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Autore: Lady Saiyan    19/08/2010    5 recensioni
ORA BASTA MI AVEVE STANCATO!!!!!!!- Vegeta aveva perso il controllo, scatenò una forte energia. Un lampo. Poi più nulla. è la mia prima FF.. siate buoni, vi volevo informare che questa FF introdurrà personaggi di altri manga o anime e la partecipazione dell'autrice. Se a qualcuno è già venuta questa idea informatemi e provvederò alla immediata cancellazione.Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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AVVENTURA PER I NOSTRI EROI
-Capitolo 8-


-fermi voi!!!stupidi mostri! come osate mettere piede sulla terra! ve la faremo pagare!!sono la paladina della legge, una combattente che veste alla marinara..io sono..-

-SAILOR MOON!!!!!*___*- disse Teresa..infatti erano nel mondo delle sailor!!!

***

Tutte le guerriere Sailor erano lì, davanti ai suoi occhi. Era passato poco più di un mese dallo scontro contro Galaxia e pensavano, finalmente, che la pace fosse scesa sul loro regno. Invece, ecco una nuova minaccia, molto diversa dalle altre. Sembravano quasi tutti dei comunissimi terrestri, eppure erano dotati di un grande potere…e poi lei. Quella ragazzina che aveva gridato il nome della leader poco prima. Lei. Per la quale Sailor Moon e Sailor Chibiusa-tornata in quell’epoca per una festicciola- provavano una forte attrazione, come se il cristallo d’argento stesse cercando di stabilire un legame con la ragazza. La stessa attrazione che il cristallo aveva stabilito con Chibiusa e Hotaru.

Teresa fissava Sailor Moon con uno sguardo apatico, privo di emozioni, quasi fosse ipnotizzata. Dopo qualche secondo si destò e prese parola  «Non siamo nemici. Veniamo da un altro mondo, ma in pace. Non siamo contro di voi». Il team rimase in stato di allerta, finchè Sailor Moon non confermò le sue parole. Sailor Neptune, però, volle controllare col suo specchio se davvero erano malvagi: confermato, non erano nemici. Vollero sapere da dove arrivavano e Dende, che tecnicamente era il Supremo, si prese l’incarico di raccontare quell’assurda storia, aiutato un po’ dalla ragazza. «Quindi lei assorbe i poteri di ogni mondo?» «Sì. O almeno, è quello successo fino ad ora» «Ma come è possibile..?Se tutto questo è stato un incidente non voluto di quella sibilla, perché lei acquisisce sempre più forza?» calò il silenzio. Era una domanda che tutti si erano posti, ma nessuno aveva avuto il coraggio di parlarne in pubblico. «Non lo so. Qualche giorno fa…ecco… ho fatto un sogno. La principessa dell’Oceano Indiano mi diceva di non mollare, che ero destinata a un qualcosa di grande, che ero la prescelta. Ma non mi ha spiegato di cosa» la ragazza si incupì, quasi a nascondere un qualche sentimento di angoscia «Perché non ci hai detto niente?» chiese con un po’ di timore Bulma «I-io… Io avevo… ho paura. Ho paura di cosa succederà. Questa sì, è una bellissima avventura divertente, in cui io incontro gli eroi che ho sempre amato, affronto avventure fantastiche e sembro essere chissà che identità sovrumana capace di sconfiggere ogni nemico. Ma ho paura. Perché sto capendo che tutto ciò non è un errore. Un incidente. Mi hanno ingannata. Era tutto prefissato. Ci hanno ingannati» i presenti rimasero qualche minuto a riflettere. La dura e cruda verità si era rivelata. Non erano più supposizioni, ormai era certo: c’era un secondo fine a questa storia. Ed era idea comune che era in ignoto, spaventoso, secondo fine. Si sarebbe scatenata una nuova guerra? Cosa sarebbe successo? Chi era il nemico? Tanti quesiti, ma nessuna risposta. Eppure era ciò che stavano vivendo. Viaggiavano di mondo in mondo, la ragazza acquisiva un nuovo potere, una volta terminato il compito, si apriva un portale. Ma per quanto ancora sarebbe durato? Tutto era apparentemente sulle spalle di quella ragazza. Una piccola terrestre di quasi sedici anni, che non mostrava la sua età; con un corpicino esile e un visino di bimba; con quel suo sorriso che nascondeva un enorme dolore; una ragazzina che però conservava ancora tanta voglia di vivere.

