Che figura…

Ok! Dovevo ammetterlo!

Questa volta Billy aveva davvero passato il limite.

La leggenda sui Cullen era solo un mito che si raccontava ai bambini per spaventarli.

Non poteva dire sul serio!

Forse l’opzione manicomio non era da scartare.

Mi aveva – letteralmente - costretto a venire a questa stupida festa da ballo per fare da intermediario.

Ok, non proprio costretto. Diciamo convinto.

Figurati se non ne approfittavo di questa occasione per poterla vedere. Bella.

Era favolosa, splendida, era… insomma: fantastica! Incredibile.

Era la più bella qui dentro.

E già, mi trovavo davanti la porta della palestra della sua scuola e la osservavo incantato.

Si poteva essere più belle? Direi di no.

Era divina.

Invece quel Cullen con cui stava dava i brividi. Mi veniva la pelle d’oca!

Forse Billy non aveva tutti i torti a volerla lontana da lui e dagli altri.

Come se avesse ascoltato i miei pensieri, quel Cullen si voltò verso di me con sguardo furioso. Forse non aveva gradito il mio sguardo sulla sua ragazza.

E che te ne importava, Jacob? Non poteva sentire i tuoi pensieri - alquanto discutibili - su di lei.

Dal suo sguardo sembra proprio che li stesse ascoltando. Che strano.

Beh, era il momento di entrare in azione e mettere fine a questa commedia. Sperai solo che dopo quello che le avessi rivelato non mi avrebbe preso per stupido.

Insomma! L’idea di venire qui non era stata mia!

Forse era meglio dirglielo come prima cosa. Così evitavo uno schiaffo da parte sua e un pugno da parte di lui.

Così pallido, sembrava davvero un vampiro a volte! Sembrava che si stesse trattenendo dall’uccidermi.

Anche Bella si era accorta di me.

Bene! Che entrasse in scena Jacob, lo stupido.

«Ehi, Bella, speravo proprio di trovarti» va bene, come inizio faceva schifo. Sperai che si fosse bevuta la storia.

In realtà, sapevo già che era qui con lui.

Billy voleva che le parlassi in un luogo in cui c’erano altre persone.

Aveva paura per me, ridicolo!

«Ciao, Jacob… tutto bene?» mi aveva sorriso…

Basta! Riprenditi, Jacob!

«Mi concedi un ballo?» ora rischiavo la decapitazione.

Nonostante lo sguardo di Cullen non lasciasse spazio ad emozioni, ero sicuro che mi avrebbe ucciso molto volentieri.

Tuttavia me la cedette, anche se restò rigido. Non avevo alcun dubbio sul fatto che non saremmo mai andati d’accordo noi due!

Adesso era meglio fingere un po’ di buone maniere.

«Grazie» e lo vidi annuire. Poi guardò Bella con uno sguardo intenso e se ne andò via.

Come faceva a stare con un tipo come quello?

Sembra un lontano parente di Dracula!

Lei aveva bisogno di un tipo solare… come me!

Ok, stavolta stavo esagerando. Vola basso, Jacob! La presi tra le braccia e cominciammo a muoverci. Non potevo certo dire che stavamo ballando.

Era una sensazione fantastica averla tra le braccia. Era così fragile…

«Accidenti, Jake, quanto sei alto adesso?» a dire il vero, anch’io me lo ero domandato spesso; crescevo troppo in fretta. Sarà normale per un ragazzo?

«Più di un metro e ottanta» esclamai fiero.

L’altezza era una questione d’orgoglio per un uomo.

«Come sei finito qui, stasera?» bene, era meglio cominciare con la verità.

«Ci credi se ti dico che mio padre mi ha dato venti verdoni per venire al tuo ballo di fine anno?» solo verità, nient’altro che quella.

Reazione?

«Si, ci credo… beh, se non altro spero che tu ti stia divertendo. Hai visto qualcuna che ti piace?» almeno, non mi aveva dato uno schiaffo.

Una che mi piaceva…

Se gli rispondevo che la ragazza che mi piaceva stava già fra le mie braccia, se la prendeva?

Forse lei no, lui sì.

«Sì… una, ma è occupata» credo che avesse capito dato che distolse lo sguardo dal mio.

Accidenti! Che scemo che ero!

«A proposito, sei molto carina stasera» più che carina! Era bellissima da togliere il fiato.

Ma non potevo dirglielo così!

«Ehm, grazie. Ma perché Billy ti avrebbe pagato per venire qui?»

