Ritorno alla vita
“Be’, non sarei mai riuscito a vivere senza di
te…”
Parole a cui lei non ha creduto davvero. Perché in
ogni parola detta, in ogni sussurro, vi è insita la menzogna.
“Ma non sapevo come avrei fatto…”
È vero. Uno che è già morto, si chiede spesso per
cosa continuare a vivere.
Per cosa vivi davvero se hai l’eternità
davanti a te?
A chi mi avesse fatto questa domanda molti mesi
prima - prima di conoscerti - avrei risposto: vivo per me stesso,
io sono completo. Niente potrà mutare questa realtà.
Ma nessuno ha creduto alle mie parole, perché sono
state parole dette da un ragazzo che non ha mai assaporato veramente la
vita. Morto troppo giovane per poter dire: io ho vissuto davvero.
Di questo, Carlisle se n’è sempre
rammaricato. Il mio creatore, la mia luce nell’oscurità, la mia
certezza... la mia guida.
Finché un giorno arriva lei, Bella.
È lei la mia certezza, adesso. La mia luce, colei
per cui sorridere, apprezzare la vita, anche se ciò che vivo si tratta di un
sogno nebuloso.
Per cosa vivi davvero se hai l’eternità
davanti a te?
Ora so la risposta.
Ho vissuto tanto a lungo per incontrare
lei, la mia metà.
Ora finalmente sono completo.
Ma lei è umana. Il nostro amore è
proibito e innaturale. Come lo sono io, in tutta la mia spietata e crudele
natura.
Lei dovrebbe essere la preda ed io il predatore.
Io il leone, lei l’agnello.
Non è così. Io ruoto intorno a lei, non il
contrario.
“Il predatore è diventato preda”
Ecco il pensiero di Aro. Il capo dei Volturi.
“Sapevo di non poter contare su Emmett e
Jasper…” per questo sono qui.
“Perciò ho pensato di andare in Italia, a
scatenare l’ira dei Volturi…”
Ira, peccato che questi esseri non la
provano. Vogliono che mi unisca a loro. Ma loro non sanno. Loro non
capiscono.
Io sono già morto per la seconda volta. Non
posso resuscitare nuovamente, a meno che lei non vivi ancora una volta.
Sono morto. Per sempre.
“I Volturi non vanno irritati…” ma io
voglio questo. Voglio la morte più violenta, più cruda, affinché mi possa
liberare dal dolore della tua perdita.
“A meno che non si cerchi la morte…” già,
la morte. Cerco solo una fine al tormento, all'inferno che sto vivendo in
questo istante.
Sono già morto.
Chissà se anche quando sarò cenere sentirò ancora
questa agonia.
Bella. Non c’è
più.
Ha lasciato questo mondo, e anche me. Ed io, in
qualunque modo, la seguirò.
Se non potrò raggiungerla in paradiso,
non importa.
L'unica cosa che importa davvero è che anch’io mi
tolga di mezzo.
Un essere puro come te merita la vita, io no.
Tu, mia unica ragione di vita, mi hai
lasciato.
E adesso sono qui, davanti al palazzo dei Volturi,
pronto a risplendere come un “diamante” davanti agli umani. Per scatenare
finalmente l’ira dei Volturi.
Ti ricordi quando mi sono mostrato davanti a
te per il mostro che ero?
Tu mi hai risposto: sei bellissimo.
Tu eri bellissima. Lo
sarai sempre nei miei ricordi, che non hanno mai smesso di mostrarmi il tuo
viso.
Sono felice, perché i miei ricordi di te sono nitidi.
«No! Edward, sono qui!» perché sento la
tua voce?
Che io sia finalmente cenere? Eppure il dolore c’è
ancora.
Avverto il tuo profumo. Sembra reale.
Anche le tue braccia che mi stringono,
sembrano reali.
Che io sia in paradiso? No, altrimenti non
sentirei questo mostro pronto ad ucciderla e saziarsi del suo delizioso sangue.
Che io sia all’inferno? Probabile.
Se questa è un’illusione, allora la terrò
stretta a me.
Metterò a tacere il mostro per sempre, così
che io possa vivere di questa illusione che mi è stata concessa.
No, deve essere per forza il paradiso, perché lei
sembra vera.
«Straordinario» dico con voce adorante.
«Carlisle aveva ragione» in qualche modo, lui ha
sempre saputo.
«Edward… torna subito all’ombra! Muoviti!» perché
l’ombra?
Ormai siamo insieme, non devo più temere il sole.
Staremo insieme per sempre.
Sono confuso. Non dovrebbe preoccuparsi più di
questo.
«È incredibile, sono stati velocissimi. Non ho
sentito niente… che bravi» già. Nessun dolore fisico. Non posso sentirlo in
ogni caso.
Il dolore per la sua perdita rende ogni altro
dolore una carezza.
Romeo - che ho sempre criticato - ora
capisco il suo tormento.
«La morte che ha libato il miele del tuo
respiro, nulla ha potuto ancora sulla tua bellezza» sei sempre
meravigliosa.
Neanche la morte ha potuto distruggere
ciò che sei.
«Hai lo stesso profumo di sempre»
Non capisco. È il paradiso o l’inferno? Non lo so
più.
«Quindi, forse questo è davvero l’inferno. Non
importa. Resisterò»
È così. Il mostro è stato sconfitto per sempre.
Da me, Edward Masen. L’essere
umano che è in me.
«Non sono morta» si che lo sei, amore mio.
Ma adesso, nessuno ci impedirà di stare insieme. Neanche
la morte ha potuto.
«E nemmeno tu! Ti prego, Edward, dobbiamo
muoverci. Ci prenderanno!»
Chi Bella? Chi ci prenderà, adesso?
Siamo al sicuro, tu ed
io.
«Puoi ripetere?»
«Non siamo ancora morti, non ancora! Ma dobbiamo andarcene
prima che i Volturi…» i Volturi.
Non sono ancora intervenuti? No, altrimenti non
sentirei i pensieri minacciosi di Felix e Demetri avvicinarsi.
Lei è qui.
Le mura che hanno protetto il suo ricordo si
ricompongono alla velocità della luce.
Il mio cuore ritorna a battere allo stesso ritmo
del suo.
Ora più che mai lotterò per proteggerla. Non
posso perderla di nuovo.
Finalmente, ritorno
alla vita.