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Autore: ram    17/08/2010    3 recensioni
mi è venuta di getto oggi... cinque ragazzi, cinque modi differenti di darsi piacere... solo una parola oblio...
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rito dell'ago era ormai parte delle loro vite. Vite da rockstar maledette...

Era da imbecilli pensare che sarebbe durato per sempre questa loro eccessiva follia. Quella vita di inferno che prima o poi li avrebbe portati alla tomba.

Molti erano morti per una dose di troppo...Jimmy Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison...

Morti per una pazza e sfrenata vita dedicata alla dolce signora. Quella donna maliziosa e suadente che con il suo dolce sapore faceva impazzire gli uomini...

Eroina...questo era il suo nome...così musicale, così bello...

La sensazione che quella bellissima creatura ti dava era di libertà...tutto ciò che nella tua vita eri costantemente impegnato a dividere tra giusto e sbagliato, tra bene e male, perdeva il suo significato...dolce signora...

Ti conduceva in un oblio di sensazioni ed emozioni a cui solo alcuni avevano il privilegio di assistere...

Ma quella bellissima donna aveva un caro prezzo che prima o poi tutti avrebbero dovuto pagare..

Ne erano consapevoli...si sarebbero dovuti arrendere al suo incontrastato potere.

Ribellarsi, lo volevano davvero? No, probabilmente no...

Così eccola...entrare calda nelle loro vene...

Entrare in loro...


Slash alzò la testa guardando l'amico che fatto ad occhi chiusi se ne stava sdraiato a letto supino.

Barcollando lo raggiunse lasciandosi cadere sul materasso vicino a lui. Lui, il suo miglior nemico e allo stesso tempo il suo peggiore amico che beato si godeva il momento in cui la dolce signora si faceva largo nel suo io...

Gli si mise accanto sdraiandosi su un fianco per poterlo guardare meglio. Gli piaceva osservare i muscoli rilassarsi mentre lei prendeva possesso del suo corpo...

Fissò i capelli vermigli sparsi sul cuscino, gli occhi vitrei fissare il soffitto e il respiro lento che usciva dalle sue labbra sottili...

La pelle solitamente bianca colorarsi di un irreale porpora...Aveva la pelle sudata e accaldata e il corpo scosso da tremori.

Mosse la sua mano verso di lui e la poggiò su quella di lui che giaceva immobile sopra il suo ventre.

Gli occhi del ragazzo non si mossero di un millimetro, sembrava non averlo neppure sentito, eppure le sottili e affusolate dita da pianista strinsero le sue tozze e callose.

Si odiavano e si amavano allo stesso tempo come due buoni amici, e, nel contempo, come due pessimi nemici...

Il moro iniziò a sentire l'effetto dell'eroina...

'Benvenuta...'- sussurrò...

Si mise supino a fianco del rosso senza però abbandonare la sua stretta che, ne era conscio, dava sollievo ad entrambi...

Chiuse gli occhi e si lasciò andare a quel piacevole torpore...


Era la situazione ideale...

Lui chiuso nella sua stanza immerso in litri d'alcol che gli bruciavano le viscere, mentre in sottofondo la sua mente, riproduceva chiare e forti le urla con cui Axl aveva allietato il pubblico appena un attimo prima...

Non l'avrebbe mai confessato ma era felice quando il suo migliore amico lo coinvolgeva nei suoi stupidissimi siparietti sul palco...

Lo faceva sentire considerato, peccato che il solito Slasher prendesse solitamente il suo posto in quei gesti...

Afferrò il pacchetto di Malboro che per sfortuna sua sembravano finite.

Sbuffò gettando il pacchetto vuoto sul pavimento ormai pieno di vestiti e bottiglie...

Si alzò incerto sulle gambe per poi ricadere sul materasso ma quanto cazzo aveva bevuto?

