La maschera
Tutti quanti, esperti, amici,
colleghi, antichi filosofi e uomini contemporanei di spicco dicono che la
società ci costringe a indossare una maschera, a nascondere quello che siamo in
realtà, la nostra vera natura e i nostri sentimenti.
Sempre quelle persone ci
spronano con frasi, discorsi, pensieri e ragionamenti senza alcuna logica.
Vogliono dirci che è tempo di smettere, che è giunto il momento di ribellarsi,
di mostrarsi al mondo per quello che veramente si è, di esprimere felicità e
dolore apertamente. Senza la paura di essere giudicati.
E quell'unica volta in cui
decidiamo di togliere la maschera, perchè non abbiamo più le forze di portarla,
perchè non vogliamo trovarle e perchè pensiamo che dopo tanti anni di
silenziose sofferenze abbiamo anche noi il diritto di liberare almeno in minima
parte il nostro malessere, in quest'unica volta sono quelle stesse persone a
voltarci le spalle, a deprimersi, a non parlarci più, ad arrabbiarsi con noi
perchè li facciamo sentire in colpa e a pretendere di eliminare quella schiva
traccia di agonia che abbiamo lasciato intravedere.
Ci viene chiesto di
sorridere, di essere 'normali' e di apparire felici. Se lo siamo davvero on no,
poco importa.
Così la maggior parte della
gente continua a convivere con lacrime bandite e urla represse. Ma quando gli
ochhi diventano l'unico spiraglio su quello che abbiamo dentro, penso sia
allora che dimentichiamo come soffrire appertamente, e quando questo accade è
l'inizio della fine. Perchè se prima quando eri triste piangevi, ora puoi
sostituire le lacrime con tagli e depressione. Ed è la cosa più naturale che
esista.
Vi sfido a dire che non sia
vero.
Perciò se avete qualcuno con
cui poter essere voi stessi, che vi fa stare bene, che vi capisce e che vi fa
vivere...tenetelo stretto.
Infine vorrei solo dire che
non ho messo su carta questo pensiero per darvi lezioni di vita, per accusarvi
di qualche crimine immaginario e non voglio costringervi nè a capirmi nè
pensarla come me, ma una cosa vorrei davvero che la capiste: questa non è un
stupidaggine.
E' una delle tante verità
della vita. E' la mia verità. E l'ho imparata a 4 anni.