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Autore: mewrobby    12/10/2005    1 recensioni
Ciao questa è la mia prima ff su Inuyasha e la seconda che scrivo in assoluto quindi abbiate pazienza ecco il riasunto : Inuyasha ha finalmente dichiarato il suo amore a Kagome ma lei se ne andata con la sfera perchè si rincontreranno mai? bo
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il dolce profumo del vento

Il dolce profumo del vento

".." pensato

-…- detto

corsivo flashback o sogni

 

M: ciao a tutti ^^ eccomi tornata oggi sono in vena di scrivere Anche se nn so perché sono appena tornata da un’ora di piscina e sono stanca morta.

I: come al solito ma tu non sai fare altro che lamentarti

M: no so anche scrivere morti tremende e addii strappalacrime

I: credevi davvero che parlassi con te ^^""" ma che dici

La misura dell’amore è amare senza misura ( non l’ho scritto io ma nn mi ricordo chi ^^"")

Un’altra volta ancora

Erano di nuovo lì seduti a parlare come tanti anni fa, di un nuovo nemico, di una nuova avventura, discutevano animatamente facevano congetture su quella ragazza, si chiedevano come ritrovare la misteriosa caverna ma specialmente … " come faremo a purificare la sfera???" la domanda che u po’ tutti avevano in mente.

- Quindi è questo il motivo per cui te ne sei andata – disse un Miroku al quanto strano, la sua voce era cupa, forse per la sofferenza derivata dalla perdita di un’amica o da qualcos’altro – e tu lo sapevi vero Sango- eccolo il motivo, lui si fidava di Sango le aveva sempre detto tutto e lei…. Lei gli aveva tenuto nascosto questo…. Aveva sofferto da sola per non rivelargielo.

- Non prendertela con lei Miroku fui io a chiederle di non dire mai niente ne a te ne a nessun’altro, lei mi ha solo fatto un favore – Sango teneva la testa bassa aveva ragione non si era comportata bene. Miroku era importantissimo per lei ma….. Kagome lo era in egual modo, chissà perché ogni volta che vedeva il suo sorriso o i suoi meravigliosi occhi si sentiva ancora a casa..

- ehm ehm…- la vecchia Kaede capendo che la situazione si stava facendo pesante decise di cambiare discorso….- quindi ragazza mia come intendi trovare la ragazza e la caverna.??- Kagome rifletté e dopo due minuti rispose alla domanda – Prima di tutto torneremo al luogo dove abbiamo sconfitto Naraku poi da lì si vedrà- - Tu non ricordi proprio dove si trova la caverna sarebbe tutto più facile – La ragazza dai capelli color ebano guardò l’amica che innocentemente le aveva rivolto la domanda – no mi dispiace davvero dovevo stare più attenta- chinò il capo come un cane appena sgridato odiava non poter rendersi utile e quella volta, l’unica volta che solo lei poteva cambiare le cose…. Non sapeva da che parte cominciare.

Inuyasha dal canto suo vedendola così avrebbe voluto abbracciarla e consolarla nel modo più dolce che conosceva ma lì…. Davanti a tutti mai e così reagì come il testardo, orgoglioso e un po’ timido Hanyou che era – Tse tranquilla appena arriveremo là IO troverò la caverna non mi perderò di certo IO- Kagome, che inizialmente era rimasta al quanto infastidita dal quell’"Io" un po’ troppo marcato che sottolineava ancora la sua dimenticanza, capì che in realtà Inuyasha voleva solamente dirle che non si doveva preoccupare ci avrebbe pensato lui e lei non doveva sentisi in colpa. Sorrise. Quello era l’atteggiamento di Inuyasha, del suo stupido e orgoglioso Hanyou, per la prima volta veramente suo. – Stanotte rimarremo qui ma domani partiremo di buonora e non voglio sentire storie – Inuyasha ripresa la maschera da capo rigido e severo uscì dalla capanna.

Kagome subito dopo congedandosi con i suoi amici lo seguì. Il vento le scompigliava i capelli e le faceva il solletico, le sue esili braca scoperte a questo fresco si coprirono di piccole increspature e le sue gambe tremarono a quel fresco quanto piacevole contatto.

Camminava tranquilla osservando quella vegetazione tanto florida caratteristica di quell’epoca, la sua era tutta diversa, palazzi alti e scuri, gente che nervosamente attende che quel piccolo affarino segni il verde, orde di scolari che camminando ripassavano la lezione consci di un’interrogazione. Quanto era diversa quell’epoca, l’aveva quasi dimenticato, aveva quasi dimenticato questa sensazione, questa sensazione di tranquillità, qui gli unici rumori che regnavano erano lo squittio degli scoiattoli o il fruscio del vento. Ed eccola arrivata in quel luogo dove tutto era ricominciato, lì dove la sua vita si era irrimediabilmente sconvolta, contorta in maniera tale da essere così complicata da sciogliere da raggiungere la perfezione.

