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Autore: Natalja_Aljona    14/08/2010    3 recensioni
Dal primo capitolo:
Il mio nome completo è Anna Revolution Nine Harrison Lennon Starkey McCartney...anche non in questo ordine, se preferisci.
Tutti, però, mi chiamano Anna, Annie, Annina...insomma, facciamo prima a dire che ognuno mi chiama come gli pare!
Guai, però, se provano anche solo a nominare il mio secondo nome...figuriamoci poi il terzo!
Revolution Nine...ma siamo sicuri che sia un nome??
Mammina, mammina cara...potevi darmi un nome in uno stato di maggiore lucidità, non credi?
Gliel'ho sempre detto...ma lei mi dice sempre che è un bellissimo nome e che dovrei esserne fiera...
Bene...visto che in teoria adesso dovrei presentarmi-e mi sto presentando...visto che brava bambina che sono?-, il mio nome è Anna Revolution Nine...ma chiamami Anna, d'accordo?
Vivevo a Liverpool fino a qualche anno fa, ma poi mamma ha fatto le valige e mi ha portata qui, a Parigi...Parigi mi piace, è molto bella...però...sai com'è...non è Liverpool!
Adoravo Liverpool, anche se ero molto piccola...quando ci vedremo mi ci porterai ancora, vero papà?
Viviamo poco lontano dal centro, in una casa abbastanza vecchia...diciamo pure che cade a pezzi!
Mamma, insieme ai suoi colleghi giornalisti, ci ha allestito la redazione del suo giornale.
“A Hard Day's Night”
E' un bellissimo nome, non credi?
Come la mia canzone preferita dei Beatles!
L'altra mia preferita è If I Needed Someone...non è stupenda?!
Quando ci vedremo convincerai George a cantarla per me tutte le sere, vero?
E se il mio papà fosse proprio George?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'With The Beatles'
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Doncha Bother Me, no more

(Oh, I said, I wish you were mine)


-Dhani Harrison- proferì una ragazza sulla ventina(diciannove anni, per la precisione) (Voce fuori campo-si legga: Marty travestita da voce fuori campo- : DETTAGLI!), camminando avanti e indietro su una delle piste di atterraggio “in costruzione” di un noto aeroporto.

-Sì, stella?-

-Stella sarà tua nonna!-

-No, lei si chiama Louise. Dicevi?-

La ragazza trasse un profondo sospiro, dopodichè si avventò sul ragazzo, lo afferrò per il colletto della camicia e lo sollevò a mezzo metro da terra.

-D-D-D-D-DHANI!-

-M-M-M-MMMARTY?-

-'DDDDDIOTA!-

-Scordato una “i”?-

-Capirai. Così suona più chic!-

-CCCCome vuoi, Mmmarty!-

In quell'esatto istante, però, un bieco blu si accostò alla ragazza, gli occhialetti tondi abbassati sul naso, la papalina pervinca foderata di pecora tibetiana calzata fino a coprire addirittura l'occhio destro e un sopracciglio inarcato.

Il sinistro, naturalmente.

-Pardon, Señorita...-

-Pardon 'sto paio di ciufoli, che volete?!- ruggì la ragazza, al culmine dell'esasperazione.

-Lei è qui- affermò il Bieco Blu con convinzione, allungando il collo per indicare la piattaforma di atterraggio intorno a loro.

-Interessante constatazione- commentò Martina, un attimo prima di esplodere nell'ennesimo attacco d'ira, ma venne fermata.

-Ma deve pagare il pedaggio. Señorita, l'aeroporto è stato rilevato. Io sono il Grande Bieco, governatore dei Biechi Blu spagnoli di Parigi, oltre che attuale padrone di questo aeroporto. Do you comprì?-

A quelle parole, Martina sbiancò.

Dhani tentò, invano, di mimetizzarsi con la pista d'atterraggio, infilando persino la testa nella sabbia cosparsa tra una pista e l'altra, ma gli andò male, perchè uno scarafaggio che passava di lì, nascosto anche lui tra la sabbia, gli si avvicinò e gli morse un orecchio.

