Ok spero che vi piaccia! L'iniziò è stato un pò lento... migliorerò, prometto!
Aspetto qualche commento!
Canzone del capitolo: Supermassive black hole - Muse
Il mattino seguente fu caratterizzato da un’euforia contagiosa.
Aki uscì di casa alle 8 e come il giorno prima fu subito raggiunta da Eiko.
Nel cammino verso la scuola si aggregarono anche Saki e Narumi.
Giunte a scuola, Aki salì subito in classe a posare il borsone da calcio, che le pesava parecchio insieme alla tracolla dei libri.
Uscendo dall’aula notò come molti ragazzi si affacciassero all’aula dopo la sua.
Si avvicinò e si mise in un angolino dove poteva vedere cosa stava succedendo senza essere schiacciata dalla folla.
Dentro all’aula c’era la squadra della San Francis al completo. I ragazzi sembravano attenti nella lettura di un foglio, ma era impossibile leggere di cosa trattasse senza superpoteri.
-Avete capito ragazzi?!- esclamò all’improvviso Johnny Mason.
Gli altri si lanciarono in un boato assordante.
-Non ci credo!- esclamò Ted Carter.
-Fantastico!- lo seguì Benjamin Price. –Avremo l’occasione di vedere chi è più forte!- continuò, sicuro di se.
Anche gli altri ragazzi si unirono allo spirito sicuro del loro capitano.
Charlie Custer, un altro giocatore della squadra, si affacciò alla porta e finalmente si riuscì a capire cos’era successo.
-Ci saranno delle selezioni per formare un’unica squadra nella nostra città dopo il derby con la Newppy!- esclamò.
I ragazzi intorno ad Aki presero parte al frastuono dell’aula, che si propagò per tutta la scuola.
Eiko e le ragazze salirono le scale ed Aki gli andò incontro, annunciando la notizia.
-Accidenti!- esclamò Narumi.
-Sarà una selezione durissima!- le si sovrappose Eiko.
Saki sembrava confusa: -ma se ci sarà una selezione tra le due squadre, significa che la squadra che ne uscirà sarà fortissima! Sono sicura che prenderanno tutti quelli della San Francis, e alla newppy riserveranno la panchina!-
Eiko e Narumi annuirono.
Suonò la campanella e tutti entrarono nelle loro aule.
Quella mattina trascorse velocemente. Tutti parlavano del grande evento che si sarebbe tenuto dopo il derby.
Si fecero presto le 3, e la gran parte della scuola se ne andò a casa.
Rimase solo un gruppo di circa 30 ragazze e una decina di ragazzi.
Il gruppo si spostò al campo assegnato per la selezione.
Eiko, Saki e Narumi seguirono Aki fino agli spogliatoi, per poi augurarle buona
fortuna.
-Sono sicura che la prenderanno ad occhi chiusi- disse Eiko alle due amiche, mentre Aki si dirigeva allo spogliatoio.
Una volta entrata, vide poche ragazze cambiarsi. Iniziò a spogliarsi e poi indossò la sua divisa.
Una volta vestita, uscì dallo spogliatoio facendo spazio ad un gruppo numeroso di altre ragazze che stavano entrando a cambiarsi.
Notò che molte si girarono a guardarla, e si accorse che qualcuna bisbigliò sorpresa qualcosa.
Si diresse in campo, e subito venne incitata da un urlo fortissimo proveniente dalle amiche. Alzò la mano in segno di ringraziamento ed iniziò a scaldarsi.
Mentre correva ebbe modo di pensare molto.
“Ecco il grande momento. Devo mettercela tutta. Devo farcela per raggiungere il mio sogno.”
Un fischio smorzò l’aria pesante sul campo. Tutte le ragazze si accinsero ad avvicinarsi a tre uomini che erano entrati in campo. Avevano tutti un’aria seria.
-Buongiorno ragazze. Sapete tutte perché siete qui. Vedo con piacere che siete in molte, sarà dura selezionare 17 di voi. Io sono il mister Kaitaro Omaya. Allenerò io la squadra. Questi- indicò gli altri 2 uomini vicini a lui –sono Shoko Abuya e Sakiko Toru. Vi valuteranno e attribuiranno un punteggio ad ognuna di voi. I 17 punteggi più alti sono in squadra.- concluse.
