Hola a todos! Come va? Scusatemi se posto dopo così tanto tempo! Vi prego non vogliatemene, ma la voglia di scrivere era temporaneamente partita per le vacanze lasciandomi a casa. Poi la mia gatta ha fatto tre gattini (ora hanno quasi tre settimane, sono stupendi!!)!! Vorrei gridarlo al mondo, forse l’ ho già fatto, comunque è stato bellissimo fare da ostetrica alla mia Carotina!

Ringrazio la mia beta AshG che mi sostiene, mi aiuta e mi dà consigli per la scelta del vestiario.

Dedico questo capitolo alle mie migliori amiche AshG (facendole tanti auguri) e Cazzarola.

-La prego può inclinare il viso verso sinistra?- era la decima volta come minimo che quella ragazza mi chiedeva di farlo. Ero nella sala trucco degli studi del programma in cui avrei dovuto partecipare quella sera.  Non ero né spaventata né emozionata ero solo arrabbiata con i miei amici che mi avevano abbandonata da sola con quell’ attore da strapazzo e mi avevano costretto con la forza a salire su quel maledettissimo aereo che mi ha condotta alla permanenza con Pattinson. Mi avevano letteralmente trascinata all’ aeroporto abbandonandomi al mio destino, sola. Mi viene da ridere ricordando di quanto li avessi supplicati a venire con me, ma non c’ era stato un motivo valido perché i miei compagni di viaggio lasciassero l’ Inghilterra per tornare a casa.

-Signorina può stare ferma? Le ho sbavato il gloss. Se continua a ridere o a muoversi non riuscirò mai a prepararla in tempo!- la truccatrice si era davvero stancata di me e mi aveva rimproverato agitando in aria quello che doveva essere il lucida labbra. Mi scusai facendo finta di essere veramente dispiaciuta così che quella povera ragazza non si arrabbiasse più del necessario. Chiusi gli occhi e mi rilassai pensando a quanto si stessero divertendo mio fratello e Lexie nel paese delle meraviglie e a quella penosa giornata passata con Patty. Metà di essa lui l’ aveva passata al telefono con la sua “Kris”, troppo smielato! A un certo punto hanno persino iniziato a dirsi “riattacca tu, no tu” come in quei odiosi film d’ amore dove tutto va sempre bene, così gli presi il cellulare di mano e misi giù con disinvoltura chiedendo cosa avremmo fatto quel giorno. Mi guardò accigliato ma accortosi che non lo badavo cambiò atteggiamento rassegnato. Alla fine mi fece fatto vedere casa sua, la casa in cui avrei dovuto vivere per i prossimi sette giorni. Niente da dire, molto bella, luminosa e soprattutto immensa ma quel particolare di stare con lui mi faceva uscire dai gangheri. Ci eravamo conosciuti meglio, cosa di cui avrei fatto volentieri a meno, e aveva dimostrato di essere un bravo cuoco, per mia fortuna.

-Et voilà- esclamò la ragazza chiaramente soddisfatta del suo lavoro, e questo m’ infondeva fiducia. Girò la sedia verso l’ enorme specchio contornato da luci teatralmente.

-Allora?- chiese la truccatrice preoccupata dalla mia reazione

-Perfetto- risposi trattenendomi dal gridarle dietro. Era un pezzo che ero seduta su quella sedia, il che mi aveva preoccupata e non poco, e vedendomi allo specchio non potei fare a meno di rimanere accigliata notando che ero truccata pochissimo. Ritirai il sopracciglio che si era alzato involontariamente e mi alzai quando mi fecero notare che dovevo ancora vestirmi.

Appena in tempo per la mia entrata in studio ero pronta, mi portarono da Robert, pronto anche lui per lo show.

-Sei davvero… carina- disse imbarazzato non trovando l’ aggettivo adatto

-Carina?! Carina lo dici alla tua cagnolina! Non so quanto tempo mi hanno trattenuta la truccatrice e la costumista! Mi hanno fatta impazzire. E tu mi dici solo “carina”?- lui arrossì violentemente. Non ero stata infastidita dal suo commento ma mi piaceva vederlo in difficoltà.