'Mai abbastanza...'- si disse. Poi si rialzò rimase fermo con le braccia larghe a cercare un equilibrio che di stabile non aveva nulla...

Con lenti passi uscì dalla sua stanza dirigendosi verso quella di Izzy ben intenzionato a fottersi una sigaretta.

Camminò per il corridoio tenendosi alla parete. La porta della stanza di Izzy era aperta. Era come se lo stesse aspettando.

Il ragazzo stava scaldando la sua dose nella stanza totalmente buia, fatta eccezione per la luce che arrivava dal corridoio e dalla grande finestra che aperta, rinfrescava l'aria pregna di fumo...

Hai una sigaretta?”

Il moro senza scomporsi indicò il comodino mentre si preparava per ricevere il suo piacere quotidiano.

Duff si accese una sigaretta e si sedette accanto a lui guardando come ogni singolo movimento dell'amico fosse fatto con cura...

Lo vide preparare la siringa, aspirando sino alla piùpiccola goccia del prezioso liquido...

Poi alzare la manica della maglia, con il laccio delle scarpe stringersi il braccio facendo gonfiare la vena...

Infine afferrare la siringa e fissandola come la più sexy delle donne spingerla nella sua carne delicatamente....

Notò una piccola smorfia per quel pizzico e poi la famelica attesa dell'estasi. Iniettò il liquido lentamente come se il fatto di dover attendere rendesse tutto più eccitante...

Si fermò a guardare l'amico completamente in balia di quella droga tanto aspettata, e si domandò se prima o poi avesse dovuto provare anche lui...

Lui adorava la coca, cocaina era forza ed energia, la coca ti sballava ma non perdevi completamente il controllo, una parte di te seppur piccolissima continuava a assistere consapevole delle tue azioni per quanto spregevoli potessero essere... Aveva bisogno di sentire, di ragionare, o almeno di quell'illusione, anche solo per potersi colpevolizzare per quello che, in quelle condizioni, poteva fare...Perchè aveva una paura fottuta di perdere il controllo, di vivere senza regole, vivere o nel migliore dei casi fare la più dolce delle morti...

Lui ilbravoragazzo vestito da cattivo...lui...riflessivo e chiuso nei suoi sensi di colpa...lui così comprensivo con il mondo e severo con sé stesso...

Stette a guardare l'amico lasciarsi andare all'oblio e non potè che invidiarlo...


C'era rimasta un ultima stanza...

La stanza della più fragile delle creature...

Un bambino innocente contaminato dalla droga. Lui...Steven Adler...

Era il più preso dei cinque, era orgoglioso della sua pazza vita da rocker e questo non faceva che esaltarlo.

Era bello pensare di vivere come quei grandi eroi del suo passato, eroi della musica, idoli...

Quando l'ago si conficcò con violenza nella sua pelle era già sbronzo, in più si era giò fatto di cocaina ma a lui non bastava voleva di più. Era quello il suo problema era incontentabile, così nella vita, così nel sesso, così anche nella droga...voleva di più.

Non amava aspettare e voleva tutto e subito.

Amava gli eccessi, era un miracolo che fosse sopravvissuto sino a quel momento.

Voleva essere come i suoi miti e forse quella sera ce l'avrebbe fatta...

Si immaginò idolatrato come Jim Morrison...ma forse pensò che avrebbe anche potuto cavarsela come quei fottuti Led Zeppelin, in fondo l'oro ce l'avevano fatta a divertirsi sopravvivendo no? Anche a lui forse sarebbe andata bene...

Si alzò a fatica, vide la stanza roteare vertiginosamente e cadde a terra con un tonfo sordo...

Sì forse quella sera li avrebbe raggunti...

Ma proprio quando sentiva le forze abbandonarlo desiderò vivere...


SCUSATE MA QUESTA PICCOLA PERLA DI CUI PERSONALMENTE VAO FIERA MI è USCITA DI GETTO, SPERO VI PIACCIA...





  
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