Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: Lightofmyeyes    11/08/2010    1 recensioni
Riecco quella sensazione, quel rimasuglio vago di amarezza che ti attanaglia il petto, quell’amarezza che ti tormenta, quel senso di struggente malinconia che ti invade quando allunghi le mani verso ciò che desideri e sei sempre troppo, troppo lontano per prenderlo e tenerlo stretto a te. È quell’amarezza che compare quando hai avuto quello che desideravi così vicino, l’hai sentito lì accanto a te e ora, ora invece, non ce l’hai più.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Passano i giorni, sento il lento trascorrere del tempo sulle mie ferite che, dopo più di un anno, dovrebbero essere rimarginate, ma che invece sanguinano ancora.

È passato un anno e ancora non sono riuscita a dimenticare quel giorno maledetto, il dolore della perdita brucia ancora dentro di me, mi divora, mi spezza il fiato come se fosse accaduto ieri.

Chiudo gli occhi. Lampi, piccoli flash di quei momenti mi passano per la mente; i suoi occhi gelidi dentro i miei, lo sbattere delle sue ali nere e possenti, la sua spada che si abbatte su di me senza pietà, il mio – il suo – grido di dolore quando l’ho rinchiuso con le poche forze che mi rimanevano in quel pozzo nero senza fine.

Mi infilo nel letto; è calata la sera, il cielo è puntellato di stelle e la luna è piena. Osservo i giochi di luce scatenati dalla sua luce sulla mia pelle e la mia mente ritorna sempre là, a quella battaglia e rivedo i suoi occhi, quegli occhi verdi che avevo tanto amato per la loro dolce espressività, gelare nel mio sguardo, diventare foschi, torbidi, freddi.

Occhi di un demone.

Ho sempre cercato di proteggerlo dal mio mondo, soprannaturale, senza riuscire nell’intento.

Era diventato comunque come me. Stesso lato oscuro, stessa natura.

Soltanto che la mia parte demoniaca è incompleta, a metà, abbagliata dalla potenza dei sentimenti umani e corrotta dal più potente di questi: l’amore.

Un mezzo-demone, mezza-dannata, che riesce ad amare persino la sua stessa morte.

Sospiro, o forse era un mezzo singhiozzo? Non lo so.

Mi lascio trasportare, cullare dal sonno che infierisce sulle mie palpebre pesanti, carezzandole.

Un ultimo, doloroso e irrazionale pensiero mi passa per la mente.

Vorrei tanto che fossi qui con me …

E involontarie, calde lacrime iniziano a solcarmi il viso.

“Ma io sono qui” … solo un sussurro, lievissimo e spezzato, ma abbastanza da strapparmi dal torpore della notte.

Percepisco uno spostamento d’aria e poi, delicata, una mano bollente mi sfiora il viso. Non lo vedo, gli do le spalle, ma so, spero, voglio che sia lui.

“Solo perché questo dannato sentimento è più forte di tutto”

E il suo abbraccio mi avvolge, di nuovo, risvegliando in me tutto ciò che da un anno a questa parte avevo fatto tacere, dimenticato, cercato invano di cancellare.

Tutto quello contro cui avevo combattuto, tutto quello che mi aveva ucciso e fatto di me un involucro vuoto, torna a galla in un istante, cogliendomi alla sprovvista, impreparata.

Questo dannato amore devastante, quanto lo odio.

Le sue braccia stringono la presa e mi lascio andare in quella stretta che tanto mi era mancata.

E se tutto questo è un sogno, se il suo respiro che mi sfiora i capelli non è reale, se il suo dolce calore sulla mia pelle gelata è solo frutto della mia immaginazione, se tutto questo è pura illusione allora ti prego, fammi svegliare senza più il minimo ricordo di queste sensazioni.

Non sopravvivrei altrimenti.

Espiro rumorosamente e non lo sento più; non percepisco più il suo calore, non avverto più la sua presenza.

Solo un sogno … Questo pensiero inconscio frantuma ciò che resta del mio cuore spezzato, e lacrime crudeli tornano a inondarmi il viso.

“No, non piangere amore”, un altro sussurro lieve, angosciato e sento sfiorarmi il viso, lì dove scendono le lacrime.

Spalanco di nuovo gli occhi. Una sensazione dimenticata di gioia mi invade.

Dopo un tempo che mi è parso infinito, sento il cuore intero, io  mi sento intera, completa. Di nuovo.

Non può essere un sogno; questi occhi verdi – tornati gli stessi che amavo, caldi, dolci - che mi ritrovo davanti sono una prova concreta. Non posso semplicemente sognarli.

“Sono qui”, dicono, “È tutto vero”.

Le lacrime scendono senza sosta, non posso fermarle, non ho la forza di chiedermi se sia veramente vero che sia … vero. Ma non può essere un sogno, mi ostino a pensarlo. Non può essere.

Mi stringo al calore di quell’abbraccio mancato, mi stringo a lui e godo del senso di completezza che mi dona quella stretta …

Così di nuovo tra le sue braccia mi addormento.

 

Qualcosa mi stuzzica la guancia, un calore leggero mi solletica il viso.

Mi stiracchio con un mugolio di piacere, ho il vago ricordo di un piacevole sogno, una sensazione di gioia aleggia nella mia mente e nel mio cuore.

Non voglio spezzare quell’incantesimo di benessere, da quanto non lo percepivo … Mi rigiro nel letto cercando qualcosa che non trovo.

Sento il freddo delle lenzuola accanto a me.

Un colpo al cuore.

Spalanco gli occhi.

Lui dov’è?, fitta improvvisa.

Sento il suo profumo, sento il rimasuglio del suo calore sul mio corpo, lo sento.

“NO!”, mi metto a sedere di scatto, urlo, mi dispero.

“No …”, un lamento, debole, continuo … “No, no, no, no …”

Emerald.

Era un sogno. Un solo fottutissimo sogno.

Mi lasciai cadere stremata.

Riecco quella sensazione, quel rimasuglio vago di amarezza che ti attanaglia il petto, quell’amarezza che ti tormenta, quel senso di struggente malinconia che ti invade quando allunghi le mani verso ciò che desideri e sei sempre troppo, troppo lontano per prenderlo e tenerlo stretto a te.

È quell’amarezza che compare quando hai avuto quello che desideravi così vicino, l’hai sentito lì accanto a te e ora, ora invece, non ce l’hai più.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Lightofmyeyes