Quando il conduttore stava per annunciare la nostra entrata Robert si bloccò di colpo così mi sentii obbligata a tranquillizzarlo –Hei, scherzavo. Stai tranquillo- le mie parole non sembrarono farlo stare meglio, ma quando sentii pronunciare il suo nome, seguito dal mio, e tutte le urla che seguirono capii qual’ era il suo vero problema in quel momento. Con nonchalance si avviò verso delle tendine color crema e io lo seguì. 

A Londra…

-Neanche per sogno!!-urlò Alexies più disperata che mai.

-Ma dai stai benissimo, lo farai restare a bocca aperta senz’ altro!- rispose Ashley cercando di convincere la povera Lexie a indossare un vestito che secondo la ragazza era uno straccetto che sbrillucicava.

-Certo, rimarrà sconvolto nel vedermi quasi nuda- la ragazza abbassò la voce sedendosi nel letto ormai esausta. Pensò che quando ci si voleva mettere contro Ash era meglio essere in tanti e ben forniti di parlantina.

-Non posso mettere il vestito che ho comprato oggi? È bello e adatto per una cena, e così lo vedi anche tu- Lexie mise tutta la sua forza di volontà per fare una faccia implorante che facesse cambiare idea ad Ashley e ci riuscì.

-Sei testarda!- sbuffò per poi acconsentire al cambio di abito

Lexie tirò un sospiro di sollievo andando in bagno a cambiarsi.

Ne uscì dopo dieci minuti vestita e truccata.

Ashley quando la vide si alzò di scatto dal letto e le si illuminarono gli occhi. Mise a freno il suo entusiasmo per non far vedere che questa volta aveva torto per poi dire –si stai bene anche così… ma- non fece in tempo a finire la frase che Lexie la fece tacere -anche se volessi cambiarmi non posso farei tardi-

-Va bene, vai e divertiti!- Ash salutò la ragazza che ormai saltellava per l’ emozione con un bacio sulla guancia.

All’ entrata dell’ hotel c’ era Denis che l’ aspettava. Un tuffo al cuore le fece tremare le gambe, per pochi secondi le sembrò di non farcela ma poi lui la vide e con un grande sorriso sulle labbra la salutò. Riacquistò le forze e si avviò verso quello che secondo lei, in quel momento, era il ragazzo più speciale al mondo.

-‘sera. Wow, che bel vestito!- le si complimentò Denis per spezzare il ghiaccio

-grazie. Allora dove mi porti?- chiese Lexie per sviare l’ imbarazzo

Denis prese per mano la ragazza e con un finto sorrisino misterioso rispose semplicemente “sorpresa”.

Avevano pensato a tutto Taylor e Jackson, ormai tra i ragazzi si era creato un grande legame e non volevano che le cose tra l’ amico e la ragazza andassero male. Quindi sarebbe stata una sorpresa anche per Denis che da lui era provenuto solo l’ invito.

A portarli al ristorante i ragazzi avevano prenotato un taxi tipico londinese che li avrebbe accompagnati per tutta la sera dove volevano. Rotto l ‘ imbarazzo Denis e Lexie parlarono tranquillamente per tutto il viaggio fino a quando non arrivarono davanti al un ristorante di lusso “Gavroche a Mayfair” e rimasero tutti e due a bocca aperta. Il primo a riprendersi fu Denis che da galantuomo scese dall’ auto e fece scendere la sua dama.

Entrarono e il ragazzo si fece portare al tavolo da un cameriere con tanto di cravatta. Si sentì un po’ a disagio pensando che fosse vestito meglio di lui. Ma subito si accorse che Lexie aveva occhi solo per lui e ovviamente per l’ arredamento chic.

-è incredibile, non pensavo esistessero posti così… wow- non trovando l’ aggettivo adatto Alexies si limitò a dare voce, in parte, ai suoi pensieri di assoluto apprezzamento per quel posto –ma soprattutto non pensavo che ci sarei mai stata, e lo devo solo a te, grazie!- continuò finendo l’ ispezione del locale tornando a posare lo sguardo sugli occhi di Denis.

-diciamo che non è tutto merito mio- confessò il ragazzo leggermente imbarazzato

Lexie sorrise non commentando la frase. Infondo la serata si prospettava per il meglio ed era con il ragazzo per cui aveva una cotta ed era felicissima.

Aprendo il menù venne un colpo a tutti e due vedendo i prezzi ma si rilassarono subito pensando che in fondo avrebbero pagato gli attori e che per loro non sarebbe stato un problema.

