- See? You really need to trust me more, Jude.
Glielo sussurra piano tra un bacio e l’altro. È tutto quello che il tempo permette loro di avere. Tra un attimo devono rientrare nel ristorante, dalle rispettive signore. L’aveva convinto a quella uscita a quattro con la promessa che avrebbe trovato dieci minuti solo per loro. Era stato paziente tutta la sera, nonostante l’altro continuasse a tartassargli la gamba con il piede, per dirgli di muoversi, ché non ce la faceva più a guardarlo e star lì senza far niente, senza baciarlo. Lui dal canto suo non era rimasto fermo, si era seduto al suo fianco (all’apparenza solo per rispetto delle regole del galateo) e distrattamente ogni tanto gli gettava un braccio attorno alle spalle, lo scuoteva un po’, lo toccava piano sulla nuca, gli dava una leggera gomitata affettuosa. Per le loro dame era tutto normale, sapevano quanto amici fossero quei due, e quanto bene si trovassero nei panni dei loro personaggi. Alla fine comunque, prima del dessert, a lui era improvvisamente tornato in mente di dover dare una cosa all’altro, una cosa importante, come aveva sottolineato, ed entrambi si erano alzati ed erano andati sull’attico del locale, si erano assicurati che non ci fosse nessun’altro nei dintorni e poi si erano appartati, e l’attimo dopo la sua bocca cercava disperatamente quella dell’altro, e lui lo intrappolava contro il muro, continuandolo a baciare sulle labbra e sul collo, affamato di lui.
- Your hair could really use a cut, you know, Rob... – ridacchia piano tra un mugugno di piacere e l’altro, mentre con le mani gli accarezza i capelli, il viso, il petto. Non sa spiegare quanto ami avere le sue dita sul proprio corpo. Sentire il suo tocco su di sé, rabbrividire sorridendo al contatto.
- Shut up, my boy...
Lui getta indietro la testa, gli libera spazio su di sé, lo invita ad andare avanti. Non si fa pregare, lo bacia ancora, e ancora, e ancora, si impossessa del suo collo. Sente la sua presa sui suoi capelli rinforzarsi, chiude gli occhi, si lascia andare al momento. Ma poi si accorge che la mano che gli accarezzava l’ombelico si è spostata leggermente più in basso, armeggiando con la cintura dei pantaloni. Sospira piano e riguadagna il contatto visivo.
- Watson, what are you doing? – gli sussurra, sorridendo dolcemente. L’altro non gli risponde, ma si apre in un ghigno che parla da solo.
- C’mon, you know who is waiting for us inside, we’ve got no time.
- Who’s waiting?
- My fucking wife and your fucking fiancée. Remember? We took ‘em out for dinner.
- They can wait…
Senza staccargli gli occhi di dosso riprende a sbottonargli i pantaloni, è costretto a fermarlo di nuovo.
- Watson...
- I want you, Rob, I can’t go on pretending I don’t want to jump on you...
- I told you the other day we couldn’t be together this time…
- Fine… - sospira alla fine e lo lascia andare, si avvicina alle ringhiere e si affaccia, guardando verso l’orizzonte. Lui si riabbottona i pantaloni, si risistema la camicia dentro e gli va vicino, appoggiandosi al ferro come lui. Non sa perché, ma i rumori della strada gli sembrano lontani, tutto gli sembra lontano adesso. Come appartenente ad un altro mondo, un mondo che lui sta osservando da molto distante. Gli mette cauto un braccio intorno alle spalle e gli sorride.
- Hey, you know I’m dying to do the same thing, right?
- What are you talking about?
- Oh, c’mon now. You know what I’m talking about. I’m longing for touching your skin, and undressing you, and… kissing your belly, a-
- Stop that.
- Come again?
- I’m serious. Stop. That. You’ve just said we can’t, this time.
- It’s not my fault, okay? She insisted to come along, I couldn’t say no, she’d have got suspicious!
L’altro rimane in silenzio un paio di minuti prima di rispondere.
- Are you free tomorrow morning?
- Susan wants to go shopping…
- What if Sienna will go with her?
Si gira verso di lui e gli sorride, con quel suo sorriso meraviglioso che lo manda sempre ko. Lui lo fissa negli occhi un paio di secondi e poi gli poggia piano un bacio sulla guancia.
- You’re a genius, Watson.
- I know. So we’ll have all the morning for us.
- Yeah… - si avvicina piano alle sue labbra e lo bacia, dolcemente, prendendo la sua faccia tra le mani, accarezzando piano i suoi capelli, gustandosi l’odore dolce del suo dopobarba – I love you, Watson.