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Autore: _Cip_Ciop_4ever    11/10/2005    3 recensioni
Abbiamo cercato di raccontarvi al meglio un indimenticabile e fantastica storia di un gruppo di ragazzi, leggendari, mitici, quattro malandrini, quattro amici per la pelle...quattro storie che si intreciano convivono, e poi si dividono. Ma non basta la morte a separare veri amici,non è nient'altro che un altra avventura da superare per poi rincontrarsi, ricominciare a vivere, per l'eternità, chissà forse anche in un posto migliore!! la ripostiamo con alcune modifiche ortografiche!^^ leggete mi raccomando e commentate ve ne prego è importante per noi!!^^ ciao a tutti un bacio le vostre _Cip_e_Ciop_
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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1° capitolo: Ricordi: incontri, dissidi e amicizie

Ciao a tutti! Siamo Cip e Ciop o meglio dire Cry90 e _ChibiCia_… abbiamo scritto questa fic perché era da tanto che ne volevamo fare una insieme spero vi piaccia… vabbe’ basta con le chiacchiere leggete e commentate… buona lettura!

 

THE OFFICIAL AND FAMOUS LEGEND OF MARAUDERS!

 

CAPITOLO 1

Amici per la pelle…

 

**************************flash back****************************************

 

La notte ormai avvolgeva ogni cosa; gli immensi giardini verdeggianti dormivano quieti al suono del dolce fruscio delle chiome dei grandi alberi della foresta proibita, la quale, sinistra, costeggiava lo specchio d’acqua nero che sembrava catturare le luci delle piccole stelle alte nel cielo scuro, intente a trapuntare graziose il grande tessuto lontano e blu…

Tutto intorno al castello sembrava immerso nel sonno più profondo. Tutto sarebbe stato silenzioso e immobile se non fosse stato per un giovane albero che si muoveva ondeggiando, come avrebbe fatto un bambino capriccioso portato in un luogo a lui di poco gradimento.

Era stato impiantato da poco, da mani esperte e sicure, sotto di esso scorreva una lunga e tortuosa galleria, che portava chissà dove nel vicino villaggio di Hogsmeade.

Questo dunque, era ciò che avrebbe visto un semplice mago del piccolo paesino, se si fosse affacciato a vedere all’interno delle mura di cinto della prestigiosa scuola… ma nessuno avrebbe notato le quattro grandi feste di ‘benvenuti’ e ‘bentornati’ che, numerosi studenti scalmanati e agitati per il loro prossimo primo giorno di scuola, svolgevano in pieno delirio all’interno delle rispettive sale comuni.

-Ahahahahhahahah!-  risate acute e divertite riempivano la grande sala circolare allestita da calorosi stendardi rossi e d’oro, studenti di ogni età bevevano curiosi liquidi colorati, mangiavano merendine dalle forme strambe, si sorridevano e si guardavano complici di chissà quali scherzi.

I più giovani, confusi ed emozionati osservavano con interesse gli studenti veterani ridere e farsi scherzi amichevoli, intimoriti e scoraggiati da tutta quella confusione rimanevano in disparte, chiacchierando appena fra loro, fantasticando sul giorno successivo che li avrebbe visti tra i banchi del loro primo giorno in assoluto in una delle più importanti scuole di formazione magica del paese: Hogwarts!

Già… tutti gli studenti del primo anno erano seduti in disparte… ma…. c’è sempre l’eccezione che conferma la regola…

E solo in seguito, tra i corridoi spaziosi e antichi delle aule, si sarebbe vociferato che il bel ragazzo dai capelli neri e dallo sguardo profondo e allegro che ora audace chiacchierava amichevole con quelli del settimo anno, attirando su di se lo sguardo di diverse ragazze più grandi e della stessa età, sarebbe diventato molto… troppo spesso… l’eccezione che non quadrava affatto con le regole di Hogwarts!

 

- Potter, sei un grande!- esclamò tra le risate uno dei ragazzi boriosi, guardando sorridente il bel moro, pronunciando una delle frasi che sarebbero diventate pane quotidiano per quest’ultimo.

