Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Shee    17/10/2005    5 recensioni
quando ci si sente impotenti, incapaci di piangere, incapaci di dimostrare quanto amavamo, e stimavamo. quando un amico non c'è più, quando c'è il vuoto dentro e attorno. quando non si più COME si piange. finalmente due cuori si dimostraranno, grazie ad un amico che non c'è più.
Genere: Malinconico, Poesia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La mattina è gonfia di tempesta

La mattina è gonfia di tempesta

Nel cuore dell’estate.

Come bianchi fazzoletti d’addio viaggiano le nubi,

il vento le scuote con le sue mani peregrine.

 

Mai avevo passato un compleanno peggiore, mai avevo passato un giorno peggiore di quello, no, anzi forse il giorno prima il suo compleanno era stato ancora peggiore…mai,mai.

Guardavo Hermione di fronte a me, straziata. Non aveva pianto, neanche io. Non una lacrima aveva alleviato il nostro dolore infinito, niente, nessun tipo di conforto. Stavolta non c’era nessuno che tirava su il morale, nessuno a fare battute, a sdrammatizzare la situazione, nessuno a consolarli… no, non c’era nessuno, e non ci sarebbe mai stato più nessuno.

Guardo fuori dalla finestra, cercando una qualche via di fuga, vedo il cielo plumbeo, carico di nubi veloci e pronte a piangere, piangere come noi non riuscivamo… forse stavamo aspettando la pioggia per non piangere da soli. Soli come eravamo rimasti dopo quel trenta luglio.

 

Cuore infinito del vento

Che palpita sul nostro silenzio innamorato

 

Senza di lui, del suo cuore infinito, senza la sua allegria innata e l’ironia, che faceva cambiare la giornata. Senza tutto quello che era Ronald, senza di lui. Senza lui che cercava di incoraggiarmi a farmi avanti, senza di lui che mi diceva che ero innamorato pazzo, e che lei ricambiava, senza di lui io cosa mai sarei stato? Io non ho mai fatto niente senza chiedere il suo parere, cosa avrei fatto ora?senza i suoi consigli, la sua zazzera rossa che mi correva incontro urlandomi allegro “Harry,Harry; ci sono riuscito, l’ho invitata a uscire!”. Ora non rimane altro che casa sua, così vuota di tutti i suoi abitanti, che erano stati crudamente uccisi con lui. La piccola Ginny ,gli spigliati gemelli, l’affettuosa Molly e il pazzo Arthur. Gli altri fortunatamente non c’erano. Ma i mangiamorte avevano colpito nel profondo del loro nemico. Ma questo aveva solo provocato tanta, tanta rabbia… e tanto, tanto vuoto.

 

E ronza tra gli alberi, orchestrale e divino,

come una lingua piena di guerre e di canti.

 

Il nostro Ron, Hermione, il nostro Ron… quel ragazzo che rideva con noi fino a qualche giorno fa,. Quel ragazzo che tre giorni fa se n’è andato per una stupida guerra inutile, quello stesso ragazzo che diceva che tutto sarebbe passato, che diceva di essere ottimisti. Hermione, perché non piangi?piangi, almeno tu che sai farlo. Io non so più come fare, non so più come si piange. Hermione, ti prego spiegami come si fa. Spiegami perché succede, spiegami cosa diavolo è la vita? Cosa diavolo è il potere? A cosa diavolo serve? E perché è successo? Perché non riesco a piangere il mio migliore amico? Guarda, Hermione, ti ricordi quella collina con quel piccolo boschetto dove andavamo a giocare a quiddich? Te lo ricordi? Io no. Non mi ricordo più bene. Ma Ron di sicuro se lo ricorda… come vorrei chiederglielo…vedi le cime di quegli alberi ,Herm? Le vedi? Vedi come si muovono a questo triste vento? Vedi ,Herm? Loro piangono per questa famiglia distrutta. Perché io non ce la faccio? Perché noi non piangiamo?

 

Vento che rapina fulmineo le foglie secche

E devia le frecce palpitanti degli uccelli.

 

Mi ricordo, di quelle bellissime partite, mi ricordo bene che ron passava vicino agli alberi, e che quando lo faceva si staccavano da loro una moltitudine di foglie color rosso, giallo, verde sbiadito… lui amava farlo quando c’ero io vicino per inondarmi di foglie. Che cadevano come lacrime, cullate dal vento. Perché io non riesco a farlo? Ron ci riuscirebbe, perché lui non c’è a insegnarmi? Perché noi non ricordiamo come si fa? Perché Herm? Hermione, perché non mi rispondi, perché non mi guardi? Perché Herm? Perché succede tutto questo? Hermione, dimmi che tu non sparirai così…

Ti giri, e mi guardi negli occhi, come se avessi sentito quel mio pensiero, come se io lo avessi urlato, mi guardi con occhi arrossati e mi sussurri dolcemente alzandoti dal divano e venendo vicino a me davanti quella finestra, dove cominciavano a vedersi le prime lacrime che lasciavano una scia, pronta a sparire dopo poco.” Non rimarrai solo Harry…” come lo sai ,Herm? E perché lo dici? So che tu non saresti mai così egoista. Ma so anche che io non ti permetterei di aiutarmi come vorresti, io non permetterò a nessuno di farti del male Herm, nemmeno a me stesso.

