Fanfic su attori > Coppia Farrell/Leto
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Autore: meggie681    21/08/2010    2 recensioni
Un altra variante sul set di Alexander the Great
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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spinofANDAREVIA

SPIN OFF - PRIMA DI ANDARE VIA

Jonathan corse a chiamare Farrell, cercandolo nei camerini lontani dal set dove stavano girando la battaglia contro il re persiano Dario.Erano tutti stanchi, impolverati e sudici, ma il regista Oliver Stone sembrava ancora una volta incontentabile.Prese di mira Jared Leto, "Tanto per cambiare!" - esclamó l'attore irlandese, a proprio agio nei panni di Alessandro il Grande e molto felice dal primo giorno di avere al proprio fianco Jared, nel ruolo dell'amato Efestione.Si volevano bene, era qualcosa che aveva sentito il bisogno di dirgli la sera prima, dopo avere parlato a lungo davanti ad una birra gelida, lamentandosi della lontananza da casa e dalle abitudini, anche quelle meno ortodosse, alle quali si dedicava a Los Angeles.Parlava di donne, film, motori ed abusi alcolici senza cambiare mai tono nella voce, ma quando decise di confidarsi con l'amico americano, la sfumatura cambió."Sei sempre pronto ad ascoltarmi Jared.. E so che lo fai volentieri, non per compiacermi, come fanno gli altri..""Credo tu sia troppo severo con questi altri ed eccessivamente generoso con me Colin..""Sbagli, é una questione di pelle.. Sai, non é che dovremo fare strane e scandalose cose, girando capisci..? Eppure é importante essere in armonia, soprattutto perché ci ameremo in un modo indescrivibile..""Come Alessandro ed Efestione.. vero.." - sorrise - "In fondo non hai torto, é una questione di pelle."Lo aveva riaccompagnato alla stanza poche porte oltre la sua, in albergo.Il Marocco era caldo e colorato, piaceva ad entrambi e si erano ripromessi lunghi giri in auto e visite turistiche in posti incontaminati."Ok.. adesso a nanna, domani dovremo rincorrere Dario come pazzi..""Va bene Cole.. Ti piace Cole? O é troppo duro..?""Cole..? No, perfetto.. Jay.. Ti piace o é troppo.. gentile?""Spero lo sia, non sempre riesco ad avere modi gentili.. Sono un rompiballe..Jay va benissimo..""Ti voglio bene Jay."Leto schiuse le labbra, senza sorridere del tutto, ma i suoi occhi si vestirono di una luce diversa su quella rivelazione - "Ti voglio bene Cole.." - e lo abbracció.Farrell lo strinse impercettibilmente, senza andare oltre, per poi staccarsi da lui debolmente, dispiacendosene nel profondo e vergognandosene, stupidamente.

 

 

"Jared! Jared, dove stai andando?!""Lasciami perdere Cole! Torno in albergo, faccio i bagagli e volo a Los Angeles!""No.. no, ma dai i numeri?!""Colin ascolta! Non voglio, non voglio te lo giuro, litigare anche con te! Lasciami passare cazzo!"Se ne andó, come una furia.Trascorsero solo alcune ore.Il cast era in fermento, giá si ipotizzavano vari nomi, per sostituire Leto.Farrell era fuori di sé; andó da Stone per affrontarlo e dirgliene di tutti i colori, ma non si trovava da nessuna parte.Pensarono che se ne fosse andato a Londra per dei provini lampo, ma era un'assurditá.Jared sarebbe comunque partito la mattina successiva.Era blindato nella sua stanza, la cena lasciata a metá, rannicchiato sul letto, abbracciando un cuscino: piangeva silenziosamente."Jay.. sono io.. dai apri, solo cinque minuti, lo prometto.. cinque minuti.."Sentendo lo scatto della chiave, Colin sorrise."Ciao.. entra pure.""Grazie.. ti ho portato una fetta di dolce, alle mandorle.""Il mio preferito.. sei una sorpresa continua, uomo venuto dall'Irlanda.." - rise mestamente."Sei sempre arrabbiato?""Sí sempre Colin..""Sempre deciso a volare in California?""Sí sempre.. Ok, mangio il dolce, tu ne vuoi?""No, é per te.."Tornó sul letto, facendo posto all'amico spostando abiti e trolley aperto e non ancora completato."Ci stai ripensando, vero? La tua roba é ancora tutta qui.. Jared stammi a sentire..""Non mi serve tutto questo Colin. La risposta a quello che stai per dirmi é e rimarrá questa.""Sei testardo..""Sono coerente, voglio stare bene, non ammalarmi per lo stress. Voglio bene a me stesso.""Sí.. certo, anch'io te ne voglio..""Lo so ed é l'unica cosa che mi mancherá.. Il tuo.. abbraccio, il tuo calore, nel guardarmi, nel ridere, sei un amico insostituibile, sei.."Farrell lo fissó, aspettando che continuasse la frase, ma Leto ebbe come il respiro interrotto da un'emozione incontrollabile."Cosa.. cosa sono.. per te, Jared?"Lui sorrise, abbassando gli occhi lucidi, ma Colin gli sollevó il viso, con due dita sotto al mento sbarbato e morbido, come tutto il resto - "Sei bellissimo uomo venuto dagli Stati Uniti.." - "Colin.." - aspiró un po' di ossigeno, indietreggiando leggermente, ma ormai tutta la mano di Farrell era sulla sua guancia destra.Inclinó la testa, raccogliendola appieno - "Mi mancherai da morire Cole.. perdonami..""No, non ti perdono se adessi lasci.. Non me ne frega un cazzo di questo film! Non ti perdono se mi lasci qui adesso Jay, lo vuoi capire oppure no!" - esclamó, annullando la distanza tra loro ed usando anche l'altra mano per stringergli il volto, le cui labbra ormai tremavano."Lui mi odia Colin, Oliver mi..""Ma io ti amo cazzo! Vorrá pure dire qualcosa per te!"Lo bació, senza aspettare altre parole, che ormai reputava inutili.

