Marty sgranò gli occhi “Bill
Kaulitz? Oddio ho rovesciato il cappuccino addosso a Bill!” penso tra
sé.
-Ehi ma…voi due non siete mica le ragazze di ieri sera?-
chiese Bill.
Marty riuscì a emettere solo un
verso.
-Memoria ottima eh!- rispose Ile dando un colpetto
all’amica.
-Già…scusami tanto ti ho sporcato tutta la maglietta,
mioddio che imbarazzo- disse Marty.
-Non importa è solo una macchia…verrà via- disse Bill
sorridendo.
-Bill allora ti muovi?- disse Tom entrando nel
bar.
-Si Tom un attimo, è successo un piccolo incidente, calma-
rispose Bill.
Quando Tom vide le ragazze si
bloccò.
-Ciao- disse Ile
sorridendogli.
Tom la guardò
male.
-Ehi senti…non te la devi prendere…noi- non finì neanche di
parlare che Tom voltò le spalle e uscì.
-Non è educazione andarsene mentre una persona parla!- gli
urlò dietro Ile ma Tom uscì dal bar.
Le ragazze si guardarono e
scoppiarono a ridere.
-Bene io vado, ah non mi hai detto come ti chiami- disse
rivolto alla bionda.
-Martina…ma puoi chiamarmi Marty- disse la bionda
imbarazzata.
-Ok Marty, ciao. Ah mi devi un’uscita…sai…per la maglia-
disse Bill ridendo e indicando la macchia.
-Oh…- disse Marty diventando rossa come un
pomodoro.
-Questo è il mio numero- disse Bill porgendo un bigliettino
alla ragazza.
Marty appoggiò le tazze su un
tavolino e prese il biglietto.
-Grazie-
-Quando vuoi ripagarmi la maglia chiama…ciao- disse Bill
uscendo dal bar.
***
-Diamine Tom ti sembra questo il modo di comportarsi?- disse
Bill salendo in macchina.
-Uff- sbuffò Tom.
-È stato solo uno scherzo non te la devi prendere
così-
Tom appoggiò la testa contro il
vetro, chiuse gli occhi e pensò: “Già…solo uno scherzo…uno stupido
scherzo”
-Per prendere quattro brioche ci avete messo una vita- disse
Gustav sedendosi sul divanetto.
Bill raccontò l’accaduto agli
amici.
-Ah capisco- disse
Gustav.
-Ma…le brioche??- chiese Georg guardando Bill con aria
interrogativa.
-Beh ecco ehm…-
-Si ho capito te ne sei dimenticato…va beh tanto è quasi ora
di pranzo- disse Georg.
Intanto Tom rimuginava tra sè e sè, quando sentì le parole del fratello rimbombargli nelle
orecchie.
Bill non capendo rispose
sconcertato.
-Che ho fatto? Tom sei tutto rosso,
tranquillizzati...-
-Io non mi tranquillizzo, tu sei pazzo, vuoi che anche
queste ci perseguitino?- continuò arrabbiatissimo.
-Ma Tom perché? Che stai dicendo? Chi ci sta perseguitando?-
disse il fratello sempre più sconcertato.
-Loro ci perseguitano, quelle due... La tua amichetta
gioiosa, come si chiama? Ah Martina. Stanno ovunque siamo noi. E tu gli dai pure
il tuo numero? Arrivederci e grazie!-
-Ma Tom è normale, sono fans è ovvio che siano venute al
concerto- continuò Bill pacato per non far arrabbiare ancora di più il
fratello.
-Ah si?? E cosa mi dici del fatto che le incontriamo al bar
o durante i vari party?- continuò Tom certo di averlo colpito e
affondato.
-Beh sarà una coincidenza, in fondo i nostri hotel sono
vicini è normale che vadano nel bar più vicino, e comunque non ci hanno seguito,
sono arrivate prima loro- disse Bill tranquillo.
