Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: Eriss    15/08/2010    5 recensioni
Tutto comincia con una lettera: una lettera destinata a Rima. Appena arriva al Collegio Cross, la ragazza si rifugia in camera sua e la apre. Ciò che non avrebbe mai immaginato si sta avverando e lei non può permettere che accada, non vuole. Il contenuto della lettera non lo rivela a nessuno, ma sa che presto o tardi la verità verrà a galla. Una notte, silenziosa, fugge dall'Accademia. E' consapevole che d'ora in poi la sua vita non sarà più la stessa e prende una decisione: andare in contro al destino, per cambiare ogni cosa. Rima combatte disperata contro il tempo che continua a scorrere, inesorabile, alla ricerca di un nemico sempre più sfuggente e invisibile. Ma il destino per lei ha in serbo delle sorprese e non tutto è come appare... Dietro le quinte della sua vita, e non solo della sua, strani filamenti cominciano a intrecciarsi in un oscuro ed indecifrabile gioco...
[Sospesa] Revisione dei capitoli in corso.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Rima Toya, Senri Shiki
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Lullaby


















Capitolo 1: Why This Letter... ?  


La luna illuminava con la sua pallida luce il viso di una ragazza, freddo e un po' assente.

Rima chiuse gli occhi per qualche secondo, poi li riaprì immediatamente.
Scese dal davanzale della finestra e la aprì.
Gettò un'occhiata veloce alla stanza e poi si butto giù dalla finestra.
Atterrò in ginocchio, ma senza che il minimo livide potesse ferire la sua bianca pelle.
Si guardò intorno e si diresse verso il bosco dell'Accademia.
Camminò per una buona decina di minuti e quando si fermò, salì su un albero, agile come un gatto.
Si sistemò su un ramo molto in alto e molto robusto e grosso.
Si sedette con la schiena contro il tronco e socchiuse leggermente lo sguardo.
Quella sera non aveva voluto andare alle lezione che si sarebbe tenuta.
Così aveva deciso di starsene un po' da sola, lontano dalle aule e dai dormitori.
Il bosco dell'Accademia era il posto adatto per quella piccola fuga e senza che nessuno potesse disturbarla; non che in genere stesse sempre molto a contatto con le persone, giusto quel tempo in cui doveva essere a lezione e quando faceva servizi fotografici, altrimenti passava quasi tutto il suo tempo chiusa nella sua stanza o in luoghi in cui nessuno sarebbe venuto.
Purtroppo, però, quella notte, due ragazze della Day Class si aggiravano per il bosco.
-Ehi, ehi, senti! Hai visto com'era carino oggi Aidoh?-
-Sì, è vero! Però io preferisco Kain! Lo trovo più attraente!-
-Bhe, non si può dire di no, ma il mio preferito rimane sempre e solo Senri! E sappi che lo chiamerò sempre e solo Senri! A differenza di tutti gli altri che lo chiamano Shiki!-.
Rima tese le orecchie e l'esclamazione della ragazza su Shiki, le diede un fastidio immane.
Come si permetteva quella di giudicare Senri senza nemmeno conoscerlo?!
Nonostante tutto, però, il suo bellissimo viso non tradì nessuna emozione, immobile e quasi duro, agli occhi di chi non la conosceva.
Ma le sue iridi erano sempre così.
Lei infondo amava la impenetrabilità che avevano i suoi occhi celeste scuro.
Nessuno riusciva mai a capire se era arrabbiata, ferita o felice.
E quasi nessuno cercava di farselo spiegare o comunque capire.
Quasi per tutti era così, eccetto, quell'unica persona che, nella cerchia della gente che cercasse di capirla, la conosceva veramente, per Shiki.
Lui era l'unico che aveva la capacità di capirla quasi sempre.
Rima non lo odiava per questo, infatti era l'unico a cui permettesse di capirla in alcune situazioni.
In altre nemmeno lei riusciva a capire come facesse a comprenderla e farla sentir meglio con Quegl'occhi indaco misteriosi.
Le ragazze continuarono a ridere, senza nemmeno accorgersi della presenza di Rima, che seduta sull'albero era seriamente infastidita da tutte quelle cazzate che esclamavano quelle due umane.
Voleva andarsene, però, se l'avrebbe fatto l'avrebbero vista e lei non voleva.
Un dolce aroma, le solleticò l'olfatto acuto.
Inspirò l'aria profondamente e dopo alcuni istante, riconobbe il profumo che tanto cercava di individuare e classificare tra quelli conosciuti.
Era quello di Shiki.
Sentì il suo passo felpato avvicinarsi.
Le due ragazze, intanto, erano corse via veloci e l'avevano lasciata sola, o quasi...
Senri si fermò di fronte all'albero e puntò lo sguardo verso l'alto.
Rima abbassò il suo, sentendosi osservata e anche nell'oscurità, riconobbe quegli occhi meravigliosi.
Si fissarono alcuni istanti e poi Shiki salì con un salto sull'albero, raggiungendo Rima.
Si sedette di fronte a lei e guardò verso terra.
Non c'era nessuno, meno male.
-Che ci fai qui?-.
La voce di Rima suonava tagliente, infastidita, quasi.
Senri la fissò intensamente e poi scrollò le spalle.
-Non avevo voglia di stare a lezione. E tu? Credevo che fossi ad una sfilata-
-No-.
Il ragazzo la guardò un'ultima volta e poi saltò sul ramo affianco al suo e si stese, incrociando le braccia dietro la nuca.
Chiuse gli occhi e si rilassò.
Si alzò un lieve vento e i capelli rossicci di Shiki si mossero, scompigliandosi lievemente.
Rima lo guardò e l'unico pensiero che le venne in mente fu: "Quanto è bello...".
Ma subito distolse lo sguardo, puntandolo sulla luna, che da quell'altezza si vedeva perfettamente.
-Non volevo venire perché volevo stare sola...-, mormorò, con lo sguardo perso tra il cielo blu.
Senri aprì un occhio e spostò il viso verso di lei.
Fece per alzarsi, ma la ragazza lo precedette con una frase.
-... Ma tu sei un eccezione...-, concluse la frase di prima, senza il minimo imbarazzo colorato sulle gote.
Shiki la guardò incatenando gli occhi di entrambi in una morsa piacevole.
Distolse gli occhi quasi subito e si risdraiò.
Rima lo osservò di sfuggita e poi chiuse le palpebre.
"Questa è la mia dolce buona notte...", pensò prima di addormentarsi.


