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Autore: sammyjoe Storm    13/08/2010    7 recensioni
"L'amore è come il vento, viene e va con facilità, ma se è come il vento prima o poi ritornerà" Da questa frase prende il via questa storia.. Una storia dove i sentimenti, le provocazioni, la passione, le emozioni, i sorrisi e le battute saranno all'ordine del giorno.
Samantha scappa dalla sua vita e dalla sua città, Los Angeles, per iniziarne una completamente diversa a New York, in un nuovo Campus non proprio convenzionale, tanto che gli studenti dovranno inscenare, per un concorso, la rivisitazione in chiave moderna di Dirty Dancing e non solo... Qui Sam incontrerà Alexander, un bellissimo ed egocentrico ragazzo. Sam e Alex, hanno lo stesso identico carattere e si avvicineranno grazie ad una piccola scommessa, un giochino un po' perverso... ma questo è solo l'inizio.
..ma come sempre accade, quando si chiude il cuore, arriva di nuovo l'amore, quello forte, quello vero, quello che ti lascia senza fiato ad annaspare aria, quello che ti massacra il cuore da dentro..eh si.. quando l'amore arriva, o più semplicemente ritorna, non avvisa nessuno.. colpisce come un treno in corsa, come un tir lanciato a tutta velocità o come uno shuttle in decollo.. quando arriva arriva e non c'è niente da fare.. se non viverlo o almeno provare a viverlo, perchè scappare è inutile, ti insegue e non ti lascia mai. L'amore è qualcosa che attanaglia l'anima, prende il cuore, il corpo e la mente, niente resta escluso..se è amore. Paradiso e inferno, volo e immobilità, colore e nulla.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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3/01/2011: Forse è giusto scrivere due righe su questa storia, iniziata più come prova personale e trasformatosi poi in passione e sentimento.
Mi sono resa conto, grazie ad alcune persone, che i personaggi crescono e si evolvono, pesano ogni decisione, non si sottraggono alle proprie azioni e accettano le conseguenze, vivendo in base a scelte e sentimenti, proprio come nella vita di tutti i giorni.
I due personaggi principali, Alex e Sam, hanno un carattere molto simile, sono entrambi forti, si prendono a testate e ne combinano di ogni... ma spesso accade che anche una persona forte cade, e quando succede si apre un abisso; la risalita è dura; ci si aggrappa con i denti e le unghie, fino a riuscire a rialzarsi, e spesso, anche grazie all'aiuto di amici e persone care. Da quel momento la vita, cambia, prende "pieghe" e strade diverse, vie sbagliate, devia dal percorso principale, svolta ad angoli, bivi, entra in porte in cui mai si sarebbe avventurata e, immancabilmente, si va incontro ad eccessi e deliri oppure chiusure ed apatie. Ogni volta che ci si rialza è sempre un' incognita, sta nelle persone decidere cosa fare, dove andare e cosa cambiare, sta alle persone avere, o meno, determinazione, controllo, forza e voglia.
Così è Sam, caduta, si rialza in qualche modo, prendendosi però nei vicoli dei deliri e chiudendo se stessa a riccio, si lancia nel divertimento sfrenato apparendo quella che non è, immancabilmente finendo col danneggiarsi. Capisce di aver sbagliato, così decide di partire, una nuova vita e una nuova città, basta eccessi, deliri e basta amore..
ma come sempre accade, quando si chiude il cuore, arriva di nuovo l'amore, quello forte, quello vero, quello che ti lascia senza fiato ad annaspare aria, quello che ti massacra il cuore da dentro..eh si.. quando l'amore arriva, o più semplicemente ritorna, non avvisa nessuno.. colpisce come un treno in corsa, come un tir lanciato a tutta velocità o come uno shuttle in decollo.. quando arriva arriva e non c'è niente da fare.. se non viverlo o almeno provare a viverlo, perché scappare è inutile, ti insegue e non ti lascia mai. L'amore è qualcosa che attanaglia l'anima, prende il cuore, il corpo e la mente, niente resta escluso..se è amore. Paradiso e inferno, volo e immobilità, colore e nulla.
Tra i nostri due protagonisti, il tutto parte dalla semplice curiosità e dall'attrazione fisica, per poi continuare con un perverso giochino che infiammerà i loro corpi e successivamente i loro cuori. Tenendo conto che ogni persona, reagisce in modo diverso agli stimoli e ai sentimenti, percorreremo questa via prevalentemente con Sam.
Sam ci farà riflettere, sorridere, sperare e ridere, perché Sam non è un personaggio inventato, è reale come noi, i suoi sentimenti sono reali, i suoi pensieri sono reali e lo stesso i suoi ragionamenti; lo stesso vale per Alex.
Lo sfondo della storia è inventato ma i caratteri nascono da attente riflessioni del mondo reale. So che i primi capitoli potranno sembrare banali ma senza di essi non riuscireste a capire Sam, la sua vita, il suo modo di pensare e di agire.Datele un po' di fiducia e un po' di tempo.. Alex subentra nel capitolo 5 e la storia si sviscera, tra loro, dal capitolo 10. Spero solo di regalarvi qualche sorriso e qualche piccola emozione. ;) Scusatemi per lo sproloquio ma era essenziale per la storia e per me. :D Per chi volesse.. Buona lettura!