 

Ancora risate, quel ragazzo sapeva come far sorridere le persone, donando allegria a tutti, anche se molto presto una rossa dallo sguardo da gatto avrebbe più volte detto il contrario, ritenendolo irritante e arrogante, accusandolo di essere un bambino immaturo e assai lontano da quello che lei intendeva per ‘bravo ragazzo’ come invece tutti lo avrebbero ritenuto.

La stessa rossa che ora lo guardava bieco e un po’ scocciata insieme a numerose altre ragazze:

 

-Oddio! Quello non lo sopporto!- disse, indicando James con il dito; anche lei era molto bella, morbidi capelli rossi facevano da cornice a un paio d’occhi di un intenso color verde, che nessuna ragazza poteva non invidiare. Fissava James da una bella mezzora ma a differenza di tutte le altra ragazze, sui suoi begli occhi era possibile scorgere solo un’evidente sdegno.

 

-Ma quale dici? Quello del primo anno? Ma se è il ragazzo più bello che io abbia mai visto!?- disse una moretta del terzo anno, vicino a lei, con un espressione a dir poco sorpresa.

In fondo alla sala un ragazzo molto attraente leggeva un libro, tentando di estraniarsi da tutta quella confusione; aveva capelli, anche lui come James, corvini che gli ricadevano sugli occhi dandogli l’aria di distratta eleganza, che nessuno avrebbe mai potuto eguagliare, veniva da una famiglia molto ricca, una di quelle che i maghi chiamavano purosangue; il nome del ragazzo, che sedeva davanti al fuoco leggendo un libro sul Quidditch, ‘Il Quidditch attraverso i secoli, edizione I’ ,era Sirius Black.

Un nome che presentava tante responsabilità, responsabilità che lui aveva cominciato ad odiare fin dall’infanzia, un nome che si era letto più volte sempre e solo tra i componenti della casa dai colori verde e argento, ma… il Cappello Parlante, l’oggetto magico che aveva il compito di smistare i ragazzi del primo anno, aveva detto che lui, Sirius, era diverso da tutta la sua famiglia, e quando questo aveva gridato ‘Grifondoro’, tutte le persone dentro la  Sala Grande furono colpite da una grande sorpresa. ‘Come mai un Black è stato smistato nella Casa dei Grifondoro?’ si chiesero in molti. Lui a differenza era molto felice di essere capitato in quella Casa, amava essere la pecora nera della famiglia, ma tentava di non darlo a vedere.

Non voleva partecipare alla festa, tutta quella allegria non lo metteva a suo agio,  molto probabilmente il motivo era che non l’aveva mai provata realmente, ma amava la solitudine, restare per conto suo a pensare, sembrava proprio avere un carattere esattamente opposto all’altro bel moretto che ora era stato avvicinato da cinque ragazze del quarto anno e parlava con loro come se fosse stato da sempre loro amico fidato, facendole arrossire; eppure solo tra qualche ora una persona avrebbe giurato che questo non era affatto vero…

 

-Invece guarda quello lì- disse una bionda del gruppo delle ragazze, notando Sirius. - se non fosse così asociale io ci proverei!- continuò poi.

-Ma chi?- disse la rossa.

 

-Quello lì! Quello che sta leggendo!-

 

- Ma tu lo sai chi è quello? Quello è Sirius Black, fa parte di una delle famiglie più conosciute di tutto la Gran Bretagna! Lui è l’unico ad essere capitato in  questa Casa!- disse la moretta alla bionda che aveva parlato, con fare da professoressa.

 

-Perché gli altri dove sono stati smistati?- chiese la bionda, sicuramente lei era l’unica, dentro quella scuola, a non sapere che tutta la famiglia Black era sta messa nella Casata dei Serpeverde.

 

-Indovina…in quella dei Serpeverde!!!!- rispose la rossa, continuando a guardare Sirius.

 

Vicino a lui, un altro ragazzo dall’aria da intellettuale, leggeva un libro… non era un libro sullo sport, come quello del moro, ma un libro di Difesa Contro le Arti Oscure, amava quella materia e non vedeva l’ora di poter partecipare a una lezione di questa. Era anche lui del primo anno, abbastanza alto, capelli di una tonalità un po’ diversa dall’arancione, un arancione che stava per diventare rosso, era abbastanza magro, ed era un personaggio un po’ misterioso…

Non era venuto a scuola, come tutti gli altri studenti, con il treno, ma era stato accompagnato da diversi professori e quando era stato smistato, Silente, aveva cominciato a parlare un po’ di lui, facendolo arrossire lievemente. Il suo nome era Remus Lupin. Non era molto affascinante come lo erano James e Sirius. Lupin non era molto notato dalle ragazze, ma anche a lui sembrava che non gli interessassero molto.