«Che cosa facciamo, allora?» interruppe il silenzio mistico, Goku. «Cosa abbiamo sempre fatto. Continuiamo finché qualcuno non si degna di darci risposte o…finché il peggio non arriva» rispose prontamente Teresa. Chiese informazioni alle Sailor, per sapere a che punto della storia fossero. Erano alla fine della 5° serie dell’anime, quindi non avevano più nemici da affrontare. Decisero di fare un giretto per la città, trovare una sistemazione e aspettare l’apertura del portale in modo pacifico. La ragazza ne approfittò per far foto con Minako, la sua guerriera preferita. La ammirava in tutto e per tutto. «Uhm… cos’è quello?» «Un cellulare» Teresa si ricordò che a quell’epoca non esistevano tale tecnologia, così iniziò a spiegare ad un gruppo di fanciulle molto attento. Girarono ancora un po’ per la città, finché non decisero di allenarsi un po’ tutti insieme, tanto per passare il tempo. «Teresa, sai impugnare una spada? Magari può esserti utile!» a parlare era l’affascinante Mamoru, il ragazzo nonché futuro marito di Usagi. «Sì sì. Non che abbia mai preso lezioni, ma sono passata nel mondo di Lady Oscar, una spadaccina, per sintetizzare. Quindi non ci sono problemi!» Non avendo un arsenale di spade a portata di mano, Junior si propose di materializzarne due, semplici, ma comunque molto taglienti. Non di certo un giocattolo per bambini. La ragazza sorrise e prese la spada offerta dal ragazzo. Ma c’era qualcosa di strano. La spada le sembrava pesante e molto pericolosa. La maneggiò per un paio di secondi, ma per poco non si tagliò qualche arto. “Ma che cavolo!!L’ho usata benissimo in quel mondo!!Perché ora non riesco??” «Pronta?» Mamoru si mise in posizione di attacco «P-pronta» il ragazzo si lanciò all’attacco, Teresa provò a difendersi, ma era molto maldestra, finché non corse via gridando di smetterla. Tutti rimasero allibiti. «Che succede? Avevi detto che sapevi usarla!» disse, mortificato per lo spavento che le aveva fatto prendere. «Infatti sapeva. Teresa, cosa succede?» chiese Vegeta, alquanto curioso. Lei per poco non scoppiò a piangere. Che figura che aveva fatto! Eppure sapeva usarla! Aveva acquisito l’abilità! Non poteva aver perso tutto il suo potere «N-non lo so!Io…» amareggiata, decise di fare qualche prova. Si concentrò e cercò di aumentare l’aura. La sabbia intorno venne spazzata via dalla sua forza. Perfetto, e uno c’è. Sharingan?Gli occhi cambiarono. Byacugan? C’era. Byaringan? Tutto alla normalità. Saltellò per qualche albero sotto lo sguardo di tutti. Ok, abilità ninja e saiyan ci sono tutte. Prese la perla rossa e cominciò a cantare, sperando di riavere quell’aura rossa intorno a sé. Nulla. Ma Sarah aveva detto che aveva un potere immenso. Perché allora non funzionava? Fece due calcoli mentali. Le mancavano i poteri di Lady Oscar, Mermaid Melody e probabilmente Hamtaro, visto che prese un topolino e iniziò a parlagli, senza risposta. Aveva però quelli di Naruto e Dragonball e forse… Doveva provare. Andò da Luna, la gatta di Usagi, le parlò all’orecchio in disparte dal gruppo. Si aggregarono Artemis, il compagno, e Diana, la figlia dei due micini venuta dal futuro. Erano tutti molto interessati a confabulare, annuendo ogni tanto soddisfatti. «Ci provo, allora!» Luna saltò in aria, concentrandosi e, come successe con le guerriere Sailors, fece apparire il ciondolo per potersi trasformare. Apparì una specie di bracciale, con un anello al vertice. Questo oggetto copriva tutto il dorso della mano, dal dito fino al polso, dove veniva allacciato. Sopra era disegnato il simbolo della Regno dei Saiyan, con una piccola luna crescente, come quella di Sailor Moon. Ora poteva provarci.

