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Autore: Simphony    22/08/2010    2 recensioni
[Storia classifica 4a al contest "Fairytale gone... bad!" indetto da Vogue91 sul forum di EFP] Lei guardava sempre le stelle. Le guardava e mi diceva che era grazie a loro se aveva trovato la forza per vivere davvero.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nick: Simphony
Titolo: Stelle
Personaggio Principale: Tonks - Mulan
Personaggi Secondari:
Pairing:
Numero scelto: N°6 “ Stella, mente, Tonks Amore è rivelazione improvvisa. Il Bacio è sempre una scoperta.
Rating:
Genere:
Avvertimenti:
Trama: Lei guardava sempre le stelle. Le guardava e mi diceva che era grazie a loro se aveva trovato la forza per vivere davvero.
NdA: Scrivere su Ninfadora è stata una scoperta. Un po' una rivelazione. Non sto scherzando. Fossilizzata sui miei soliti pairing, non sapevo come avrei gestito una coppia, anzi, un personaggio con lei. Quindi è stato un buon processo.
Spero di riuscire a trasmettervi le sensazioni, forse un po' da adolescente innamorata, che Ninfadora prova nei confronti di Remus.
Spero di farvi emozionare.

Stelle

*°*

Amore è rivelazione improvvisa.


°*°


Certamente, non sono quella che si definirebbe una ragazza perfetta.
Certamente, non sono quella che parte della mia famiglia avrebbe voluto.
Certamente, sono qualcosa che non avrebbe dovuto nascere.
Certamente, sono qualcosa che non avrebbe dovuto essere nemmeno pensata.

Mia madre ha permesso che io potessi stare qua, di fronte allo specchio, a pensare con la mia testa.
Nemmeno mia madre era perfetta o era quella che mia nonna voleva.

Lei stava per sposarsi quando è scappata. Stava per fare un passo importante per la sua vita. Quello che l'avrebbe costretta a legarsi ad un nuovo che non amava, ad un assassino.

Quello voleva mia nonna. Ma lei era libera. E' sempre stata così.

Libera come l'aria.
Libera come le stelle alte nel cielo scuro. Loro l'hanno aiutata a compiere una scelta.

Quella giusta.
Quella che non l'avrebbe resa partecipe e complice di uno stermino di massa.

Io ho guardato in cielo quella sera. ” mi diceva sempre quando ero piccola “ Ho guardato e ho capito quale sarebbe stata la mia strada.

Poi abbracciava mio padre. E lo stringeva forte, come se potesse scomparire da un momento all'altro.
Lei mi ha permesso e mi ha dato la capacità di poter essere quello che voglio, di poter riuscire ancora a pensare con la mia testa.
Ed io, qua ferma mentre guardo la mia immagine riflessa, penso.

Penso alla mia vita, a quello che potevo essere, a quello che potevo avere, a quello che posso, ora, ricevere.

Penso a lui, al mio primo incontro. A come il mio cuore ha iniziato a battere. A come la sua mano calda si è stretta intorno alla mia, e al suo sorriso, così dolorosamente sconsolato che mi è sembrato un uomo quasi privo di speranza.

E' stato pochi giorni fa. Allora ho capito.

Ho capito l'opportunità che mia madre mi ha regalato, a costo di tanti sacrifici. Lei mi ha permesso di poter provare questi sentimenti e queste sensazioni.

Tutto quello che ora sono, lo devo a lei.

Mi allontano dallo specchio, cercando di trovare qualcosa che non siano jeans scoloriti o magliette larghe per andare alla riunione.

Se lui è là, non voglio colpirlo solo perché i miei capelli possono cambiare colore.

Vorrei che rimanesse con lo sguardo focalizzato su di me. Vorrei che mi guardasse come se non mi avesse mai visto prima d'ora. Vorrei che fosse fiero di me, almeno quel poco che mi basta per non sentirmi indesiderata.

Sono goffa. Ma vorrei starti accanto.
Sono strana. Ma vorrei che tu mi stringessi la mano.
Sono indesiderata. Ma vorrei che tu mi capissi, come nessuno ci è mai riuscito.

Ti amo.
E questo non cambierà mai.

*°*

Il Bacio è sempre una scoperta.


