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Autore: Kessi    11/08/2010    2 recensioni
Vi sussurrate una frase divertente, almeno credo, all’orecchio e ridacchiano insieme. Eppure una volta ero io quella che ti faceva ridere. Ero io la tua migliore amica. Mi confidavi ogni cosa e viceversa. Eri l’unica persona di cui mi fidassi davvero, l’unica a cui raccontavo ogni cosa, anche la più stupida.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Goodbye, my friend

 

 

Appoggio la busta verde e la giacca su una delle tante sedie presenti. Non c’è ancora nessuno, almeno nessuno che io conosca. Mi maledico, non sapendo perché abbia voluto per forza venire qui. Non capisco nemmeno perché mi abbia invitata.
Ci sono due ragazzi che parlano tra di loro. Capisco che anche loro sono qui per la festa.
Sbuffo nervosa, e mi dirigo fuori. Fa freddo, ha appena piovuto. Per la via ci sono una serie di auto parcheggiate, qualcuna in doppia fila. Eppure è come se non ci fosse nessuno. È come se fossi sola, tremendamente sola. Mi ritorna in mente uno stupido film, in cui il protagonista è l’unico essere umano rimasto sulla Terra. Mi viene in mente perché è esattamente come mi sento io in questo istante.
“Ehi” mi chiama una voce familiare. Mi giro e vedo la mia migliore amica. Pardon, ex migliore amica. Tuttavia so che una non può fare a meno dell’altra. Eravamo troppo unite, quasi sorelle.
All’improvviso capisco il perché mi abbiano invitata: io sono sua amica, o un qualcosa di simile.
“Ciao” le dico sollevata dalla sua presenza, ma ancora nervosa.
“Dov’è la festeggiata?”.
“Tra poco scende” mi dice entrando. La seguo. È il mio unico punto di riferimento.
La sala è abbastanza buia, illuminata solo dalla luce naturale.
Qualche minuto dopo siamo tutti attorno ad un grande tavolo. C’è anche il ragazzo mi piace, ma so di non avere nessuna speranza. Sono la più piccola qui, eccetto per il fratello della mia amica.
Il momento di aprire i regali sembra il più atteso.
“Ecco, questo è per te” dico porgendole ciò che avevo comprato. Non era niente di che, solo una borsetta.
Tuttavia la vedo entusiasta, o forse finge e basta? Non lo so, non voglio pensarci.
Poi apre il regalo della sua e anche mia amica. Le ha regalato il suo pupazzo preferito.
Le vedo abbracciarsi e baciarsi le guance.
Lei si siede vicino alla sua migliore amica.
Vi sussurrate una frase divertente, almeno credo, all’orecchio e ridacchiate insieme.
Eppure una volta ero io quella che ti faceva ridere. Ero io la tua migliore amica.
Mi confidavi ogni cosa e viceversa. Eri l’unica persona di cui mi fidassi davvero, l’unica a cui raccontavo ogni cosa, anche la più stupida.
Mi sembra passato un secolo, ma in realtà sono passati solo 7 mesi, 7 mesi che sembrano una vita.
Una volta con un solo sguardo eravamo capaci di intenderci, come se ci fossimo lette nel pensiero.
Quante risate avevamo fatto insieme, quante cazzate, quante foto. E ora? Ora non so più cosa siamo?
Amiche? Non riesco a capire. Anzi non so nemmeno che cosa ci faccia io qui.
Ci eravamo promesse di rimanere amiche per sempre, che periodo lungo. Ci eravamo promesse di non perderci, che ci saremmo viste. Chiacchiere. L’unica volta che avevamo tentato di metterci d’accordo per un’uscita, tu non potevi, eppure io ero così importante per te!
Si vede non abbastanza.
Ti vedo mentre ridete e scherzate insieme. Faccio una smorfia.
Ora è lei a capirti con uno sguardo, e non più io. Io non ci riesco più. O almeno, non come prima.
Adesso le cose sono cambiate. È lei la tua persona.
Ed io non ti conosco più.
Non conosco più la gente che frequenti, non conosco più i tuoi gusti riguardo all’abbigliamento.
Io e te non ci conosciamo più.
Siamo solo compagne di classe, nient’altro.
Ma fa male. Fa male perché io ti voglio bene, mentre tu … Tu non più.
Avevamo provato ad essere di nuovo amiche come prima, e sembrava stesse funzionando, ma non è vero. Era solo una stupida illusione. È sfumata in un secondo.
Tutte le promesse che ci eravamo fatte, sono svanite nel nulla.
Io e te non siamo più come prima e non lo saremo mai più.
Addio.
Ps. Mi manchi. Ti voglio bene.

 

Note Autrice: Non so cosa dire di questa cosa che ho scritto di fretta.
Posso solo dire che sono io, in ogni singola riga sono io.
Siamo io e la mia ex migliore amica.
Più che una fan fiction, è piuttosto uno sfogo personale.
Sentivo il bisogno di scriverlo.
Spero sia venuto un qualcosa di vagamente decente.
Fra.

  
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