La selezione ebbe inizio nel momento esatto in cui l’orologio della scuola segnò le 15.30 .
Aki notò che gli spalti si erano riempiti, e che a bordo campo c’era un gruppo di ragazzi in attenta osservazione.
-La selezione si terrà con una partita- tuonò il Mister.
-Ooh!- fu l’accoglienza riservata dal gruppo di ragazze.
-Iniziamo!- l’uomo divise in due squadre chiamando i cognomi.
-Kisugi! Ayama! Nasori!.....- la prima squadra era fatta.
-Mikame! Fujika!....Ross!- Aki sentì chiamare il suo nome.
Dagli spalti sentì Eiko, Narumi e Saki urlare: -vai Aki!!!-
Un po’ imbarazzata si diresse nella metà campo assegnata.
Prese la sua consueta posizione.
Il mister fischiò.
La palla era della squadra di Aki.
Una sua compagna toccò palla e la passò a lei.
Iniziò una corsa velocissima, si liberò si tre avversarie e saltò una quarta.
Davanti a lei si porsero 3 avversarie, di cui si liberò passando la palla ad una compagna smarcata.
Scattò in avanti.
Era l’occasione giusta: vicino a lei non c’era nessuno.
-passamela!- urlò alla compagna che teneva palla.
La ragazza non si fece aspettare: passò la palla ad Aki che la intercettò agilmente, scavalcò l’ultima avversaria che aveva davanti e si diresse sola in porta.
Dagli spalti si senti un sospiro di ammirazione.
A bordo campo c’erano i ragazzi della San Francis.
-Hai visto?- Esclamò Carter.
-Quella ragazza è brava!- commentò Benjamin. Gli altri ragazzi si voltarono a guardarlo. Era strano che Benjamin Price esternasse commenti positivi verso qualcun altro in quel modo.
Vicino alla rete Paul Diamond non si perdeva un secondo dell’azione.
Johnny Mason gli si avvicinò.
-Hai visto che brava quella?- commentò.
Paul tacque un po’ prima di rispondere. Era preso da quella ragazza, dai suoi movimenti e dalla grinta con cui correva.
-è davvero in gamba- disse silenziosamente dopo un lungo silenzio.
Johnny lo guardò storto. Di solito Paul era un ragazzo serio, ma non l’aveva mai visto cosi.
In campo intanto Aki procedeva fulminea verso la porta.
Il portiere si avvicinava, mancava ormai pochissimo.
Entrò in area, il portiere uscì, ma non ci fu nulla da fare: la ragazza con un gioco di gambe fece saltare il pallone in area e colpì al volo, con una grande forza. La palla finì in rete.
-oooooh!- la tribuna tuonò.
Uno scrosciare di applausi si scatenò dalla folla, ed anche i ragazzi della San Francis applaudettero.
-accidenti, quella è una che non vorrei mai incontrare in campo!- esclamò Charlie.
Paul restava fisso dietro la rete che delimitava il campo.
Aki saltò in aria per festeggiare il goal e le sue compagne di squadra la circondarono e le diedero un sacco di pacche sulla spalla.
-caspita sei bravissima!-
-grande!-
Piovevano commenti positivi dalle ragazze, ma Aki pensava ad altro: mentre tirava aveva sentito una lieve fitta.
“Non è niente. Continua a giocare” si diceva tra sé.
Dalla panchina, il mister con i suoi collaboratori si scoccarono un’occhiata ed annuirono all’unisono.
Uno dei due collaboratori annotò qualcosa sul taccuino che teneva in mano.
Dagli spalti si sentiva un gran trambusto.
La partita ricominciò.
Le sorti della gara furono dettate ancora una volta da un goal di Aki e da uno di una sua compagna di squadra, di nome Tai Kerado.
La squadra avversaria aveva potuto ben poco contro di loro, tranne che per un intervento in difesa da parte della più grande di loro, Mayumi Suigetsu.
La partita era finita 3 a 0.
Le ragazze si radunarono a centrocampo ed il mister , insieme ai collaboratori si avvicinò.
-Bene ragazze- disse.
