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Autore: emychan    23/08/2010    8 recensioni
AU,Reincarnation!Arthur.Merlin ha atteso quasi duecento anni, lo ha fatto perchè lo ha promesso come ogni volta, ma Arthur non sembra interessato a ricordare, nè a stare con lui. Che il loro destino sia finito, spezzato dal tempo?(merthur!)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Emrys'
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Cap.3: Merlin.

« Mi stai per caso evitando checca? »
Merlin lasciò cadere la testa sul banco in completa disperazione.
Non ne poteva piú.
Gli ultimi tre giorni erano stati un vero inferno.
E considerando che ancora non aveva nemmeno iniziato a studiare con Arthur, idea alla quale non si era ancora del tutto arreso, non osava pensare a come sarebbe stato passare davvero del tempo con lui.
L'ufficio del professor Philips era stato teatro della sua piú cruenta sconfitta, Arthur aveva recitato cosí bene la sua parte che l'insegnante aveva riso delle obiezioni di Merlin, in fondo 'due persone che sembravano avere così tanto in comune, non avrebbero avuto alcun problema ad aiutarsi a vicenda, no?'
Merlin aveva contemplato l'idea di scoppiare a piangere e pregare l'insegnante di non fargli questo, ma reputandola troppo lesiva della propria dignità maschile, aveva scelto di raccogliere la sua borsa ed era letteralmente scappato dall'ufficio cercando di non notare l'espressione quasi gongolante di Arthur.
Chiaramente chiunque controllasse il ciclo delle reincarnazioni aveva fatto un gran casino.
Nel corpo del principe di Camelot adesso viveva una specie di mostro che si divertiva a tormentarlo, spuntava da ogni angolo pronto ad insultarlo, inventava nuovi nomignoli imbarazzanti da gridargli dietro nei corridoi solo per il gusto di farlo ed era deciso ad averlo davvero come compagno di studi.
Probabilmente per studiare nuovi modi di torturarlo.
In quei pochi giorni in cui il suo unico scopo era stato evitarlo, Merlin aveva scoperto che non era solo arrogante e maleducato, ormai rasentava la crudeltà... piú che un paio di ripetizioni gli sarebbe servito un esorcista.
Così Merlin, da uomo maturo qual era, aveva affrontato la situazione di petto e aveva iniziato a scappare ogni volta che lo vedeva in un corridoio, evitava perfino la mensa ormai e la sua tattica stava funzionando benissimo... fino ad ora.
Perché ovviamente Arthur aveva scoperto i suoi orari e adesso se ne stava seduto al banco davanti al suo fissandolo con quell'aria arrogante e irritata con cui diceva al mondo che tutti i suoi problemi erano causati da Merlin.
« Checca? Sto parlando con te, mi ascolti? »
Ovviamente il suo tono di voce era alto abbastanza da farsi sentire da tutti i presenti, aveva forse dimenticato di dire che Arthur era diventato anche un'esibizionista in quest'epoca?
C'era sempre una folla di spettatori ad assistere ai loro scambi di insulti.
Merlin odiava la parola popolare ormai.
E poi c'era la questione del nome.
Ogni volta che lo incontrava, ogni volta che lo vedeva, Arthur non si degnava mai di usare il suo nome.
Era sempre quel dannato nomignolo ciò che gli usciva dalla bocca.
Checca di qua, checca di là...
Il peggio era che lo diceva come se fosse una cosa naturale, come se fosse davvero il suo nome, quindi come poteva offendersi per una cosa simile?
Il mago iniziava a non sopportarlo piú, anche la sua pazienza aveva un limite e Arthur ci stava andando troppo vicino...
« Merlin » sputò quindi nel folle tentativo di farlo ragionare con quella cosa che aveva sul collo, ma che ovviamente non era una testa, infilando con forza il suo libro nella borsa.
O provandoci almeno...
Perché non voleva entrarci? Perché quando andava di fretta la sua borsa sembrava sempre rimpicciolirsi?
« Cosa? Non ti ho sentito... hai detto qualcosa checca? »
Merlin sentì distintamente il rumore di qualcosa che si spezzava... doveva essere il suo autocontrollo.
In un attimo il libro con cui lottava da diversi secondi invece di entrare nel suo zaino finì contro la testa di Arthur.
La cosa peggiore era che non sapeva se lo aveva fatto con la magia o nel buon vecchio metodo, ma onestamente non gli importava neppure.
Era troppo infuriato per fermarsi a pensare razionalmente « Merlin è il mio nome idiota! E se ci tieni tanto a parlarmi forse dovresti usarlo non credi? O il tuo cervello è troppo piccolo per ricordatelo? Va al diavolo tu e il destino e le stupide monete, io ho chiuso!» finì col gridare pugnalandolo  nel petto
con  l'indice sotto gli occhi allibiti della classe.
Arthur lo guardava a bocca aperta, come se fosse lui quello fuori di testa... e forse lo era.
La rabbia di Merlin sfortunatamente non durava mai molto, poteva essere esplosiva, come era accaduto, ma una volta sfogata subentrava sempre una certa lucidità.
In quel momento avrebbe preferito di gran lunga restare furioso.
Il suo volto avvampò di colpo e non solo per gli sguardi curiosi e in parte divertiti degli studenti ancora in aula... 'al diavolo tu e il destino e le stupide monete'...Oh Dio...come era potuto uscirsene con una cosa tanto stupida?
Ancora livido in volto Merlin raccolse la sua borsa e scappò dall'aula, purtroppo nella terribile e sanguinosa battaglia aveva dovuto sacrificare il suo libro di inglese antico, ma di certo non avrebbe chiesto a quell'imbecille di restituirglielo.