Tom ad un certo punto si chiese il perché
stava facendo tutto quel casino, in fondo anche a lui era capitato di dare il
numero a delle fans e nessuno aveva detto niente. Ma poco dopo, avendo, secondo
lui, trovato la soluzione si
disse
Ma subito una vocina nella testa gli
disse di essere sincero con se stesso, non poteva di certo essere uno scherzo a
rovinargli l'umore, in fondo erano anche delle tipe forti, divertenti. E allora
perché non si dava pace?
Dopo questo esame di coscienza Tom
stette zitto, non rispose più al fratello e cominciò a pensare, ma rimase con il
muso per tutta la giornata.
Bill invece continuava ad
interrogarsi sullo strano comportamento del
fratello.
-Ragazzi allora siete pronti?- disse David arrivando di
corsa.
-Perché? Dove dobbiamo andare?- chiesero
tutti.
-Allora, abbiamo un’intervista, poi andiamo a pranzo, poi
altre due interviste, poi il meet con le fan e poi...basta- rispose tutto d’un
fiato.
-Bene andiamo- rispose
Bill.
***
-Io…io non ci posso credere…Ile…ho il numero di Bill!!- urlò
Marty saltando sul letto.
La mora ridendo rispose: -Te l’avevo
detto che l’avresti incontrato ancora…ah e non dimenticarti che fra esattamente
3 ore e 40 minuti c’è il meet- le ricordò Ile.
-Il meet!!- urlò Marty -No me ne ero completamente
dimenticata! E ora cosa metto?-
-Marty ma questa è una vera e propria malattia, ieri abbiamo
comprato un sacco di vestiti…piuttosto andiamo a mangiare poi pensiamo ai
vestiti- disse Ile uscendo dalla stanza.
-Umh…ho voglia di pizza- disse Marty.
-Bene…ho visto un posto qui vicino che vende pizza- rispose
Ile.
-Che aspettiamo allora? Andiamo- si mise a correre
Marty.
Le due ragazze mangiarono, fecero un
giro e si diressero in hotel per prepararsi.
-Ile cosa metto?- disse Marty scaraventando vestiti per
aria.
-Umh…allora…potresti metterti questi jeans con questa
maglietta- disse Ile indicando un paio di jeans stretti e una maglia
bianca.
-Umh…no…- rispose Marty buttando altri vestiti per la
stanza.
-Uff…intanto che tu scegli io suono un po’-
-Cosa?? Non provare neanche a sfiorare quella chitarra…mi
devi aiutare a scegliere i vestiti!!- urlò Marty indicando
l’amica.
-Ok ok- rispose Ile
ridendo.
Cercarono e cercarono alla fine Marty
trovò i vestiti adatti.
-Ecco! Questi!- disse rivolta all’amica mostrandole i
vestiti.
-Bene!- rispose la mora.
-Bill sei pazzo. Ti vogliono solo prendere in giro quelle
due, te ne rendi conto? Vogliono incularti come hanno fatto a me e a
Georg-
Tom era tornato all'arrembaggio, si
era auto convinto che la sua rabbia proveniva solo dalla paura che prendessero
in giro il fratello adorato, ma non era così e lui lo sapeva.
-Ma cosa ne sai tu, Tom! Sei solo un maschilista orgoglioso,
solo perché hai trovato pane per i tuoi denti ora ne devi fare una tragedia. Io
voglio uscire con Martina, è interessante e non sarai certo tu ad impedirmi di
frequentarla- gli urlò contro Bill che si era stancato dell'atteggiamento del
fratello.
-Ti piace? Dimmi che non è vero- continuò Tom abbassando il
tono della voce perché colto di sorpresa.
-Qualcosa in contrario? Mi sono scocciato di dover
rinunciare ad appuntamenti e cose varie solo perché sono un cantante, ho anche
una mia vita e trascorro i miei momenti con chi voglio-
-No no niente in contrario- rispose Tom sempre sotto shock,
ma si riprese velocemente -Solo che quella è la peggiore e non te la farà
passare liscia! Ma dato che la vita è la tua, fai come
vuoi!-
Ovvio
era una scusa la sua... Ma cosa doveva fare? Non aveva ancora le idee chiare,
non capiva nulla di quello che accadeva.
