17/10/2005
3 recensioniOdio questa parte del mio lavoro, letteralmente.
Il fatto che io sia un auror non dovrebbe anche automaticamente assicurare un gusto per l’orrido o un certa tendenza per la necrofilia eppure, a quel che pare, così è.
Mi trovo per terza volta, in due giorni!, nell’asettico obitorio del S. Mungo per vedere l’ennesimo cadavere ritrovato nell’ennesima cantina, ci scommetto!, assassinato dagli ultimi Mangiamorte rimasti.
Sono anni che la guerra è finita eppure quei fanatici continuano a seminare morte, soprattutto in questo periodo… nei giorni che precedono e posticipano l’anniversario della morte del loro signore e padrone.
Non so perché ma al Ministero credano che io conosca tutti i venticinquenni d’Inghilterra e così eccomi qui.
Il medico legale che mi accoglie non è il solito… questo è basso, grasso e tutto rosso in faccia. Preferisco di gran lunga la sua controparte giornaliera: alto, carino e rosso… ma di capelli!
Scuote la testa avvicinandosi alla celletta in cui è imprigionato il giovane cadavere e mi passa la cartelletta…
..il ragazzo non ha più di venti anni… 1.70 cm di statura per 50 kg di peso… il suo stomaco era vuoto … numerosi i segni degli abusi… nessuna traccia di colluttazione recente… legato per i polsi…
A quanto pare non sono troppo cambiati… con un cenno del capo do’ l’assenso per l’estrarre il corpo che in breve scorre fuori sul lettino metallico coperto da un panno bianco che l’ometto ripiega sotto l’ombelico rivelando la corporatura filiforme e una pelle bianchissima.
Il capo è interamente rado ma le sopracciglia fanno intendere che fosse di un biondo chiarissimo che insieme hai lineamenti del volto mi portano a pensare che forse ho sotto gli occhi uno svedese.
Sul collo sono evidenti i segni dello strangolamento.., poco sotto il pomo d’Adamo un foro grande come il diametro del mio dito indice è ricolmo di sangue secco.
Scendo con lo sguardo scoprendo sulla clavicola uno spesso ammasso di tessuto cicatriziale… l’ombra del morso di un licantropo.
Chi era questo ragazzo?
La pelle candida del torace è deturpata da numerose abrasioni, cicatrici vecchi e nuove… eppure non posso frenarmi dal pensare a come deve essere morbida al tatto… tanto morbida…
Le costole sporgenti sottolineano la denutrizione e le ossa iliache sollevano il lenzuolo che le copre quasi inconsciamente lo scopro totalmente… come è ovvio non vi è alcuna reazione da parte sua … lo so, lo sapevo, eppure per un attimo l’ho sperato.
Questo ragazzo mi ricorda terribilmente qualcuno!
Le cosce sono graffiate e… e il suo pene è stato… morso ..a sangue… un anello di denti spicca crudelmente a metà della sua lunghezza.
Perché? Cosa ha fatto?
Non lo saprò mai. A meno di andare ad interrogare tutti i mangiamorte che vivono ancora nella vecchia Inghilterra! Ridicolo e assurdo il solo pensiero!
Poi qualcosa attira il mio sguardo.
Non è possibile!!
Il mio respiro accelera.
Al piede sinistro mancano due dita, l’anulare ed il mignolo..
Nella mia mente rivedo una partita di Quidditch di tanti e tanti anni fa, una partita disastrosa in cui il mio avversario perse due dita del suo piede sinistro a causa di un bolide e la successiva caduta dalla scopa, una caduta di 25 metri!
Come ho fatto a non pensarci prima!
Scatto verso il suo viso.
L’ometto arretra di un paio di passi. Gli arò sembrato pazzo?! Chi se ne frega!
Gli sollevo le palpebre ..è lui..
Due occhi grigi come le mattine di Londra sono rivolte verso un punto indefinito sopra la mia testa.
Draco Malfoy.
Draco Malfoy è morto.
