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Autore: Shizue Asahi    13/08/2010    3 recensioni
Assottigliò gli occhi cerchiati e vitrei. L’iride nera, dilatata e tonda affogava nel bianco dell’occhio dandogli un’aria spettrale.
Tremò avvertendo l’odore pungente del sangue egli sembrò di sentire il sapore ferruginoso sulla lingua.
Poi la vide e capì.

Ebbene, ecco a voi le conseguenze di un abuso prolungato del vocabolario di Greco xD
Genere: Dark, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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I kill you, or are you kill me?

 

La presa si allentò e la katana gli scivolò dalle mani. la osservò cadere in terra e il suono metallico che ne seguì gli giunse lontano e ovattato, quasi surreale.

Assottigliò gli occhi cerchiati e vitrei. L’iride nera, dilatata e tonda affogava nel bianco dell’occhio dandogli un’aria spettrale.

Le labbra sottili si tirarono in un sorriso forzato, mentre la lama liscia, corrotta dai segni che testimoniavano il numero imprecisato di scontri che l’avevano vista partecipe, splendeva toccata da un raggio di luce filtrato tra le foglie ingiallite del vecchio albero alle spalle di Sasuke.

Tremò avvertendo l’odore pungente del sangue egli sembrò di sentire il sapore ferruginoso sulla lingua.

Strinse i pugni fino a far diventare le nocche bianche, quasi violacee. Avvertì la consistenza vischiosa di quel sangue non suo sulle manie lo sentì infiltrarsi tra le pieghe della pelle.

Il sorriso si allargò quando incontrò lo sguardo vuoto e spento della sua vittima, riversa a terra in una pozza vermiglia a pochi passi da lui.

Osservò la posa innaturale di quel corpo minuto, provando un insensato piacere ogni qualvolta scorgesse un taglio o un ematoma.

Partì dalla punta degli stivali neri e lento risalì per le gambe sottili, soffermandosi più del dovuto sul basso ventre; passò all’addome coperto in parte dal braccio sinistro, piegato a angolo retto, tra le dita ancora stretto il kunai sporco del sangue del nukenin.

Poi passò al petto riconoscendo la curva dolce e appena accennata del seno sotto la maglia lacera; percorse avido l’incavo del collo dove l’aveva colpita a morte, la mascella serrata, le labbra contratte, il naso sporco di sangue, gli zigomi tumefatti, i capelli sporchi che le si appiccicavano alla fronte alta insieme al sangue e al fango, e gli occhi. Quegli occhi aperti, spalancati, fissi nei suoi in una tacita accusa.

Fremette e sentì il sangue gelarglisi nelle vene, il cuore grattargli la cassa toracica e realizzò: l’aveva uccisa, aveva ucciso, l’aveva uccisa davvero. Lei.

Portò una mano al petto avvertendo un dolore pulsante, forte, lacerante all’altezza del cuore. Fece appena in tempo ad abbassare lo sguardo per vedere il taglio largo, profondo, scarlatto che gli attraversava il petto.

Le gambe gli cedettero e l’ultima cosa che vide fu il sorriso beffardo e trionfante di Sakura.

L’aveva ucciso, Lei!

 

 

Angolo Autore:

ad una contorta e malsana mente questa cosa –che personalmente reputo agghiacciante- potrebbe apparire come una SasuSaku, ma deve essere parecchio contorta, come la mia, per l’appunto.

Ho visto un’immagine in cui Sakura cerca di fare la pelle a Sasuke e mi sono detta “si uccidono!” e invece niente, neanche in taglietto, indi ho rimediato.

Ecco, queste sono le cose contorte che mi passano per la testa alle tre del mattino mentre leggo “Le Guerre del Mondo Emerso” e ascolto Mika. Probabilmente la colpa è anche del fatto che, ormai, sono assuefatta dal costante utilizzo del vocabolari di greco – il Sacro GI-  e non ci sto più con la testa.

Bene, detto questo vi saluto e vi sarei infinitamente grata se recensiste e mi faceste sapere che cosa ne pensate **

 

   
 
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