-Ma perchè...- Martina prese in braccio il bieco blu, iniziò a tirare la cravatta di Dhani finchè il proprietario, ancora dolorante per l'incontro ravvicinato con il bacherozzo, non venne sbalzato via dalle mani della ragazza, che rimase quindi con l'accessorio in mano, e un Dhani lontano qualche chilometro, da qualche parte appeso alla torre di controllo. -Perchè non vi impiccate, caruccio?-

-Sono mortificato, Señorita, ma mi vedo costretto a rifiutare la sua proposta. Ad ogni modo, rinnovo la richiesta del pedaggio. Fanno centoventi sterline e non ne parliamo più-

In effetti, bisogna ammettere, il Grande Bieco non parlò più: Marty gli annodò la cravatta di Dhani così stretta che il Bieco si vide costretto ad imparare a respirare con le orecchie.

D'altra parte, aveva pensato all'ultimo momento, la Señorita poteva anche non pagare il pedaggio.

Del canto suo, Marty non poteva credere che il suo areoporto potesse essere stato venduto.

Chi aveva avuto il coraggio di farlo?

Chiunque fosse stato, non sarebbe certo stato abbastanza impavido da trovarsi nei paraggi della terribile Martina Harrison in un simile frangente.

Poi si voltò di nuovo verso Dhani, che nel frattempo aveva fatto ritorno dalla torre di controllo, guardandolo malissimo.

-Dhan, tu hai idea di cosa essere successo al mio, mio, MIO aeroporto adorato?!-

-Ehm...no, Marty, non ne ho idea-

-Ah, sì?? Male!!-

-Eddai, Mar...-

-Guardami negli occhi, Dhan-

Dhani la guardò con la coda dell'occhio, vagamente intimorito.

-Dici a me?-

-Guardami, Dhan-

Con quelle parole, afferrandolo per una spalla e facendolo ruotare su se stesso fino ad averlo davanti a se, Martina iniziò a scrutarlo.

Dhani cercava di tenere lo sguardo dritto davanti a se, con un'espressione a metà tra l'incuriosito e il confuso.

Martina impallidì. Non c'erano ormai più tracce di severità, nel suo sguardo.

Era confusa almeno quanto lui.

-Ehi, Dhan...- disse per rompere il ghiaccio, all'incirca qualche minuto dopo.

-Sì?-

-Vuoi sposarmi?-

-I...i...ioooo??- la voce di Dhani andava affievolendosi, il suo sguardo si addolcì.

-Ehi, ma dici sul serio??-

-Certo, pollo!!-

-Wow...- fu tutto quello che riuscì a rispondere il minore degli Harrison, mentre nei suoi occhi prendeva forma un'inspiegabile, ma dolcissima scintilla sognante.

-Tanto per mettere in chiaro le cose: se rifiuti, dico a quell'aereo di atterrarti addosso!- lo avvertì Martina, indicandogli un invisibile puntino in mezzo al cielo, che da un po'di tempo, a detta di Martina, ronzava intorno alla torre di controllo.

Ad un certo punto, però, il puntino sparì. Perchè non c'era nessun puntino.

-Ma...ma...non ce nessun aereo, là!-

-Appunto, ma tu...mi dici di sì lo stesso, vero?-stavolta era lei ad essere incerta, a lanciargli uno sguardo quasi implorante, mentre il cuore di Dhani, anche se lui non poteva accorgersene, se non grazie a una vaga, vaghissima consapevolezza, si stava sciogliendo.

-Ma...ma...non avrei dovuto chiedertelo io??-

-Sì, forse...ma io ti ho preceduto. E poi, suvvia, siamo in una società anticonformista, non è che tu...tu non nutri alcun pregiudizio nei confronti delle donne, vero, Dhan??-

-Ma figurati...mica è colpa mia se io sono più bello di te e sono un uomo, scusa!!-

-Ripetilo, Dhan-

-No...- sussurrò lui, timoroso.