«Potere di Vegeta, vieni a me!!» Tutti rimasero allibiti, soprattutto il principe, che chissà perché immaginava che gli stesse rubando i poteri o robe simili, infatti si mise ad urlare e scalpitare nel mentre che lei effettuava la trasformazione, che, come stile dell’anime, era lunga e molto precisa, piena di mosse e pose da eroina.E soprattutto… la ragazza in questione veniva vista avvolta da un’aura colorata… ma nuda.  Alla fine dello “stacchetto”, si mostrò una Teresa un po’ diversa. Aveva bellissimi capelli pieni di boccoli, più lunghi del solito. Indossava un vestito alla marinara, oro e rosso, che ricordava le sfaccettature del pianeta Vegeta. Sulla fronte il diadema delle guerriere, con una pietra a forma di cuore, sorretto da una mezza luna. «Wow! Sono una guerriera Sailor!! Coff Coff» si schiarì la voce «Sono una paladina della legge! Una combattente che veste alla marinara!Io sono Sailor Vegeta e sono qui per punirti, in nome di Vegeta!» Fece una pausa «No, non va bene, troppe ripetizioni! E sono qui per punirti… in nome del pianeta medesimo al mio nome nonché ai regnanti!! No no! Troppo lungo!!Mmmm… E sono qui per punirti, in nome dei Saiyan!Sììììì!! Mi piace!!Meglio che la scriva però» prese un blocchetto e iniziò a scrivere la frase, con note e margine delle varie posizioni da assumere alle pause. Vegeta era visibilmente irritato. Perché diamine doveva basare tutto sui Saiyan?! Però, a pensarci bene gli faceva un po’ onore; insomma, gli faceva pubblicità gratuita!

Quando Teresa si girò rimase un po’ spiazzata. Vide le guerriere con gli occhi illuminati e pieni di orgoglio per aver nel gruppo una nuova compagna; Vegeta in un angolo con un’aura nera che borbottava frasi senza senso , come “che cavolo, sono io il principe dei Saiyan” “Non può rubarmi il nome così”, consultando un polveroso libro:  “Regolamenti e leggi di un principe: come non far usare il proprio nome gratuitamente”; Trunks e Goten rossi in volto che fischiettavano, idem le madri, Goku, Sasuke e C18; gli altri maschi col sangue che colava dal naso e gli occhi di fuori; Mamoru e la piccola Marron, indifferenti. «Ehm… perché quelle facce?»  «Non ti sei accorta di niente, cara?» «No, Chichi. Cos’è successo??» «Ehm… vedi… mentre ti trasformavi… avevi sì, un’aura attorno molto colorata- bei colori peraltro! Mi piacerebbe farci un vestito, non sapevo di questa combinazione così avvincente e» «Non perderti!!! Vai al sodo!!» la interruppe Teresa, altamente nervosa «uhm, sì dicevo. In poche parole ti abbiamo vista nuda. Non proprio, ma comunque si vedeva. Insomma, hanno visto tutto, tutti. Però dai non ti preoccupare, capita!Ehi? Teresa?Cara??» la terrestre era diventata rossa in volto, per poi passare ad un bel viola acceso, gli occhi sbarrati fissavano il vuoto, ripetendo “oddendeoddendeoddende». Nel mentre che cercava di trovare un modo indolore per suicidarsi per la vergogna, sentì un rumore fra i cespugli, alzò di scatto il capo e intravide un’ombra. Si insospettii e decide di andare a curiosare, ma non trovò più nulla. Eppure qualcuno aveva visto allontanarsi, qualcuno li stava  spiando… ma chi? E per quale motivo? Cercò intorno qualche traccia, ma nulla. Né orme, né indizi. Magari era solo suggestione, pensò.

Ma non si trattava di finzione.

Un vortice si aprì dietro di loro; non il solito varco. Più grande, scuro, che risucchiava tutto ciò che era nelle vicinanze.

«Ragazze! Un nuovo nemico! Dobbiamo intervenire» disse la leader del gruppo Sailors.