Ti avvicini ancora e mi abbracci, chissà perché. Forse anche tu non vuoi essere lasciata sola. Già allora Ron non ci ha lasciati soli. Ron c’è ed è per questo che io non sarò mai arrabbiato con lui per averci, lasciati soli… perché… perché non ci ha lasciati soli, anzi, ci ha avvicinati.

 

Vento che le travolge in onda senza spuma

E senza sostanza senza peso, e fuochi inclinati.

 

Strizzo gli occhi, improvvisamente non vedo bene ciò che ho intorno, sussulto, il mio cuore protesta per quella disperazione muta, protesta per quello che sto facendo, mi sto distruggendo, e il mio cuore sa che Ron non lo vorrebbe. Ma cosa succede? Mi porto la mano sugli occhi mentre Hermione è rannicchiata tra le mie braccia.

Lacrime.

Lacrime.

Lacrime.

Piango, è come un’onda di sollievo,che mi travolge inaspettata e allo stesso tempo spietata, finalmente stringo Hermione che a sua volta sta singhiozzando contro il mio petto, finalmente ci rendiamo conto che lui non c’è. Non ci sarà mai più, e questa prospettiva atterrisce, e fa piangere. Ne avevamo bisogno ,Herm, lo sai vero? Ora ti senti male ma tra un po’ passerà tutto, ma capisci che per fare questo dovevamo dividere il dolore ,Herm? Lo sai vero? Certo che lo sai, sai sempre tutto… che begli occhi che hai… anche se piangi, anche se ho la disperazione nel cuore quello che amo di te rimane, e non cambierà, ti amo sempre e questo non scomparirà mai, mai così come l’affetto che avevamo per Ron, lui non se ne dimenticherà mai, e neanche noi, Herm.

 

Sai rompe e sommerge il suo volume di baci

Combattuto sulla porta del vento dell’estate.

 

Alzi ancora una volta i tuoi occhi così caldi e li posi su di me, mi fermo, stringo le labbra, devo essere forte, mi dico. Ma tu capisci tutto, e avvicinandoti a me mi dici sussurrando “Harry… non fingere, so che stai male, quanto e forse più di me. Non devi fare finta di niente, so benissimo che non ce la fai più, e che hai paura. Hai paura di svegliarti una mattina e pensare di scrivere a Ron e poi accorgerti che non servirebbe ,perché lui non potrebbe mai leggere la tua lettera. So che in questa lettera vorresti scrivere tutto quello che non gli hai mai detto. Anche io Harry, anche io. Ma non ripeterò lo stesso errore e farò tesoro dell’ultimo regalo che mi ha fatto” un altro singhiozzo mentre io con le lacrime che solcano le gote, abbondanti chiedo flebilmente “che cos’è?”

Ron mi ha sempre detto che dovevo dire ciò che penso, non l’ho mai ascoltato, perché sento di non riuscire a dirlo, e questo mi è costato molto caro. Mi è costato Ron, non gli ho mai detto che gli volevo un mondo di bene, che ero orgogliosa di lui ,ma questo mi ha fatto capire che lui aveva ragione…”

“ su cosa?”

“ non posso continuare a perdere chi amo, non posso, non se questa persona non sa cosa provo per lui.

ma…”

sttt… questo è il regalo di Ron non posso buttarlo via” dopo aver detto così chiudi gli occhi facendo scendere qualche lacrime che era impigliata nelle ciglia. Poi ti avvicini di più, di più, ancora di più fino ad essere troppo vicina per evitare di mescolare le tue lacrime alle mie. Ci baciamo, passionalmente, amorevolmente, furiosamente, rabbiosamente per quello che Ron ci aveva fatto capire solo morendo. Grazie Ron, questo è il più bel regalo di compleanno che mi abbiano mai fatto. Il tuo ultimo preziosissimo regalo. Ed è per questo forse che noi non ti dimenticheremo mai, ed è per questo forse che sorridiamo, incredibilmente dicendo all’unisono :

 

“Grazie Ronald…”

 

dopo aver letto la poesia omonima (cioè ha lo stesso nome della fic) di Pablo Neruda mi è subito venuta in mente questa situazione, per quanto il personaggio di Ron non sia tra i miei preferiti marita comunque qualcosa, se non altro per essere stato vicino ad Harry. Spero di non aver fatto una sciocchezza colossale e di non aver messo in una situazione poco consona la poesia, spero che nessuno si senta in qualche modo preso in giro (specialmente chi ama queste poesie almeno quanto me).

 

COMMENTATE!!!!!!!!!!!!!

SE NON LO FATE NON VI UCCIDO… MA MI FAREBBERO PIACERE.

 

questa la dedico alle persone che considerano ron un personaggio indispensabile ma che tengono per la coppia

Harry + Hermione, come me.

 

 

Carillon ^.^

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Shee