PROLOGO

Los Angeles

Sentii il mondo crollarmi addosso in un solo istante.

“Scusa, puoi ripetere?” Stephen girò il suo sguardo nel mio, i suoi occhi si posarono nei miei.
“Samantha, mi dispiace. E’ finita.”
Finita? No, non poteva essere, due anni stupendi, spensierati, due anni di pura pazzia e felicità. I nostri giri in moto, le sciate, le camminate interminabili, le uscite in discoteca, le risate a crepapelle, i nostri abbracci, le coccole, le vocine da bambini infantili, la sua gelosia quasi impossibile, il cercarci a scuola con gli sguardi.. No, non era possibile.
Era un brutto sogno e mi sarei svegliata presto.

“Samantha, mi stai ascoltando?” Mi pizzicai la gamba, sentii dolore. No, non era un sogno.

Una fitta al cuore, cento pugni in pancia e mille aghi nello stomaco, tremai.
Iniziai a sentirmi completamente svuotata; uno schifosissimo involucro vuoto, privo di tutti i sentimenti che avevo provato fino ad un istante prima. Iniziarono a sudarmi le mani, le lacrime a pungermi contro gli occhi e il naso a pizzicarmi, come se qualcuno continuasse a trafiggerlo con un punteruolo. Non reagivo e non era da me, non sapevo che cosa dire, non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto.
Ero a pezzi. Le sue parole mi avevano travolto completamente come un treno in corsa, mi aveva tolto tutto, tutto quello che credevo di essere e di avere fino a quel momento, in un solo istante, un battito di ciglia.

Tenni lo sguardo basso.
Guardarlo nei suoi occhi azzurri sarebbe stato come annaspare sott’acqua, riempiendosi i polmoni di acqua salata, come respirare l’aria incandescente di una fornace, bruciandosi fino all’incenerimento, come tentare di liberarsi da delle catene lacerandosi la pelle. Non riuscivo a provare niente, nessuna sensazione, nemmeno un briciolo di rabbia, si era preso tutto.
Non era da me, proprio non lo era.

L’unica cosa che mi venne in mente e che il mio cervello inviò alla bocca fu solamente “Perché Stephen?”

Si sedette accanto a me e mi prese la mano tra le sue, appena sentii il calore di quel contatto, la mia mano si spostò di scatto, ritraendosi. Come aveva fatto? Si era mossa da sola.
Non so come mi guardò, non mi girai a guardarlo in faccia, aspettavo una risposta; una risposta che oltre al mio mondo avrebbe fatto cadere completamente l’universo sopra di me, schiacciandomi come una formica, una formica insignificante.

“Samantha, ho bisogno di sentirmi come prima, non so che mi sia successo. Mi sono accorto che mi mancano alcune cose, non mi sento più io. Non so come spiegarlo a me stesso, figuriamoci riuscire a spiegarlo a te, con parole decenti. Sono uno stupido egoista, ma ti ho amato veramente con tutto il cuore, sei stata l’unica che abbia mai amato e che non ho mai tradito; non posso continuare a fingere a me stesso. Magari mi serve solo del tempo, non lo so.. ma non voglio andare avanti così. Ti prego perdonami, sappi che mi mancherai tantissimo perché mi sono abituato a viverti accanto, mi mancheranno i tuoi sorrisi, le tue pazzie, i tuoi modi di fare, le nostre uscite, i nostri giri in moto, le sciate, le nuotate e tutto il resto. Mi mancherà il tuo corpo, i nostri momenti di intimità, le nostre carezze e soprattutto mi mancherà fare l’amore con te. Sei la cosa più bella che mi sia capitata in vent'anni della mia vita. Sammy Sammy, ti prego, non odiarmi, non lo sopporterei… ti voglio bene.
Ma questo si era completamente rincoglionito? La mia bocca si aprì di scatto e parlai senza formulare un pensiero preciso.