Goshimboku.

L’albero sacro spettatore di tutta la sua vita, di tutti i suoi pianti solitari e di tutti i suoi sorrisi; e lì in cima, era appollaiato colui che l’aveva cambiata colui che con il suo comportamento schivo e dolce nello stesso tempo aveva conquistato il suo cuore.

" … perché… perché ho questa strana sensazione … Kagome perchè non riesco a togliermi dalla mente questo brutto presentimento, ogni volta che ti guardo sorridere piccoli brividi mi passano la schiena ma poi altri brividi questa volta più freddi si fanno spazio….. perché…. Che stia per succedere qualcosa di brutto…."

Era lì co i capelli al vento che come un mare argentato ondulavano, le sue piccole orecchiette si muovevano aventi e indietro , su e giù.

" Quanto è bello il MIO Hanyou"

- Inuyasha….- una flebile Kagome lo chiamò. Si voltò e la stessa situazione si ripresentò, prima quei caldi e piacevoli brividi che poi lasciavano il loro posto ad altri freddi, gelati.

- Kagome che ci fai qui?? Lo sai benissimo che è pericoloso camminare per la foresta da soli-

Lei gli sorrise, le piaceva quando lui si preoccupava per lei, lo abbracciò quasi avesse intuito il desiderio precedente di Inuyasha.

Lui non si ritrasse a quel gesto anzi ricambiò con altrettanto vigore, lei sapeva fargli dimenticare tutti i suoi problemi e le sue preoccupazioni.

- Sento che sei preoccupato che hai??-

- Niente davvero….- come faceva ad essere sempre tanto sensibile rispetto a queste cose, capiva sempre quando lui ra triste preoccupato arrabbiato, la SUA Kagome.

- Non ti credo!!-

- Invece è la verità!!-

Kagome lo guardò torva non la convinceva ma lasciò correre se avesse volto parlargliene prima o poi l’avrebbe fatto.

- Sta scendendo la sera….. è così bello il cielo stellato non trovi Inuyasha-

" mai bello quanto te" questo avrebbe voluto dite eppure le parole non gli uscirono.

  • Forse sarebbe meglio se tornassi indietro o diventerà davvero pericoloso –

Si incamminò co i capelli che oscillavano al vento un po’ triste e un po’ felice poi venne fermata, una mano forte la prese per un braccio; si girò, Inuyasha la guardava fisso negli occhi e lei non potè fare a meno di arrossire – resta con me -.

Kagome spalancò gli occhi non si sarebbe mai aspettata parole così da Inuyasha. – Guardiamo il cielo stellato insieme -. Inuyasha aveva preso tutto il suo coraggio per dire queste parole, quando aveva visto Kagome allontanarsi da lui aveva desiderato con tutto se stesso che lei rimanesse, voleva stringerla ancora a se, sentire il suo profumo e perdersi ni suoi occhi.

Kagome sorrise nel modo più dolce che L’hanyou avesse mai potuto immaginare e si sedette in una roccia lì vicino facendo posto al suo compagno. Inuyasha si sedette accanto a lei, naturalmente Kagome non sapeva salire sul Goshimboku eppure lui sapeva che da lassù la vista era molto più bella.

Guardò il suo viso, era raggiante gli occhi color nocciola voltati verso l’alto esprimevano tutta la sua felicità. Ma non era sufficiente lei doveva essere più che felice quando stava con lui, doveva provare le stesse emozioni che provava lui.

La prese in braccio e tra la sorpresa di Kagome e il suo ( di lei) imbarazzo la trasporto sul ramo più alto dell’albero sacro. Lì la fece sedere accanto a lei e l’abbracciò.

Kagome passò dall’imbarazzo iniziale a una sensazione di gioia pura nemmeno paragonabile a nessuna esperienza della sua vita.

- Inuyasha….-

- si??-

- grazie….-

Si girò verso di lui e lo baciò con tutta la dolcezza che poteva trasmettere per fargli capire quanto gli fosse grato, non solo per questo ma per tutte quelle piccole cose che la facevano gioire; lo ringraziava per come la guardava; lo ringraziava perché con lei si apriva; lo ringraziava per tutte quelle emozioni che solo lui le sapeva fare provare.

Si staccarono poi si guardarono, questa volta fu lui ad unire non solo le loro bocche ma anche i loro spiriti, anche lui la ringraziava: per come lo aveva cambiato, per come si preoccupasse per lui e per averlo accettato così com’era uno stupido Hanyou.

Stettero tutta la sera così abbracciati senza più parlare solo scambiandosi piccoli baci e riscaldando l’altro, il corpo e il cuore, con la propria presenza.

Inuyasha dimenticò completamente i pensieri che primo lo attanagliavano, Kagome sarebbe rimasta sempre con lui.

………………………………………..

Dall’altra parte del villaggio Sango stava riflettendo, Miroku era arrabbiato con lei, lo sapeva e….. e non lo sopportava, quanto avrebbe voluto che tutto ciò non fosse mai accaduto….