-Ma va a farti amputare, razza di maschilista narcisista Harrison e...-

-Aspetta, aspetta! Da quando “Harrison” è diventato un insulto, scusa??-

-Da quando tu e tuo fratello...tu e tuo fratello... Insomma, da quando siete qua!-

-Ehm...qua dove?-

-A Parigi, tordo!-

-Ehi, modera i termini, torda!-

-Maledetto...-

-Maledetta...-

-Maledettissimo!-

-E va bene...-

-Mal...cosa??-

-Va bene, ti sposo!-

-Ma va a quel paese!-

-Oh, e va bene! Ma io ti sposo comunque, sappilo!-

-Ehm...Dhani? Questi sono ragionamenti troppo contorti anche per me, mi sa...-

-Già... Beh, allora sposiamoci e basta!-

-Se proprio lo vuoi...-

-Eri tu che lo volevi!-

-Perchè, tu no??-

-Ti prego, non ricominciamo...-

Marty si girò e gli sorrise.

-Ok! Allora ti sposo, maledetto Dhani Harrison!-

-Strega d'una Marty-Marty, allora ti sposo anch'io!-

-Ma questo era sottinteso...- e con queste ultime parole, poco sensate ma accompagnate dal più luminoso dei sorrisi della proprietaria d'aeroporti, ormai futura Martina Harrison, i due promessi sposi si recarono al villaggio dei Biechi Blu, ormai definitivamente installati-anche se a tradimento- nell'aeroporto di Martina.

Le ore volarono , tra i consueti litigi pre-matrimoniali e i frettolosi preparativi, finchè, finalmente, fu tutto pronto per la cerimonia.

-Voi- pronunciò solennemente il Grande Guru Blu.

Dhani strinse la mano a Marty, che nel frattempo era diventata dello stesso colore di un aereo della Wind Jet per l'imbarazzo.

Entrambi aspettavano che il Bieco pronunciasse le fatidiche parole, e di conseguenza la promessa, anche se quella in teoria avrebbero dovuto pronunciarla loro, ma Dhani le aveva detto di non preoccuparsi, se all'ultimo momento non avesse trovato il coraggio di dire proprio quelle parole, le avrebbe dette il Bieco Blu per lei, anche se, effettivamente, c'era il rischio di trovarsi poi sposati a un Bieco Blu, magari in un matrimonio a tre...ma era decisamente meglio non pensarci.

Entrambi aspettavano, ma furono sorpresi dall'arrivo di un altro Bieco Blu, stavolta travestito da Carlo Conti.

Anche lui, come era prevedibile, aveva qualcosa da dire.

-Voi, che cercavate di assomigliare a Brigitte Bardot-

Dhani aggrottò le sopracciglia, confuso.

Marty si limitò a grugnire, affermando di essere sicuramente più bella di Brigitte Bardot.

Dhani annuì, appallottolando mentalmente la foto di Brigitte che si trovava casualmente sul fondo della tasca del suo frac.

Peccato che le sue capacità di guru indiane fossero andate disperse e Marty avrebbe ugualmente trovato la foto, prima o poi.

Ma un Bieco Biechino(figlio del Grande Bieco, o forse il nipote?), che non voleva rovinare il matrimonio alla giovane futura Harrison, gli aveva tolto dalla tasca la foto della Bardot.

-Voi, che aspettate settembre per vedere i Migliori Anni presentato da Carlo Conti!-

Adesso Marty, per il prepotente colorito rossastro, ricordava più un aereo della Wind Jet in decollo, in preda ad una centrifuga di turbolenze sovrannaturali, sul punto di precipitare in un torrente infuriato, durante il Diluvio Universale, magari con la supervisione delle Sorelle Jones, le inafferrabili sorelle Jones, con cui non si poteva mai sapere.

Quello che si poteva sapere, adesso, era che se Marty avesse parlato, qualsiasi cosa avesse detto, l'aeroporto sarebbe crollato. Come minimo.

-Marty?- mormorò allora Dhani, che aveva scelto proprio il momento più critico della giornata, se non del decennio intero, per farle il discorso che da giorni si stava lavorando e che da altrettandi giorni, più per timidezza che per altro, proprio non riusciva a dirle. -Io non lo perchè ci stiamo sposando, però...sono contento. Di più. Ne sono più...più che felice.-

Marty impallidì, per la prima volta senza parole, per una volta, una volta sola, persino senza dettagli da aggiungere.

Senza parole, ma con un sorriso incomparabile.

Adesso lo sapeva, era proprio vero che gli Harrison inebetivano le persone. Era sleale.

