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Autore: Caty_Mony    25/08/2010    2 recensioni
Elizabeth Bass, detta Lizzie. Una ragazza bella,forte e spietata. Una ragazza che ha bisogno solo dei suoi compagni di "squadra" e della sua macchina per essere felice. Una ragazza che è sempre stata convinta del fatto che l'amore fosse un immane quanto inutile spreco di tempo ed energie.Una cacciatrice... la migliore. Riassumendo, queste sono le cose che compongono la sua esistenza. Ma quando arriverà a Forks con i suoi compagni e si imbatterà nelle creature fantastiche che la popolano, sarà costretta a ricredersi. Soprattutto quando il suo destino si intreccerà in modo indissolubile a quello di un licantropo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Destino


Le nubi, cariche di pioggia, incombevano minacciose e spietate ai margini della radura, ormai trasformata in una landa deserta e lugubre. Altissime colonne di fumo denso e scuro si ergevano dai focolai come uniche padrone della scena, espandendo nella tetra atmosfera un odore intenso di incenso e sangue. Lo stesso odore che penetra come veleno nei polmoni quando ti trovi al cento dell'inferno.

Ma quello non poteva essere l'inferno, non sarebbe stato realistico. Perchè nella dimora del male, i diavoli non avrebbero mai potuto fare la fine atroce toccata a quei demoni. Già, erano demoni quelli che avevamo appena ucciso: degli insulsi, schifosi, parassiti, che trovano il loro futile giovamento rubando la vita agli esseri umani. Oh, ma questa storia sarebbe finita. Grazie a noi. Grazie a me.

Un sorrisetto compiaciuto solcò il mio viso. Il vento ululava furioso tra le fitte fronde del bosco e il bagliore dei lampi illuminava costantemente la cappa di nuvole grigio piombo, annunciando la tempesta imminente.

<< Ottimo lavoro. >> Commentai, soddisfatta.

Il vento rombò ancora.

<< Sono d'accordo, capo! >> La voce di Liza trillò entusiasta, rimbalzando nella radura scura.

Mi voltai per la prima volra verso i miei compagni, e un moto di orgoglio mi invase: tutti loro erano rimasti illesi. Come sempre.

I loro volti sorridenti erano sfiancati e ansati, ma sprizzavano nell'aria una gioia incommensurabile.

<< Oh andiamo ragazzi! >> Tuonò Turk << Che cosa vi aspettavate? Noi cinque siemo i migliori! >> commentò, beffardo.

Le nostre risate si levarono allegre verso il cielo, facendosi beffa della pioggia che minacciva di precipitare da un momento all'altro.

Era una situazione alquanto bizzarra: ci trovavamo là, in quel posto che sapeva di morte e disperazione, dove qualunque altra persona normale sarebbe stata stritolata dalla paura e dall'angoscia. Eppure mi sentivo... felice.

Si, felice. Perchè la gloria e l'ammirazione  derivata da quell'ultima, estenuante, missione sarebbe stata immensa. Perchè io e la mia squadra, dopo anni di duro allenamento, dopo aver affrontato le prove più ardue, dopo aver buttato sangue per diventare ciò che da sempre avremmo voluto essere, ce l' avevamo fatta. Eravamo i migliori. Io ero la migliore.

Essere una cacciatrice, dal mio punto di vista, era l'esperienza più appagante ed eccitante che qualcuno avesse mai potuto sperimentare. Ero fermamente convinta del fatto che niente e nessuno mi avrebbe strappato dai miei amici e dal mio lavoro. Che uccidere vampiri, licantropi e affini fosse la cosa per la quale ero venuta al mondo. Che fosse il mio destino.

<< Ragazzi, è meglio tornare casa. Qui tra un pò si scatenerà l'apocalisse. >> Borbottò Jason, probabilmente molto preoccupato per la sua messa in piega.

Scorsi Lucas, dagllo sguardo di ghiaccio, alzare gli occhi al cielo:<< Finiscila. J. Lo sappiamo tutti che ti preoccupi solo dei tuoi capelli. >> Lo schernì, guadagnandosi un'occhiattaccia dal diretto interessato.

<< Luck ha perfettamente ragione. >> Convenni divertita, interrompendo la schermaglia. << Comunque, è meglio rientrare. Sapete quanto detesti la pioggia. >>Conclusi, con fare annoiato.

<< Agli ordini, capo! >> urlarono i quattro in coro, imitando il saluto militare.

Sbuffai, fingendomi infastidita:<< Finitela, branco di idioti. Muovete le chiappe e salite in macchina. Adesso! >> Purtroppo, però, le mie minacce su di loro non avevano mai l'effetto desiderato.

<< Oooh, Lizzie! Sei sempre così dolce! >> Uggiolò Lucas.