Le sailors si trasformarono, pronte a chiudere il misterioso vortice. «Mars! Freccia infuocata di Marte!» «Giove! Rivoluzione di Giove!» «Suprema sfera acquatica di Mercurio, azione!» «Venere! Spirale del cuore di Venere!» niente, il vortice assorbiva tutti gli attacchi. Provarono le sailor outer «Bomba di Urano, azione!» «Maremoto di Nettuno, azione!» «Meteorite di Plutone!» ma nulla, il vortice si ingigantiva sempre di più «Goku! Dobbiamo fare qualcosa!!» i Saiyan, insieme, presero a lanciare i loro colpi migliori, ma come con le sailor, i loro attacchi furono annullati. Persino Sasuke, lanciò qualche colpo, avvicinandosi però troppo, tanto che rischiò di essere risucchiato, se non fosse intervenuto Goku.

«Piccoli cuori rosa. Attacco a raffica, azione!» Attaccò anche Sailor Moon «Scettro della luna eterna, luce dei petali di stelle, entra in azione!» ma niente fu efficace.

Una risata malefica si udì dal vortice «Sciocchi, ignari personaggi! Credete di sconfiggermi così? Sciocchi, piccoli mostriciattoli! Non ho tempo per voi! Via!» un vento forte fece volare i presenti a centinaia di metri. La voce era fredda, profonda ed echeggiava per tutta la città «Vieni da me, piccola. Vieni con me. Hai acquisito abbastanza potere. Non riesco a resistere. Vieni da me!» una mano gigante e scheletrica uscì dal buco nero e catturò una Teresa spaventata e paralizzata. Non aveva minimamente reagito alla minaccia, era stata tutto il tempo lì, ferma, a fissare il vortice… come paralizzata… La mano la trascinava verso l’ignoto, verso quella voce così gelida. Ma qualcuno, la prese per il polso. Vegeta. Era scattato non appena l’avevano catturata. Quella ragazza… la seconda femmina che aveva portato un po’ di gioia nel suo cuore tenebroso. La sua allegria e la sua venerazione per lui, l’avevano rasserenato. Non poteva lasciarla morire. «Apri gli occhi stupida mocciosa! Muoviti!» un’altra mano si aggiunse per salvarla. Un’altra. E un’altra ancora. Formarono una sorta di catena che tirava a sé quella terrestre così buffa, che raccontava che loro erano solo disegni. Ma tutti, chi più chi meno, sentiva un legame speciale con lei. Non si sapeva il motivo, ma era una di loro. Non potevano e non volevano lasciarla morire. «Apri gli occhi Sailor Vegeta!» la ragazza li aprì. Vide tutte quelle persone faticare per lei. Vedeva l’affetto nei loro occhi; un affetto che non conosceva, che la gente le aveva fatto dimenticare: l’amicizia. Un amico vero fa di tutto per salvare chi vuole bene. E loro lo stavano facendo. Non capiva cosa stesse succedendo, perché questa oscura presenza la voleva. Si commosse. Aveva quasi raggiunto il portale. I suoi amici non ce la facevano più. «Grazie…» disse. Riuscì a liberare la mano che indossava il bracciale sailor. «Pianeta Vegeta, ti prego aiutami! Ho bisogno di più potere per proteggere i miei amici…so che la tua forza echeggia ancora nell’universo. Donami la forza dei saiyan al cospetto della luna…» cercò di raccogliere energia da un pianeta che ormai fisicamente non esisteva più. Ma sapeva che poteva aiutarla  «Ozharu no power!» gridò. Venne avvolta da un’energia spaventosa, tanto che la mano del vortice, la liberò. «Non so chi tu sia e cosa voglia da me. Ma non ti permetterò di far del male a loro!» il ciondolo delle Marmaid si illuminò. La forza sailor non le bastava per vincere. Aveva bisogno di altro. Si mise in posizione «Onda… E-ne-r-» i ciondolo emise un fascio di luce e la ragazza cambiò aspetto: tuta saiyan e coda. «Ge-ti» Guardò velocemente il gruppo dei suoi amici. Sorrise. Ora era tutto nelle sue mani. Li stava difendendo. Difendeva i suoi amici «CAAA!! » lanciò la sua onda dritta verso il vortice. Impiegò tutte le sue forze. E vinse. «Piccola e tenera Teresa. Sei diventata forte. Ma non pensare che tu abbia vinto. Ti ho lasciato vincere. Non è ancora il momento, devi maturare ancora un po’. Ordini superiori, mia cara. Ci rivedremo. Per ora, il tuo viaggio finisce qui…» tutto si oscurò. Il gruppo venne materializzato dentro un vortice, lo stesso che aveva accompagnato gli eroi Z e la ragazza in questa strana avventura. Ma questa volta erano sospesi in aria. «Vegeta!!» Teresa tendeva la mano al suo beniamino. Si stavano allontanando. «Non voglio separarmi da voi! Siete i miei unici veri amici!» le lacrime scesero nuovamente «Non abbandonatemi…» cercava di avvicinarsi, ma non ci riusciva «Teresa… mi dispiace. Non sono riuscita a far nulla per impedire il suo arrivo» a parlare era Sarah, la principessa dell’Oceano indiano «Non sono neanche riuscita ad avvertirti di tutto. Il ciondolo che porti non è una semplice perla delle sirene, bensì raccoglie tutti i poteri che acquisisci. Ma per usarli, hai bisogno che sia presente un personaggio di tale potere; è per questo che non riuscivi a cantare come un sirena e a destreggiarti con la spada. Il tuo viaggio non doveva finire così. Ma lui è riuscito a mettersi in contatto con te, malgrado cercassi in tutti i modi di impedirglielo. Non dimenticarti della tua avventura e tieni con te sempre ciò che ti è stato dato. Gomen Nasai, Terry-chan» tristissima in volto, Sarah sparì. «Sailor Vegeta, un giorno ci rivedremo. Ne sono sicura» «Sailor Moon…» «Dai, non essere triste. Sono sicura che avrai tanti amici » «Minako...» «Sii forte. Ricordatelo» «Goku… vi prego… non lasciatemi andare…» si allontanarono sempre di più. Una luce affiorò dietro le spalle di Teresa. «Non voglio tornare…» piangeva sempre più forte. Fu un attimo. Le venne lanciato qualcosa. Lo afferrò. Guardò i suoi amici per l’ultima volta… «Arigatou…»

