme spazio vuoto, probabilmente lo useranno per creare un nuovo set. Qui il minimo rumore sarebbe centuplicato dall’eco e adesso capisco perché la voce mi è giunta anche da così lontano. Non vedo la fonte però, non c’è molta luce. Mi guardo un po’ intorno prima che i miei occhi si posino su una piccola figura rannicchiata a raccogliere qualcosa. È lei. È la sua voce. Chissà chi è! Non ci metto molto a soddisfare la mia curiosità, il tempo che lei si volti nella semioscurità e il mio cuore perde un battito! È la sorpresa e non solo! Anche la completa certezza di aver trovato il suo punto debole! Ah ah!! Ragazzina dispettosa! Sei un echelon! Ghigno soddisfatto e consapevole di aver appena fatto centro.

1 a 0 per me piccola Rose. Palla al centro.

Mi avvicino di soppiatto “Ciao” le sussurro all’orecchio, lei trattiene bruscamente il fiato, smettendo di cantare, non si volta nemmeno “non mi aspettavo di incontrarti”  si volta, seccata, sono a pochissimi centimetri da lei “ti ho beccata Rose, di qui non scappi” bella trappola e ci sei caduta da sola ragazzina, Oh come sono fiero di me. Mi guarda frustrata, la sua espressione è quasi divertente, trattengo a stento un sorriso e per un attimo ripenso a quella splendida voce. “Oh no! Sono finita nella tela del ragno!” sussurra, fintamente terrorizzata accompagnando la frase con un gridolino, ghigno soddisfatto avvicinandomi ancora di più “tu mi ami” e non è una domanda, ma una semplice constatazione, ogni echelon mi ama. Soffio sulle sue labbra sottili e diafane e la vedo arrossire fino alla radice dei capelli , non risponde, ma non c’è bisogno che lo faccia, il suo silenzio parla chiaro. Sono sempre più vicino e lei non riesce a tenermi più testa, comincia ad allontanarsi impercettibilmente e tanto mi basta a capire che sto per vincere “guardami negli occhi Jared” sussurra e mi spiazza, lo faccio, ma la cosa che più mi ha sconvolto è stato sentire il mio nome sulle sue labbra per la prima volta dopo giorni, usato senza scherno, senza rimprovero, senza quel Leto che più che un cognome sembrava essere un’accusa.

I suoi occhi sono a metà tra l’amaro e il sognante “io non ti amo semplicemente, tu sei il mio mondo, sei la mia aria e non meravigliarti, non è una dichiarazione d’amore e una dichiarazione di appartenenza, ti appartengo da anni ormai e avresti dovuto leggermelo negli occhi dal primo momento, ma eri e sei troppo impegnato a leggere te stesso perché ancora non comprendi ciò che sei. Hai avuto la tua vendetta? Sono felice per te ora che sai di essere un gradino sopra di me, sopra la mia autostima, sopra il mio essere” il suo sorriso è triste e malinconico, e stranamente mi spezza il cuore in due. Si avvicina tremante appoggiando la testa sul mio petto e ispirando il mio odore “questo mondo è decisamente troppo crudele per non assaporare i momenti di dolcezza che ci regala, sporadici ma intensi, valgono quasi un’intera vita di sofferenze” quel calore, quella dolcezza posata sul mio petto e la voglia matta di stringerla a me e la paura tremenda di fare una sola mossa. Si allontana da me, fissandomi, e una lacrima le riga il viso. Il primo istinto è quello di raccoglierla e ristringerla a me per rassicurarla, il viso pervaso da un dolore che non riesco a provare, non capisco più dove voglia arrivare, non sono più tanto sicuro che stia recitando “sei confuso?” sussurra “sto recitando Jared?” “no” mi limito a rispondere, anche il mio è un sussurro e non è per niente da me, questa ragazza ha il completo controllo sulle mie emozioni “no” mi fa eco con la sua lieve voce, ogni articolazione della sua lingua e quasi una carezza “scusa” è un soffio, così vicini, dimentico perché la tengo a un centimetro da me, un’altra lacrime le bagna il viso “dimmi uccideresti per salvare la tua vita?” mi ripete le mie stesse parole e sono quasi terrorizzato che possano significare qualcosa per lei, un ultimo sguardo e poi si allontana senza voltarsi indietro, lasciando solo me e i milioni di piccoli pezzi del mio cuore frantumato, sparsi tra la paura per qualcosa che ancora non capisco e la certezza di aver aperto una voragine nella quale sento di essere appena precipitato.

 

 

Eccoci qui! ^^ Finalmente aggiornato! Sì lo so, potreste capirci poco da questo capitolo ma era assolutamente necessario XD, per tenervi un po’ sulle spine  ^^…ringrazio in anticipo chiunque lascerà un commentino e tutti coloro che leggeranno, a presto.

Rosita

(*) David è un personaggio assolutamente fittizio, partorito dalla mente malata della sottoscritta XD, un gran rompip***e direi !

   
 
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