“Ma che cazzo stai dicendo Stephen? Sei proprio un grandissimo stronzo! Stupido egoista? Vorrai dire forse grandissimo bastardo egocentrico! Non vuoi andare avanti così? E poi mi fai l’elenco di tutte le cose che ti mancheranno? Mi hai preso per una cretina? Ti ringrazio tanto per NON avermi mai tradito, è veramente consolante! Mi vuoi bene? Se per te questo è voler bene... Abituato? Dio, Steve, ma ti senti? Non sono il tuo can.! Vorrei, anzi voglio, sapere quali sono le cose ti mancano, per favore dimmele, vorrei capire anch’io…” dissi tutto di botto. La Sammy impulsiva era tornata, aveva preso il sopravvento.

Mi girai a fissarlo.

Sgranò gli occhi, a quanto pareva non avevo una gran bella espressione, abbassò lo sguardo e, dentro di me, pensai che fosse veramente un idiota, mi lasciava dopo aver detto un mare di stronzate e non riusciva nemmeno a sostenere il mio sguardo. Sentivo gli occhi bruciare, forse aveva visto le fiamme? Stavo iniziando a provare un principio di autocombustione?

“Bhè, ecco.. Io.. Cioè.. “
Allora?”
“Sammy, mi manca il vecchio Steve, quello che si diverte con gli amici fino a tardi, quello che ama sentirsi al centro dell’attenzione quello che..” Non fece in tempo a finire, che continuai io.
Quello che usa il dito indice per rimorchiare ragazze al bancone del bar? Quello che se non se ne porta a letto dieci diverse a settimana non è contento? Quello che scommetteva, e gareggiava, con i suoi amici su chi rimorchiava di più ? Quel grandissimo bastardo, senza cuore, che usa le persone come giocattoli? Questo Steve ti manca?”
Il veleno sostituì il sangue nelle vene.
“ ..Dolcezza..”
“Non osare mai più chiamarmi in quel modo, non ne hai più nessun diritto, tu!”
“Ok, scusa.. Si più o meno è così, ma quello che ti ho detto prima è tutto vero, ti voglio bene veramente e..”
“Stephen, se ti azzardi solamente ad aggiungere che vorresti rimanere mio amico, giuro che non rispondo più delle mie azioni!” Imbecille.
“Samantha, nonostante quello che pensi adesso non vorrei perderti.. Sei stata importante, lo sei ancora e lo sarai sempre, anche se non ci credi. Il nostro è stato un colpo di fulmine fantastico, sono fortunato che mi sia capitato, indistintamente da tutto quello che è successo, che sta succedendo e che succederà, tu sarai per sempre una parte di me, ti vorrò per sempre bene e ti porterò sempre nel cuore. Ed è per questo motivo che non voglio che tu soffra, per qualche mio comportamento o per delle azioni che ti ferirebbero solamente, così preferisco chiuderla qui. Anche se stenti a crederlo, mi fa male. Mi fa male non pensarti più mia..”

Questo era veramente troppo. Il mio cuore, o meglio quel poco che ne era rimasto, si lacerò completamente emettendo un suono sordo, che potevo sentire solo io; le lacrime si gettarono completamente dagli occhi, catapultandosi copiose sulle guance. Mi alzai e corsi via.

Camera mia.
Lo stereo a tutto volume. Piangevo, non riuscivo a smettere.
Quanto può piangere un essere umano? Quante lacrime può versare? Si possono esaurire? Non mi capacitavo di questa cosa, in lontananza sentivo il cellulare suonare, non mi interessava. Nemmeno la mia più cara amica, Nikki, né la musica riuscivano a farmi calmare.

Il mio cuore era stato strappato, calpestato come se fosse erba, lacerato come stoffa, schiacciato come pongo e accartocciato come carta. Ero persa, completamente persa; sopra di me si era abbattuto uno tzunami di dimensioni stratosferiche, con venti che soffiavano fortissimi e acqua che ne aumentava la forza.
L’Amore? Una catastrofe dai danni incalcolabili.

Dolore e lacrime, tristezza e sofferenza.

Cercavo di respirare ma le convulsioni ebbero il sopravvento.
Stavo soffocando, mi mancava l’aria. Annaspavo. Annegavo e mi lasciavo trascinare dall'acqua, dal vento e dall'uragano: inerte.
Non riuscivo a reagire, non ne ero capace o forse, più semplicemente, non avevo la forza o non volevo reagire.

Mi sentii afferrare per le spalle, qualcuno mi stava parlando, non capivo, non sentivo.

Buio.

Angolino autrice: Spesso e volentieri accade che nella vita cambino le carte in tavola. In questo caso la partita iniziata a due giocatori, Samantha e Steve, è terminata. Capita.. ma come dicono in molti "C'est la vie". Le esperienze, a volte, cambiano le persone o le segnano nell'animo. Molte storie finiscono, altrettante ne iniziano e, a volte, queste ultime sono migliori delle precedenti.

   
 
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