« Merlin! Che ti è successo?»
La voce di Gwen placò la sua fuga senza meta.
Lei e Morgana stavano chiacchierando accanto agli armadietti.
Nella fretta di mettere piú distanza possibile tra sè e quello che aveva deciso di ribattezzare colui-che-non-deve-essere-nominato, non le aveva nemmeno notate.
« Ultimamente non ti si vede mai, vai sempre di fretta, c'è qualche problema?» chiese preoccupata l'amica poggiandogli una mano sul polso.
Merlin sospirò scuotendo la testa, non c'era molto che potesse dire senza svelarsi...e svelarsi era fuori questione. Sarebbe finito in un manicomio come minimo.
« Lascialo stare Gwen, non lo vedi che è innamorato?» Morgana ammiccò ridendo, ma Merlin sussultò punto nel vivo da quell'affermazione.
Notando l'improvvisa tristezza del ragazzo Gwen pizzicò l'amica sul braccio scoccandole un'occhiata di rimprovero.
« Merlin, lo sai che con noi puoi parlare di tutto. C'entra il signor Philips? Non ci hai ancora detto cosa voleva l'altro giorno.»
Era vero.
Troppo preoccupato a nascondersi da Arthur, Merlin aveva finito con l'evitare anche le due amiche e cosí non era riuscito a raccontare loro nulla dell'accaduto.
Indeciso su quanto e cosa dire, Merlin si morse il labbro giocando con la tracolla della borsa, il fatto era che nelle ultime poche settimane tutto il suo mondo era stato capovolto.
All'improvviso mezza scuola non faceva che parlare alle sue spalle, ovunque andava sentiva i commenti e le risatine delle ragazze.
Sapeva cosa dicevano.
Parte di loro aveva inventato una triste storia di amore non corrisposto tra lui ed Arthur, mentre l'altra parte raccontava che era un molestatore... una specie di stalker che perseguitava il ragazzo piú popolare della scuola.
Entrambe le versioni lo facevano rabbrividire.
La cosa peggiore era sapere che, anche se Gwen e Morgana non lo dicevano apertamente, anche loro credevano a queste storie, alla prima in particolare.
O almeno cosí aveva dedotto dalla quantità esorbitante di dolci e gelato che avevano cominciato ad offrirgli 'per tirarsi un po' su'... e perché le ragazze credevano che bastasse una cucchiaiata di gelato per tornare di buon umore? Non era affatto vero.
E i film romantici? Stupidate. Ti facevano sentire anche peggio.
« Voleva solo avvertirmi che probabilmente finirò per essere bocciato in ginnastica» mormorò infine, con tono abbattuto.
« Beh mi sembra ovvio. Sei cosí schiappa che promuoverti sarebbe un reato» commentò tranquillamente Morgana rovistando nelle tasche alla ricerca di una gomma, ovviamente questo le fece guadagnare un nuovo doloroso pizzicotto sul braccio.
« A meno che...» continuò fingendo di non aver sentito nulla «  io non aiuti uno dei suoi giocatori di football a migliorare i propri voti.»
« Ma è fantastico! Tu sei bravissimo a insegnare!» provò inutilmente a rassicurarlo Gwen.
« Lo studente è Arthur» si limitò a ribattere lui con aria sconsolata, come se il nome bastasse a spiegare ogni cosa.
« Lo stesso Arthur che hai molestato sul treno?» se ne uscì Morgana facendo esplodere la bolla di gomma che si era impegnata a gonfiare e riprendendo a masticare rumorosamente 
« quello che ti odia? Wow... sei proprio sfigato lo sai? »
Al commento seguì l'ennesimo pizzicotto che la fece gemere di dolore e quasi soffocare quando la gomma le andò di traverso « Sei matta? Potevi uccidermi! »
Gwen la guardò senza un briciolo di compassione « Allora smetti di giudicare Merlin» si limitò a dirle.
« Non lo sto giudicando, mi limito a chiarire i fatti dove serve» si imbronciò la ragazza chiudendo l'armadietto da cui, notò distrattamente Merlin, non aveva preso proprio nulla.
« Gana...» continuò imperterrita Gwen con aria minacciosa.
Se c'era una sola persona nel mondo che poteva controllare il sarcasmo di Morgana, quella era proprio Ginevra.
Ed infatti, dopo un breve confronto fatto di sguardi, la ragazza dichiarò sconfitta « Okay, okay... smetterò di prenderlo in giro, per ora... ma tu smetti di picchiarmi, mi riempirai di lividi cosí» si lamentò massaggiandosi il braccio indolenzito.
« Perciò cosa pensi di fare adesso?» e c'era di nuovo quell'espressione dipinta sul volto della ragazza, l'espressione di chi sa che nascondi un torbido e doloroso segreto e aspetta solo che tu riesca a confessarlo.
