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Autore: OMGchiaraa    18/08/2010    0 recensioni
Questo era un capitolo della mia vita che non avrei mai voluto concludere. Sfogliavo pagine e pagine ed ero sempre più convinta che quello sarebbe stato il capitolo più lungo del libro. Un capitolo fatto di sorrisi, momenti felici e tanto tanto amore.
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza perfetta.
Uscii da scuola alle quattro, solito orario, e aspettai il bus.
Entrai, mi sedetti e mi infilai le cuffiette dell'ipod nelle orecchie.Iniziai a fantasticare con la musica che accompagnava i miei pensieri.
Dieci minuti dopo, ero arrivata ma non me ne accorsi. Ero immersa nella musica e non mi accorsi che l'autista aspettava che tutti scendessero.
Dopo poco mi resi conto che mi stava guardando, preoccupato.
'Oh, mi scusi. Ero sovrappensiero' dissi imbarazzata.
Scesi gli scalini del bus velocemente e mi diressi verso casa. Attraversai villette e spiazzi ricoperti d'erba, poi, vidi il vicoletto che portava a casa e con un sorriso osservai il mio cane che giocava in giardino.
Aprii il cancelletto bianco che divideva la strada dalla villa, accarezzai Marley e entrai in casa.
Mia madre era a lavoro, idem mio padre. C'era mia sorella, in salone, che guardava, seduta sul parquet, i suoi soliti sciocchi cartoni.
' Tutto bene a scuola, Sarah? ' chiesi a mia sorella.
' Sì. La maestra ci ha insegnato le moltiplicazioni, che rottura!'
Aveva sei anni e frequentava le elementari. Io, invece, avevo 15 anni.
' Vieni a vedere i cartoni con me, dai" mi chiese insistentemente.
' No, Sarah non m'interessano i cartoni. Hai fame? Ci prepariamo un sandwich? '
' Si okay.'
Entrai in cucina e presi i panini, ci misi pomodori, insalata e una fetta di prosciutto. Dopo entrai in salone e ne diedi uno a Sarah.
Salii le scale e mi chiusi in camera. Accesi il pc e iniziai a chattare con le mie amiche su twitter.
' Cosa fai oggi pomeriggio, Kim? ' mi scrisse la mia migliore amica.
' Niente. Dobbiamo prepararci per il compito di matematica di domani! Che fai, vieni a studiare da me? ' Rispose che le andava bene e ci dammo appuntamento a alle 6 a casa mia.
Passai il tempo giocando con mia sorella poi, alle 6, bussò Kendall.
Aprimmo i libri di matematica ma, dopo 10 minuti ci eravamo già annoiate. Così, decidemmo di farci un giro.
' Non aprire a nessuno, Sarah! Vado ai farmi un giro con Kendall '
Andammo ai giardini, dove ci incontravamo, solitamente, con i nostri amici. Infatti, erano tutti lì.
' Heeey guarda chi c'è. Kim! ' urlarono i ragazzi del gruppo.
Nominarono soltanto il mio nome perchè ero una bella ragazza, la più bella del gruppo. Per questo motivo ero molto desiderata. Ma loro, a me, non interessavano minimanente. Anche se, devo ammettere, erano dei bei ragazzi. I più belli del posto. 
' Hey ragazzi. Che stavate facendo? ' Risposi avvicinandomi insieme a Kendall.
' Ti aspettavamo, ovvio. ' Risero tra di loro.
' Ma dai, smettetela. Dove sono le altre? '
Tom mi fece cenno con la testa indicandomi le ragazze che spettegolavano sulla panchina.
' Andiamo a salutarle, Ken '
'Ciao ragazze di cosa si spettegola oggi? '
Ridemmo tutte. Le ragazze mi elogiavano e volevano stare sempre vicino a me, essendo la più carina e la più desiderata. Ma quando non c'ero immaginavo quanto potessero sparlare.
Passai un bel pomeriggio pieno di risate e buffoni ai ragazzi che facevano battute squallide su ogni cosa.
Verso le 8 tornammo tutti a casa.
'Ci vediamo domani a scuola, ragazzi. Mi raccomando studiate per il compito!'
Seguì una risata di gruppo.
Io, oltre ad essere la più carina ero anche molto brava a scuola per questo non avevo bisogno di studiare pomeriggi interi per andare bene alle interrogazioni.
Insomma si può dire che ero la ragazza " perfetta" ma dentro di me sapevo cosa mi mancava.

