Anime & Manga > Sailor Moon
Ricorda la storia  |      
Autore: Blushina    20/08/2010    6 recensioni
AVVISO:Salve, è la mia prima one-shot che scrivo in questa sezione. Questo episodio è da collocarsi nell'ultima puntata della prima serie. Spero possa essere di vostro gradimento =) “Ti amo Bunny, oltre il tempo, oltre l’eternità” un sussurro roco, sincero, colmo d’amore.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Endymion, Serenity
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
when

When I Look At You

Image and video hosting by TinyPic

 

 

“Ma, ma che succede?” in un batter d’occhio la Principessa della Luna si era ritrovata nell’immensa distesa buia del Regno delle Tenebre.

Era stata praticamente teletrasportata in un batter d’occhio, e adesso si ritrovava per terra, dolorante e spaventata.

Le mia amiche sono morte per me, non posso mollare adesso, pensò rialzandosi.

E quella paura svanì tanto presto quanto era arrivata, alla vista di colui che le aveva rubato il cuore, così nella sua vita passata, così nel presente.

“Marziooooo” urlò disperatamente quando si frappose tra lei e Perilia.

“Non c’è nessun Marzio, io sono Endimion” ribadì con voce fiera ma perentoria allo stesso tempo.

Sailor Moon cercava di rimanere lucida e impassibile, ma sapere che la persona che più amava al mondo, quella stessa persona che era morta per lei, era morta con lei in quella magnifica favola che era il Regno della Luna, adesso lottava contro di lei, era come sentire il dolore bruciante di una ferita profonda e sanguinante.

“E’ tutto inutile mia cara. Endimion è completamente in mio potere, in lui si è incarnato il male, non c’è più niente che tu possa fare, ormai” rise malvagiamente Perilia.

“No, non è vero! Marzio, Endimion, tu non sei così” disse guardandolo con occhi supplichevoli, come se volesse trasmettergli anche un’insignificante quanto importante ricordo che gli consentisse di riportarlo alla vera realtà.

“Smettila! Smetti di chiamarmi in quel modo! Per te è finita” urlò in preda ad un attacco di confusione ed ira.

Endimion non capiva cosa spingesse la sua nemica a pronunciare quello strano nome sconosciuto, eppure familiare.

Non sopportava l’idea di non potersi spiegare ciò che non riusciva a comprendere da solo, perché in fondo sapeva che esisteva un spiegazione plausibile al perché quella ragazza bionda si ostinasse a chiamarlo Marzio.

Ma al momento quella era l’ultima delle sue preoccupazioni: il suo compito era eliminarla e far trionfare le Tenebre.

Liberò la spada dal fodero e con uno scatto repentino si preparò ad affondare la lama affilata in quella pelle color pesca, soffice seta ai suoi occhi.

La punta deviò accidentalmente e le ferì un braccio.

La confusione lo stava rendendo prigioniero.

“No, ti prego! Guardami Marzio, sono io, sono Bunny, ti scongiuro cerca di ricordare” di nuovo quel nome, un ricordo lontano.

Strinse gli occhi infastidito e si scagliò ancora contro di lei.

Il pugno violento che le sferrò bastò a sollevarla da terra per poi farla ricadere priva di forze con un tonfo sordo.

Endimion si preparò all’attacco finale, quando la dolce melodia di un carillon d’orato gli entrò prepotentemente nelle orecchie, nella mente e fin dentro il suo cuore nero, riportandolo in un tempo lontano.

Ricordò la piccola testolina buffa che era solito schernire ovunque la incontrasse, la risata allegra e cristallina di quella biondina spensierata e ancora un po’ bambina, il suo gran cuore, il coraggio che aveva dimostrato quando in ascensore l’aveva creduto in pericolo, quando ancora non sapeva che lui fosse il suo Milord.

La sua Bunny.

La sua mente viaggiò ancora più indietro nel tempo, per rivivere quell’ormai antico passato che mai era riuscito a ricordare, nonostante tutti gli sforzi compiuti.

Rivisse gli incontri segreti tra lui e la sua amata, la Principessa Serenity, la stessa che adesso gli era inginocchiata di fronte, stremata ed in lacrime; il loro primo bacio, quando osò perdersi in quei piccoli boccioli di rosa scarlatta, il loro ultimo ballo, quello in cui gli aveva confessato di temere di perderla; la prima volta in cui, prima che venissero brutalmente separati, l’avesse fatta sua, penetrando in quelle oscurità di seta, mentre i mari, i fiumi e i sentieri della Terra osservavano in silenzio i loro respiri accelerati, i loro cuori battere in sincrono, i loro corpi muoversi al ritmo della passione, dell’amore, della vita.

Il momento in cui, pur di non perderla, l’aveva protetta fino alla fine, andando incontro al suo destino fatale.

E quando, il suo piccolo amore, tenero e cocciuto, pur sapendo della fine che li attendeva, si era gettata in quel turbine violento e mortale insieme a lui, cercando la sua mano, i suoi occhi ed il suo conforto in quell’ultimo gesto d’amore.

Il momento in cui, tramite i loro sguardi, le loro anime si incontrarono per l’ultima volta.

“Amore mio” sussurrò chinandosi su di lei.

“Marzio” lo abbracciò di slancio, perdendosi i quel mare blu, in quegli occhi finalmente caldi, veri.

Ma quell’idillio tanto agognato durò ben poco.

Una risata maligna riecheggiò in quel posto umido e infernale e dei cristalli neri dalle punte acuminate viaggiavano alla velocità della luce in direzione della Principessa della Luna.

Nell’arco di un millesimo di secondo, eccessivamente fulmineo per notarlo, per impedirlo, la schiena di Marzio fece da scudo al corpicino impaurito e immobile della sua Bunny.

Gli occhi di quel Principe senza tempo divennero vitrei, un mare scuro e in tempesta, ed il suo corpo si accasciò inerme sulla sua piccola Principessa.

Ancora una volta il destino si beffava di loro, ancora una volta non potevano amarsi perché il male voleva separarli.

“Marzio, no, ti prego resisti!” mentre gocce di puro cristallo solcavano le guance arrossate di Bunny, Marzio la strinse a sé con quel poco di forza ancora presente nel suo corpo forte e possente.

“Ti amo Bunny, oltre il tempo, oltre l’eternità” un sussurro roco, sincero, colmo d’amore.

Poi, la notte calò nei suoi occhi, mentre piccole stelle salate continuarono spontanee a scendere sul suo viso bianco.

 

When I look at you
I see forgiveness, I see the truth
You love me for who I am like the stars
hold the moon
Right there where they belong and I know
I’m not alone.

 

*Note finali*

 

Ciao a tutti =)

Questa shot è nata in un’afosa notte di agosto, un acuto momento di sclero e nostalgia…

La dedico a tutti coloro che, come me, sono stati presi dall’amore travolgente che lega questi due fantastici personaggi.

Vi ringrazio per averla letta ^_^

Baci,

Mary

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Blushina