Pensieri di un Padre Purosangue
Lucius Malfoy guardò attraverso il vetro il suo Erede. Aveva grandi progetti per lui.
Sorrideva compiaciuto, tanto che l’infermiera di fianco a lui si allontanò molto dubbiosa e spaventata da qual Padre che di paterno non aveva neanche le unghie.
Poi un dubbio balenò nella mente del Purosangue.
Suo figlio sarebbe stato all’altezza dei suoi piani? Li avrebbe accettati senza discutere?
Suo figlio avrebbe seguito le sue orme? Sarebbe diventato un Mangiamorte?
La sua espressione tramutò in puro terrore, tanto che l'infermiera cercò nascondiglio in un ripostiglio ma lo trovò occupato da due suoi colleghi che volevano procreare. Tornò mestamente di fianco a quell'uomo biondo e guardò il figlio di lui.
Il piccolo Draco, essendo un nobile non aveva una volgare culla di palstica, bensì una culla d'oro e coperte Serpeverde.
Lucius ancora preso dai suoi dubbi sua moglie.
Entrò nella stanza e un’infermiera grassoccia gli fece segno di non svegliare la paziente.
Lui la guardò accigliato. Come si permetteva una sudicia infermiera comandare il Re delle Serpi? Ancora più arcigno guardò la moglie.
Narcissa Black in Malfoy. Era altisonante come suono. Doveva ammettere che era una bella donna. Ma il loro era stato un matrimonio di convenienza per non far scomparire i Purosangue. Si consolò pensando che non si era beccato quella pazza della sorella, Bellatrix Black. E si consolò ancora di più perché gli venne in mente che la Pazza si era sposata con Rodolphus Lestrange che era pazzo almeno quanto lei.
Un freddo gelido invase la stanza e Lucius interruppe il filo dei suoi pensieri
Il suo Erede era entrato nella stanza.