La mattina dopo, aprì i grandi occhi celesti, spalancandoli.
Aveva appena fatto un brutto sogno.
Mosse una mano da sotto il cuscino e sentì qualcosa di leggermente ruvido.
Si voltò verso di esso e lo alzò, scoprendo un bigliettino.
«Voltati verso il comodino».
La ragazza capì immediatamente di chi era quel biglietto.
Non avrebbe mai potuto dimenticare quella scrittura raffinata e delicata che disegnava sulla carta ideogrammi perfetti.
Quel bigliettino era di Shiki.
Tra i suoi pensieri si fece posto immediatamente l'immagine del ragazzo mentre la fissava lo scorso pomeriggio.
Erano andati al solito appuntamento per i servizi fotografici.
Il coordinatore aveva chiesto, anzi, ordinato, se si potevano sedere sopra una panchina e se si potevano abbracciare.
Shiki aveva circondato la vita di Rima con un braccio e lei aveva affondato una mano tra i suoi capelli, morbidi e lisci.
Si dovevano fissare intensamente, era questo l'ordine del coordinatore.
Non erano rimasti molto in quella posa, ma quei pochi secondi erano bastati per leggere nelle loro menti lo stesso, identico, pensiero.
A Rima era rimasto fisso nella mente quel viso e quello sguardo penetrante.
"Shiki mi ha guardata come sempre", pensò dentro di sé, ma una vocina ribatté qualcos'altro.
«Non è vero. Ogni suo sguardo è unico, ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo. Anche se ti può sembrare uguale, non lo è. E ricordati una cosa importante, Rima: quello sguardo lo dedica solo a te, per cui tienilo a mente e ricordatelo»
"Stronzate"

