Ti
prego, fa che io sia ubriaco… fa che
questa sia tutta un’allucinazione… ma
non era un’allucinazione. Nel suo bacio c’era
rabbia, disprezzo, la sensazione
di sentirsi tradita. E riponeva le sue speranze in lui.
NO!
Non poteva pensare a ciò che stava succedendo. Non poteva
fare questo a Edward,
che era stato così gentile con lui.
“Bella… Ferma!” ansimò. Lei
si staccò e lo
guardò con aria interrogativa. “Non posso fare una
cosa del genere a Edward.
Lui è stato gentile con me e…” lei lo
zittì posandogli il dito indice sulle
labbra. “Lui non mi vuole… Mi lascerà
invecchiare. Non mi interessa la mia
anima… Senza di lui non sono nulla!”
iniziò a battere i pugni sul petto
roccioso di Liam.
Dopo
un po’, esausta, si appoggiò su di lui.
“Non rimarrai sola… ci sono io con te.
Ci sono io per sempre” ma glielo poteva garantire? Sarebbe
riuscita a
trasformarla?
No!
La sua missione era proprio impedirlo…
“Bella,
come posso trasformarti in un mostro?” sussultò
lui. E intanto qualcosa si
smuoveva nelle sue profondità… Ebbe subito paura
che fosse
Non
la percepiva… Al contrario sentiva qualcosa che gli mancava
da tanto tempo. Fu
travolto da una miriade di emozioni. Era possibile?
La
maledizione era stata spezzata?
No,
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Lui
le aveva detto di scappare, ma lei era rimasta.
Lo
guardava, rigido al suo posto. Poi si rilassò e lei si
decise ad andargli
vicino. “Bella, mi sento strano…” lei
non capiva. Ma poi il vampiro, che era
rimasto ad occhi chiusi per tutto il tempo, li aprì
e… “Liam…” “Cosa
c’è?” domandò
lui spaventato dallo strano tono di voce della ragazza. “I
tuoi occhi sono…
castano dorati” lui rimase immobile.
“Impossibile… Ho ancora i sensi potenziati
e… anche i doni, quelli non se ne sono andati”
“I doni?” chiese lei
sprovveduta. “Sì, alcuni vampiri hanno un dono che
può variare dal leggere il
pensiero, come Edward, vedere il futuro come sua
sorella…” “Ah…”
Edward non le
aveva parlato di quello. Si sentì violata. “Non ti
preoccupare, l’unico capace
di leggerti il pensiero sono io…”
“Ah… me ne sono accorta” lui poi si
concentrò
sullo specchio, che lo rifletteva con quegli occhi d’oro.
“Come è possibile?
Una maledizione è inviolabile… Mi sento
così…” “…
strano?” lo interruppe Bella.
“Questa è la tua anima, Liam”
l’intrusa dentro di lei iniziò a scalpitare
perché voleva uscire.
E
si sentì soffocare. L’intrusa la stava
distruggendo dall’interno.
“Li…
am… Aiuto!” disse col poco fiato che le rimaneva.
Lui era ancora felice e
incredulo, ma poi - guardando lei- tornò serio. Le si
avvicinò. Si accorse che
stava soffocando.
Provò
a comunicare con lei tramite pensiero.
Bella,
respira. Questa è Lisbeth - l’intrusa-
vero?
Lei
si accasciò a terra, ma mi rispose. Sì,
sta agendo dall’interno. Fermala! Sto morendo… Chiuse
gli occhi rassegnata.
Ma lui aveva ancora molto da dare.
Non
ci aveva mai provato ma era disperato. Del resto casa Cullen non
distava molto.
Edward,
aiuto! Lisbeth sta uccidendo
Bella da dentro… Corri!
Lui
non arrivava. Liam tentava invano una respirazione bocca a bocca. Poi,
quando
aveva perso le speranze, arrivò Edward.
“Bella!” per fortuna non c’era nessuno
nel locale, a parte l’oste che li guardava spaventato.
“Liam…
i tuoi occhi…” “Sì lo
so… ma adesso sbrigati! Dobbiamo tirare fuori
Lisbeth…” “Ma
ci serve uno stregone!” “Lasciatemi
passare!” esclamò una donna.
“E’ lei chi è?”
era davvero graziosa… Un viso a forma di cuore, capelli
castano chiaro e occhi
d’oro. Una vampira. “Sono la persona di cui avete
bisogno!” mise le mani sullo
sterno di Bella, che giaceva esanime a terra.
Iniziò
una litania stranissima e Bella urlò disperata.
“Le fa male!” “Rilassatevi…
quella è l’altra…” disse lei
risoluta. Una nube azzurrina si alzò sopra le loro
teste. Prima che potesse evaporare, la donna misteriosa
agguantò una bottiglia
vuota e la fece entrare dentro di essa.
“Anima
in bottiglia…” sorrise risoluta e porse la
bottiglia a Liam.
Lui
sapeva che quello era lo spirito della persona che aveva amato.
“La ragazza ce
la farà?” “Suppongo di
sì… Tra poco si sveglierà”
Edward era davvero curioso
dell’identità della donna. “Se non le
arreco troppo disturbo… Mi potrebbe
rivelare la sua identità?” “Mi chiamo
Esme, sono una strega… e una vampira” i
due giovani vampiri rimasero a bocca aperta. “Beh…
qua c’è da cancellare la
memoria di qualcuno…” osservò Liam
rompendo il silenzio e afferrando per la
camicia l’oste.
Era
finita. O quasi…
Nota
dell’autrice:
Siamo
quasi alla fine di questa avventura… Ringrazio adesso tutti
quelli che mi hanno
sostenuto, perché l’epilogo ve lo voglio far
godere tutto!