Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: SgF    13/08/2010    2 recensioni
Sembra una normalissima giornata nelle Tokyo primaverile. Eppure...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sole tramonta lontano da tutte quelle persone che in questo momento si affrettano a tornare a casa. Lascia bruciare ancora qualche fiammella lungo l'orizzonte per poi gettarsi a capofitto dall'altra parte del mondo. Arriva fresca la notte sulla città che tuttora si presta ad un'instancabile frenesia come se per gli abitanti di Tokyo scoccasse la mezzanotte in largo anticipo.
Felix resta seduto su una panchina del parco durante la fuga del sole, completamente assorto nei suoi pensieri.
"Ancora qui, Felix?" domanda un anziano signore dall'aria vivace.
"Oh, salve signor Spencer. Non l'ho sentita arrivare" ribatte Felix un po' abbattuto.
"Uno spettacolo meraviglioso, non credi?", il signor Spencer volta lo sguardo verso l'orizzonte violaceo.
"Già, peccato che debba sempre arrivare l'oscurità!".
"Non è affatto un peccato: il mondo che ci circonda vive anche grazie alle ore notturne. Le piante, l'erba, i fiori vivono per metà anche di notte. Alla fine è solo un momento in cui possiamo liberamente alzare gli occhi verso il cielo e guardare serenamente le stelle".
"Eppure esistono luoghi dove esistono solo le tenebre" sussurra Felix fissando lo sguardo su un punto del cielo.
"Cosa ragazzo?".
"Oh, nulla! Stavo solo pensando tra me e me" ribatte velocemente il ragazzo.
"Sarà meglio che vada adesso: la natura si sveglia presto e avrà bisogno di me. Alla prossima, Felix!", e si allontana verso l'ingresso del parco osservando scrupolosamente il verde intorno a sé.
Il parco piomba nell'oscurità e Felix, dopo essere rimasto solo, comincia a parlare a voce bassa: "I pianeti si stanno muovendo ed io sento che qualcosa di terribile sta per accadere. Se solo Andromeda non fosse stata...", la voce di Felix viene coperta dal rombo di una moto che si accosta di fronte all'ingresso del parco.
Due ragazzi scendono dal veicolo e si accingono a togliere il casco.
Bunny e Marzio compaiono davanti agli occhi di Felix che decide di appostarsi in un posto meno visibile.
"... e quindi io e Marta siamo andate alla sala giochi per fare una partita" racconta Bunny appesa al braccio di Marzio che ascolta passivamente i suoi discorsi.
"In questo parco ci sono già stato", commenta Marzio osservando il laghetto al centro del parco e improvvisamente zittisce come se avesse ingoiato un boccone troppo grosso.
"Ti devo ricordare con chi ci sei venuto la prima volta in questo parco?" sbotta irata Bunny che affonda le unghie nel braccio del suo amato.
"Bunny, calmati! Era solo un'uscita amichevole e poi non avevo ancora conosciuto la mia splendida principessa", conforta la ragazza accarezzandole il volto e cercando così di salvare il suo braccio dalla morsa.
"Così va meglio! Dopotutto in quel periodo non ci eravamo ancora conosciuti bene. A quel tempo ero solo una 'testolina buffa' per te".
"Quanto tempo è passato!", detto questo i due si siedono sulla panchina dove prima era seduto Felix che ora è appoggiato ad un albero poco più avanti.
"Hai mai pensato a quante battaglie abbiamo dovuto combattere e quanti nemici si sono messi sulla nostra strada?", domanda Bunny osservando la luna che emana sempre più luce.
"Ci penso spesso alla fatica che abbiamo fatto in questi ultimi anni per difendere il nostro pianeta. Ti dirò che questa nuova minaccia mi spaventa parecchio. E se questa volta non ce la facessimo?".
"Cosa stai dicendo? Noi ce la faremo perché difendiamo i valori più nobili come l'amore e l'amicizia!".
"Sì, forse hai ragione", conclude Marzio timoroso.
In lontananza giunge una macchina ad alta velocità e si ferma da qualche parte non visibile dal punto in cui sono i tre ragazzi.
Dopo qualche minuto, dalla riva del lago, giunge una figura avvolta nell'ombra. Si dirige proprio verso i due innamorati che rimangono seduti scrutando le tenebre calate sulla città.
"Ehilà, piccioncini! Come ve la passate?".
"Heles! Cosa ci fai qui?", chiede curiosa Bunny.
"Stavo facendo un giro in macchina per calmarmi. Sapete come sono: per me non c'è nulla di più distensivo dell'alta velocità".