Ma perché pensano tutti che Arthur mi piaccia?
Non che non fosse essenzialmente vero, ma era fastidioso lo stesso.
« Non lo so. Non voglio certo ripetere ginnastica per l'eternità, ma non voglio nemmeno chiudermi in biblioteca con quello. E' un tale arrogante e prepotente... bastardo, davvero insopportabile»
Merlin si bloccò.
Gwen non lo guardava piú e Morgana sorrideva in modo decisamente spaventoso.
Non dirmelo...
« Cosí mi ferisci, Merlin »
Morgana afferrò il braccio di Gwen trascinandola via e abbandonandolo al suo destino, la ragazza sembrò sul punto di protestare, ma alla fine se ne andò lanciandogli uno sguardo incoraggiante...stupide ragazze col loro romanticismo...e stupida Morgana con la sua cattiveria... traditrici...
« Non mi piace che mi eviti solo per parlare male di me alle tue amichette Merlin »
Era incredibile come riuscisse a far suonare il suo nome come un insulto, quasi rimpiangeva il checca di prima.
Adesso capiva perché Arthur si infuriava d fronte al suo modo di chiamarlo sire... se era questo l'effetto che otteneva, non lo biasimava affatto.
« Allora? Sei diventato muto Merlin? Eppure prima sembravi pieno di cose da dire... Merlin»
A sua difesa però poteva dire di non averci mai messo tanto impegno come lui nell'essere irritante.
« La vuoi smettere?» si voltò digrignando i denti.
Arthur aveva indosso un'espressione talmente strafottente che desiderò schiaffeggiarlo « Di fare cosa...» chiese sorridendo compiaciuto « Merlin?» 
« Di ripetere il mio nome in quel modo » sibilò il mago profondamente irritato dall'atteggiamento dell'altro.
Arthur piegò la testa di lato ghignando « Prima ti lamenti perché non ti chiamo per nome e adesso non ti va bene neanche questo...» sospirò fingendo di pensare duramente al problema « forse potrei chiamarti dolcezza?»  e c'era una nota nella sua voce che colpì Merlin in parti di sè che al momento desiderava ardentemente non ricordare di avere.
Aveva dimenticato l'effetto che la voce di Arthur poteva avere su di lui.
« Non chiamarmi e basta» sbuffò infine cercando di fingersi indifferente quando il suo sguardo per strani motivi non riusciva a staccarsi dalle labbra dell'altro.
« Sarà un po' difficile visto che dovremo studiare a lungo insieme»
Merlin lo fissò a bocca aperta.
Stava per caso flirtando con lui?
Cosa gli girava per la testa? Un attimo sembrava che lo odiasse, l'attimo dopo sembrava quasi provarci... lo stava facendo impazzire... e perché non si trovava qualcun altro per aiutarlo se chiaramente non lo sopportava?
« Senti, non è un incarico adatto a me... cercati qualcun altro da tormentare »
« Verrai bocciato in ginnastica » replicò lui incrociando le braccia sul petto e fissandolo petulante.
«Me la caverò, non preoccuparti troppo»
«Ma per favore... non sai nemmeno camminare senza volare per terra, senza di me sei finito» gli rispose lui con aria vittoriosa, come se a quel punto Merlin non avesse altra scelta che obbedirgli.
«Grazie del pensiero, ma non credo siano affari tuoi» concluse il ragazzo cercando di andarsene, ma Arthur lo afferrò dalla tracolla trascinandolo indietro  « Invece si, ormai ho detto al coach di non preoccuparsi, perciò vedi di non mollarmi o renderò la tua vita un vero inferno, siamo intesi? »
Merlin lo avrebbe mandato volentieri al diavolo.
Davvero.
Se non fosse stato per quella stupida mano che gli premeva sul petto per tenerlo fermo o il vago calore del suo petto che era solo a un fiato di distanza dalla sua schiena e rendeva ogni suo pensiero inutile e privo di senso, tranne per quella voce che continuava a supplicarlo di fare solo un passo indietro, solo uno, per poter sentire di nuovo quel calore su di sè.
« Ti aspetto in biblioteca dopo le lezioni e non farmi aspettare, Merlin » gli soffiò fin troppo vicino.
E perché continuava a parlargli con quel tono?
Aveva già capito che non era in grado di rifiutargli nulla quando lo chiedeva in quel modo?
Traducendo la sua mancanza di reazione per un consenso, Arthur lo lasciò andare facendolo quasi cadere in mezzo al corridoio e si allontanò senza nemmeno un cenno di saluto.
Rimasto solo Merlin aprì il suo armadietto e ci nascose dentro la testa fingendo di cercare duramente qualcosa, forse nel frattempo tutte quelle ragazzine ridacchianti sarebbero svanite...