Un altro ragazzo assai robusto cercava di unirsi al gruppo dei pazzi furiosi che si divertivano, ma poverino ogni volta che ci riusciva…

… veniva sempre tagliato fuori dalla conversazione.

Questo ragazzo, non era né simpatico, né carino… era solo un tipo assai timido che cercava di stringere amicizia con le persone; molte volte fallendo!

Peter Minus era da sempre così, e anche successivamente il suo carattere non cambiò poi molto.

Le stesse ragazze che lodavano James e Sirius, ora ridevano invece del povero sfortunato:

 

-Ma guarda quanto è buffo quel ragazzo! Mi viene da ridere…- aveva detto la stessa moretta alla ragazza che detestava James.

 

-Ma no, poverino!- aveva risposto la rossa poi continuò:

 

- è sempre meglio la timidezza di quel ragazzo…- e indicò Minus -Che la spavalderia di quello sbruffone la giù! Oddio non lo sopporto!!- continuò la rossa, lanciando fiamme con gli occhi al sorriso dolce e un po’ smielato che ora James dedicava ad una ragazza del sesto anno, molto carina.

 

-Ahhhh non capisci niente!!- sospirò la moretta estasiata, sopra le risate delle ragazze.

 

La festa era quasi terminata, molte persone ora si apprestavano a salire le scale a chiocciola dei rispettivi dormitori, stanche per quella giornata faticosa.

Solo James sembrava non aver per niente sonno, Lupin che voleva finire assolutamente quel libro, come Sirius il suo, e Peter che sembrava essersi accorto della dote portentosa di James per cacciarsi nei guai e non voleva mollarlo un attimo!

 

-No, dai! Non andate a dormire!- supplicò James i ragazzi che stanchi si dirigevano verso le stanze da letto, strascicando i piedi.

 

-Sarà per un’altra volta!- rispose, assonnato, uno di questi.

 

-Mamma mia!!!- si lamentò James, poi notò i tre ragazzi che erano rimasti nella sala…

 

-Ehi, voi! Perché non andiamo a divertirci!! Dai!- disse, rivolto verso Lupin e Sirius.

 

-No- sentenziarono secchi i ragazzi senza neanche alzare lo sguardo dai libri.

 

-Dai!! Ci divertiremo!- li supplicò James.

 

-Aspetta…- disse Sirius.

 

-Si!- disse euforico James.

 

-Emh…..- continuò Sirius.

-Dai non è una domanda difficile!- disse James impaziente.

 

-Emh… no!- disse Sirius infine, voleva prenderlo in giro e ci era riuscito.

 

-Come no!? Dai ragazzi…- disse James piagnucolando, con lo sguardo un po’ deluso.

 

-Aspetta un attimo…- disse Sirius, voleva vedere se James ci ricascava.

 

-Si!- disse James di nuovo euforico e speranzoso.

 

-Forse ho cambiato idea…- disse Sirius ridendo sotto i baffi, fingendo concentrazione nel pensarci.

 

-Allora?!- chiese James da perfetto ingenuo, non aveva capito che il ragazzo lo stava prendendo in giro.

 

-No!- disse ghignando Sirius.

 

-Mi stai prendendo in giro?-

 

-Si!- rispose pacato Sirius.

I due ragazzi avevano cominciato a bisticciare tra di loro, Lupin a differenza sembrava essere interessato più al libro che a una bella scazzottata tra James e Sirius!

Però dopo, stufo,  perché gli stavano facendo perdere la concentrazione, li bloccò:

 

-Ma la finite!?!-

 

-No!- dissero in coro i due.

 

-FINITELA!- gli ordinò Lupin, quando voleva essere severo ci riusciva benissimo…

 

-Dai venite ci facciamo un giretto… e poi torniamo! Non ci succederà nulla!-

 

-Ma se nemmeno ci conosciamo!-

 

-Piacere James Potter!- disse il ragazzo, porgendo teatrale la destra a Sirius. -E voi come vi chiamate?-

 

-Non sono affari tuoi!- disse Sirius, ostile.

