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Autore: SilviaPeyton    21/08/2010    16 recensioni
Elena rimane a casa da sola per un week-end... e chi dedide di farle compagnia se non Damon che si presenta a casa sua per preparare la cena?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Note: Volevo scusarmi per l’immenso ritardo! Tra esami, poco ispirazioni e vacanze mi sono ridotta a scrivere oggi, ma ecco la tanto attesa conclusione! Sono davvero contenta che la fic sia piaciuta e i vostri commenti mi hanno fatto tanto piacere e spero di riceverne ancora! Mi fa piacere che sono riuscita a descrivere per bene il ballo, è stata la parte che mi aveva richiesto più tempo! Non mi resta che augurarvi buona lettura!

 

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Capitolo 4

 

La sollevò ancor più impetuosamente e sentì che con la sua solita super-velocità la trasportava altrove. In pochi istanti si ritrovò sdraiata sul letto con Damon sopra a cavalcioni.

 

I loro respiri erano sempre più veloci e affannati.

 

Lui si liberò della camicia e dei pantaloni in meno di un secondo. Il vestito di lei era rimasto al piano da basso lasciandola solo con la biancheria nera di pizzo.

 

Successivamente sentì un brivido lungo la schiena tanto da inarcarla quando lui iniziò a percorrerle l’addome di baci mentre delicatamente le sfilava la biancheria e con la bocca scendeva sempre più in basso provocandole un piacere immenso.

 

Gli affondò la mano tra i capelli mentre la lingua di lui la faceva impazzire.

 

Era una piacevole tortura. Ok… molto più che piacevole.

 

Intenzionata a ricambiare tutte quelle attenzioni venne però fermata da lui che le intrecciava le mani nelle sue e la guardava con i suoi intensi occhi color del ghiaccio.

 

Non aveva ancora finito le “attenzioni”.

 

La ripercorse di baci mentre le mani abili le slacciavano il ferretto del reggiseno con facilità e lo fecero volare via.

 

Sentì la bocca di lui avida sui suoi seni che le provocava un piacere sempre maggiore mentre con le mani la toccava ovunque.

 

Si morse il labbro inferiore e ancora una volta affondò una mano nei capelli di lui mentre con l’altra gli percorreva la schiena.

 

Poi le loro bocche si incontrarono di nuovo e nel frattempo le mani curiose di Elena percorrevano il corpo di Damon. Scese dagli ampi pettorali agli addominali scolpiti fino a togliergli i boxer e a dargli piacere.

 

Lo vide socchiudere gli occhi e un bellissimo sorriso gli spuntò sulle labbra mentre con una mano le stringeva le natiche.

 

Di nuovo si baciarono e i loro corpi si muovevano insieme intrecciandosi e combinandosi.

 

Lentamente ma con fermezza lui entrò dentro di lei facendole gettare la testa all’indietro mentre gemeva di piacere.

 

Il ritmo dei loro bacini si fece incalzante mentre lui continuava a spingere ma allo stesso tempo ad accarezzarla.

 

Era una sensazione indescrivibile.

 

Era come sentirsi del tutto elettrizzata e provare mille sensazioni allo stesso tempo.

 

Il cuore avrebbe potuto esploderle da un momento all’altro. Era come se potesse sentire il piacere invaderle e percorrerle tutto il corpo.

 

Non c’era una sola cosa dentro e fuori di lei che non urlasse “Damon”.

 

Quando entrambi raggiunsero l’apice si accasciarono l’uno sull’altro respirando affannosamente ma ancora intrecciati.

 

Il viso di lui era affondato nell’incavo del collo di lei, tra i suoi capelli, e la riempiva di piccoli bacini mentre con i polpastrelli delle mani le percorreva delicatamente la clavicola, i seni e l’addome avanti e indietro facendola rilassare e al contempo facendole spuntare un sorriso sul volto.

 

Poi le scostò un ciuffo ribelle dal viso e le massaggiò dolcemente con il pollice una guancia guardandola negli occhi.

 

Non aveva mai visto quegli occhi cerulei così dolci e sembrava avessero una sfumatura diversa dal solito ma altrettanto magnetica.

 

“Sei bellissima” fu quelle che sentì sussurrare dalle sue labbra e rimase senza parole per un istante.

 

Gli massaggiò dolcemente i capelli continuando a guardarlo intensamente. I suoi capelli erano così morbidi a contatto con la sua pelle. Le piaceva accarezzarli.

 

Damon le prese una mano e si portò il palmo alla bocca baciandoglielo.

 

Poi lei gli avvolse il viso con le mani e lo baciò sulle labbra mordendogli il labbro inferiore.

 

Lui sorrise. Eccolo. Il suo solito sorrisino.