*°*


La riunione è andata bene. Le solite cose.

Organizzazione per proteggere Potter, turni per proteggere Potter, ricordarsi che Potter è allergico alle regole.
E quindi raddoppiare i turni per proteggere Potter.

Sto per andarmene. Alla fine Remus mi ha a malapena guardato durante la riunione, fingendo di essere talmente preso dalla mappa di Hogwarts, che non si era accorto che era all'incontrario.

Se arriva a questi livelli in mia presenza, direi che possiamo anche lasciar perdere.

Il corridoio è umido. Grimmauld Place rischia di cadere a pezzi.

Mia madre mi diceva che dovevo fare quello che volevo nella mia vita, ma vedevo sempre un'ombra di tristezza nei suoi occhi.
Mio padre mi diceva che avevo le potenzialità per ambire ad una vita migliore, ma vedevo sempre che non mi guardava mai come un padre guarda una figlia.

Ero qualcosa di sbagliato. Ero una donna, ero una maga, potevo far cambiare colore ai miei capelli senza che io lo volessi.

Sospiro, ripensando a come tutto alla fine sia stato solo un parto della mia mente malata. Remus prova, forse, semplicemente compassione nei miei confronti. Io non me ne sono accorta.

E così i miei fragili castelli di vetro sono stati distrutti da un soffio di verità.

Ed è allora che qualcosa mi fa tornare a sperare. Remus mi chiama. Siamo soli nel corridoio e nonostante la sua aria sciatta e i suoi cappotti trasandati, sento che solo al suo fianco posso essere me stessa e posso sentirmi al sicuro.

« Tonks, vai già via? » mi chiede avvicinandosi.

« La riunione è finita. » commento solo alzando le spalle. I miei capelli diventano improvvisamente di un rosso acceso.
Spero solo che le mie guance siano rimaste di un colorito umano.

« Già, giusto. Credo che non ci sia niente di attraente per te qua. »

Eccome se ci sarebbe. ” penso trattenendo un sospiro.

Accenno un sorriso di circostanza. Non so cosa rispondere. Qualunque cosa io dica, può mettermi in seria difficoltà.

« Non dovrei. » esordisce lui « Non dovrei perché il tempo non è quello giusto. Avrei voluto essere in un costoso ristorante, con abiti migliori e senza Tu – Sai – Chi che minaccia di ucciderci. » mi prende le mani e le stringe fra le sua.

Mi guarda. Gli occhi scuri inchiodano i miei. Io trattengo il respiro. Vedo ciocche di capelli diventare verdi.

« Ninfadora, tu mi piaci. Che ne diresti di uscire con me? »

Non riesco a trattenere le lacrime. Lui fraintende. Mi spiego.

E allora, sul suo volto stanco e scavato dagli eventi, si stende un sorriso. Il più adorabile di tutti.

E sapere che l'ho provocato io, non fa che aumentare le mie lacrime.

Ti amo Remus.

*°*

L'appuntamento, dato il corso precipitoso degli eventi, si è svolto poco lontano da Grimmauld Place, ma ha il vantaggio che siamo da soli.

E qua, nuovamente, Remus mi stupisce.

Ho già avuto un altro paio di uomini prima di lui. Ma con lui è tutto diverso.

E' tutto una scoperta.

Il bacio che ci scambiamo è semplice, puro, quasi innocente. Eppure racchiude tutti i nostri sentimenti.

Tutto con lui è diverso.
Come mi tiene la mano, come mi abbracci.
Come mi bacia.

Le sua labbra non lasciano le mie, eppure sento le sue mani appoggiarsi ai miei fianchi e si avvicina a me.

E' tutto diverso.
E' tutta una nuova scoperta.

Ci lasciamo. I miei capelli sono diventati blu. Non so perché, ma lui dice che è un colore che mi dona.
Spero, con tutto il cuore, che le cose si evolvano fra me e Remus.

E spero, con tutto il cuore, che i miei genitori possano essere finalmente orgogliosi di me, come forse non sono mai stati.

Mamma, papà grazie per avermi dato l'opportunità di vivere la mia vita.
Remus, grazie per avermi dato l'opportunità di starti accanto.

Fine

   
 
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