-Davvero?-

-Lo giuro sul mio onore-

-Ma, Dhani, tu non hai un onore!- precisò, ridendo.

Dhani si morse il labbro inferiore, guardandola frustato.

-Tu dici?-


Take my time
I'll show you cloud nine
Take my smile and my heart
They were yours from the start



I'll see you there on cloud nine


-Voi, che sognavate un pigiama a zebre gialle e blu.- ricominciò il Bieco Carlo Blu, con l'enfasi di un venditore di pentole (rotte) porta a porta.

-Voi, che avreste dovuto impiccarvi alla nascita, ma che siete ancora in tempo per farlo adesso- aggiunse Martina, fulminando il Bieco Blu superstite con un'occhiataccia e successivamente anche il corteo di Biechi che si era formato dietro di lui.

-Voi, che sognavate le sorelle Jones quando Thief sognava di uccidere Brian e Zaz, sulla macchina del suo amato Zak Starkey, sognava di non avere ancora vent'anni-

-Voi, Sorelle Jones, che sognavate che non fosse stato proprio Dhani a inventare le vostre divise!-

Poi il Bieco Carlo si rivolse nuovamente ai due.

-Voi, Marty e Dhani, che sognavate di dirvelo da tanto tempo... e per tanto tempo i sogni non vi sono bastati. Voi, che siete Dhani e Martina Harrison, e che se crollerà l'aeroporto in questo momento sarà solo colpa vostra.-

-Voi, che ancora non lo sapete, ma che state vivendo i migliori anni della vostra vita.-

-Voi, che finalmente l'avete capito!-

-Voi che...e diglielo, diglielo!-

In quel momento, finalmente, il bieco blu travestito da Carlo Conti(qualcosa di meno macabro di Almost Blue*, comunque) si dissolse nell'aria, in una miriade di piccole e colorate bollicine dell'Acqua Lete(ehi...c'è nessuuuno?).

-Ehm...- incominciò Dhani, guardandosi le scarpe.

-Già...- continuò Martina, guardando il bacherozzo che zoppicava sulla scarpa destra di Dhani.

-Beh...ehi! Chi è quel piccione che...- adesso Dhani stava guardando la scarpa sinistra.

-Insomma...- adesso Martina gli aveva rubato entrambe le scarpe, in modo da costringerlo a guardare lei.

-Ehilà...- adesso Dhani la stava finalmente guardando, e lei moriva dal desiderio di mollargli uno schiaffo. Se non fosse stato che...

-Ecco, io... Io vorrei...-

-Tu vorresti una papalina foderata di pecora tibetiana, eh, Dhani, dillo che la vuoi!- attaccò il Bieco Blu delle televendite, implacabile.

Martina, in un attimo che si rivelò fatale, allungò una mano verso il Bieco e lo spiaccicò al suolo, ma solo dopo averlo doppiamente strangolato.

-Suvvia, non mi scocciare!-

A quelle parole, Dhani si allontanò immediatamente, anche se un po' triste.

-Ehi, Dhan, non dicevo a te...Tu cosa volevi dirmi?-

Dhani scosse forte la testa, arrossendo. Poi sospirò e, finalmente, riuscì a dirglielo.

-Ragazza, vorrei che tu fossi mia...-


You got into my life
I don't know how you found me, but you did
It stopped me heading someplace else
Took me a while to say
Wish you belong to me...







*Almost Blue: Libro terribile di Lucarelli di un assassino che prende ogni volta le sembianze della vittima-uomo o donna che sia- e che non mi ha fatto dormire la notte...xD





BLUE JAY WAY


Buonaseraa!!

Non mi sembra vero, sono riuscita ad aggiornare!!

Ehm...sì, so di essere discretamente imperdonabile... Tra la mancanza di tempo, i compiti, la matematica(soprattutto quella) e tutte le altre storie avevo un po' perso l'ispirazione, ma adesso, con questo capitolo, ho cercato di riprendere(più o meno) il filo del discorso...e ho deciso di riprenderlo da qui, dal matrimonio-non matrimonio di Marty e Dhani!

