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Autore: braver than nana    13/08/2010    3 recensioni
*Seconda classificata al 'One Song for... One Moment Contest' di Bimba_Chic_Aiko e SoraRoxas*
*Partecipante alla Challenge 'The One Hundred Prompt Project' con il prompt Morte*
La sua mano ruvida e sporca di sangue sfiorò quella candida del ragazzo stesso al suo fianco e arrivò al suo viso, accarezzandolo. Era rivolto verso di lui, come sempre. La neve aveva iniziato a scendere piano e un’illusione del sole azzurro lo indusse a credere che per l’ultima volta lui gli stesse sorridendo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haku, Zabuza Momochi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick Autore: Nana° (nanaosaki93 su efp)
Titolo: Illusion of the Sunlight.
Personaggi (Pairing): Zabuza Momochi, Haku.

Canzone estratta: 50. Trading Yesterday – Shattered.
Rating: Giallo.

Breve introduzione:
La sua mano ruvida e sporca di sangue sfiorò quella candida del ragazzo stesso al suo fianco e arrivò al suo viso, accarezzandolo. Era rivolto verso di lui, come sempre.
La neve aveva iniziato a scendere piano e un’illusione del sole azzurro lo indusse a credere che per l’ultima volta lui gli stesse sorridendo.
  

N.d.A: Non pensavo sarebbe uscito qualcosa di così angst ma sinceramente mi piace, desideravo da molto scrivere qualcosa di loro due e sulla scena che ho preso in esame, mi ha sempre commosso molto. Grazie per avermi fatto scoprire questa canzone che non conoscevo ma che sto amando. Ho l’impressione di non essere stata capace però di inserirla molto bene nella fiction.
Buona lettura.

I’m waiting and fading and holding love onto these tears. I’m crying, I’m dying tonight.
I’m waiting and fading and holding silent onto these tears. I’m crying, I’m dying tonight.

I’m waiting. I’m waiting.

Un ninja non deve mostrare le proprie emozioni in nessuna circostanza. 

Illusions of the Sunlight 

Era arrivato finalmente, era arrivato.
Il momento della loro morte era vicino, lo sentiva camminare a passi lenti come se affondasse nella neve senza lasciare impronte. Ne era consapevole e lo aspettava sorridendo.
Alle sue spalle, Zabuza ansimava dolorosamente dilaniato da troppe battaglie. Faticava a rimanere in piedi davanti al suo peggiore nemico, il suo corpo lacerato da infinite ferite, i suoi occhi increduli osservavano la scena davanti a lui. 

Il rumore assordante dei loro battiti troppo lenti sovrastava lo scalpiccio del fulmine nella spalla di Haku.
La mente si svuotava a quella visione. Chi era? Cosa era diventato? Perché il suo cuore doleva in quel modo? 

Tutti erano immobili e anche i lampi azzurri che si riflettevano negli occhi di Kakashi si erano fermati. Tutto aspettava, il mondo intero aveva smesso di girare nel momento in cui il cuore di quel piccolo uomo coraggioso aveva definitivamente smesso di battere.
Non esistevano più rumori ora che il ticchettio nel suo corpo aveva smesso di tenerlo in vita.
Lo aveva fatto per salvarlo. Era morto con un braccio ancora teso nel tentativo di separare il nemico dal suo padrone.
La spada si era alzata e ancora cercava di colpire.
Il suo corpo combatteva mentre tutto il resto moriva lentamente distrutto dal dolore.
Il suo corpo con gesti automatici aveva afferrato quel kunai e avanzava nella folla che lo colpiva senza esitazione. Non sentiva dolore nonostante fosse consapevole delle innumerevoli ferite. Le svariate armi rimanevano incastrate nella sua carne e se le portava dietro come tanti piccoli ricordi dolorosi che non facevano altro che diminuire il tempo che rimaneva.
Cosa era il tempo dopotutto? Bastava un istante per distruggere tutto. Un altro istante e un’altra vita sarebbe volata via. Un altro istante e anche lui non sarebbe più appartenuto a quel mondo. 

Appena la testa rotonda di Gatō finì a terra con un tonfo sordo tutto il dolore poté sconvolgere le sue carni. 

Aveva compiuto la sua ultima missione. Adesso poteva morire e piangere in pace al fianco del suo piccolo ometto.Non aveva mai pianto, in tutta la sua vita, e la strana sensazione di calde gocce salate sul suo viso lo sconvolse oscurandogli la vista. Era un ninja e come tale non doveva mostrare le sue emozioni. Fino a quando non lo aveva incontrato, piccolo e sperduto, seduto tra la neve ad aspettarlo, era convinto di essere incapace di provare sentimenti.

«Se davvero fosse possibile, io vorrei raggiungerti ovunque tu sia. Haku... Io lo vorrei tanto. È questo il mio sogno.»
La sua mano ruvida e sporca di sangue sfiorò quella candida del ragazzo stesso al suo fianco e arrivò al suo viso, accarezzandolo. Era rivolto verso di lui, come sempre.
La neve aveva iniziato a scendere piano e un’illusione del sole azzurro lo indusse a credere che per l’ultima volta lui gli stesse sorridendo. 


 C’è una luce, c’è il sole che raccoglie questi frantumi e li porta al luogo al quale apparteniamo.

 Fine.

E alla fine, son arrivata seconda. E sono anche contenta visto che ho adorato questa fic. Io adoro questi due personaggi che, come mi hanno fatto notare le giudicie del contest, sono abbastanza marginali e quasi nessuno solitamente prende ad analizzare. Io invece credo che Haku e Zabusa abbiano una psicologia molto delicata e molto dolce, un legame fortissimo e quasi inspiegabile. Io ho voluto, leggermente, con tanto nonsense e angst spiegare questo e naturalmente non ci son riuscita!
Ma non mi interessa più di tanto visto che per me l'importante per parlare di loro, finalmente.
Non posto i giudizi perché sono effettivamente troppo lunghi ma lascio qui il bannerino del contest realizzato da Bimba_Chic_Aiko, che è carinissimo *w*, e quello della Challenge a cui ho deciso di far partecipare questa fic con il prompt Morte. Cioè, non scriverò mai e poi mai un fic con più Morte di questa! Solo mi dispiace allontanarmi un po' da Bleach per quel contesto.

The One Hundred Prompt Project 

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