«Non è vero e tu lo sai
».
Sbatté alcune volte le palpebre e scacciò quella terribile voce che la tormentava.
"Non è così e so benissimo che è solo un banale sguardo, nient'altro".
La vocina di poco prima sembrò che stesse per risponderle, ma lei la scacciò violentemente, scrollando il capo.
Poi si voltò verso il comodino e vide un pacchetto di Mikado poggiato sopra.
Lo fissò per qualche istante e ne accarezzò lievemente la superficie.
Tolse lentamente la mano e chiuse gli occhi, riappoggiando la testa sul cuscino, addormentandosi tranquillamente, senza che quella maledetta vocina la disturbasse.
Un po' di ore dopo si svegliò, abbastanza riposata.
Sbatté alcune volte le palpebre, infastidite fortemente da tutto quel sole.
Le chiuse velocemente e si tirò le coperte fin sopra la testa e si raggomitolò su se stessa.
Il dolce tepore che avvolgeva il letto era così piacevole che avrebbe volentieri dormito ancora per tutto il giorno.
Una mano la scosse delicatamente.
Lei mugolò infastidita e scostò la mano, ma quando avvertì il freddo di quella mano, capì subito che era quella di Senri.
Shiki fece per ritirare la mano, ma Rima la tenne stretta e la scaldò velocemente.
Quando avvertì che era calda, la lasciò andare e, lentamente, fece emergere la sua testa da sotto le coperte.
Shiki la fissò quasi con dolcezza e le porse un bicchiere d'acqua con una pastiglia ematica già sciolta dentro.
La ragazza fece segno verso la finestra e il vampiro si alzò, andando a tirare completamente le tende sulle due finestre.
-Grazie...-, bisbigliò Rima.
Poi prese il bicchiere e lo bevve lentamente.
-Tra mezz'ora dobbiamo andare. Credi di potercela fare in 30 minuti?-.
Rima annuì e appoggiò il bicchiere sul comodino.
Shiki si alzò dal letto e uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Quando fu fuori, si appoggiò contro la porta a braccia conserte e chiuse gli occhi, aspettando Rima.
La ragazza attese qualche istante e poi si alzò dal letto.
Preparò i vestiti da indossare e poi si tolse la camicia da notte.
Si vestì abbastanza velocemente e poi si pettinò per qualche minuto i capelli.
Quando sentì che non avevano neanche un nodo, prese i suoi lacci neri e si fece le sue solite code.
Si guardò di sfuggita allo specchio e indossò velocemente il capotto.
Inspirò profondamente e poi sfiorò la porta, delicatamente.
Shiki riaprì gli occhi e comprese che Rima aveva finito di vestirsi.
Si scostò dalla porta e la aprì.
La vampira uscì e prese il suo ombrello rosa chiaro.
Senri le si affiancò silenzioso e percorsero il corridoio, non incontrando nessuno, ovviamente.
Chi mai si sarebbe svegliato alle 16 del pomeriggio con il sole che c'era?
Aidoh no di certo!
Ma loro dovevano andare al lavoro e per cui dovevano svegliarsi prima degli altri, a volte.
Uscirono dall'Accademia senza trovare, fortunatamente, nessuna ragazza o ragazzo della Day Class.
Fuori dal College c'era ad aspettarli il Direttore sulla solita macchina.
Routine uguale, solita, troppo noiosa spesso.
I due vampiri entrarono in macchina velocemente e si sedettero vicini, come sempre.
-Buon giorno, ragazzi!-
-Buon giorno-, rispose Rima.
La vampira, notando che gli attimi passavano e il compagno non salutava, gli assestò una leggera gomitata nel fianco.
Shiki si voltò e si riscosse, salutando il Direttore.
-Oggi non sei molto presente Shiki. Qualcosa non va?-.
Rima ripensò alla frase del Direttore «Qualcosa non va?».
"Che cazzata", pensò.
Come se Shiki avrebbe risposto veramente o comunque qualcosa di alternativo alla solita e classica risposta «No, nulla».
E difatti.
-No, nulla-.
Il Direttore sospirò e lo guardò.
-Oh, Shiki, Shiki! Cosa devo fare con te!-.
Il ragazzo rimase in silenzio e poi chiese -Per quale ragione è qui anche lei?-.
Il Direttore sembrò riscosso da un pensiero che stava formulando.
-Ah, giusto! Veniamo a noi! Perché sono qui? Bella domanda...-, rispose l'uomo con fare misterioso.
Che di misterioso non aveva nulla, secondo Rima.
Effettivamente al Direttore piaceva rendere misteriosa la discussione e lasciarla in sospeso molte volte.
E questo faceva arrabbiare sia Shiki sia Rima.
Perché quel maledetto umano non andava subito al sodo?
-Ecco la situazione, ragazzi. Due dei nostri modelli migliori sono dovuti partire per una questione urgente e non torneranno prima di 2 mesi. Ora, il punto è questo. Ciò che vorrei dire io è che...-, interruppe la frase, tossendo leggermente, per creare suspance.
-Ciò che voglio dirvi è che dovrete venire più spesso. Adesso fate 2 volte alla settimana, giusto?-.
I due vampiri annuirono insieme.
-Molto bene. Da settimana prossima dovrete venire 3 o 4 volte la settimana, esclusi ovviamente il sabato e la domenica. Mi dispiace molto ragazzi, ma non ho trovato una soluzione migliore di questa. Perdonatemi!-
-D'accordo-, rispose Shiki. -Per me non ci sono molti problemi, ma non posso assicurarle che verrò a tutti i servizi-
-Per me è la stessa cosa, però cercherò di essere il più presente possibile-
-Oh, grazie, ragazzi! Siete due modelli fantastici!-.
I due lo guardarono e annuirono.
Dopo qualche minuto, arrivarono agli studi e rimasero lì fino alle 19.
Alle 19:30, fortunatamente, riuscirono a tornare all'Accademia, divincolandosi da tutti quegli umani e dal Direttore che non smetteva un momento di complimentarsi con entrambi.
Rima si rifugiò immediatamente in camera sua.
Si tolse gli stivali e il cappotto e li lasciò sulla scrivania con noncuranza.
Si avvicinò al letto e, con suo grande stupore, trovò una lettera e un bigliettino sopra il mobile.
Si sedette sul letto e prese il biglietto, leggendolo.
«È arrivata questa lettera poco prima che tu tornassi dal lavoro e così ho pensato di portartela in camera.
Scusa se sono entrata senza il tuo permesso nella stanza.
Ciao, ben tornata.
Ruka
».
La ragazza appoggiò la lettera sul comodino e prese la lettera.
Guardò sul davanti, ma non trovò il mittente, così decise di aprirla.
Il frusciare della carta fra le sue mani le diede un attimo di agitazione, così come il ricordo di Shiki che le aveva detto quando erano entrati nell'Accademia.
"Ho uno strano presentimento. Credo che stia per succedere qualcosa di brutto...".
Deglutì un pochino preoccupata e aprì bene il foglio.
Non era molto lunga la lettera, però sembrava che quelle poche parole potessero essere orribili.
Prese un lungo sospiro e cominciò a leggere.
 
