Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: _lullaby    16/08/2010    3 recensioni
Mary e Paul. Due anime legate indissolubilmente da quel tipo di amore forte, doloroso, che non lascia tempo ai dubbi o ai ripensamenti: dopo 5 mesi di lontananza l'uno dall'altro e una lettera ricevuta, i ricordi nella mente di Mary tornano più forti di prima e con essi anche il passato. Un passato che non perdona mai.
(Dal capitolo 1)
"-Paul tu sai che cos’è l’amore? – chiedo accendendomi una sigaretta.
-E’ una forza incontrollabile che attira indissolubilmente due persone, portandole verso la felicità o verso…
-… la rovina? – suggerisco.
-Già. Passami una sigaretta per favore.
-E se invece – domando io, passandogli il pacchetto di Marlboro – fosse qualcosa di più?
-L’amore dici? – chiede lui, con frenetiche boccate di fumo.
-Esatto.
-Cioè?
-Qualcosa di scritto, alla quale non puoi sfuggire neanche volendolo.
Lo sguardo di Paul assume un’aria stranamente divertita.
-Mary tu lo sai che non credo minimamente al destino.
-Infatti era solo una supposizione caro Paul, ma… Nel caso fosse realmente così. Che faresti?
"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ormai manca poco per la nostra tournée mondiale, soltanto qualche giorno e già sento l’adrenalina scorrermi dentro le vene. Il film è stato ultimato ieri, il tempo del montaggio e sarà pronto per luglio, il mese scelto per l’anteprima. Sono un po’ nervoso, è la mia prima esperienza in campo cinematografico e ho paura che la gente possa non apprezzare i numerosi sforzi che abbiamo fatto per riuscire a compiacerla. John continua a ripetere che per avere questa fama ci siamo dovuti vendere alla massa, ma sinceramente non ci vedo nulla di male in questo. Per poter avere tutto questo abbiamo bisogno della massa, chiamiamola “linfa vitale”. Senza di essa saremmo soltanto quattro stupidi ragazzi di Liverpool che si divertono a fare un po’ di rock ‘n’ roll. Quando gli ho detto questo, John mi ha risposto con un’alzata di spalle e mi ha detto che “ad Amburgo era tutta un’altra cosa”, da un lato gli do anche ragione. Lì la musica la sentivamo scorrere dentro le vene, fino all’ultima nota soltanto che adesso abbiamo un pubblico capace di apprezzare le nostre canzoni e di capirle! E Mary ormai è cambiata, totalmente.
Ha sempre paura che io l’abbandoni per qualche fan scalmanata o che altro, sembra quasi che non mi creda neanche quando le dico che l’amo e che non farei mai niente del genere. Nei suoi occhi vi si legge sempre un’ansia incommensurabile.
Sento che la sto perdendo ogni giorno di più e non posso fare niente per evitarlo. Non esiste niente di più frustrante che questo.
Qualcuno bussa alla porta, i tre tocchi leggeri mi fanno già intuire chi possa essere e perciò apro la porta senza problemi. Mary entra velocemente, posando la borsa su una sedia lì vicino, io invece resto qualche secondo con la testa fuori per vedere che cosa accade e tante ragazze, non saprei dire con certezza il numero forse una ventina, iniziano a salutarmi e mandarmi baci. Io ricambio questo loro affetto smisurato con un gesto della mano e rientro dentro casa, dove trovo Mary con una sigaretta ancora spenta in mano, con cui gioca nervosamente. Accavallando le gambe, i suoi piedi si muovono freneticamente, come in preda ad uno strano nervosismo.
-Che succede? – le domando, prendendole la sigaretta e poggiandola su un tavolino.
-Che cosa succede Paul? Succede che non posso avvicinarmi neanche alla tua casa senza che queste scalmanate inizino ad insultarmi o prendermi per i capelli! Non vogliono neanche che ti tocchi!
-Lo so, è esagerato ma prova a farci l’abitudine! Vedrai che quando capiranno che non ti infastidiscono le loro minacce ti lasceranno stare!
-Paul a me fa stare male questa situazione lo capisci? Quand’è stata l’ultima volta che siamo usciti da soli senza nasconderci come dei fuggiaschi?
Resto in silenzio per qualche secondo. Ha ragione, è da molto che non usciamo senza trovarci immersi dalle fans ma non posso farci niente, è questo il prezzo per la popolarità.
-E’ questo il prezzo per la popolarità Mary – ripeto – devi farci l’abitudine.
