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Autore: La Matta    13/08/2010    1 recensioni
Abbiamo lasciato i nostri eroi nel cuore di Moria, li ritroviamo sulla strada per la foresta di Lothlorien, con Konstantin e Boromir che ancora non hanno capito come gestire il loro curioso rapporto, con Andael che ancora non ha azzeccato un incantesimo che fosse uno, con Vanamir che spara cazzate a manetta e con l'intera Compagnia sull'orlo di una crisi di nervi. Ecco il secondo capitolo delle "Cronache di Andael", in cui l'imbranato apprendista di Saruman, nonché spia del cattivo e amico dei buoni tenterà, ancora una volta, di distruggere il mondo con tutta quell'incoerenza che abbiamo imparato ad amare!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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andael 2 - 22

CAPITOLO VENTIDUESIMO

LA MONETA

 

Merry e Pipino, nella loro disperata corsa verso Sud (o era verso Nord? Beh, scusatemi se non ho detto loro di consultare una bussola, mentre scappavano!), si trovarono bloccati. Bloccati nel senso, molto elementare, che c’erano Orchi dappertutto, tutto attorno a loro.

 

Una decina di metri più in basso, perfettamente ignaro del casino che stava succedendo, Boromir aveva preso una decisione (questi sono i capitoli delle Grandi Decisioni, che dire?).

Aveva analizzato e rianalizzato il “Problema Konstantin”. Era stato convinto di aver trovato una soluzione ma poi Andael (che sempre fosse maledetto!) gli aveva scombinato tutti i piani.  Ciò che l’Apprendista gli aveva detto, l’aveva fatto pensare.

Forse si stava davvero preoccupando per un problema inesistente.

Forse Konstantin era davvero più forte di quanto lui potesse immaginare.

E forse ci sarebbe stato un lieto fine, una volta tanto.

Quindi, c’era solo un modo per decidere cosa fare, se tentare ancora una volta con la donna della sua vita oppure se rassegnarsi al fatto che non avrebbe mai potuto funzionare, che lui avrebbe sempre rovinato tutto con le sue pare mentali di dubbia fondatezza.

E questo modo era maturo, ponderato, oserei dire… superiore.

Boromir estrasse una moneta

- Testa, la lascio.- disse, a sé stesso – Croce, la riprendo.-

La lanciò in aria.

Seguì ansiosamente i volteggi, provando ad indovinare.

La guardò ricadere.

La moneta toccò terra.

Girò un paio di volte. Poi cadde su un fianco.

Testa.

Dannazione.

 

(26 febbraio 3019, Guadi dell’Isen)

 

- Tuo cugino non è affatto puntuale.- disse Spiritylla, più o meno per la ventesima volta.

Thèodred non fece neppure la fatica di risponderle. Tanto, a che sarebbe servito?

Dopo tre minuti l’avrebbe detto di nuovo!

Il giovane era allo stremo delle forze. Tutto stava diventando sfocato, davanti ai suoi occhi.

Gli dispiaceva ammetterlo, ma le speranze che se la cavasse erano ormai sotto ai minimi storici.

- Spero che tuo cugino non sia particolarmente incline alla collera profonda, perché appena lo incontro gli faccio una lunga predica su perché non si può arrivare sempre tardi.-

Thèodred abbozzò un sorriso.

Quanto sarebbe stato strano, vedere suo cugino fare la conoscenza di Joiandra. Si sarebbero sopportarti vicendevolmente? Lui le avrebbe staccato la testa? Lei lo avrebbe definitivamente fatto impazzire con le sue trovate del tutto illogiche?

Ah, come avrebbe voluto essere una mosca… …

Ormai era quasi sera, e il sole stava tramontando melodrammaticamente.

Improvvisamente, una nube di polvere si alzò, all’orizzonte.

- Sono i nostri?- chiese Joiandra, perplessa

- Parrebbe di sì.- annuì Thèodred, poco prima di perdere conoscenza.

- Con quasi tre ore di ritardo!- puntualizzò Joiandra, alzandosi in piedi per attirare l’attenzione. Un gruppo di cavalieri, capeggiato da uno che aveva proprio l’aria incazzosa, la raggiunse in fretta, constatando anche la carneficina compiuta dagli Orchi.

Il bello fu che, in tutta la compagnia, nessun cavaliere diede cenno di averla vista.

Solo dopo che il capo (quello incazzoso) ebbe trovato Thèodred, qualcuno si degnò di rivolgerle la parola.

 

(Amon Hen, boschetto di)

 

Boromir stava ancora guardando la moneta, quell’oggettino insignificante che sembrava avere il potere di decidere la sua vita.

Rivide Konstantin, il suo sorriso, la sua voglia di scherzare, le dubbie perle di saggezza, i dispetti, gli scherzi, il suo modo assurdo di tenere in mano una spada, i danni provocati, il suo modo di non reggere assolutamente l’alcool, le sue smorfie quando cercava di non ridere, la sua mania di ballare sotto la pioggia.

