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Autore: Bobby_Drake    20/08/2010    1 recensioni
E se Sarah non fosse morta? E se invece nascondesse un terribile segreto? Questa fanfiction è ambientata dopo l'episodio 3x08 Il cuore rivelatore. Kyle conosce Alex, membro rinnegato dei Latnok, che ipotizza che dietro a Cassidy ci sia proprio Sarah, la madre di Jessi e forse anche di Kyle e Cassidy. Pur rivelandosi un grande amico di Kyle, Alex inizia a nutrire ricambiato dei sentimenti per Amanda. Sono presenti riferimenti agli ultimi due episodi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non riesco a non pensare alle parole di Baylin. Tra i Latnok l'affetto viene misurato tramite le capacità intellettive. Se sei un genio sei ricercato e voluto, come Kyle. Se invece sei difettoso vieni scartato, come Jessi. Finalmente riesco a comprendere cosa deve aver passato. Lo immaginavo già prima ma ora me ne rendo conto più che mai. I Latnok non amano ma si limitano a sfruttare le persone senza rendersi conto delle sofferenze che portano. Alla fine io e Kyle siamo stati fortunati a essere adottati da persone che non ragionano in questo modo infame, persone che ci amano incondizionatamente. Jessi invece no e ora racimola affetto dove può.

Perdonare i tuoi genitori biologici spetta solo a te” mi ha detto Baylin. Ma come si fa a perdonare delle persone del genere. “Probabilmente ora sanno di aver sbagliato”. Se lo sanno perché non si sono ancora fatti vivi? Mi seguono da anni, sanno come trovarmi ma non lo fanno. Forse li ho intellettualmente delusi? Baylin ha detto che sono una delle migliori menti che abbia mai conosciuto, e detto da lui è un grande complimento. Quindi perché in questi anni non si sono mai presentati? O lo hanno fatto mandandomi Cassidy e le sue bugie?

Ora come ora non riesco a trovare nel mio cuore un motivo per perdonarli. Come posso trovarlo se non parlo con loro? Devo assolutamente incontrarli.

Foss” mi rivolgo alla guardia del corpo di Baylin.

Che c'è, ragazzo?” mi chiede mentre mette una pistola nella tasca della giacca. Forse dovrei dirgli che contro un Latnok una pistola potrebbe non servirgli a nulla. O forse potrei usare la cosa a mio vantaggio.

Quella non le servirà se sta andando ad affrontare i Latnok anziani” gli faccio notare.

Non sto andando ad affrontare i Latnok anziani” risponde. Poi evidentemente ci pensa meglio. “Perché non mi servirebbe?”

Perché potrebbero non darle nemmeno il tempo di prenderla” insisto. Non ho mai ucciso nessuno ma so perfettamente che se sono in grado di controllare il mio flusso sanguigno posso fare lo stesso con gli altri. E così anche i Latnok anziani.

Se riesco a prenderli di sorpresa ho delle speranze” ma non è molto convinto. D'altronde anche lui ha vissuto abbastanza questa storia da capire ciò a cui va incontro. Dopo la morte della moglie e della figlia, gli restano solo Baylin e Kyle e anche Baylin sta probabilmente andando a morire. E Kyle, beh in verità oramai non ha più bisogno di Foss.

Vengo con lei” decreto.

No, tu non vieni” obietta. Mi viene da ridere. Se per me è pericoloso, per lui cos'è?

Portalo con te” ordina Baylin. Foss non fa in tempo ad obiettare. “Il ragazzo vuole delle risposte”

Vuoi incontrare i tuoi genitori?” mi chiede Foss.

Tu hai la tua missione, io la mia” ma gli coprirò le spalle lo stesso se dovesse servire. Spero di no.

D'accordo ma questa la prendo lo stesso” fa toccandosi la tasca della giacca per indicare la pistola.

Usciamo dal mio laboratorio, diretti all'auto di Foss. Sento il suo cuore battere veloce. Nonostante la mia presenza, sa che in caso di attacco non avrebbe speranza. Ad un tratto parcheggia. Dalla tasca estrae un foglietto. Mi guarda. E' pallido in viso. Mi sa che è davvero convinto che sia il suo ultimo giorno.

Se qualcosa dovesse andare storto dai questo a Kyle” Mi mostra il foglietto. Non lo prendo ma memorizzo ciò che c'è scritto. Ho sentito la conversazione tra lui e Baylin.