 

-Tanto a te ti conosco… ti conoscono tutti! Tu sei Sirius Black!- disse James fiero.

 

- Remus Lupin! Piacere…- disse questo gentilmente vedendo le saette passare dalla sguardo di Sirius e arrivare a quello di James che gli rispondeva sorridente

 

-Piacere mio… bene ora ci conosciamo! Andiamo?-

 

-va bene!- disse Lupin, chiudendo il libro con uno schiocco, arreso e incuriosito.

 

-E tu? Vieni!?- chiese ancora l’allegro moretto sorridendo a Sirius.

 

-NO!-

 

-Dai!- lo supplicò.

 

-NO!-

 

-e se te lo chiede lui?- disse James indicando Lupin.

Sirius alzò le spalle come volesse dire: NON-LO-SO.

 

-Allora vuoi venire?- gli chiese Lupin, ridendo.

 

-Certo!- accettò Sirius.

James lo guardò con in faccia stampato un punto interrogativo come se chiedesse: ‘perché a lui hai detto di si e a me invece hai detto di no!?’

 

E Sirius sempre mimando con la faccia gli fece capire: ‘perché mi stai sul cazzo!’

 

-Posso venire con voi?- chiese timidamente Peter.

 

-Certo!- gli sorrise James, fingendosi un po’ imbronciato con Sirius.

 

Uscirono attraverso il quadro della Signora Grassa, lasciandola sonnecchiare appoggiata alla cornice.

La scuola era deserta, fuori si sentivano i rumori sinistri e spaventosi della foresta proibita. James li ascoltava emozionato, fantasticando già su future avventure al suo interno, Remus osservandolo pensò che quel ragazzo non conosceva la paura…

Camminarono per parecchio non sapendo dove andare.

L’allegro e attraente moretto entusiasta osservava tutto con grande frenesia, spinto sempre più avanti tra le mura del vecchio castello da una stessa quantità di curiosità.

Lupin lo seguiva con un vago interesse per ciò che si trovava intorno e molto verso James, sorridendo gentile. Peter seguiva quest’ultimo quasi tentando di aggrapparsi a lui, tremava ed era piuttosto pallido, la paura che provava si poteva leggere in qualsiasi gesto.

E in fine Sirius, l’unico tra gli altri tre che poteva vantare la stessa tranquillità che esibiva il moro in testa al gruppetto, guardandosi attorno fingendo aria annoiata, con le mani dietro la testa.

Un rumore.

Si ritrovarono sullo stesso corridoio vuoto che avevano percorso ormai molte volte, ora però, in fine di esso una figura era stagliata in penombra, il guardiano avanzò verso di loro, sorridendo, assaporando già la loro punizione.

Cinque minuti dopo i quattro furbetti erano nell’ufficio del sorridente Silente.

 

-Cosa ci facevate a quest’ora di notte, per i corridoi della scuola?-  chiese il preside; non sembrava arrabbiato.

 

-Nulla! Volevamo solo girovagare un po’- disse, tranquillamente, James sorridendo al preside, la sua sincerità metteva paura.

‘Tsk, questo scemo non è molto sveglio…’ pensò Sirius, sbagliando di grosso.

 

- è severamente vietato gironzolate per i corridoi dopo il coprifuoco!- si intromise il guardiano, lo sguardo ostile.

 

-Si ,grazie,  ma ora può andare ci penserò io, ai ragazzi - disse il preside rivolto al anziano signore.

 

-Certo, li aspetto fuori, così poi li riaccompagno nel loro dormitorio.- disse infine il vecchio, uscendo, pronunciando le ultime parole come una minaccia.

 

-Bene… per quanto riguarda voi, purtroppo, dovrò punirvi-

Un lamentio padroneggiò nella stanza.

 

-Su, su infondo è colpa vostra- sorrise l’uomo.

 

-Ma…- Lupin cercò di prendere parola.

 

-E poi lei, signor Lupin, proprio lei che dovrebbe starsene buono…- aveva detto il preside, James, Sirius e Peter non compresero bene a cosa si riferisse il professore, però certamente, dalla faccia che aveva fatto, Lupin aveva capito.

