“È partito per l’Italia”

Per capire mi bastò un battito del mio cuore.

E sentii la voce di Edward, ma non era l’imitazione perfetta delle mie allucinazioni. Aveva il suono debole e anonimo dei ricordi. Però le sue parole bastarono a sbriciolarmi il petto e a riaprire la voragine. Venivano da un tempo in cui avrei scommesso qualsiasi cosa sulla sincerità del suo amore per me.

Be’, non sarei mai riuscito a vivere senza di te, aveva detto, in quella stessa stanza, mentre vedevamo morire Romeo e Giulietta. Ma non sapevo come avrei fatto…sapevo di non poter contare su Emmet e Jasper…perciò ho pensato di andare in Italia, a scatenare l’ira dei Volturi…i Volturi non vanno irritati…A meno che non si cerchi la morte.

Ma quel tempo non esisteva più.

Tu non sei la persona giusta per me, Bella, aveva detto andandosene. A quale Edward dovevo credere? A chi dovevo credere?

Forse Alice aveva ragione, forse mi amava ancora e io ero l’unica che poteva salvarlo.

O forse aveva ragione Jacob, non dovevo rischiare la vita per qualcuno a cui non interessava più niente di me.

Avevo bisogno di riflettere. Uscii da casa mia e mi sedetti su una pietra al limitare del bosco, forse quel posto mi avrebbe fatto scegliere la cosa migliore, sembrava una giusta via di mezzo tra la mia vita e Edward, era in quel bosco che mi aveva detto che non mi amava più.

Fu più forte di me, scoppiai a piangere, a quanto pare non potevo essere pronta ad affrontare una decisione del genere senza prima essermi sfogata.

Inconsciamente cominciai a ripensare a tutto ciò che avevo passato con Edward, ma dovevo fermarmi, sapevo che se avessi ripercorso tutti i momenti belli avrei sofferto ancora di più perché ad un certo punto i ricordi sarebbero finiti…

Non riuscivo a fermarmi, ma eccolo lì, un nuovo personaggio appare nei miei ricordi, o almeno nuovo fino a quel momento. Jacob. Il mio sole in quei momenti bui. Spesso mi sono chiesta per cosa sarebbe valsa la pena vivere se non ci fosse stato lui.

E adesso dovrei andare a salvare Edward per tornare e non vederlo mai più? O dovrei rimanere qui con lui e lasciare Edward al suo destino? Perché devo scegliere? Come posso scegliere?

Non potevo vivere né senza uno né senza l’altro…

Ma d’altronde io una vita senza Edward l’avevo già vissuta, era quella senza Jacob a spaventarmi, non sapevo come avrei reagito alla sua mancanza…

Non potevo perderlo, non dopo tutto quello che aveva fatto per me benché non meritassi tutto il suo affetto. Ero corsa da lui solo per trovare un modo di “rivedere” Edward, tuttavia lui mi ha aiutato e mi ha accolto come un’amica senza preoccuparsi delle mie ipocrite intenzioni…chissà se ne era a conoscenza… Forse si, non potevo nascondergli nulla, non a lui.

Ma a me cosa cambiava se Edward fosse morto? Doveva essere come se non fosse mai esistito, no? “E così sia!” mi dissi.

Finalmente anch’io potevo fare qualcosa per gli altri, qualcosa per Jacob, per ripagarlo di tutto l’aiuto che mi aveva dato.

Corsi in casa, mi gettai tra le braccia del mio licantropo e lo baciai. Non era un bacio freddo e “annebbia-mente” come quelli di Edward, era diverso, ma sapevo che in questo modo sarei riuscita a dimenticarlo, o almeno a chiudere in un cassetto il capitolo vampiro.

Alzai lo sguardo e vidi Alice con un’espressione mista tra lo schifato e il preoccupato, la guardai e le dissi: “Scusa…Ma ci sono alcune promesse che vanno mantenute”.