-Farci l’abitudine? Ma riesci a sentirti quando dici queste cose? Io non posso farcela, mi fa stare male ogni giorno che passa. Vivo con l’ansia che tu possa abbandonarmi, per qualcuna di loro magari, che ti capiscono e possono supportarti meglio di me! Io sono debole Paul, vivo aggrappata all’amore della gente e il tuo è quello da cui traggo più forza, se tu mi lasciassi io… Morirei. – e inizia lentamente a piangere, fino a singhiozzare sempre di più.
Prendo un fazzoletto e glielo porgo, mentre lei delicatamente inizia ad asciugarsi gli occhi ormai umidi.
Preferisco guardare la punta delle mie scarpe piuttosto che guardarla in viso, ho sempre odiato vedere le donne piangere. Riescono sempre a farti sentire così colpevole. Ma quando è troppo è troppo.
-Mary, basta adesso. Sono davvero stufo di questo tuo atteggiamento! Ti comporti da bambina e non lo vedi neanche! La donna di cui mi sono innamorato perdutamente non era così, sapeva ascoltare e soprattutto la sua mente razionale le permetteva di capire ciò che era giusto e ciò che non lo era. Non mi sono innamorato di una ragazzina viziata che non riesce a credere al proprio amato, neanche quando le giura che le sarà sempre fedele. La gente non è mai morta per amore e anche se ti lasciassi tu vivresti lo stesso, esattamente come hai fatto prima di conoscermi.
Lei mi guarda tra lo sconcertato e l’incredulo, non si aspettava quelle parole così dure da parte mie. Si alza compostamente, prende la sua borsetta e si dirige verso la porta.
-Comunque sono venuta soltanto per dirti che domani verrò allo studio insieme ad una mia amica. Ci vediamo domani, grande star. – mi dice per poi sbattere la porta violentemente e andarsene. Mi dirigo velocemente verso la finestra e la vedo, nel suo completino di cenere di rose, mentre va verso il cancello per aprirlo con la stessa forza con cui pochi secondi fa ha chiuso la porta di casa e in un attimo si trova sommersa da alcune ragazze che la prendono per i capelli e la gettano per terra. Esco velocemente ma la figura di Mary si alza senza problemi e fugge via come se non fosse mai successo niente. Le ragazze di prima mi sommergono con le loro mille braccia, cercando di catturare pezzi di me, ma il mio sguardo segue quella donna dalla camminata rapida, che stringe i pugni con forza e che lascia dietro di sé una scia di tristezza mista a rabbia.

Il giorno dopo mi risveglio nel mio letto con un fortissimo mal di testa, probabilmente per la notte passata senza riuscire a dormire, e riesco a vestirmi con molta fatica. Ho fatto di nuovo quel sogno stanotte.
Un’ombra, sembra sempre quella di una donna, mi chiama anzi urla il mio nome e mi tende la mano. Nel momento esatto in cui io tento di toccarla, l’ombra svanisce del tutto ma la sua voce echeggia ancora nell’aria facendomi venire i brividi. E’ stato… Dal giorno in cui ho conosciuto Mary ed Ellie che mi tormenta. E’ una voce dolce, calda ma allo stesso tempo riesce a contenere una forte carica di paura. Il getto di acqua fredda che esce dalla doccia riesce a schiarirmi totalmente le idee e a liberarmi dalla morsa del mal di testa, permettendomi di pensare a mente più lucida. Controllo l’orologio e mi accorgo subito di essere in ritardo, perciò prendo in fretta il capotto ed esco. Saluto con un cenno della mano le poche ragazze che di solito ci sono di mattina presto ed entro in macchina, in pochi minuti sono già arrivato ad Abbey Road dove trovo George a fumarsi una sigaretta sugli scalini dell’edificio. Lo saluto con una pacca sulla spalla ma mi sembra parecchio giù di morale, perciò mi siedo accanto a lui.
-Che succede Geo? Qualche problema con Ellie? – chiedo immediatamente.
-No, con lei va tutto bene.
-E allora?
-Il problema sono io.
-In che senso?
-Ti ricordi quella bellissima ragazza che mi ha fatto conoscere John sul set?
-Miss Boyd? Certo che ce l’ho presente, è davvero una bella ragazza!
George sospira e continua a fissare il vuoto per qualche secondo prima di riprendere a parlare.
-Penso di essermi innamorato di lei.
-Ma non fare lo scemo! Ed Ellie?
-Per lei provo soltanto affetto, un po’ come quello di un fratello verso la propria sorella. Con Pattie è diverso, lei riesce a farmi sentire diverso e non soltanto un… Rimpiazzo, non sono stupido! Sì Paul, credo davvero di amare Pattie.