Tbc

Grimilde: ho provato ad aggiustare un po' l'html, va un po' meglio adesso?Se funziona modificherò anche gli altri capitoli!
Passando alla storia, in effetti sono stata un po' autobiografica qui,perché sono sempre stata una vera schiappa a ginnastica!:P Povero Merlin, quanto lo capisco! Quanto ad Arthur temo che resterà carogna ancora per un po', povero il nostro maghetto!Quante gliene faccio passare!XD

Aleinad: la pallavolo!Il mio triste incubo!Cercavo sempre di saltare il mio turno di entrare in campo fingendo di allacciarmi le scarpe!Ahahah!Meno male che quegli anni sono finiti da un   po'!:PP
Già in questo capitolo Merlin risponde un po' a tono ad Arthur, era anche ora,no? Peccato non sia andata come il previsto, ma quel principe arrogante è duro da rimettere     al suo posto!:P E poi abbiamo la scena con Gwen e Morgana, scrivere di loro mi diverte tantissimo!:P

Kiroandstrifyforever: di niente!Piuttosto grazie a te per continuare a leggere e commentare!Anche se in ritardo buon ferragosto anche a te!:p Speriamo che un po' di lezioni gli facciano bene anche se per ora siamo in alto mare!!Continua a seguirmi!:PP

Akkarin_a: Benvenuta nel mio folle mondo allora!XD Grazie mille del commento!Purtroppo non sarà una Gwen/Lancilotto, anche se il nostro cavaliere preferito farà il suo ingresso nella   storia un po' piú avanti, però ho deciso che per come ho impostato la trama sarebbe stato meglio non farli mettere assieme, continuando a leggere capirai e chissà...magari     mi darai ragione!:P

Yusaki: Buongiorno anche a te!E benvenuta tra i lettori di questa storia!Sono felice che ti piaccia!Come ho scritto nel primo capitolo l'idea della reincarnazione di per sè non è stata mia, ma mi piaceva molto cosí lo adattata alla mia storia e devo ammettere che fino ad ora   ne sono abbastanza soddisfatta, spero di riuscire a tenere vivo l'interesse di tutti fino alla fine!Perciò continua a sostenermi!!

Bene, come sempre ringrazio anche coloro che hanno aggiunto la storia ai preferiti e che la seguono senza commentare! Vi adoro tutti senza distinzioni!!XD
Detto questo vi ricordo come ogni volta che piú il numero dei commenti sale minore è l'attesa per il nuovo capitolo!(Si, sono un po' sadica lo ammetto...)XDD

Alla prossima! Preparatevi alla prima lezione di Merlin e Arthur!:P



   
 
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