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Autore: _montblanc_    17/08/2010    0 recensioni
Il mio cognome è Riddle, primo nome Alexa.
Avevo soltanto 4 anni quando scoprii di essere la figlia del mago oscuro più potente di tutti i tempi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Scusate per l'immenso ritardo, ma ultimamente non ho mai trovato un attimo di tempo!
Malika: Si, più o meno qui Alexa e suo padre si riincontreranno, ma non dico altro XD
Un grazie enorme per la recensione^^
Bacii!!

Capitolo 34: Oblivion
-Allora- esclamò il professore- questo specchio mostra ciò che si desidera. Mi vedo con la pietra in mano...ma dove la prendo?!-.
-Andiamo bene, adesso parla da solo...- mormorò Daphne.
Allora anche lui era qui per la pietra… ma a cosa gli serviva?
I miei ragionamenti furono bloccati da una voce, o meglio, dalla voce…
-Usa il ragazzo.- sibilò mio padre.
Queste parole rimbombarono tra le pareti, confondendomi ancora di più.
Da dove arrivava?
-Vieni qui Potter, subito!- urlò Raptor allungando una mano.
-Sta perdendo la testa!- disse Daphne- Andiamo via Alexa!-.
-Non ti preoccupare- bisbigliai sbrigativa.
Nel frattempo lo sfregiato aveva iniziato a scendere i gradini.
Ma che, è scemo? Ma ci va sul serio?
-Che razza di idiota- mormorai imitando la sua amichetta foresta-amazzonica.
-Dimmi, che cosa vedi?- chiese il nostro professore con un tono di voce calmo.
Mi sporsi leggermente in avanti, cercando di vedere nello specchio.
-Che c’è, cosa vedi?!?- urlò Raptor.
Era diverso tempo che non mi sentivo così…ignorata…
-Sto stringendo la mano a Silente, ho vinto la coppa delle case vedo…- rispose con voce tremolante.
Si, aspetta e spera…
-Mente.- spiegò la voce di mio padre.
-Di.la.verità!- scandì Raptor.
-Fa parlare me con lui…- ancora quel sibilio.
-Stupida- mormorai imbarazzata- Sono stata stupida, era ovvio che potesse benissimo prendersi la pietra per conto suo…-.
-Non dire così…- fece Daphne.

-Ma mio signore,ma non ne ha la forza- esclamò Raptor al nulla.
-Ho abbastanza forza per queesto-.
Rassegnato, il professore iniziò a sciogliere quella specie di sciarpa(?) che aveva in testa.
Ciò che vidi mi turbò non poco.
Sul cranio del professore c’era la faccia di mio padre!
Trattenni a stento la mascella che, in un gesto involontario, aveva rischiato di spalancarsi.
-Alexa ma quello è..??- chiese con voce tremante Daphe.
Quasi non la riconoscevo più da quanto era impallidita.
-Ti prego, se devi vomitare aspetta dieci minuti…- la pregai.
Il professore roteò su se stesso, in modo che fosse mio padre ha parlare con Potter.
Durante il giro, mi sbaglierò forse, ma mi sembrò che lui, mio padre, mi stesse guardando… improbabile… in fondo aveva cose più importanti a cui pensare.
-Decisamente impossibile…- mi corressi mentalmente.
Persa in quelle constatazioni, mi accorsi che aveva iniziato a parlare solo quando Harry arretrò di qualche passo.
-Vedi come sono diventato? Mi tocca vivere a spese di un altro…sono un parassita!Il sangue di unicorno riesce a rinvigorirmi, ma non può darmi un corpo tutto mio…ma c’è una cosa che lo può fare…una cosa che, come si dice la sorte, sta nella tua tasca!-.
La mia testa scattò meccanicamente verso Potter, ma come faceva ad avercela in tasca? Quand’è che l’aveva presa?
Poco dopo il diretto interessato iniziò a correre verso di noi, ma delle fiamme s’interposero( mazza sta parola XD ndA) tra di noi.
-Cavolo!- mormorai indietreggiando di una falcata: avrebbero potuto bruciarmi i capelli, i miei bellissimi capelli!
-Alexa, andiamocene!- diceva Daphne supplicante- Credi che Silente non si accorga del fatto che sia scoppiato un incendio nella sua scuola?! Sai che casino se ci trova qui!?-.
Aveva ragione, ma li c’era mio padre è dovevo aiutarlo!
-Non ha bisogno del tuo aiuto Alexa- mi riscosse quasi come se mi avesse letto nel pensiero- Non ha bisogno dell’aiuto di nessuno, cavolo, è il Signore Oscuro! Muoviti!- fece poi tirandomi per una manica.
Senza opporre resistenza mi feci trascinare via.
Salimmo le scale di corsa, ma quando arrivai nella scacchiera mi fermai.
Hermione Granger e Ronald Weasley erano ancora li.
Infondo, se mio padre non sarebbe riuscito a sconfiggere Potter, quest’ultimo avrebbe detto a Silente di me.
Ma se i suoi due amici dicevano di non avermi vista nessuno gli avrebbe creduto.
-Alexaaa- mi richiamò daphne- Forza!-.
-Un momento solo…-.
Per fortuna non si erano ancora accorti di me.
Piano, mi avvicinai a loro.
-Oblivion…- sussurrai allungando la bacchetta.
  
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