 

“Se vuoi il bis io sono pronto”

 

Elena scoppiò a ridere mentre lui sorrideva guardandola lasciarsi andare a quella risata genuina. Era un commento alla Damon.

 

Poi lo guardò di nuovo e gli accarezzò il viso.

 

“Damon…” iniziò lei.

“Lo so” rispose semplicemente lui.

 

Ed era così. Non c’era bisogno che lei gli dicesse nulla perché sapeva e non c’erano bisogno di parole.

 

La strinse a sé baciandole la testa mentre entrambi a poco a poco si addormentarono.

 

Qualche ora più tardi si risvegliò per un raggio di sole che filtrava dalla finestra della sua stanza. Due braccia la avvolgevano e quando alzò la testa vide Damon ancora addormentato. Lo osservò dormire per un po’. Sembrava fare dei bei sogni dal piccolo sorrisino che era stampato sulle sue labbra.

 

Involontariamente iniziò ad accarezzargli i capelli. Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

 

A lungo avevano danzato l’uno attorno all’altra reprimendo e negando quei sentimenti che li univano. E in fondo sapeva che era stata lei a respingerli più di lui. Damon le era sempre stato accanto nonostante tutto. Aveva aspettato lei costantemente. Non si era mai tirato indietro.

 

Ed ora era lì con lui. Tutto così sbagliato e così giusto. Tutto così complicato e semplice allo stesso tempo.

 

Lo vide spalancare i grandi occhi blu che subito si fissarono nei suoi. Le sorrise.

 

“Potrei abituarmi a queste coccole mattutine” mormorò lui mentre sembrava un gattino che faceva le fusa alle carezze di lei.

“Non ho dubbi”

 

Damon rise un poco e velocemente si mise sopra di lei e iniziò a baciarle il collo per poi di nuovo affondare la testa nell’incavo del suo collo e rimanere lì ad assaporare il suo profumo e il suo sapore. Si sdraiò completamente su di lei e chiuse gli occhi.

 

“Uhm… dovrei sempre dormire così”

“Non credi di approfittartene un po’ troppo?”

Lui sorrise e alzò lo sguardo su di lei “No… direi di no… inoltre piace anche te… ho sentito stanotte come ti avviluppavi a me… l’avevo detto che non puoi resistermi”

“Solo perché in questo letto non c’è molto spazio…”

 

Damon scoppiò a ridere. Gli piaceva che sapesse sempre come rispondergli.

 

“In questo caso… ho un letto molto molto grande a casa che andrebbe utilizzato per bene”

“Ah sì?”

“Decisamente sì e sei sempre la benvenuta”

“Sai sempre come lusingare ogni donna…”

“Al momento mi interessa solo una donna in particolare… potresti conoscerla… grandi occhi scuri, lunghi capelli color nocciola, labbra che vorrei divorare…”

“Sì potrei conoscerla… forse…”

 

Il vampiro sorrise e iniziò a baciarla. Le loro gambe si intrecciavano di nuovo mentre continuavano la loro serie infinita di baci.

 

“Odio dirlo ma penso che dovremmo interromperci” sussurrò lui.

 

Elena lo guardò perplessa… interrompersi? Non era da Damon.

 

Lui sorrise maliziosamente “Mi piace quel cipiglio di disapprovazione sul tuo viso”

 

La ragazza mise il broncio mentre Damon rise di nuovo.

 

“Per quanto mi piacerebbe restare qui tutto il giorno… e credimi lo adorerei… tua zia e tuo fratello sono tornati e non sarebbe… come dire… conveniente che ci trovassero così, non credi?”

 

Elena spalancò gli occhi. Jenna e Jeremy erano già lì?

 

“Non ti preoccupare, penso io a sistemare da basso” disse lui alzandosi dal letto rivestendosi per poi porgerle un maglietta e una gonna “Il blu ti dona… e preferisco le gonne” spiegò lui semplicemente prima di uscire dalla camera.

 

Nel giro di qualche istante tornò e la attirò a sé per un altro bacio.

 

“Tornerò per una visita notturna” disse con il suo sorrisino.

“Chi è che non sapeva resistere?” chiese lei soddisfatta.

Ma il sorrisino di lui continuava ad emergere dalle sue labbra “C’è ancora molto tempo prima di sera… e come ti ho detto sei sempre la benvenuta nel mio letto… se non riuscissi a resistere fino a stasera”

 

Inclinò la testa e con due dita sotto il mento di lei avvicinò il viso al suo per un ultimo bacio.

 

“A più tardi mia bella Elena”

 

E sparì come se fosse stato inghiottito da una folata di vento. Sentiva ancora il suo sapore sulle labbra e il cuore batterle velocemente. Quando si voltò per andare a sistemare il letto ci trovò sopra un’unica rosa rossa e sorrise sapendo perfettamente chi gliela aveva lasciata
  
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