Mangiarono continuando a chiacchierare e tutti e due si accorsero che tra loro c’ era alchimia e questo rendeva felici entrambi.

Denis pagò con la carta di credito che gli aveva prestato Taylor e a Lexie si illuminarono gli occhi e volle assolutamente tenerla in mano.

-allora è vero- disse Denis tra le risate –voi ragazze diventate pazze vedendo una di queste carte-

-Ti sbagli. Diventiamo “pazze”, come dici tu, solo a vederne una contenente tanti soldi per fare shopping- Denis scuotè la testa ancora ridendo e tenendosi vicino a Lexie l’ accompagnò fuori.

 -hei ma su questo taxi si può aprire il tettuccio?-chiese Lexie guardando il soffitto dell’ auto.

-si penso di si, perché?- chiese Denis seguendo lo sguardo della ragazza

Lei si alzò aprì la finestrella e ne uscì con mezzo busto. Chiuse gli occhi e prese una boccata d’ aria. In quel momento si sentiva davvero bene, come nei film in cui le protagoniste escono dal tettuccio della limousine e ridono di gusto. Poco dopo Denis prese esempio da Lexie e la seguì all’ aperto. Lei riaprì le palpebre e lo guardò –è bellissima Londra. Sono contenta che Lee mi abbia fatto arrabbiare in quel modo- sorrise tra sé ricordando quella settimana in cui l’ aveva evitata, con fatica, e ogni volta che girava l’ angolo dopo averla ignorata rideva di gusto per l’ espressione rassegnata dell’ amica.

-povera la mia sorellina, chissà come se la sta passando con Rob- Denis si mise a ridere.

Passeggiarono per Green Park una mezzoretta prima di tornare all’ hotel dove sapevano che “vampiri e licantropi”, come li chiamavano loro per scherzare, li stavano aspettando alzati per avere la cronaca perfetta della serata.

Scesero dall’ auto ringraziando il tassista e salirono alle loro stanze. Denis accompagnò Lexie davanti alla porta della loro camera sperando che tra loro succedesse qualcosa di serio ma capì che non poteva aspettare che la ragazza con la sua timidezza facesse tutto da sola così decise di fare il primo passo.

-è stata una bella serata, e tu mi piaci- disse Denis grattandosi la nuca con la mano destra. Lexie abbassò lo sguardo fino a fissarsi le scarpe prima di dargli un bacio a stampo e girarsi per entrare in camera.

-aspetta- Denis fermò la ragazza girandola per un gomito in tempo per avvicinarla a sé e darle un vero bacio. Lexie sorpresa ma contentissima sgusciò dalle braccia di quello che ora era il suo ragazzo ed entrò nella sua stanza dove sapeva che c’ erano le tre ragazze ansiose di avere notizie, lasciando Denis a mani vuote.

Tornando a Hollywood…

Attraversate quelle tendine sentii un boato di grida e uno scroscio di applausi che non intendevano finire. Una luce era puntata su di noi e io sorrisi. Mi sentivo perfettamente a mio agio ed ero contenta di quello che mi stava accadendo, di dove mi trovavo. Hank, il conduttore, ci fece accomodare in due poltroncine. Seduta accavallai le gambe come d’ abitudine e li il conduttore partì a raffica con le domande. Era una cosa impressionante quante cose riusciva a dire nel giro di pochi secondi.  

-come sono passati questi giorni con il tuo idolo? Sai quante ragazze ti invidiano in questo momento per non avere avuto la tua fortuna?- mi chiese dopo avermi salutata e presentata al pubblico

-e loro non sanno quanto io le invidio- risi vedendo Robert mandare giù la saliva pesantemente. Anche il conduttore si mise a ridere e poi continuò con tutta la sua serie di domande. Erano davvero molte ma riuscivo a tenergli testa e rispondevo con ironia evitando di dire al mondo che odiavo Robert Pattinson, anche perché non volevo essere insultata da tutte le sue fan.

Mi sentivo sempre più serena, come se quello fosse stato da sempre il mio posto, Hank era davvero molto simpatico e sapeva stare allo scherzo, mentre Robert era parecchio teso anche se non lo dava a vedere.

