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Autore: Miyaki    14/10/2005    17 recensioni
- Sapevamo che sarebbe arrivato questo momento. -
- Stai forse cercando di scusarti, Malfoy? -
- No, Weasley. No - rispose risoluto
- Perchè non mi uccidi allora?-
- Lo farò. -
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva il cuore in gola e il tempo si era fermato.
Non udiva nulla, più nulla, fatta eccezione del battito del suo cuore. Solo quello. Per un istante.
Le persone intorno probabilmente stavano gridando, ma lei non udiva più nè le grida, nè il dolore.
Vedeva i loro volti, trasformati dal dolore, dalla paura, dall'odio.
Come siamo arrivati a questo?
Il tempo riprese a correre quando udì un grido levarsi nuovo nell'aria, un tonfo e altre grida, incantesimi, e mille fasci di luce colorata riempivano l'aria.
E rumore di colpi da sparo. Voldemort aveva corrotto i maghinò e alcuni babbani a partecipare alla sua causa.
Anche lei correva, sporca di sangue e sudore.
Non sapeva per dove. Non sapeva quando. E non sapeve il perchè.
O forse cercava lui. Harry. O il fratello, o Hermione.
Harry, pensò.
Harry.
Dov'era? Le saltò un battito all'idea che fosse già morto.
Ma in quel momento correva e basta, sapeva, sentiva, che c'era qualcosa che doveva fare. Qualcuno che doveva trovare prima dell'ultimo istante.
- Weasley. -
Si bloccò di punto e si fermò alcuni istanti, mentre il cuore le batteva con una violenza illecita.
Ecco.
Si voltò lentamente e il mondo parve ruotare intorno a loro due. Intorno a lei e al bellissimo ragazzo biondo che ora la minacciava indeciso con quella bacchetta.
- Eccoci.- disse piano la bella rossa, lasciando che le labbra tremassero appena, e non per paura della morte.
Morte che sarebbe arrivata, lo sapeva.
Draco non era mai tornato indietro.
- Quante maledizioni senza perdono ha lanciato quella bacchetta? - domandò con aria affranta guardandolo negli occhi.
Draco fece una smorfia, e non rispose, ma rafforzò la presa sulla bacchetta, senza tutta via pronunciare incantesimo alcuno.
- Sapevamo che sarebbe arrivato questo momento. -
- Stai forse cercando di scusarti, Malfoy? -
- No, Weasley. No - rispose risoluto
- Perchè non mi uccidi allora?-
- Lo farò. -
Ma non si mosse. Le mani tremavano impercittibilmente.
Un grido interruppe quel lungo addio, e i maghi, di qualsiasi fazione facessero parte, corsero in una direzione precisata.
Si sentì qualche grida diversa, qualche nome confuso.
- Potter me l'ha fatta di nuovo.- disse il biondino e Ginny lo guardò sorpresa, e poi guardò la folla che correva e si fermava, tornava indietro e lottava, vedeva i loro visi e vide distintamente qualche Auror che appariva più deciso che mai.
Poi si girò verso di lui.
Ormai erano rimasti da soli, se non per qualche mangiamorte che cominciava a tentare la fuga, mentre altri tentavano un ultimo grido di disperazione e morte.
Ma non Draco Malfoy.
Mantenne la bacchetta verso di lei.
- Che sarebbe accaduto - chiese all'improvviso Draco, guardandola negli occhi - se tu non fossi stata una Weasley e io non fossi stato un Malfoy? -
- Non lo so, Romeo.-
Draco la guardò con asprezza e lei si lasciò sfuggire un sorriso - Non lo so - ripetè - forse saremmo stati felici -
- Devo ucciderti - disse lui.
- Lo so -
Deglutì cercando la decisione per lanciare l'incantesimo, ma la fermezza di Ginny lo fece barcollare.
- Non hai paura di morire, Weasley? -
- No. In questo mondo non c'è spazio per me e te. E un mondo senza te non mi piace.- replicò calma.
- E' tutto finito fra noi. E non è neanche durato. Non poteva, non sarebbe potuto. -
Ginny annuì, sebbene entrambi non fossero che abbracciati dal ricordo di un amore di pochi giorni, di un amore di pochi istanti.
- E allora cosa aspetti?-
Ma non fu il rumore di una maledizione a prorompere nelle loro orecchie, ma un rumore di un arma babbana. La pelle bianca e la veste nera del mangiamorte in breve furono tinte di un colore vermiglio, prima ancora che uno dei due potesse rendersi conto di quel che era accaduto.
Parve sorpreso il biondino, guardando il sangue che dal petto colava a terra.
Poi perse l'equilibrio e cadde in ginocchio. - No! - gridò la rossa, e non ci sono nè parole, ne metafore o simbolismi che possano solo definire un briciolo dell'angoscia che provava, gettandosi a prenderlo fra le sue braccia.
Quale sciocco mercenario aveva mandato il colpo? Si guardò intorno stringendo la bacchetta, ma la ricerca del colpevole venne interrotta da una mano, fredda, che stringeva la sua.
- Ginevra.- disse il biondino, con voce bassa.
- Dra..!- rispose lei cercando inutilmente di bloccare l'uscita del sangue, inutilmente e nervosamente.
- Shhh...- la interruppe posando un indice sulle sue labbra - Non chiamarmi Draco! - si prese un momento di pausa poi a fatica disse - Dovrei dire qualcosa di dolce, adesso, Weasley? Qualche frase melodrammatica? - mormorò con il suo tipico sarcasmo - Dirti che sei l'unica che ho amato? - scoppiò in una risatina soffocata e poi trasse un respiro guardandola negli occhi.
- Non ti avrei ucciso -
- Lo sapevo -
- E...- si lasciò scappare un sorriso - non mi piaci neanche tanto. Sei stata una vera noia, un fastidio ecco.-
- Sapevo anche questo -
Draco sospirò chiudendo gli occhi - Ma infin dei conti, non sei poi così male. Proprio no. -
E chiuse gli occhi, lasciando che le palpebre coprissero quegli occhi color argento.
Ginny non disse nulla.
Non pianse, nè gridò, e non urlò.
Strinse a se il corpo freddo di colui che fu una serpe, di colui che fu un assassino e che tutto sommato, non chiese altro che un pò d'amore.
  
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