Baylin si fida di lei” mi oppongo. “Se le ha affidato il foglietto vuol dire che sa che tornerà sano e salvo. E poi io devo affrontare dei Latnok, lei deve solo trovare le copie del programma e sostituirle con il mio. Lo può fare ad occhi chiusi” lo incoraggio.

D'accordo” mi fa. Ha ripreso un po' di colorito. D'altronde questa tensione sta uccidendo anche me. “Ora staranno tutti a controllare le capsule. Prima andiamo a casa di John Cassidy, poi da Ballantine e infine da Taylor”

E i miei genitori?”

Li lasceremo per ultimi”

***

Tutti hanno un ruolo in questa storia. Tutti hanno fatto la loro parte. E tempo che anch'io faccia la mia. La mia parte è affrontare il più grande amore della mia vita ed il mio peggior nemico, Sarah.

Ricordo quando ci siamo conosciuti all'università. Eravamo entrambi delle matricole troppo giovani per essere già iscritti alla Seattle University. Ma grazie al professor Kerns scoprimmo di non essere gli unici “piccoli” geni. Fu così che scoprimmo l'esistenza dei Latnok. E' stato Kerns ha spiegarmi la storia della gravidanza di Einstein, della morte di mia madre, del progetto decennale di realizzare l'uomo più intelligente del mondo.

Ma fra tutti i Latnok giovani e anziani dell'epoca, lei era speciale. Lo sentii sin da subito. Il battito del mio cuore aumentava in sua presenza, le mani sudavano. Ma ancora non sapevo dei polimeri manipolati. Ero convinto di amarla e forse lo sono ancora.

Mi ricordo la prima volta che ci siamo baciati. Gli oggetti volavano intorno a noi, la luce si fulminò. Eravamo a casa di Brian. Io non sapevo come spiegare al mio migliore amico che ero innamorato della sua ragazza. Lei risolse la caso aggiustando la lampadina e rimettendo in ordine prima che lui entrasse. Poi fece una cosa che avrebbe dovuto mettermi in guardia. Lo baciò sulla guancia. Lui scoprì la verità solo qualche mese più tardi. Le chiedemmo di decidere tra di noi e lei scelse di andarsene. Non la rividi più fino al giorno in cui tentò di uccidermi, fino al giorno in cui scoprì che mi aveva ingannato, usato.

All'epoca i Latnok non lavoravano in un'ala dedicata dell'università come adesso. Lavoravamo ufficialmente alla facoltà di matematica e scienze ma in meglio di noi lo davamo in un palazzo abbandonato alla periferia della città non lontani a quanto mi ha detto Foss dal luogo in cui Kyle e Jessi hanno ritrovato Amanda la sera del ballo.

Il posto ovviamente è pieno di guardie ma nessuna di loro è un Latnok, nessuna di loro sa cosa fanno i Latnok. Non sanno di lavorare per una holding che fa capo all'ex società di Julian Ballantine, la Metacorp. Non sanno nemmeno che molti loro colleghi sono rimasti uccisi nell'incendio della Zzyzx, non sanno nemmeno cosa sia la Zzyzx. Non sanno che io sono entrato nel palazzo. Non dubito che molti di loro abbiano ricevuto un addestramento militare persino migliore di Tom Foss ma non mi possono ugualmente fermare.

Cammino per i corridoi vuoti alla ricerca di una donna che ho amato, che ho odiato, che adesso devo uccidere per il bene di mio figlio, un figlio a cui non ho nemmeno detto ti voglio bene prima di lasciare il laboratorio, non so nemmeno se lo rivedrò.

D'un tratto il battito del mio cuore aumenta, mi sudano le mani. E' l'effetto Sarah. Lei è là all'interno di uno dei tanti uffici presenti nel corridoio. Inutile sperare nell'effetto sorpresa, le sensazioni che sto provando io, le prova anche lei. Sa che sono qui perché anche i suoi battiti sono aumentati.

Adam Baylin, chi non muore si rivede” mi saluta mentre entro. “Jessi mi aveva detto che eri ancora vivo”

Dov'è la ragazza?” le chiedo. Dubito che non abbia ancora capito che se Kyle e i Tragger sono riusciti a scappare è per colpa sua.