-bene ora basta chiacchierare- disse il conduttore alzandosi dalla sua postazione e avviandosi verso la parte opposta dello studio facendoci segno di seguirlo. –vogliamo vedere come ve la cavate con i nostri giochi! Robert l’ altra volta non te li abbiamo fatti fare perché dovevi andare via subito, ma questa volta sei in trappola!- il pubblico presente iniziò a ridacchiare e un coro di ragazzine alla nostra sinistra iniziò a gridare “Robert, Robert, Robert…” mettendolo ancora di più, se possibile, in imbarazzo. Le sue guance imporporate mi facevano molta tenerezza ma allo stesso tempo ridere perché in televisione o sulle riviste non lo vedi al naturale e sembra molto più sicuro di sé che nel vederlo dal vivo.

-Eleanor, conoscerai già, in parte, i nostri giochi seguendo la trasmissione- il conduttore si rivolse a me facendomi accorgere che stavo fissando Pattinson.

-ehm, si- risposi –più o meno- aggiunsi sottovoce.

Si fermò di colpo davanti a una specie di mini cucina.

-dovrete preparare qualcosa di commestibile, con quello che avete a disposizione qui, in mezz’ ora- mi sentii venire meno. IO NON SAPEVO CUCINARE! O meglio, ero capace ma non mi veniva commestibile.

L’ attore si accorse del mio cambio d’ umore e mi sfidò –vuoi rinunciare?- lo fulminai con lo sguardo e tornai a rivolgermi al conduttore che nel frattempo aveva esclamato “aria di sfida tra i due!”

-quali sono le altre “prove”?- chiesi mimando le virgolette con le dita

-saltare la corda e una caccia al tesoro-ora era Robert ad essere sbiancato, mi avvicinai al suo orecchio e gli dissi –vuoi rinunciare?- concludendo la frase con un sorrisino beffardo. Lui si voltò a guardarmi per poi dirigersi a grandi falcate verso la parte della sua cucinetta facendomi uno di quei suoi sorrisini che fanno saltare di gioia gli ormoni delle ragazzine. Che rabbia!

Mi misi la traversa per non macchiare quello splendido vestito bianco. Il pubblico diede il via al tempo e io iniziai a guardarmi in torno.

Mi armai di buona voglia e inizia a prendere quella che sembrava una padella. Questa si che sarebbe stata dura pensai.

-5, 4, 3, 2, 1, stop!- urlarono all’ unisono pubblico e conduttore

Quella fu la mezz’ ora più lunga della mia vita. Non sapevo cosa avevo cucinato né se fosse mangiabile, ma ero soddisfatta di quello che ne era uscito. Sembrava avere un buon colore a parte i bordi e il sotto che erano bruciati.

-bene, ora dovrete mangiare il pasto cucinato dall’ altro?- disse Hank facendo tacere i mormorii del pubblico.

Nel mio viso comparve un sorriso a trentadue denti e Robert penso si sentì male e disse –cosa?!-

Due vallette seminude ci accompagnarono ad un tavolo apparecchiato per due e ci portarono ognuno il piatto dell’ altro.

Davanti a me c’ era un piatto con dei muffi al bacon. Ne presi uno e mordendolo augurai a Robert di non morire avvelenato.

Ne mangiai due poi la prova finì perché Robert al secondo boccone della mia cenetta si sentì quasi male.

Il conduttore rideva e tutte le ragazze presenti erano super preoccupate per il loro “Rob caro”. Forse pensavano che l’ avessi fatto a posta perché non mi ero preoccupata per lui.

-per la seconda prova dovete saltare la corda con un bicchiere contenente del the senza spanderlo- disse porgendosi il bicchiere.

Alla fine Hank dovette chiudere la trasmissione essendo già mezza notte e quindi era l’ ora del programma successivo. Ci salutò perché era stanco dato che era tardi. Il regista dello show ci informò delle condizioni e dei cameraman che per la settimana successiva ci avrebbero seguito filmando i nostri movimenti. Sapere che per i prossimi 7 giorni sarei stata perseguitata mi innervosiva ma d'altronde era quella la vendetta della mia Lexie.  Di nuovo i miei pensieri tornarono a Londra. Ero curiosa di sapere come era andata la cena tra lei e Denis. Guardai l’ orologio.