La ragazza perfetta.
 

 

Uscii da scuola alle quattro, solito orario, e aspettai il bus.
Entrai, mi sedetti e mi infilai le cuffiette dell'ipod nelle orecchie. Iniziai a fantasticare con la musica che accompagnava i miei pensieri.
Dieci minuti dopo, ero arrivata ma non me ne accorsi. Ero immersa nella musica e non mi accorsi che l'autista aspettava che tutti scendessero.
Dopo poco mi resi conto che mi stava guardando, preoccupato.
'Oh, mi scusi. Ero sovrappensiero' dissi imbarazzata.
Scesi gli scalini del bus velocemente e mi diressi verso casa. Attraversai villette e spiazzi ricoperti d'erba, poi, vidi il vicoletto che portava a casa e con un sorriso osservai il mio cane che giocava in giardino.
Aprii il cancelletto bianco che divideva la strada dalla villa, accarezzai Marley e entrai in casa.
Mia madre era a lavoro, idem mio padre. C'era mia sorella, in salone, che guardava, seduta sul parquet, i suoi soliti sciocchi cartoni.
' Tutto bene a scuola, Sarah? ' chiesi a mia sorella.
' Sì. La maestra ci ha insegnato le moltiplicazioni, che rottura!'
Aveva sei anni e frequentava le elementari. Io, invece, avevo 15 anni.
' Vieni a vedere i cartoni con me, dai' mi chiese insistentemente.
' No, Sarah non m'interessano i cartoni. Hai fame? Ci prepariamo un sandwich? '
' Si okay.'
Entrai in cucina e presi i panini, ci misi pomodori, insalata e una fetta di prosciutto. Dopo entrai in salone e ne diedi uno a Sarah.
Salii le scale e mi chiusi in camera. Accesi il pc e iniziai a chattare con le mie amiche su twitter.
' Cosa fai oggi pomeriggio, Kim? ' mi scrisse la mia migliore amica.
' Niente. Dobbiamo prepararci per il compito di matematica di domani! Che fai, vieni a studiare da me? '
Rispose che le andava bene e ci dammo appuntamento a alle 6 a casa mia.
Passai il tempo giocando con mia sorella poi, alle 6, bussò Kendall.
Aprimmo i libri di matematica ma, dopo 10 minuti ci eravamo già annoiate. Così, decidemmo di farci un giro.
' Non aprire a nessuno, Sarah! Vado ai farmi un giro con Kendall '
Andammo ai giardini, dove ci incontravamo, solitamente, con i nostri amici. Infatti, erano tutti lì.
' Heeey guarda chi c'è. Kim! ' urlarono i ragazzi del gruppo.
Nominarono soltanto il mio nome perchè ero una bella ragazza, la più bella del gruppo. Per questo motivo ero molto desiderata. Ma loro, a me, non interessavano minimanente. Anche se, devo ammettere, erano dei bei ragazzi. I più belli del posto. 
' Hey ragazzi. Che stavate facendo? ' Risposi avvicinandomi insieme a Kendall.'
Ti aspettavamo, ovvio. '
Risero tra di loro.
' Ma dai, smettetela. Dove sono le altre? '
Tom mi fece cenno con la testa indicandomi le ragazze che spettegolavano sulla panchina.
' Andiamo a salutarle, Ken '
'Ciao ragazze di cosa si spettegola oggi? '
Ridemmo tutte. Le ragazze mi elogiavano e volevano stare sempre vicino a me, essendo la più carina e la più desiderata. Ma quando non c'ero immaginavo quanto potessero sparlare.
Passai un bel pomeriggio pieno di risate e schiaffi ai ragazzi che facevano battute squallide su ogni cosa.
Verso le 8 tornammo tutti a casa.
'Ci vediamo domani a scuola, ragazzi. Mi raccomando studiate per il compito!'
Seguì una risata di gruppo.
Io, oltre ad essere la più carina ero anche molto brava a scuola per questo non avevo bisogno di studiare pomeriggi interi per andare bene alle interrogazioni.
Insomma si può dire che ero la ragazza " perfetta" ma dentro di me sapevo cosa mi mancava.

 

  
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