Vai, Jacob! Diglielo, così ti avrebbe riso in faccia.

«Secondo lui era un posto “sicuro” per parlare con te. Mi sa tanto che il vecchio ha perso qualche rotella» forse più d’una. E scoppiammo a ridere.

«E comunque, mi ha detto che se ti riferisco un certo messaggio, mi procurerà il cilindro freni che cerco» dovevo specificare che io non c’entravo nulla, sempre!

«Allora parla. Ci tengo a vedere la tua macchina finita»

Sì, parla Jacob, così segni la fine della tua amicizia con lei. E se speravi in qualcosa di più un giorno lontano, digli addio!

«Non arrabbiarti, okay?» se mi prometteva almeno questo, era già un passo avanti.

«Non sono capace di arrabbiarmi con te, Jacob. E non mi arrabbierò con Billy. Dimmi pure» vedremo…

«Beh… scusa, Bella, mi sembra talmente stupido… vuole che lasci il tuo ragazzo. Mi ha pregato di chiedertelo “per favore”» che scena patetica!

Ora potevo andare anche a nascondermi.

«È ancora superstizioso, eh?» da farmi andare al manicomio insieme a lui.

«Si. Ha… perso la bussola, quando ti sei fatta male a Phoenix. Non ha creduto che…» ma si poteva credere alle scemenze di un vecchio come mio padre?

«Sono caduta» disse in tono severo. Si era arrabbiata ed ora ci rimettevo io.

«Lo so» figurati se credevo a lui.

«Pensa che Edward abbia a che fare con ciò che mi è successo» E menomale che non doveva arrabbiarsi. Sono stupido, ma veramente.

«Senti, Jacob, so che Billy stenterà a crederci, ma te lo dico lo stesso… Edward mi ha davvero salvato la vita. Se non fosse stato per lui e suo padre, a quest’ora sarei morta» diciamo che per un attimo avevo creduto alle parole di mio padre.

Ma se lei diceva questo, doveva essere per forza vero.

«Lo so» era meglio non esporre anche i miei dubbi.

«Senti, mi dispiace che tu sia venuto fin qui solo per questo, Jacob. Se non altro, vedi di rimediare il tuo pezzo mancante, eh?» come facevo a dirle che c’era dell’altro dopo la sua reazione?

Forse il pezzo me lo sarei rimediato in un altro modo, più dignitoso!

«Sì» e come facevo adesso?

«C’è dell’altro?» si, e non so come l’avresti presa stavolta. Magari mi avresti preso a calci, il che era molto probabile.

«Lascia perdere. Mi troverò un lavoro e metterò da parte qualche soldo»

«Sputa il rospo, Jacob» dovevo essere deprimente in questo momento.

«Non ce la faccio» no, Bella. Tutta questa compassione mi uccide, pensai sarcastico.

«Non m’importa. Parla»

«Va bene… però, uffa, non è una bella cosa» ci mancava solo che quello che avevo da dirle fosse bello. Non lo era per niente! Era inquietante!

«Ha detto di dirti, no, di avvertirti – guarda che il plurale è suo, non mio – che… “ti terremo d’occhio”»

Bene! Jacob Black aveva appena vinto un “oscar” per l’attore più divertente di tutto l’universo! Che felicità!

E come di consueto, scoppiò a ridere. Era normale, no?

«Mi dispiace che ti sia toccato farlo, Jake» non sapevi quanto! Però ti potevo ammirare in tutta la tua bellezza, perciò…

«A me non dispiace granché» e mi potevo concedere finalmente un sorriso.

«Quindi devo dirgli di farsi gli affaracci suoi?» mi immaginavo già la risposta.

«No… ringrazialo. So che lo fa per il mio bene» strano, non era quello che mi aspettavo.

E la canzone finì. Così, a malincuore, sciolsi l’abbraccio.

Ma forse…

«Vuoi ballare ancora? O vuoi che ti aiuti a spostarti?» …potevo prolungare quel momento.

«Tutto a posto. La riprendo io» accidenti! Ma quando era arrivato?

Sembrava un fantasma per come si muoveva.

«Ehi, non ti avevo visto… allora ci vediamo, Bella» non poteva starsene ancora in un angolo?

«Sì, ci rivediamo presto» com’era bello il suo sorriso, ed era solo per me.

«E scusami» e così dicendo, mi diressi verso la porta con un sorriso da ebete e ripensando alle parole che le dissi.

Che figura…