Non sono affari tuoi” mi risponde. “E poi non credo che tu sia qui per lei. Noi per te siamo solo dna marcio, progetti difettosi”

Sarah, Jessi è tua figlia” insisto. “E' sangue del tuo sangue, il tuo stesso dna. Non puoi farle del male. Tu non sei così”

Primo, lei non è sangue del mio sangue ma solo dna rubatomi da Taylor” fa lei. “Quindi al massimo è figlia di Taylor non mia. Secondo, non le ho fatto del male. E, terzo, piantala di fare il santo. Credi di aver trattato Kyle meglio di come io ho trattato Jessi? Entrambi abbiamo usato quei ragazzi per i nostri scopi”

E' vero” ammetto. “Ma io voglio rimediare ai miei errori. Voglio dare a Kyle quello che non sono riuscito a dargli finora. Una famiglia e la serenità. Tu non vorresti lo stesso per Jessi?”

Famiglia? Serenità?” dice incredula. “Adam, questi non sono ragazzi normali. Il tuo tentativo di ridurli tali è ridicolo. L'obiettivo dei Latnok era quello di cambiare il mondo in meglio. Tu eri d'accordo. Perché ora stai cambiando idea?”

Sarah, non prendiamoci in giro. Tu non stai creando un esercito di Kyle e Jessi per migliorare il mondo ma per schiavizzarlo al tuo volere”

Cosa c'è di male se il mondo è controllato da persone capaci come noi?” insiste. “Era questo da sempre il progetto dei Latnok e tu...”

Ero d'accordo anch'io lo so” ammetto. “Ma non capivo che in mezzo c'era una serie di errori”

Quali errori?”

L'intelligenza non basta per governare il mondo. Ci vuole anche e soprattutto umanità. E la libertà. Sono due cose che non devono mai venire meno”

Libertà? Umanità? Sono proprio questi i mali dell'umanità, Adam. E' proprio per questo che esistono guerre e malattie. La tua umanità e la tua libertà hanno fruttato solo cieco egoismo. E' tempo di togliere al mondo la libertà di sbagliare e per farlo l'umanità è solo un ostacolo. Le persone come te sono un ostacolo al bene del mondo, Adam”

Mi vengono in mente i romanzi di Frank Herbert, il cammino dorato, un cammino che il protagonista Paul Atreides rifiutò di seguire ma che seguì invece suo figlio Leto. Ricordo bene tutti gli orrori della dittatura di Leto. Anche se per il bene dell'umanità, non posso accettare che il mondo viva ciò che gli abitanti di Dune hanno vissuto. Sono sicuro che ci sia un'altra strada.

D'un tratto sento il mio cuore rallentare i battiti, non riesco più a respirare, la testa mi pulsa terribilmente. Mi inginocchio dolorante. Sono tutto sudato, sembra che ho fatto la doccia vestito. Ovviamente so che cos'ho. Sarah gioca col mio flusso sanguigno. Non c'è nanotecnologia e liquido amniotico che mi possa aiutare.

Sarah, non farlo. Possiamo trovare un'altra soluzione”

Dovevi essere già morto da un pezzo, Adam”

La mia vista si sta annebbiando. So che devo fare qualcosa o entro pochi secondi morirò ma sono troppo debole per fare qualsiasi cosa. La testa mi sta scoppiando. Sento una debole voce che invoca il suo nome, Sarah, la mia voce. Mi avrà sentito? Kyle, ti voglio bene.

D'un tratto la porta si apre. Una guardia entra a segnalare un allarme intrusi. Lei non deve averlo sentito, troppo concentrata su di me. E' solo un attimo di distrazione, un piccolo attimo, quello che mi ha salvato la vita. Ignoro il dolore alla testa, ignoro l'affanno, ignoro che sono ancora in ginocchio e non riesco ad alzarmi in piedi. La mia mano lentamente si alza e si chiude a pugno. Con le mie ultime energie faccio quello che non avrei mai voluto fare. Spezzo tutte le vene di Sarah, può risistemare il flusso sanguigno ma non le vene, quelle non le può rimettere in sesto. Non in così poco tempo almeno. E una volta che ti si spezzano tutte le vene del tuo corpo nello stesso momento, la perdita di sangue è istantanea, devastante, senza scampo.

E' lo spettacolo più orribile che abbia mai visto. Il sangue le esce dalla bocca, dagli occhi, persino dalle orecchie. Mi volto per non guardare. L'amavo e l'ho uccisa. Mi volto appena in tempo per vedere il lampo uscire dalla pistola della guardia. Non sento lo sparo, non faccio in tempo a sentirlo. Come non faccio in tempo a versare la prima lacrima per la morte della mia migliore amica. Questa volta non c'è più nulla che mi può salvare. Muoio felice e triste allo stesso tempo.

Frank Herbert è uno scrittore di fantascienza

noto per i romanzi riguardanti l'universo di Dune

  
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