 

- Bene, domani vi darò la punizione- disse il preside osservandoli, poi, invece, continuò: - Anzi no, forse è meglio darvela ora… vediamo un po’… allora per una settimana intera dovrete pulire il campo di Quidditch… per una settimana intera, si!- fece Silente, sembrava divertirsi un po’.

 

-Ma professore!- si lamentò Sirius, dentro quella stanza l’unico a starsene buono, buono era il più timido Peter che davanti al Preside, proprio non sapeva che fare.

 

-Niente ma, questa è la vostra punizione ora potete andare … a letto!- disse, infine il preside, non perdendo la faccia sorridente.

 

I quattro uscirono dalla stanza del preside e, accompagnati dal vecchio guardiano, ritornarono nei loro dormitori. Silente sorrise alla porta, quando questi furono usciti, aveva capito che con loro sarebbero iniziati una miriade di guai.

James, sembrava non aver ascoltato minimamente le parole del Preside, anzi, più carico di prima non mollava l’idea della sua escursione tra le aule del castello.

 

-Allora che facciamo?-

 

-Ma non sei stanco?- chiese esterrefatto Lupin.

 

-No! Allora?-

 

-Io vado a letto!- disse Sirius stanchissimo, non credendo ai suoi occhi nel vedere quel pazzo di Potter dirigersi ancora verso il ritratto della Signora Grassa.

 

-Anche io!- disse Peter, indeciso.

 

-Si, anche io!- disse Lupin, appoggiandoli.

 

-No, dai!!!- fece ancora il moro.

 

-Come ‘no’? Tu che vorresti fare?-

 

-Andare in giro!- disse tranquillo il ragazzo, come se le parole di Silente gli fossero entrate da un orecchio e uscite dall’altro.

 

-Ma non l’hai sentito Silente?-

 

-Si…si…. Però voglio andare in giro! Capirai… che ci può fare!?- disse sbuffando James.

 

-Metterci in punizione- rispose acido Sirius.

 

-Va be’… fate come volete!- disse lui girandosi e uscendo dalla sala.

 

-QUELLO è TUTTO MATTO! TE LO DICO IO!- disse infine Sirius, guardando con occhi increduli Lupin.

 

James cominciò a camminare di nuovo per i corridoi, sempre emozionato, non sapendo, però, che qualcuno lo stava seguendo, silenzioso, curioso, ancora incredulo.

Quando James uscì dalla sala Peter era andato subito a letto, come fece Lupin e come stava per fare Sirius…

‘Ma dove va quel pazzo…?’ si chiese il moro, mordendosi il labbro, rimanendo indietro rispetto a Remus con la scusa di prendere il libro.

Aspettò che gli altri due andassero a letto, e cautamente uscì dalla sala comune e si slanciò alla ricerca di James, ignorando che qualcuno stava facendo la stessa cosa con lui, ignorando il ragazzo dai capelli color arancione che, quatto, quatto, l’aveva osservato da sopra le scale a chiocciola.

Lupin sapeva che Sirius sarebbe uscito per seguire James, lo si leggeva sulla faccia, e aspettò che uscì per poi poterlo pedinare.

Peter non aveva visto né ritornare Lupin e né Sirius, entrambi compagni di stanza,  quindi decise di uscire dalla sala comune per poterli raggiungere.

Cosi si ritrovarono in questa situazione: James gironzolava per i corridoi della scuola ignorando che Sirius lo seguiva senza farsi vedere.

Lupin pedinava Sirius, cercando di risultare invisibile, e Peter che cercava di rincorrerli.

Peter, essendo sempre stato imbranato, e con il buio che governava in quei corridoi andò a sbattere contro Lupin.

 

-Ma chi è?- disse lui girandosi di scatto.

 

-Sono… sono … io… Peter!- disse il ragazzo tremando, si era preso un gran spavento.

 

-Ah meno male… Mi hai fatto prendere un colpo! Che ci fai qui?- disse Lupin sorridendo alla fortuna che aveva.

 

-Eh? Non vi ho visto arrivare e così sono venuto a cercarvi! Dov’è Sirius?-chiese Peter ricominciando a camminare insieme al ragazzo.

 

-Boh! Non lo vedo! Ma non ci dobbiamo far accorgere!- disse Lupin.