-uffi lì sono le 8 del mattino, sicuramente Lexie sta dormendo- sbuffai tra me ad alta voce

-io non ne sarei così sicura. Ashley si alza alle sei del mattino anche se non ci sono le riprese ed obbliga chiunque è vicino a lei a fare lo stesso. È un vulcano quella ragazza, non sta ferma un momento, neppure nel sonno- Robert mi passò a fianco con una tazza fumante di caffè dicendomi questo. Risi prendendo il cellulare chiamando la mia amica intanto mi dirigevo con Patty verso la limousine che ci aspettava per portarci a casa sua. Le mie cose erano già state portate lì da non so chi, ma non m’ interessava ora ero solo ansiosa di sentire la mia amica. Proprio in quel momento rispose –Lee! Ciao, come stai? Mi manchi taaaanto! Appena torno a casa dormo tre giorni di seguito. Ashley ci sveglia tutti alle sei del mattino e poi ci porta in giro per negozi. La prima cosa è tragica ma la seconda ricompensa le alzatacce! Ieri tuo fratello mi ha portata in un ristorante lussuosissimo, mi sentivo una principessa!! Poi ci siamo baciati e ora stiamo insieme… me l’ ha confermato questa mattina quando mi ha vista e mi ha dato un bacio… che dolce!- Lexie parlava a mitraglia e mi rendeva felice sentire che le sue giornate andavano a meraviglia.

-Wow! Che bello sono contenta per voi! Io e Patty stiamo andando a casa sua abbiamo è appena finito “The Star Show”- le raccontai un po’ quello che accadeva a me

-che forza, com’ è stato?- mi chiese incuriosita.

Mi misi a ridere sonoramente prima di risponderle –ho quasi avvelenato Robert e gli ho anche fatto una doccia con il the- lui borbottò qualcosa sotto voce e mi fece ridere ancora.

-oh, che bello quel vestito. Lee ti devo lasciare, chiamami appena ti svegli! Mi manchi, ciao-

-ciao Lexie, salutami tutti- risposi.

-certamente- concluse così la chiamata e io mi rilassai appoggiando la testa sulla spalla di Robert lasciandomi cullare tra le braccia di Morfeo.

__________ 

Allora vorrei precisare due cosine. Uno, non sono stata al ristorante in cui hanno cenato Lexie e Denis quindi non posso dirvi se i camerieri portano veramente la cravatta, ma io me lo immaginavo così!!

E due, non so se Robert sia veramente così bravo a cucinare ma ho pensato che era necessario che almeno uno dei due sappia stare ai fornelli perché c’ è già Lee che non è capace se ci mettevo anche Robert morivano di fame. 

Prima di lasciarvi alle immagini e alle recensioni vorrei suggerirvi queste storie: 

A landing for two  

the cold war 

il sangue blu che mi scorre nelle vene  

Rob, Kris...........e Cervy!

L' ultima storia che vorrei consigliarvi è "White Comet". Deve essere ancora postata, oggi è il gran giorno! L'autrice è la mia super beta AshG. Spero andiate a leggerla!!

Ecco i vestiti delle ragazze, io li odoro!

il ristorante dove cenano Lexie e Denis

Risposte alle recensioni

Ricetta dei Muffin al bacon:

(Ingredienti per 6 muffins) 250 gr di farina tipo 00, 2 cucchiai di lievito per torte salate, 50gr di parmigiano grattugiato,1 uovo, 1,5 dl di latte, 3 fette di bacon, burro per gli stampi (non sempre necessario se si usano stampini di carta), sale quanto basta.

Setacciate la farina e aggiungete il lievito e il Parmigiano già grattuggiato; versare il contenuto in una ciotola o direttamente sul tavolo, al centro versate l'uovo e e poi lentamente il latte fino ad ottenere un impasto omogeneo, lavoratelo per qualche minuto. A questo punto tagliate il bacon a dadini, non eccessivamente grossi e aggiungetelo all'impasto.

Riscaldate il forno sempre a 200 gradi e lasciate cuocere per 25/30 minuti. Lasciare raffreddare il tutto e servire.

Devo provare anch' io a farli!! Se vi cimenterete in quest' esperienza fatemi sapere cosa vi viene fuori!!

La ricetta del piatto di Lee non la metto, non vorrei avvelenarvi!!

Buon Appetito! Ciao