Una luce. Poi più nulla.

 

Era sul pavimento. Quelle familiari piastrelle che percorreva ogni giorno. La sua cameretta. Tutto era come l’aveva lasciato: il pupazzetto di Vegeta appena rotto, la sorella seduta davanti alla scrivania. Era tutto pietrificato, come se non fosse mai trascorso il tempo. Aprì la mano: aveva il braccialetto che Vegeta aveva creato per la sfida con Goku; gliel’aveva lanciato all’ultimo secondo. Era tutto finito. Non ebbe il tempo di realizzare appieno l’accaduto, che la vita riprese sulla Terra.

«Cosa fai lì per terra?» chiese sua sorella. La guardò. Tutto era davvero finito.

«Sogno…» «Su, vedi di non stare troppo fra le nuvole che devi aiutarmi a stendere i panni!»

 

Tre anni dopo...

******

Lo so, ho ripreso una fanfic ormai deceduta. Ho avuto le mie buone ragioni (personali) per non continuarla. Chiedo scusa dal profondo del cuore a chi seguiva ed era interessato nel lontano 2007 a questa idea. Mi dispiace anche di aver scritto in n modo un po’ infantile a quei tempi, ma era la mia prima storia, dovevo prenderci un po’ la mano. D’ora in poi i capitoli saranno scritto un po’ meglio J

Ringrazio infinitamente Suikotsu, che ha sempre creduto in questa storia e che non si è fatto troppo problemi quando, da un momento all’altro, sono sbucata a chiedere consigli e un po’ di incoraggiamento per continuarla.

Grazie davvero.

Volevo anche riscriverla completamente, ma ho deciso di rispettare le recensioni che ricevetti. Infondo, sono passati 3 anni, era la mia prima storia… la demenza nello scrivere ci sta xDxDxDxD

Con ciò concludo, spero che qualcuno si prenda la briga di leggere e recensire :D è davvero da tanto che non pubblico capitoli scritti solamente da me… sono un po’ in ansia :D

A presto ;)


   
 
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