Sbam… dritti addosso a qualcuno, come Peter aveva fatto con Lupin, solo che questa volta la persona presa di mira era proprio quella persona che non doveva sapere del pedinamento di Lupin e Peter…

… si, proprio Sirius.

 

-Da chi non vi dovevate far accorgere voi due?- disse Sirius, in tono piatto, che aveva sentito la presenza dei due da un paio di minuti.

 

-Come!? Ci hai sentiti!?- disse Lupin stupefatto, guardandolo a disagio.

 

-Si! Non sei proprio bravo a pedinare lo sai?- gli disse Sirius, sorridendo.

 

-Davvero? Uffa! E io che volevo fare l’investigatore privato!- ci scherzò su, Lupin, fingendosi imbronciato e offeso.

 

-Ahahahah! Questa è buona! Comunque ora state zitti! Voglio vedere dove ci porta quello pazzo!

 

-Ma perché ce l’hai tanto con lui?- gli chiese Peter.

 

-Shhhhhhhh! State zitti!- disse Sirius, portandosi l’indice sulle labbra.

 

James, troppo eccitato, per accorgersi dei tre, aveva scoperto una strana stanza. Ci entrò facendo meno rumore possibile.

Sirius, Lupin e Peter lo seguirono, ma da perfetti  imbecilli si fecero scoprire dal ragazzo, per via della porta che con un pesante cigolio aveva fatto capire la loro presenza.

-Chi è?- chiese James girandosi poi continuò: -Ohhh, ma guarda chi c’è…?-

 

-Emh… sono loro che volevano seguirti… io li ho solamente accompagnati…- mentì subito Sirius.

 

-Ma che cavolo dici?! Ma se, sei stato tu il primo a seguire James!!- disse, prontamente Remus, guardandolo bieco.

James si mise a ridere, per la figura imbarazzante che aveva fatto Sirius, poi fu seguito anche da Remus e Peter. Doveva ammetterlo aveva fatto proprio una delle sue figure che di solito lui non faceva…Rise anche lui sotto i baffi senza farsi vedere, poi, sentendosi un po’ offeso, se ne andò sbuffando.

 

-Che facciamo lo seguiamo?- chiese Peter.

 

-Nooo!- fece James fingendo che la cosa non gli interessasse.

 

Uscirono fuori da quell’aula e continuarono a camminare per i corridoi della scuola.

Remus, dopo una mezz’oretta passata a camminare e a non trovare nulla, decise di andare a dormire, era stanco, le gambe erano pesanti, gli occhi erano aperti solo perché lui pregava che rimanessero tali e la sua schiena era a pezzi.

Quel brutto momento che veniva ogni mese stava per arrivare, e quei dolori erano come una campanella dall’allarme.

 

- Va bè, io non ce la faccio davvero più… ragazzi, io vado! Sono troppo stanco!- disse infine girandosi dall’altra parte, sfuggendo alle eventuali lamentele del pazzoide della situazione….

 

-Nooo… dai! Rimani ancora un po’- che non tardarono ad arrivare…

 

-No! Non mi va… mi sento stanco… ‘notte!- disse, e si allontanò.

 

-Ok! ‘notte!- risposero in coro James e Peter.

 

Sbam. Remus non aveva nemmeno camminato per tre metri che era andato a sbattere con qualcosa o meglio dire con qualcuno!

Pensò che oggi non era proprio la sua giornata…

Gli salì il panico addosso…..

…. Stava tremando al solo pensiero di trovarsi faccia a faccia con il custode…

…poi si accorse che era proprio….

… era proprio Sirius…

…si tranquillizzò.

 

-Ma che ci fai tu qui?- gli chiese, con una mano sul cuore, tentando di tranquillizzare i battiti.

 

-Niente! Non vi stavo seguendo!  Non stavo seguendo quel deficiente la giù!- rispose lui mentendo, con tono vago e stranamente falso.

 

-Ma perché lo odi tanto?- chiese Lupin, con occhi sorridenti.

 

- A chi?- fece ancora il moro con lo stesso tono.

 

-A Potter! Perché lo odi?- continuò Remus, insistente.

 

-Mica lo odio!- disse Sirius, distogliendo lo sguardo...

 

-Allora perché non lo sopporti!?- si corresse Remus, rigirando la frittata.