Sul suo volto appariva un sorriso soddisfatto.
-Abbiamo deciso- continuò.
Shoko Abuya fece un passo avanti.
-ecco i nomi di chi è stato selezionato per entrare in squadra- disse, serio.
La tensione era molta. Sugli sguardi delle ragazze c’era paura mista ad eccitazione.
-Ross!- Eiko, Saki e Narumi lanciarono un grande urlo, seguite da un applauso da parte dei giocatori della maschile e da molti ragazzi sulle tribune.
-Kerado! Suigetsu!- continuò l’uomo.
Aki guardò le ragazze che erano state chiamate con lei.
Durante la partita si erano intese bene, e si sorrisero tra di loro.
-Kyu! Desemu! Hyugi! Sasakiyu! Nayomi! Philips! Jiyudo! Locke! Abumi! Larsson! Fellin! Nanimi! Asai e Zetsu!- concluse Shoko.
Le ragazze selezionate esploserò in un boato di gioia e si abbracciarono tra di loro.
Aki era felice, ma affaticata.
“Ce l’ho fatta! Sono in squadra!” si premette il petto con una mano e sospirò.
Il mister radunò il gruppo delle prescelte mentre le ragazze scartate si allontanavano piangendo.
-Bene, ora ascoltatemi attentamente.- disse il mister.
-Gli allenamenti partiranno domani pomeriggio, in questo campo, alle 17. Adesso, quando uscite dal campo, dirigetevi al magazzino dietro gli spogliatoi. Il signor Toru vi consegnerà le divise nuove.-
Dopo aver concluso, congedò il gruppo, che si diresse agli spogliatoi.
Dopo una doccia fredda, Aki si diresse al magazzino.
-Ciao Aki- disse in tono cordiale il signor Toru.
-complimenti per la partita- continuò.
Aki sorrise ed arrossì, - grazie- seppe dire solo quello.
Non le piaceva essere al centro dell’attenzione. A lei piaceva solo giocare. Nient’altro.
-Tieni-
L’uomo le consegnò un borsone molto pesante.
-qui dentro c’è tutto-
“si, ci sono i sassi qui dentro!” pensò la ragazza.
-Arrivederci!-
Mentre camminava verso l’uscita della scuola insieme alle amiche, Aki incontrò i ragazzi della maschile che si congratularono con lei.
A fine gruppo c’era Paul Diamond.
Aki si diresse verso il cancello e lui in senso inverso.
Quando si incrociarono, lui la salutò.
Aki ricambiò, abbozzando un timido sorriso e alzando la mano, e si senti strana.
Lasciato il cortile della scuola, tutte e tre si diressero a casa.
Una volta entrata salì in camera e posò il nuovo borsone a terra.
“accidenti che pesante” sbuffò.
Tirò fuori tutto quello che c’era dentro.
“wow!” guardò la divisa.
La tuta aveva i pantaloni neri e la felpa rosa, con i bordi e degli inserti neri.
Sul retro c’era la scritta “San Francis” ricamata, anch’essa nera.
Guardò la maglia. Anch’essa era simile alla felpa. Sul retro c’era stampato il numero.
Aki rimase sorpresa.
“Fantastico!” pensò, quando vide che le avevano assegnato il numero 8.
Dopo aver guardato il resto del materiale, ritirò tutto, lasciando fuori solo la divisa e la tuta.
Si buttò sul letto.
Era stravolta, ma estremamente felice.
Quando si stava quasi per addormentare, il cellulare trillò.
“Cavoli, mi stavo per addormentare…”
Prese il telefonino in mano e lesse il messaggio.
-Ciao, sono Johnny Mason, della squadra maschile. Sabato abbiamo la partita contro la Neppy, e poi c’è la selezione. Ci piacerebbe molto se la vostra squadra venisse a vederci giocare! Fateci sapere… ci vediamo domani a scuola!-
Aki era un po’ sorpresa.
“Tanto credo che ci sarei andata comunque” sorrise.
Si rimise a letto e si rilassò.
Nei suoi pensieri però c’era qualcosa che non andava.
Continuava a pensare a quel ragazzo, a Paul. Ma perché?
Sospirò.
Dopo cena andò subito a dormire.