"Sì, lo sappiamo", risponde scettico Marzio con il sopracciglio sinistro lievemente alzato.
"Sarà meglio che vi lasci alle vostre cose. Dopotutto non è carino disturbare una coppietta nel pieno dei loro discorsi romantici", commenta Heles con un ampio sorriso.
"Non ti preoccupare, stavamo giusto per andare" ribatte Marzio leggermente scocciato della sua presenza.
I due si prendono per mano e, dopo avere salutato la compagna, raggiungono l'ingresso del cancello dove riprendono la moto per tornare a casa.
"Sono proprio buffi quei due", scherza Heles mantenendo un sorriso amichevole.
Alle spalle della ragazza compare Milena un po' preoccupata.
"Heles! Dove sei stata? Ti sto cercando da ore".
"Te l'ho detto, Milena, avevo bisogno di stare da sola".
"Sei ancora arrabbiata con me?".
"Direi di no. Lo sai che non riesco ad essere irata con te a lungo". Detto questo, Heles stringe a sé Milena sfiorandole la guancia con le labbra. Restano immobili come se si fossero tramutate in pietra. L'amore le ha fatte perdere il senso dello spazio. Non c'è nulla di più bello che lasciarsi andare tra le braccia della persona amata.
Felix continua a osservare la scena e si incupisce alla vista delle due ragazze. China leggermente il capo, chiude per qualche secondo gli occhi e comincia a parlare sottovoce: "Lo giuro, non piangerò. Sarò forte. L'ho promesso a te ma soprattutto a me stesso. Perdonami se ti ho lasciato andare via senza nemmeno darti un bacio prima di chiudere per sempre quella porta che ci separava. Perdonami se non ho saputo dirti addio ricambiando l'abbraccio che ha tenuto strette le tue braccia alla mia schiena indolenzita. Perdonami se ti sei sentita trascurata dai miei occhi che cercavano invano di allontanarsi dal tuo dolce viso. Non volevo piangere. Ancora non l'ho fatto per amore delle parole scritte nel mio cuore. Eppure sento un peso che grava maligno sulla mia pelle, come se stessi inevitabilmente cadendo sempre più in basso, sempre più nell'ombra. Come si redime un'anima da un peccato che non ha essenza? Ho dovuto adempiere al mio compito e ora rimpiango di non averti nemmeno detto che sarei tornato tra le tue braccia per passare ancora del tempo insieme a te. Io e te, soli, tra le dolci melodie delle ninfe del bosco ove eravamo soliti trascorrere le nostre giornate. Osservavamo come il sole penetrava tra le folte chiome e attendevamo il momento in cui la luce si trasformava in piccole gocce che illuminavano i fusti della natura, alternandosi come in un gioco di bambini. Tornavamo a casa, catturando i momenti più belli che la luna potesse offrirci e prestando attenzione al mondo che dormiva attorno a noi. Ci salutavamo coscienti che il tempo era contro di noi, come se esso avesse giocato a nostro sfavore. E forse è stato così: da molto, ormai, penso che il tempo ci abbia rubato parte dei nostri momenti, parte dei nostri sentimenti, parte dei nostri corpi. Non smetterò mai di pensare che la conoscenza del passato non ci abbia mai portato nessun aiuto. Se solo avessi saputo a cosa sarei andato incontro. Se solo l'avessi saputo ti avrei stretta a me, ti avrei baciata senza esitazione e ti avrei portata dove nessuno avrebbe potuto trovarci. Ma ora non esiste più un tempo. Non c'è più nulla. Anche se tutto è svanito, ti giuro, non piangerò. Devo essere forte pensando al tuo sorriso che mi riempiva il cuore di speranza, di passione. Devo essere forte pensando alla tua voce che suonava come la più bella sinfonia mai ascoltata. Non ho dimenticato tutto questo, Sylia. Quel che è rimasto del mio cuore vive ancora grazie al tuo ricordo. Sarò forte. Non...", Felix comincia a piangere silenziosamente coprendosi il volto con le mani.


Ringrazio luciadom per i continui commenti: mi fanno davvero molto piacere! Alcuni pezzi ho deciso di farli corti per non dover svelare troppo e non dover mischiare due situazioni differenti. Comunque ascolterò il tuo consiglio per i capitoli successivi. Mi sono ripromesso di leggere qualche tua fanfiction ma con tutto lo studio che devo affrontare faccio fatica anche a scrivere. Quando avrò un po' di tempo, promesso, leggerò qualcosa. Grazie ancora!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: SgF