-Bill, io vado a farmi un giro, tanto manca ancora qualche
ora al meet, e poi ci sarà l'intervista che hanno rimandato questo pomeriggio.
Giusto? Quindi io vado- Disse Tom immusonito. Aveva bisogno di pensare, e per
farlo doveva stare solo.
-Ma che succede? Dai resta qui con me- disse il
moro addolcendo la voce e sentendosi in colpa per aver aggredito in quel modo il
fratello.
-No Bill, voglio stare
solo-
-Oh Ile, guarda chi si vede? L'ex rasta boy tutto
imbronciato. Che sarà successo?- disse Marty pronta a sfotterlo ancora un
po'.
-Su Martina! Fai da brava, chiediamogli scusa e ricominciamo
da capo- disse Ilenia con tutte le più buone intenzioni.
-Ok Ile, anzi mamma. Ma solo perché lo dici tu! Dai no, non
è vero, mi dispiace che sia arrabbiato- rispose la biondina, non immaginandosi
proprio quello che sarebbe accaduto di lì a
poco.
I ragazzi si incontrarono a metà del
vicoletto.
-Hey Tom!- iniziò Marty con fare amichevole per non far
peggiorare l'umore del ragazzo.
-Che vuoi?-disse lui
imbronciato.
Allora intervenì Ile, impedendo così
che l'amica si arrabbiasse e ne combinasse un'altra delle sue
-Hey Tom, noi ti volevamo solo chiedere scusa per gli
scherzi, non era per cattiveria, sai, era per ridere, per ricambiare al
vostro...-
Tom però la interruppe in modo
brusco.
-Non mi interessano le vostre scuse!- disse alzando la voce
e spaventando le ragazze.
Poi velocemente si avvicinò a
Martina, la bloccò tra lui e il muro tenendole una mano al collo, ma senza
stringere troppo.
-Tu, stai lontana da mio fratello, non lo farai soffrire con
le tue cretinate e i tuoi giochetti-
La bionda rimase sbalordita, avrebbe
potuto fare di tutto, tranne che far soffrire Bill, il suo adorato
Bill.
“Perché? Lui mi odia, perché fa
questo?” si chiedeva la ragazza, incapace
di reagire.
-Aia... Tom, mi fai male, il collo- lo bloccò la ragazza che
stava sul punto di soffocare per la violenza del moro.
-Oh... scusa...Hem, io vado- così Tom se ne andò a passo
svelto mentre nella sua testa la sua coscienza gliene urlava di tutti i colori.
Cosa aveva fatto? Che gli era preso? Voleva litigare seriamente col fratello?
E perché poi? Chi era quella ragazza? Perché la odiava ma allo stesso tempo era
attirato da lei?
Così facendo il ragazzo Tornò
all'hotel e anche le ragazze.
Dopo un po' le due amiche si
prepararono e uscirono dall’hotel, non avevano avuto tempo di discutere di ciò
che era successo, ma di certo non se ne erano
dimenticate.
Martina aveva una minigonna di jeans, una maglietta
nera semplice e un paio di ballerine anch’esse nere, i lunghi capelli ricci le
cadevano lungo la schiena e sugli occhi un po’ di matita e
eye-liner
Ilenia aveva un paio di jeans scuri a sigaretta, una
maglietta nera con un piccolo teschio bianco e le immancabili converse nere, i
capelli mossi sciolti come sempre e aveva sfumato leggermente gli occhi con
ombretto nero e matita
Le amiche arrivarono al posto stabilito
dove c’erano una decina di ragazze ad aspettare
Un uomo molto
alto aprì la porta, le ragazze entrarono in un accogliente salotto in cui
c’erano due divani bianchi, un tavolino al centro, uno stereo e un buffet con
bevande e patatine
-Benvenute- disse Bill accogliendo le
ragazze
-Ciao- risposero tutte in
coro.
Marty si era bloccata
all’improvviso
-Ehi Marty…riprenditi- sussurrò Ile
all’amica
Tom vide Marty e Ile in mezzo alle
ragazze.
“No, anche qui no”
pensò tra sé ricordando ciò che era accaduto.
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Marty483: ti ringraziamo tanto! :)