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Autore: EclipseOfHeart    18/08/2010    10 recensioni
- Se ti dicessi che vorrei andarmene dalla ciurma? - [...] Rufy non la guardò neanche quando le rispose, non si dimostrò per nulla sorpreso. Rispose con la sua solita schiettezza e sincerità disarmante. - Ti lascerei andare poi verrei a riprenderti, come sempre. -
Flash-fic Runami :) Spero vi piaccia.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Se ti dicessi che vorrei andarmene dalla ciurma

 

 

Nessun dubbio

 

 

- Se ti dicessi che vorrei andarmene dalla ciurma? -

Il crepitio della legna era l’unico rumore che si sentiva in quella notte così silenziosa. Nami era raccolta vicino al fuoco che la riscaldava e lo fissava, incantata dalla lenta danza delle fiamme.

Rufy era vicino a lei, mentre tutti gli altri dormivano. Era notte, erano approdati su quell’isola dal pomeriggio e, per cambiare, avevano deciso di scendere e fare un falò sulla spiaggia.

Dopo aver festeggiato, mangiato e bevuto in quantità lentamente ogni membro della ciurma si era assopito.

Zoro dormiva con vicino un boccale ancora mezzo pieno di birra. Usopp, Franky, Chopper e Brook erano uno sopra l’altro, segno che si erano addormentanti di colpo. Sanji riposava con la schiena appoggiata a una palma e Robin si era addormentata con un libro in mano, seduta sopra una sdraio.

Gli unici rimasti svegli erano Nami e Rufy, lei perché quel giorno era stata pensierosa tutto il giorno e non aveva neanche festeggiato per bene a causa di questo continuo rimuginare; Rufy perché ancora stava mangiando.

Poi Nami aveva fatto quella domanda che le era così spontanea che non era riuscita fermarla, capiva benissimo che era senza senso, lei non li avrebbe mai lasciati!

Rufy non la guardò neanche quando le rispose, non si dimostrò per nulla sorpreso. Rispose con la sua solita schiettezza e sincerità disarmante.

- Ti lascerei andare poi verrei a riprendere, come sempre. -

Nami si girò a guardare il suo viso, sentendo un groppo alla gola.

- Sarebbe una mia scelta. Non credevo che mi avresti ostacolata. – replicò Nami.

- Vuoi andartene? No, quindi questa discussione è completamente inutile. –

Nami non seppe come controbattere. Rufy si alzò e lei pensò che se stesse andando nella nave, lui invece si avvicinò e la fece alzare. Si ritrovarono improvvisamente molto vicini.

- Io non ti ostacolo nell’andartene, semplicemente dopo vengo a riprenderti. -

- Hai appena detto di non volerne parlare, baka! – tentò di scherzare Nami picchiando “lievemente” Rufy.

- Nami, sai bene che per me sei indispensabile. Sai bene che non navigherò mai senza di te. Lo sai.

- Beh, certo sono una delle migliori cartografe che ci siano, quindi suppongo di esserti indispensabile. –

Rufy le mise una mano sulla spalla, fissandola negli occhi. Nami sentì le sue guance accaldate e il cuore battere più velocemente del solito.

Le fiamme si riflettevano nelle iridi scure di Rufy facendo sembrare il suo sguardo ancora più profondo, Nami si sentiva come rapita. Quello non era il suo solito sguardo, era serio, non infantile e giocherellone come sempre.

- Di cartografi ne troverei altri, è di te che ho bisogno. Nami non esistono altre. -

Nami tentò di trovare le parole per ringraziarlo, ma non ci riusciva. Come al solito, l’aveva stupita. L’aveva fatta sentire importante. E questo la rendeva immensamente felice.

- Grazie… Rufy. – rispose alla fine, incapace di dire altro.

Rufy alzò l’altro braccio e appoggiò anche quello alla spalla di Nami, la attirò a sé cingendola in un abbraccio.

- Non te ne puoi andare, non te lo permetto. Se tu non ci sei chi tiene il mio cappello? Sei l’unica a cui voglio affidarlo, Nami. -

Nami, per poco, non scoppiò in lacrime. Sentita da altre orecchie quella frase non aveva nulla di commovente, le diceva di rimanere per un cappello.

Ma lei sapeva bene la realtà. Sapeva quanto valesse quel cappello e che Rufy non se ne separava mai.

Chi avrebbe avuto cura del suo cappello? Del suo tesoro, di lui.

Rufy si tolse il cappello e glielo mise in testa.

- Ha bisogno anche di te. Soprattutto di te, quando cade e nessuno lo può raccogliere, quando è troppo leggero e il vento lo tira via. Quando si rompe e ha bisogno di essere aggiustato. -

- Ci sarò, per sempre. Non me ne andrò mai.

- Lo so, non ho mai avuto dubbi. –

 

 

 

Una flash-fic Runami. Ho il vizio di fare Rufy dolcissimo, però del resto non si sa come sia innamorato u.u Io lo penso così, diretto e dolce.

Era una fic che avevo scritto tanto tempo (30 Novembre 2009 leggo o.o) ma non so perché non l’ho pubblicata. Comunque ora la pubblico, spero vi piaccia.

Necessitavo di pubblicare una Runami, ne sentivo la mancanza xD.

Un bacio, spero sia piaciuta.

 

 

Marty De Nobili.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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