-Ma vi conoscete appena!
-Mai sentito parlare delle “anime in contatto”?
-Sinceramente no.
-Me ne ha parlato un tizio una volta, si dice che quando due persone destinate a stare insieme si incontrano, le loro anime inizino a vibrare. E l’ho sentita! Ho sentito la vibrazione Paul!
-Sicuro di non aver lasciato uno dei tuoi soliti giochini con la vibrazione dentro la giacca vero? – domando subito, sorridendo.
-Sempre scettico eh? Te lo giuro, ho sentito le nostre anime entrare in contatto!
-Stai delirando, mi sa che hai bevuto troppo ieri sera.
George ferma il suo sguardo verso il mio viso, la sigaretta che si consuma lentamente sulla sua mano. Sembra che stia per dire qualcosa ma si ferma improvvisamente, si alza, butta via la sigaretta ed entra dentro.
Le ore sembrano passare assai lentamente dentro lo studio, tutti quanti eccetto John sembrano essere stanchi e annoiati mentre lui è sorridente e carico di energia come non mai.
Quando mi passa addirittura la voglia di suonare mi distendo sul divanetto che abbiamo là dentro e cerco di riposarmi un po’ ma una risata sconosciuta, simile a mille campanellini, mi distrae e mi costringe a verificare di chi si tratti. Una ragazza alta, dal fisico slanciato, dai capelli castani e gli occhi di un colore misto all’azzurro e il verde si avvicina accompagnata da Mary, anche lei stranamente sorridente. Si chiama Keira ed è una nostra fan sfegatata, lo si capisce da come ci guarda e da come civetta allegramente con John e Ringo. George preferisce stare alla larga, continuando a suonare, mentre io mi avvicino verso Mary la quale cerca di ignorarmi da quando è entrata. Poso la mano sulla sua spalla e lei si gira, quasi sia stata presa di sorpresa, e mi guarda rimanendo impassibile.
-Devo parlarti.
-Non abbiamo niente da dirci. – sussurra, fredda come il ghiaccio.
-Ti prego Mary, non voglio fare scenate qua.
-E non farle allora, tanto non ho voglia di parlarti per adesso.
-Ho sbagliato, non avrei dovuto dirti quelle cose ma una parte è vera. Sei cambiata e sembra quasi che tu non ti fidi di me.
-Io mi fido di te.
-No, non ti fidi. Se fosse così tu non vivresti nell’ansia dell’abbandono. Fidati di me, ti chiedo soltanto questo.
Detto questo lei mi abbraccia improvvisamente e mi stringe forte, io ricambio subito l’abbraccio e le accarezzo i capelli neri.
-Mi fido, davvero. – dice improvvisamente.
Mi scappa un sorriso mentre lo dice.


---




Keira osserva con attenzione la scena e tende le orecchie per ascoltare ogni singola parola. Mary Adams con il bel Paul McCartney, abbracciati mentre si sussurrano parole. Lui sorride dolcemente e lei, ancora stretta a lui, lo guarda negli occhi probabilmente perdendosi in essi. Keira osserva con attenzione tutto questo e prova un moto di gelosia, pensava che Mary fosse soltanto amica del gruppo ma mai si sarebbe immaginata addirittura una relazione. Tra le fans appostate a casa del bassista si parlava di una ragazza che ogni tanto lo andava a trovare e usciva sempre il giorno successivo, ma sembrava si trattasse di uno stupido pettegolezzo invece a quanto pare ne aveva pure scoperto l’identità.
Nessuno le avrebbe rubato il futuro ragazzo e probabile marito, neanche una ragazza come Mary.




Bene bene bene care ragazze! Questo che vedete credo che sarà l'ultimo capitolo di agosto anche perchè la sottoscritta partirà a Budapest il 24 e non vedo veramente l'ora! *_* Quasi sicuramente posterò un altro capitolo per salutare EFP e rivederlo a settembre ma non ne sono molto sicura >_< tralasciando ciò! Vorrei davvero ringraziare tutti coloro che seguono questa storia e continuano ad aiutarmi con dei consigli davvero utilissimi! Quindi davvero davvero grazie *__* e soprattutto grazie a Zaz, Clau, Thief, Platypus e alla nuova arrivata Julia Molly Penny per i commenti che mi avete lasciato! Chiedo scusa se non vi rispondo ma devo scappare ma sappiate che mi hanno fatto davvero piacere ^^
Alla prossima *O*
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: _lullaby