 

-Perché… perché… è troppo simile a me!!!- disse in fine dicendo la verità, digrignando i denti, come se lo avessero scoperto intento a fare qualche marachella

 – Lui è uguale a me!-

Remus sorrise alle parole di Sirius, finalmente era riuscito a capire quello strano ragazzo dal bel viso. Si comportava in quel modo: asociale e antipatico, solo perché non aveva nessuno, era solo. Sicuramente non doveva avere un ottimo rapporto con i famigliari, forse era stato costretto a  nascondere il suo vero carattere per paura e ha mostrare quello arrogante.

Mentre erano lì, con James a qualche metro di distanza che rideva prendendo in giro Peter che era appena inciampato, Lupin che guardava il volto semi-illuminato del bel moro davanti a lui, si ritrovò a pensare sorridendo che James Potter e Sirius Black avrebbero scritto insieme una delle storie più fantastiche che Hogwarts avrebbe mai conosciuto… a pensare a quei due ragazzi dai capelli corvini… sempre insieme… amici per la pelle...

 

***********************fine flash back**********************************

Aprì gli occhi, quei bellissimi occhi profondi e sinceri, stava per addormentarsi cullato dal dolce calore del sole e da quei buffi ricordi di soli tre anni prima.

La schiena che toccava il muretto di mattoni rossi sotto di lui, le gambe piegate, lo sguardo perso ad osservare le soffici nuvole; sorrise.

 

-James, a che ora ti avevano detto che sarebbero arrivati?- sbuffò il moro al suo fianco, seduto per terra, le spalle sullo stesso muretto, guardando il fondoschiena di una bella ragazza del sesto anno, sorridendole gentile, come se nulla fosse quando lei si girò, ammiccante.

 

-Lo sai com’è, SirRemus non è adatto agli appuntamenti, Peter, non so…!- ridacchiò, guardandolo in faccia al contrario, spettinandosi i capelli.

 

-Tsk… al solito…- fece lui, sorridendo rassegnato.

 

- Mpf!- . Chiuse gli occhi, stringendoli in un dolce sorriso.

Molte ragazze li osservavano, rosse in volto, speranzose che quei due si girassero dalla loro parte.

 

- Piuttosto, che hai fatto ‘ste estate nella villa in Cornovaglia? Eheheh!-

 

-Smettila Potter, o ti uccido!-

 

- Ahahhahah! Scusi signor Black, pensavo si fosse divertito con i suoi cari parenti, invece che venire a casa del suo migliore amico a giocare a Quidditch…-

 

- Oh…. Mi sono divertito, mi sono divertito… come avrebbe fatto Mocciosus se gli avessi tirato giù le mutande davanti alla Evans…-

 

- Ahahahahhaha! Bell’esempio.. e anche un ottima idea! Così prendo due piccioni con una fava… ihihhi! Evans e Mocciosusahahah! Bella coppia quei due!-

 

- Ahhhh, sei troppo crudele con lei James…- una voce interruppe le risate dei due affascinanti mori, ansante.

 

- Ce l’avete fatta!!!- disse Sirius ghignando.

 

-Ehilà Remus, Ciao Minus!- sorrise James al paffuto ragazzo alle spalle di quello alto e slanciato che lo guardava trafelato.

 

- Ciao ragazzi- salutarono i nuovi arrivati.

 

Il treno fischiò, rosso i stagliava davanti a loro, numerose ragazze si erano avvicinate da quelle parti intanto, e li osservavano con molto interesse.

 

- Io direi di andare- disse Peter.

 

James e Sir si alzarono, fecero finta di scontrarsi e di guardarsi offesi.

 

- Ehi, Black, guarda dove vai!-

 

-Sei tu che ti devi sistemare quegli occhiali Potter!-

 

Risero di gusto, inseguendosi salirono sul treno.

 

Lupin sorrise: ‘amici per la pelle, eh?’ si disse tra se….

 

-Non scappare Black!-

 

- Ahahahah, sei lento Potter, eppure dicono che sei veloce su una scopa…!!!-

 

‘Già… Amici per la pelle…’ sorrise ancora salendo sul treno con Peter al seguito.

 

 

CONTINUA….

 

 

Allora cosa ne pensate? Vi è piaciuto come primo chap? Fateci sapere… volgiamo tanti commenti!

Ciao alla prossima      _Cip_Ciop_4ever!

 

 

 

  
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