Draco Malfoy è un cadavere.
Mi accascio al suolo mentre una realizzazione crudele e fulminea mi lacera le tempie: sono vecchio.
Ora la scuola mi sembra così distante.
I nostri litigi inutili e pessimi.
Siamo stati due idioti.
Non c’è il simbolo del male a deturparne il braccio…
Forse è per questo che è morto.
È una cadavere da sette anni, un cadavere che poteva camminare, respirare, scopare…
Scopare?! Perché mi viene in mente ora?
Ma era pur sempre un cadavere..era tutto solo una questione di tempo.
Mi rialzo e sussurro -Draco Malfoy.-
L’uomo mi guarda scettico ma solo per un secondo, sgrana gli occhi e balbetta qualcosa mentre io esco a testa china e spalle curve.
La mia giovinezza è morta senza che io lo sapessi.
Draco Malfoy era la mia giovinezza!
Per lui , con lui , sono sempre stato Harry Potter e non lo sfigato che aveva e che doveva salvare il mondo!
Non mi va di andare al Ministero a compilar scartoffie, mi darò malato.
Il mio squallido appartamentino di periferia mi sembra per una volta accogliente.
Ronald mi saluta da una vecchia foto sbiadita e sul tavolino da thè del soggiorno vedo una pila di lettere che ha ben pensato di accumularsi in questa ultima settimana.
Mi sbatto sul divano e le occhieggio schifato…. Almeno mi terranno la mente occupata!
Le prime sono solo bollette da pagare, una lettera di Luna e … una busta ingiallita dal tempo… nessuna scritta.
Una goccia di cera nera la fissa… rompo la cera velocemente…
Il foglio che contiene non è nelle migliori condizioni ma è leggibile, la calligrafia è lunga e stretta…
Per Harry Potter.
Si legge in alto e poco più sotto a destra: 30 . 06
Giugno era passato solo da qualche mese ma quella lettera aveva sicuramente degli anni.
Se stai leggendo queste righe allora io sono morto.
Draco..?!
Non posso frenarmi dal pensare il suo nome.
Non so quanto ci vorrà ma accadrà… presto.
Ho perso tutto , famigliari, soldi , amici… mi rimane solo il tuo odio. Non è molto lo so ma sai cerco di farmelo bastare.
Draco!
Un senso dell’umorismo così orrido solo tu potevi averlo!
Probabilmente quando apprenderai la notizia della mia morte il tuo cuore ne sarà sollevato e stranamente questo non mi piace.
Ricordi quando l’anno scorso (beh, il nostro ultimo anno di scuola) mi dicesti che ti facevo pena?
Ora sei tu a far pena a me.
Avresti potuto aver tutto… avresti potuto aver me… ma no! Tu dovevi fare l’eroe del mondo a tutti i costi. Il ragazzo perfetto.
Non esiste la perfezione. Fidati.
Non mi importa di ciò che farai di questa lettera, bruciala anche ma vorrei che tu la leggessi a fondo per quello che è: il mio addio al ragazzo che più di ogni altro ho odiato e amato allo stesso tempo.
Non ci credo. È impossibile. Sono sbigottito…tanto che devo rileggere due o tre volte prima di esser sicuro che la stanchezza non faccia brutti scherzi.
Vorrei poterti scopare almeno una volta prima di morire ma so che non sarà mai possibile. Il mio unico rimpianto.
Sono sicuro comunque che da bravo grifondoro rispetterai la mia ultima volontà.
Non voglio, assolutamente per nessun motivo essere cibo dei miei vermi!
Fammi cremare e spargi le mie ceneri nel cielo di Londra dalla tua Firebolt. L’ultimo volo.
Bene, credo di doverti i miei ringraziamenti.
Addio.
Ripiego la lettera mentre sento qualcosa di caldo sgorgarmi dagli occhi.
Sto piangendo!
Sto piangendo???
-Sì sì Draco… voleremo insieme un’ultima volta… lo prometto.. Bellissimo cadavere.-