<< Già, proprio come un barattolo di miele... >> Cominciò Liza

<< ... Infestato di vespe! >> Terminò Turk. Quando si comportavano in quella maniera non li sopportavano, ma loro ignoravano accuratamente il mio stato d'animo. D'altro canto,  da quando si erano fidanzati continuavano così, con uno che terminava le frasi dell'altra, e viceversa. L'ho sempre detto che l'amore non è salutare per certi individui.

Ridussi gli occhi a due fussure, infastidita:<< Se non la smettete vi do fuoco. >> Sibilai.

I due sbarrarono gli occhi in una finta maschera di terrore:<< Ai tuoi ordini, capo! >> Urlarono ancora, prima raggiungere ad una velocità impressionante -non per me, ovvio- Jason, già confortato dal caldo tepore della mia Ferrari nera, tirata al lucido. Amavo quell'auto più di qualsiasi altra cosa al mondo. E c'era qualcuno a cui questo fatto proprio non andava giù...

In quel momento sentii due braccia, forti e tiepide, circondarmi. Lucas mi stava abbracciando dolcemnete, e mi sistemai di fronte a lui per osservarlo meglio. Era davvero bello: i capelli corti, nerissimi e arruffati gli circondavano il viso dai lineamenti  perfetti, solcato da un sorriso luminoso e contagioso come pochi. Era alto -più di me- e l' altezza veniva compensata dal suo fisico atletico e longilineo. A volte, guardandolo, pensavo che se non lo conoscessi da quando sono nata e se non avesse quegli occhi strabilianti -chiarissimi, quasi iridescenti-  l'avrei scambiato facilmente per un vampiro.

<< Sei ancora arrabbiata? >> Sussurrò seducente, con la sua voce calda, avvicinandosi impercettibilmente. Con quel modo di fare aveva fatto cadere ai suoi piedi ogni donna che si era imbattuta nel suo percorso da latin-lover , perfino quelle più restie nei suoi confronti. Ma per qualche assurda e ancestrale ragione, con me non aveva mai funzionato.

Alzai un sopracciglio, scettica:<< Lo sai che con me queste cose non attaccanto. Dovresti cambiare tattica, amore. >> soffiai, ad un centimetro dalle sue labbra.

Sbuffò pesantemente e mi lasciò andare, rassegnato:<< Lizzie, sai che a volte sei davvero crudele? >> Domandò, mettendo il broncio.

Mi tirai un lieve pugno sulla guancia bronzea:<< Essere crudele è il mio lavoro, dolcezza! Dovresti esserci abituato. Comunque, smettiamola di cincischiare e torniamo al quartier generale: Ray mi ha comunicato che domani  dovremo recarci in una cittadella sperduta tra i monti, che pullula di surrogati di succhiasangue -sai com'è, dicono di cibarsi di cerbiatti- e di, tieniti forte... licantropi! Te lo immagini?! Mi divertirò così tanto a farne fuori qualcuno! >> Gongolai, trepidante.

Il mio migliore amico scosse la testa, con fare allusivo:<< Ma come fai ad essere così sadica? >> Commentò, un sentore di acidità nella voce cristallina.

Stavo per ribattere qualcosa di cattivo - molto cattivo- quando il clacson della mia adorata ferrari cominciò a trombettare, ipazzito.

<< Ehi piccioncini! Muovete il culo e tornate qui, ora! >> Stanazzò Jason, con fare da oca. Una furia omicida si impossessò del mio corpo: come osava quel microcefalo biondo suonare il clacson della mia bambina?! gliel' avrei fatta pagare molto cara.

Mi avventai con la forza distruttiva di un tornado sul povero J., costretto ad incassare tutta la mia furia da madre protettiva tra le risate divertite degli altri nostri compagni. Quei momenti erano davvero assurdi, pazzi, pieni di euforia e gioia, e si ripetevano quasi costantemente. Pensavo che avrebbero fatto sempre parte della mia eternità perfetta. Che nonostante lo scorrere del tempo nulla sarebbe mai cambiato, e che la mia ferrari nera sarebbe rimasta sempre il mio unico "amore".

Ma avevo torto.





*Note dell'autrice*

Tadaaaaaaaaaàn! *Me sbuca fuori da una torta gigante*

Questa è una storia che avevo in mente già da tempo, ma avevo ancora dei dubbi sul come fare per renderla "viva", insomma :)

Come avrete potuto notare, la protagonista di questa stoiria è Lizzie, un personaggio di mia invenzione, nonchè ammazza vampiri provetta ( non pensate a Buffy, vi prego... Van Helsing è MOLTO più figo! ;) XD)

Diciamo che è una ragazza molto... restia all'amore (come si può rifiutare un figo come Luck? XD) ma diciamo che quando giungerà a Forchette-Land un certo lupetto le farà cambiare idea... FORSE! MUAHAHAHAHAHAHA *Risata dibolica*

Bhe, aspetto i vostri commenti per poter continuare questa storia... se fa schifo ditemelo, e non posterò più =.= *Musichetta drammatica* XD

COMMENTATE IN TANTIIIIII! :)

Cate.


 

 

 

 

 

 

  
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