Se Jared avesse voluto respingerlo o prenderlo a pugni, non avrebbe rimandato l'esecuzione; Colin sentiva come se tra loro si fosse alzata un aurea luminosa e piacevole, avvolgendoli con cura, ma anche senza lasciare vie d'uscita."Vuoi.. vuoi sempre andare via..?" - gli sussurró, lasciando le proprie dita carezzevoli sulla nuca di Jared, cosí le loro bocche a sfiorarsi - "No.. non voglio.. io.." - "Dimmi cosa vuoi Jay.. Faccio i bagagli e ti seguo, non ha senso restare qui se tu non ci sei.."Lo strinse forte, Jared sentí il suo respiro adorabile sulla pelle, tra gli strappi di quella maglietta bianca che avevano comprato insieme ad un mercatino.Colin gliela sfiló dolcemente.Jared fece lo stesso con la camicia, che Farrell indossava, allacciata solo in due bottoni.Bussarono.Quel rumore improvviso li fece sobbalzare, poi Colin con l'indice gli toccó le labbra - "Aspetti qualcuno?" - chiese sotto voce."No.. nessuno.. forse Jonathan vuole salutarmi..""Jared sono Oliver! Potresti aprire?"La voce del regista non era del tutto burbera.Sembrava, peró, fare uno sforzo nell'essere lí, a chiedere udienza.Jared riprese la maglietta, ma Colin lo bloccó - "No, restiamo cosí.""Ma.. cosa pensi che..""Quello che penso, tu ormai lo sai.." - gli sorrise, baciandogli il petto, spingendolo sul cuscino, per succhiargli un capezzolo un istante dopo, turgido sotto alla propria lingua, che fece gemere Jared, eccitandolo sotto ai jeans sbottonati; Colin se ne rese conto, sfioró la cerniera ancora chiusa, con il palmo della mano destra - "Mio Dio.. Colin.. ti prego..""Jared apri! Cazzo non posso restare qui tutta la notte!""Vado io ad aprire.. Stai tranquillo."Lo disse alzandosi velocemente.Jared si toccó la faccia, era come se fosse scoppiato un incendio sotto alla pelle.Guardó la propria immagine riflessa nello specchio poco distante: una goccia di sudore scese da dietro il collo, ornato dai lunghi capelli.Tossí, senza peró ricomporsi, come gli aveva chiesto Farrell."Colin..?! Non sapevo fossi qui..""Ciao Oliver. Ti ho cercato tutta la sera.""Me lo hanno detto.. ok, ci siamo ritrovati, ma.. Jared c'e´..?""Certo, é la sua stanza.""Vorrei.. vorrei entrare.. per parlare con lui. Vi ho disturbati? Mi dispiace..""Dovresti dispiacerti per altre cose. Entra pure."Leto rimise a posto solo il bottone dei propri pantaloni, Stone notó il gesto e si sentí piuttosto imbarazzato: lo fu ancora di piú quando Colin si allungó al suo fianco, sistemando il guanciale caduto sul pavimento."Ciao Jared..""Salve. Come mai, a cosa devo tanto onore?" - disse sarcastico."Era per scusarmi. Ho esagerato, lo faccio sempre, ma..""Scuse accettate. Non ricordo neppure per cosa abbiamo discusso.""Molte cose.. dettagli.. Vorrei la perfezione, ma spesso tralascio la semplice evidenza che il bello sta proprio nel non ottenerla mai..""Sono tutto fuorché perfetto, ma credo di essere l'ideale per questa parte, almeno quanto Colin.""Vi ho scelto per questo motivo, lo ammetto.." - sorrise, grattandosi i pochi capelli.Nel frattempo Colin non aveva detto nulla, limitandosi a fissarli entrambi in quello scambio di battute."Colin.. tu mi cercavi.. per questo?""Anche, ma soprattutto per dirti che stavo per andarmene insieme a Jared.""Va bene, ora lo so. Non pensavo fosse cosí importante per te.""Lui é fondamentale Oliver. Credimi."Stone aggrottó la fronte, allargando poi le braccia - "Non lasciate spazio alla fantasia, questo é evidente..""Meno male, non avrai piú due attori che si amano per finzione davanti alla tua macchina da presa e sul serio dietro alla stessa.. Saremo all'altezza di ogni tua richiesta.""Richiesta..? Ah sí, ho capito.." - rise nervosamente.