Miroku era seduto su una roccia nella foresta, aveva gli occhi chiusi ma non dormiva assaporava la brezza che leggero lo carezzava e che rinfrescava il suo cuore così caldo.

Perché era così arrabbiato con Sango. Non poteva biasimarla per come si era comportata, aveva sempre saputo che Kagome per Sango era la sua famiglia era più importante di qualsiasi cosa ma ciò che si chiedeva, ciò che lo rendeva così triste era la domanda che più lo tormenta…… Lei era anche più importante di lui nel cuore della sterminatrice??….

- Non è normale vederti da solo in un bosco….-

Miroku alzò la testa, aveva riconosciuto quella voce, apparteneva all’unica dea dei suoi pensieri, all’unica che era veramente degna di essere considerata la sua donna.

- Forse hai ragione Sango -

" Sango?? Di solito mi chiama mia dolce Sango allora è davvero arrabbiato…… che devo fare" – posso sedermi qui con te- chiese speranzosa.

- La foresta è di tutti – il cuore di Sango si congelò perché…. Perché quel tono e quelle parole, non doveva, non poteva fare così.

Lacrime cominciarono a rigare la pelle rosea della ragazza, il monaco se ne rese conto e si maledì, perché era stato così duro.

- Scusa non dovevo dire così siediti, non mi può fare altro che piacere averti accanto a me -

Sorrise, quanto era carina con quell’aria abbattuta, veniva voglia di proteggerla e di coccolarla.

Si sedette accanto a lui – scusa….-

- non ti devi scusare, tu hai fatto la cosa giusta a non dirmelo, non sono arrabbiato -

La tajiima lo guardò, davvero non era arrabbiato??

- potresti solo rispondermi a un quesito………. Chi c’è al primo posto nel tuo cuore, io o Kagome??-

Guardò la ragazza serio doveva saperlo.

Sango d’altro canto rimase biasita, come poteva chiedergli una cosa del genere?? Come poteva chiedergli di scegliere tra la sua migliore amica e lui, loro che erano tutta la sua vita avevano nel suo cuore lo stesso posto, non c’era forse abbastanza spazio?? Non gli bastava quella metà dedicata solo a lui, doveva anche prendersi la metà di Kagome, di quella ragazza che con il suo sorriso sapeva ridarle il buonumore??

- Voi siete uguali io non ho preferenze, ma perchè mi fai questa domanda…..-

- Sono sicuro che se io ti avessi chiesto di non dire un mi segreto a Kagome tu prima o poi glie lo diresti….-

- No non gli e lo direi perché so che per te è importante…… ma tu veramente mi ritieni così….. mi ritieni una persona così meschina -

Era davvero arrabbiata e lei che si illudeva che lui l’avesse capita, che lui fosse stat0o il primo a comprenderla.

Si alzò senza nemmeno aspettare una risposta e fece per andarsene.

- Io non ti ritengo una persona del genere è solo che ho paura……. Paura che tu ti possa allontanare da me….. che tu te ne possa andare….. perché se te ne andrai…. Se te ne andrai io nn potrò sopravvivere……. Io ho bisogno di te mia piccola Sango-

La sterminatrice ci mise due minuti per riprendersi dallo shock lo guardò e si buttò tra le sue braccia per rassicurarlo

- Io non me ne andrò, rimarrò per sempre con te, qualunque cosa succede-

"Oh Sango…….. grazie di esistere"

L’indomani il gruppo partì di buon’ora Sango camminava vicino a Miroku e Kagome vicino ad Inuyasha, si guardarono e capirono, era sempre stato così tra loro.

Però l’hanyou si fermò, odore di demone ed infatti davanti a loro c’erano un sacco di demoni, di varie forme che si avvicinavano al gruppo, Inuyasha tirò fuori Tessaiga e con il Kaze no Kizu* ne uccise un bel po’. Un demone lo attaccò da dietro, non riuscì nel suo intento, venne colpito da una freccia, Kagome aveva ancora l’arco teso, guardò il suo Inuyasha e sorrise, L’hiraikotsu eliminò degli insetti che si avvicinavano pericolosamente e il monaco purificò dei demoni striscianti, il gruppo si guardò e incomincio a lottare ancora una volta, ancora insieme.

  • Vi ammiro….. per quanto soffriate continuate a lottare è per questo che ho scelto voi…. Ora andate ci rivedremo –

M: finitooooooooooooo

I: era ora non la smettevi più borbottavi e borbottavi perché nn sapevi che scrivere e mi hai svegliato maledetta mocciosa.

M: ci siamo alzati con la zampa sbagliata

I: NO E POI SMETTILA DI PARAGONARMI AD UN CANE

M: ok ^^ Inuyasha riporta il bastone

I: si bau ^^

M: come volevasi dimostrare ^^"""" Vi prego commentate in tanti per questo chappy

*taglio del vento

  
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