Rivide le sue stupide camice da notte, i suoi libri, i suoi occhi dolci, le sue mani fragili, i gesti lenti ed ariosi, volti a significare chissà cosa, lo strano suono che aveva la lingua elfica, quando usciva dalla sua bocca. Le sue labbra scarlatte, il suo irresistibile buonumore.

… era la sua Konstantin.

Quindi, Boromir fece una cosa assolutamente assurda e, viste le circostanza, profondamente romantica. Raccolse la moneta, la guardò per una manciata di secondi e poi la scagliò lontano, più lontano possibile.

- Era croce.- decretò – E non ci sono testimoni che possano contraddirmi.-

E fu solo allora che si rese conto degli Orchi, che avevano circondato i due Hobbit.

Per un attimo si domandò se la moneta fosse atterrata su un cranio orchesco, per fare la sua piccola parte in quella grande guerra per la salvezza del mondo, poi si rese conto che era un pensiero a dir poco delirante.

Sfoderata la spada, si lanciò contro i nemici.

 

- Vanamir?-

Konstantin tirò un lungo sospiro.

Impossibile.

Tutti sembravano cercare tutti, tutti erano spariti, tutti se n’erano andati e lei era rimasta da sola a fare da sentinella ad un accampamento deserto, a due barche di cui una distrutta e, naturalmente, a Vanamir che, ubriaco fradicio, russava in suddetta barca, inneggiando all’amore universale fra i sassi e le serpentesse di lana.

- Vanamir?- la ragazza scrollò l’amico, cercando di riportarlo al mondo coerente.

- Sillo Camillo…- rispose lui, socchiudendo gli occhi

- Ah, siamo messi bene…-

Con un mezzo sorriso, la ragazza si sedette ai piedi di un albero. L’aria era fresca, il fiume scorreva placido davanti a lei, gli uccellini… gli uccellini, chissà perché, se ne stavano belli che zitti. Neanche ci fosse qualcosa di cui avere paura, no?

Eppure, anche se la natura intera sembrava dirle “Suvvia, Konstantin, non lasciarti turbare da niente”, la ragazza sentiva un presentimento. Come qualcosa di sconosciuto e fastidioso, come la mano (zampa?) di Gollum che s’infila fra i tuoi vestiti.

- Gollum fa cosa??- tuonò Konstantin, che aveva letto per sbaglio la mia intelligente metafora.

- Ah, era una metafora.-

Tuttavia, stringendosi nella sua mantella, la giovane sospirò.

Qualcosa stava per andare storto. Se lo sentiva.

Abbassò gli occhi, e il suo sguardo cadde sullo scudo di Boromir (“Misericordia divina, deve assolutamente lavarlo, un giorno di questi”).

Per un secondo, il cervello di Konstantin si costrinse a ragionare con coerenza.

Il presentimento, ciò che aveva visto nello specchio di Galadriel, gli uccellini che tacevano, tutti che sparivano, gli Orchi che prima o poi avrebbero attaccato…

- Bene.- si disse, alzandosi in piedi e raccogliendo una spada, abbandonata lì vicino – Andiamo a cercare gli altri.-

Guardò Vanamir, che ronfava beato

- Beh, ok.- scherzò, con un sorriso – ci vado da sola!-

- Signorina, vuole che l’accompagni?- Konstantin sobbalzò

- SAM! Non… non immaginavo che ci fossi anche tu.-

- Mi ero appisolato.-

- Bene. No, tranquillo, non seguirmi. Resta qui e… e bada al campo. Bada al campo, Sam.-

- Sì, signorina. Baderò al campo.-

- Bene. Io torno presto.-

 

FINE CAPITOLO VENTIDUESIMO

 

La Coda

 

Questi aggiornamenti, come si fanno sospirare…

Ma, sapete, è sempre complicato, quando bisogna fare tre esami di riparazione e… e decidere della sorte (o della morte) di un personaggio…

E sappiamo tutti di chi sto parlando vero?

(di me? ndVanamir)

(Povera me. Ma chi me l’ha fatto fare di creare questo imbecille? ndAutrice)

(Ne deduco che non parlavi di me. ndVanamir)

(Bravo cosino. ndAutrice)

 

Ringraziamenti

 

Beh, un caloroso abbraccio a chi legge senza recensire!

Vi voglio bene lo stesso!

 

Comunque, un po’ di bene in più lo voglio ad Evening_Star!! Un grosso bacio e, per rispondere alla tua recesione… farò i complimenti agli Orchi da parte tua, soprattutto perché, da non credere, sono riusciti a formulare un pensiero. Un pensiero COERENTE!! E’ spaventoso!

 

KISSES!

 

Char--

  
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