Cara Rima, ciao.

È tua madre che ti scrive, dopo un po' di mesi.
Come stai, tesoro?
Innanzitutto volevo sapere le tue condizioni e poi chiederti come stava andando il lavoro.
I tuoi servizi fotografici si svolgono bene o c'è qualche problema?
Comunque, tralasciando queste cose, volevo parlarti di una cosa molto importante.
Come ben sai, tra 2 anni sarai maggiorenne e dovrai ritornare a casa.
Ormai stai diventando grande e devi cominciare a conoscere un po' più la politica del Governo e frequentare molto più spesso feste e riunioni tra i nobili.
Ovviamente nel programma del tuo College queste cose sono inserite, dato che sei una vampira nobile e di ceto sociale molto alto.
Oltre a questo, saprai bene che tra 4 anni dovrai sposarti.
In questo periodo, ma anche anni indietro, abbiamo avuto buoni rapporti con il casato Hirohami e loro hanno un figlio maschio.
Mi sembra che te l'abbia già presentato.
Si chiama Takashi.
Te lo ricordi? Quel bambino con cui a volte passavi il tempo da bambina.
Io e tuo padre abbiamo deciso, con il consenso molto gradito del casato Hirohami, che ti sposerai con lui.

Rima sgranò gli occhi, stupefatti e increduli.
"Cosa?! Loro mi vogliono far sposare Takashi?!", pensò, sbattendo le palpebre, cercando di convincersi che era tutto un sogno e che non era vero.
La realtà , però, era quella, purtroppo e non c'era rimedio a ciò che era stato deciso.
Sbatté nuovamente gli occhi e poi, inspirò, cercando di trovare il coraggio per continuare a leggere la lettera.
Con una forza di volontà incredibile, avvicinò il viso al foglio e continuò a leggere le poche righe rimaste.

Questa è la nostra decisione e Takashi ne è molto contento.
Oltretutto, ha detto delle cose magnifiche nei tuoi confronti e io e tuo padre siamo certi che sia un ottimo marito.
Spero vivamente che lo sarai anche tu, Rima.
Le nozze sono previste per il 10 Maggio, tra 4 anni, ma poi ti spiegheremo meglio i particolari quando tornerai a casa.
Tra 2 giorni arriverà una macchina che ti riporterà a casa.
Siamo tutti molto felici e ansiosi di rivederti!
Un bacio grande, tesoro.
Ci vediamo tra 2 giorni.
La tua mamma

Rima lasciò cadere il foglio a terra, sconcertata.
L'unico pensiero che riuscì a formula prima che la sua mente si offuscasse fu : "Perché questa lettera... ?".


















Ciao ^^

Anzi, sarebbe meglio dire buona notte, sono le 2:15!
Allora, dunque...
Sono tornata con una nuova storia e questa volta un po' diversa dalle altre!
È una long-fic ed la mia primissima su Vampire Knight!
Spero che l'idea sia abbastanza buona e spero veramente che piaccia!
Fatemi sapere perché così so se continuarla oppure no!

Un bacione grande!
E... Buona notte a tutti XD
   
 
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