Oddio, mi sembra di aver ripreso una parte di vita...ero troppo affezionata a questa storia, nonostante tutto! XD

Mi ricorda tanto gli inizi degli inizi, quando ho conosciuto tutte voi...anzi, mi sa che questa è stata la mia prima vera storia(sicuramente la prima che ha avuto 121 capitolo, contando tutte e tre le storie xD) e quindi mi mette sempre un po' di malinconia, ma bando ai sentimentalismi(proprio perchè altrimenti la voce fuori campo censura l'angolo dell'autrice, ecco tutto xD).

Insomma, non so bene quando riuscirò ad aggiornare di nuovo-anche se spero presto, molto presto- ma sono contenta di averlo fatto oggi ;)

Ecco, in questo momento sta venendo giù un diluvio universale(e domani devo pure star fuori tutta la giornata...brr!), da mezz'ora Mick mi sta rintronando con la sua versione di “I wanna be your man”(non che abbia Michelino in casa, anzi... ma è stato lui a suggerirmi il tema del capitolo, quindi...W Mr Aspirina!).

Anzi, in questi giorni sono fissata come non mai con Aftermath, ma lasciamo perdere e passiamo alle recensioni, che è meglio... ;)


Zazar: Zazy Jones!! Stanotte ti ho sognato! Ventinovenne, ma ti ho sognato xD Vabbè, ti ho scritto tutto sulla recensione di “California Sun”, non lo riscrivo prima di sembrare(e non solo sembrare) sclerata del tutto...xD Oh, noto che è piuttosto lunghina la lista dei tuoi “amanti”! Povero Zaky, che è l'ultimo della lista... Ma stai tranquilla, il cuore frantumato di Georgino si aggiusterà presto, anche grazie a Malin...(e a me? No, perchè a me no??) (Voce fuori campo: perchè tu sei l'autriceee!!) (Ma non sono solo l'autrice, insomma!!) Ok, lasciamo perdere...anch'io amo gli squali, sisi. Mi sono sempre piaciuti, non so bene perchè...ma non potevano mancare nel capitolo ;) E certo che mi sono mancate le tue scenette con Zaky!! Anche per questo non vedo l'ora di leggere la tua recensione, che presto tu e Zaky tornerete “alla ribalta” nei prossimi capitoli ;) Grazie per la recensione e spero che ti sia piaciuto il capitolo(e che sia piaciuto anche a Zaky, sì)!! *Zaky si sente di nuovo amato* ;)

Thief:Eh sì, ha una strana filosofia di vita quella ragazza...saranno abitudine atzeche? Forse si deve proprio sposare uno come George Francisco Pizarro ;) E non è l'unica che lo vorrebbe...ma lasciamo perdere, di nuovo! XD Sì sì, povero Georgino...ma vedrai che Malin troverà il modo di consolarlo, nei prossimi capitolo...e se non lo fa lei, anche se a malincuore, incarico voi sorelle Jones! ;) Grazie per la correzione, infatti quando ho rivisto la pubblicità me ne sono accorta...xD Poveretto davvero, però...mia mamma, che adora(ed è dire poco) George Clooney(siamo fissati con i George, in famiglia) dice sempre “Oh, povero George!” e a quel punto io(che sono sempre tra le nuvole, per non dire “on Cloud Nine”) mi volto di scatto, al solo sentire il nome “George”... mentre mio padre, invece, che adora Nespresso e i pianoforti, è più dispiaciuto per il pianoforte che per George xD E dopo questo brillante quanto inutile discorsetto, ti ringrazio per la recensione e spero che ti sia piaciuto il capitolo ;)

Marty: Mi sa che da quando hai scritto la recensione due settimane sono più che passate...(Voce fuori campo: tre mesi. TRE MESI!)...quindi tu e Dhani siete più che sposati, ormai, e ne è un ulteriore conferma questo capitolo ;) Quindi, auguri e...Biechi Blu maschi! (meglio non indagare sulla “profondità” di questa frase, va...).

Prossimamente anche quello di George e Malin :)

Bene, grazie per la recensione e spero tanto che il capitolo del tuo matrimonio, anche se in gran ritardo, ti sia piaciuto ;)



A presto!!

Marty ;)



*Just take or leave it, it's just my life...;)*

  
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