Quando Colin chiuse nuovamente la porta, Jared spense le luci ed accese una candela a forma di torre di Babilonia, che un trovarobe gli aveva consegnato giorni prima."Ho esagerato Jay?""No.." - sorrise - "No, sei stato fantastico.""Ok.. abbiamo superato anche questa.. e siamo solo all'inizio.. Come direbbe Alessandro.." - gli posó le mani sulle spalle nude, girandolo per tornare a baciarlo."Colin.." - si staccó a fatica - "Colin ho.. c'é una persona a casa che.. ho un ragazzo..""Lo lascerai." - ribatté fermamente."Colin aspetta tu..""No.. non ci riesco Jared.." - riprese a baciarlo, abbassandogli i jeans, poi i boxer - "Fallo anche tu.. aiutami a spogliarmi Jay.. ti prego.."Jared lo accontentó, sentendo le sue mani ovunque, si fermarono solo sui suoi fianchi e lo spinsero contro i propri, una volta che i vestiti scivolarono all'altezza delle caviglie."Ho una ragazza.. e la lasceró.. ok Jared?.." - i suoi occhi erano incollati ai suoi, quelle parole erano decise e nette, come le dita che affondavano tra le pieghe del suo piacere ormai.Risalirono solo nella bocca di Jared senza lasciargli dire nulla, repentine, tanto che Colin gliele spinse lentamente sulla lingua - "Succhiale.. ancora un pó.. sei bravissimo.."Quando le tolse, Jared respiró forte, aumentando la presa sulle natiche di Colin.Lui lo penetró, con quelle dita umide e sudate."Colin!.." - affondó nel suo collo, urlando piano il suo nome, cosí come lui stava affondando dentro di lui, spingeva, usciva e rientrava, facendolo gemere piú intensamente.Si liberarono dai vestiti, dove stavano quasi per inciampare, buttandosi sul letto disfatto.

Colin usó tutto ció che riuscí a trovare in una busta porta oggetti rimasta vicina alla testata del letto: prima un sapone in gel, poi un adorabile olio abbronzante.Preparó il suo amante, il suo amico, il suo uomo, come gli mormoró, mentre si liberó da ogni esitazione, da tutte le paure di essere felice, come mai prima di quella notte, insieme a Jared, che si aprí alle sue attenzioni, al suo sesso ed alle carezze piú impensabili, sino a poche ore prima, con una naturalezza sconvolgente.

Scendendo dall'auto dello staff, Colin diede una mano a Jared per scendere, visto che si era impigliato con la sua inseparabile sacca nella cintura di sicurezza.

C'era un vento debole, che sollevava sabbia e fili di paglia.Indossavano dei pantaloni completi di casacche, in un bianco nitido, ai piedi sandali comodi, occhiali scuri, capelli raccolti.Farrell lasció ripartire la Jeep nera, proteggendolo da quell'ulteriore polvere - "Stai bene..?" - sussurró al suo orecchio, infilandogli la lingua caldissima; Jared sorrise, chinando la testa - "Sí..Non potrei stare meglio Colin.."Ricambió il suo sorriso, la mano sinistra salí dalla sua spalla all'altro orecchio e si baciarono.A distanza Jonathan con altri li stavano osservando da quando erano arrivati.Bisbigliarono qualcosa tra loro, non senza rimanerne turbati.Stone si limitó a fare finta di nulla, cercó con lo sguardo l'assistente, vittima del giorno e gli urló la solita frase: "Ok, possiamo cominciare!"

 

E N D



C'era un vento debole, che sollevava sabbia e fili di paglia.
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