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Autore: Berenike    23/08/2010    10 recensioni
QUESTA FANFICTION HA VINTO I NESA 2011 NELLE CATEGORIE BEST MALE (RICHARD CASTLE) E BEST PLOT
Sei del mattino. Rick Castle riceve una strana telefonata. Alla televisione, un giornalista annuncia che la detective Kate Beckett è stata rapita. Sembra che il rapinatore abbia lasciato un messaggio per lo scrittore di gialli più conosciuto di New York... Riuscirà Castle a salvare la detective in tempo? Risolverà anche questo caso, il più importante di tutti?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4:Ordine Rivelatore

Castle salì in macchina e si affrettò a partire. Alla fine l'idea di iniziare le indagini dall'appartamento di Kate (almeno nei suoi pensieri voleva poterla chiamare per nome) era sembrata a tutti la cosa migliore. Lì sicuramente si sarebbe capita la dinamica degli eventi, e si poteva almeno capire se Kate aveva provato a difendersi o aveva lasciato che il rapinatore la aggredisse (ipotesi piuttosto remota, pensò lo scrittore. )
In macchina ci voleva mezz'oretta per percorrere la strada dalla centrale a casa di Kate.
Castle cercò di fare tutte le strade che aveva percorso Kate la sera prima, anche se dovevano essere decisamente più caotiche ed trafficate quando le aveva percorse lei.
Parcheggiò la macchina proprio sotto casa della detective, una palazzina di quattro piani dall'aria anonima. Niente a che vedere con il suo lussuoso complesso di appartamenti. Castle notò che parcheggiò proprio dietro la macchina delle detective.
Chi mai l'avrebbe detto che sarebbe entrato in quella casa senza essere invitato, ma allo stesso tempo senza subire lesioni interne? Castle sorrise per quel pensiero, ma presto si ricordò di avere una sola settimana per risolvere il caso (Cosa succederà dopo? pensò, scacciando subito questo pensiero lontano, nella sua mente), e così scese dalla macchina e iniziò le sue indagini.
Nel vialetto che separava la sua auto dal cancello principale, cercò tracce di aggressioni, di una fermata, qualsiasi cosa gli facesse capire che era già tutto iniziato da lì.
Proseguì fino al cancello, pensò ai passi che doveva aver fatto il rapinatore di Kate per raggiungerlo, e quando si era trovato di fronte alla porta, aveva forse suonato?
Tirò fuori le chiavi che gli aveva dato il Capitano. Aveva poco tempo prima che arrivassero tutti: aveva dato loro qualche minuto di riposo per tornare a casa a cambiarsi, mentre lui andava all'appartamento per scoprire quanto poteva.
Non prese l'ascensore per accedere al terzo piano, preferì le scale, come faceva sempre Kate, per tenersi in forma. Man mano che saliva e si avvicinava all'appartamento, sentiva il suo cuore cadere sempre più giù nel suo petto, farsi sempre più pesante... -Kate dove sei? - disse ad alta voce per calmarsi. Era lì per cercare delle prove o per sentirsi più vicino a lei? Non capiva se era per la preoccupazione delle circostanze, ma si scoprì a pensare che Kate già le mancava. Ma non doveva temere: la detective era più tenace di quanto sembrasse (il che è tutto dire!).
Castle entrò finalmente nell'appartamento, le chiavi non erano servite visto che la porta era a terra, sul pavimento spaccata a metà probabilmente da un calcio, servito al rapinatore per aprire la porta.
Castle superò lo scotch rosso e bianco segnaletico e successivamente la porta e terra, noncurante, anche se...
Se il rapinatore per entrare ha buttato giù la porta, perché Kate non l'ha sentito? Perché non ha preso la pistola e non si è difesa?
Senza nemmeno guardarsi intorno, Castle entrò in cucina, secondo cassetto alla destra del frigo.
Con il cuore pulsante a velocità elevata aprì il cassetto di legno, e per la seconda volta nella giornata rimase senza parole.
La pistola era al suo posto.
Questo non poteva aver senso! Castle tornò alla porta con due lunghi passi: perché Kate non si era difesa?
Ripensò alla scena: un uomo (che nei suoi pensieri era mascherato), che butta giù la porta, Kate si difende ma perde (l'idea che non si fosse difesa era a dir poco impossibile), la lega forse?, va in camera da letto, scrive il messaggio per lo scrittore, torna a prendere Kate e fugge...
Castle notò subito che qualcosa nel su ragionamento non andava.
I vicino dichiararono che avevano chiamato subito la polizia una volta sentito il rumore. Se così fosse stato, avrebbero avuto tutto il tempo di sorprendere il rapinatore, che stava ancora scrivendo il messaggio in camera. E se la porta fosse stata abbattuta... successivamente?
Castle cercò di concentrarsi. Riprese fiato e capì che stava correndo troppo. Rimandò quel ragionamento a quando sarebbero arrivati gli altri detective. Era troppo stanco e in ansia per pensare a cose così intricate.
Si concentrò sulla stanza che aveva di fronte. Fece prima di tutto un giro della casa per eliminare gli indizi più semplici: elettrodomestici tutti spenti (non stava quindi né cucinando, né stirando...), doccia e vasca asciutte (non era quindi sotto la doccia o in vasca da bagno a rilassarsi), letto ancora intatto...
Come mai in un'ora così tarda Kate era ancora sveglia? Aveva forse ricevuto una visita?
Castle si precipitò in cucina: lavabo vuoto. Nessuna traccia di bicchieri, di vino, di bottiglie di birra... Kate era una più da birra o da vino?
Entrò infine in camera da letto: tutta la casa sembrava così vuota e spenta senza Kate.
Ogni cosa era al suo posto: letto, cuscini, finestre...
Sembrava che qualcuno fosse tornato a mettere apposto tutta la casa, per nascondere le tracce e in effetti quell'ordine era rivelatore quasi quando il disordine causato da un combattimento: lo scrittore era già stato in quella casa, e si ricordava fin troppo bene che in quell'occasione aveva notato subito il disordine tipico della sua collega: la sua scrivania in ufficio, la sua casa, tutto aveva un ordine che solo Kate poteva capire.
In altre parole: disordine.
E fu grazie a questo dettaglio che Rick Castle, capì.




ANGOLO DELL'AUTRICE
A pochissima distanza dal capitolo 3, ecco a voi il capitolo 4! In questo capitolo vengono a galla molti dettagli rivelatori...
Cos'avrà capito Castle? Sarà utile all'indagine?
In questo capitolo ho voluto lasciare fuori i sentimentalismi per concentrarmi sulle indagini vere e proprie: volevo che la mia scrittura seguisse il corso degli eventi, che anche voi notaste quando le scene rallentano e quando invece aumentano di intensità... Per questo affianco tempi verbali diversi, spero si capisca che è una scelta letteraria e non un errore grammaticale. Commentate questo capitolo, aspetto le vostre impressioni! A presto,
Berenike



(Aggiunta postuma)
La fanfiction KATE TI SALVERO' ha vinto i NESA 2011 dedicati al telefilm Castle-Detective tra le righe nella sezione BEST MALE (RICHARD CASTLE) e BEST PLOT. Ringrazio tutti i miei lettori e coloro che mi hanno seguita fin dall'inizio!



   
 
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